La Carica dei Cento e Uno, Concept Art (la rivoluzione stilistica anni'50 contagia Disney) |
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La Carica dei Cento e Uno, Concept Art (la rivoluzione stilistica anni'50 contagia Disney) |
17/2/2008, 9:08
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#1
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Top Member Gruppo: Utente Messaggi: 836 Thanks: * Iscritto il: 21/10/2005 Da: Pordenone - Friuli |
La carica dei 101 segnò la svolta stilistica in casa Disney ,uno stile che negli anni 50 aveva rivoluzionato il modo di concepire e produrre animazione; Luogo di nascita di questo stile sono gli studi UPA .Questo nuovo modo di concepire l'arte animata diventò esplosivamente dirompente quando incontrò Disney.
Walt Peregoy è stato un artista che contribui' in modo decisivo al sucesso de " la carica dei 101 ": llt6.th.jpg[/IMG][/URL] Victor Haboush ,Tony Rizzo ,Walt Peregly e Tom Oreb : Tom Oreb ,eccellente Character Stylist : Dick ung ,artista del Layout : Ray Aragon, artista del Layout : Ernie Nordli ,artista del Layout e Dick Anthony, artista dei fondali : Gli stupendi fondali del film ,esprimo un dinamismo che ha reso vincente questo film e sono essi stesi parte integrante della vicenda narrata dal film : Il geniale maestro Marc Davis e la sua insuperabile Crudelia ,della quale ha curato personalmente tutte le animazioni ,prima di dedicarsi alle attrazioni dei parchi Disney : |
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17/2/2008, 9:22
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#2
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Top Member Gruppo: Utente Messaggi: 836 Thanks: * Iscritto il: 21/10/2005 Da: Pordenone - Friuli |
Naturalmente il successo di questa pellicola fù travolgente in tutto il mondo e aumentò in modo esponenziale ogni volta che fù riproposto nel corso degli anni :
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17/2/2008, 15:59
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#3
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Top Member Gruppo: Utente Messaggi: 581 Thanks: * Iscritto il: 4/12/2005 |
Bellissimo questo percorso artistico, grazie Grinch!
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18/2/2008, 15:23
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#4
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Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 6.383 Thanks: * Iscritto il: 24/7/2004 Da: Roma (RM) |
Ma che splendore: grazie!
In "Disney & Europe" Robin Allen ricorda come, già messo in crisi dalla sequenza di Bella Notte in "Lilli e il Vagabondo" (l'idea di due cani che mangiavano la pasta dallo stesso piatto faceva schifo a Walt, fin quando Frank Thomas non prese la matita in mano, facendone un capolavoro) e da "La Bella Addormentata nel Bosco", il rapporto tra Walt Disney e il suo pubblico si sia allentato sempre di più in seguito alla distribuzione di questo film. Sempre alla ricerca di nuove invenzioni e di nuove tecnologie per rinnovare l'idustria dell'enterteinment, Walt non vedeva di buon occhio la modernità di questo prodotto. Il suo spirito avanguardista, così ben illustrato dalle attrazioni di Disneyland, era del tutto raffreddato nel settore dell'animazione, dove Walt cercava sempre di mantenere saldi i legami con l'arte e gli artsti europei, conscio che fu l'eredità lasciata dal vecchio continente a rendere memorabili "Biancaneve", "Pinocchio", "Fantasia" e "Cenerentola". Il reparto d'animazione all'inizio negli anni '60 era in costante rinnovamento: deluso dal fallimento de "La Bella Addormentata" Eyvind Earle lasciò lo studio e il regista Ken Anderson decise di spostarsi in tutt'altra direzione, di dimenticare tutte le influenze dell'arte europea e di produrre un film che risultasse contemporaneo allo spettatore: basta confontare la Londra de "La Carica dei 101" e quella de "Le Avventure di Peter Pan" per rendersi conto dell'enorme differenza artistica, considerando anche lo stacco tra le ricchissime descrizioni dei luoghi in cui Dodie Smith ambienta il suo romanzo originale. Nonostante il successo del film sia in termini di pubblico che di critica, che lo Studio non conosceva dai tempi di "Pinocchio" (e che nemmeno "Cenerentola" era riuscita a recuperare), Walt non gradì assolutamente il film e si limitò a dire freddamente ad Anderson "No more of that Hundred and One Dalmatians stuff". Volendo riportare l'attenzione del reparto d'animazione a temi più europei Walt decise allora di trarre il lungometraggio successivo sul romanzo di T. H. White "La Spada nella Roccia", film che, allo stesso tempo non può dimenticare il successo della "Carica", e che fonde influenze americane, considerate anacronistiche e fuori luogo per la leggenda di Re Artù (i critici non perdonarono un Merlino in bermuda e cappellino da baseball), e quelle europee, di cui i bambini nati dal boom demografico erano ormai stanchi, almeno quanto i loro genitori. Bisognerà far passare tre anni per ricongiungere, sempre grazie ad una storia ambientata nella capitale britannica, gli interessi di Walt e del suo pubblico, ricongiungimento poi suggellato, dopo la morte del papà di Topolino, dai racconti di una saggia pantera della Giungla indiana. Messaggio modificato da giagia il 20/2/2008, 1:13 |
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19/2/2008, 13:08
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#5
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Gold Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 22.915 Thanks: * Iscritto il: 27/8/2005 |
Bravissimo Grinch!!!
Che bellissimi artwork!!! wow!!!! Grande Giagia per la descrizione nel tuo topic... è davvero molto interessante!!!! |
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19/2/2008, 17:40
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#6
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Top Member Gruppo: Utente Messaggi: 996 Thanks: * Iscritto il: 18/2/2006 Da: Timbouctou |
Ma che splendore: grazie! In "Disney & Europe" Robin Allen ricorda come, già messo in crisi dalla sequenza di Bella Notte in "Lilli e il Vagabondo" (l'idea di due cani che mangiavano la pasta dallo stesso piatto faceva schifo a Walt, fin quando Frank Thomas non prese la matita in mano, facendone un capolavoro) e da "La Bella Addormentata nel Bosco", il rapporto tra Walt Disney e il suo pubblico si sia allentato sempre di più in seguito alla distribuzione di questo film. Sempre alla ricerca di nuove invenzioni e di nuove tecnologie per rinnovare l'idustria dell'enterteinment, Walt non vedeva di buon occhio la modernità di questo prodotto. Il suo spirito avanguardista, così ben illustrato dalle attrazioni di Disneyland, era del tutto raffreddato nel settore dell'animazione, dove Walt cercava sempre di mantenere saldi i legami con l'arte e gli artsti europei, conscio che fu l'eredità lasciata dal vecchio continente a rendere memorabili "Biancaneve", "Pinocchio", "Fantasia" e "Cenerentola". Il reparto d'animazione all'inizio degli anni '60 era in costante rinnovamento: deluso dal fallimento de "La Bella Addormentata" Eyvind Earle lasciò lo studio e il regista Ken Anderson decise di spostarsi in tutt'altra direzione, di dimenticare tutte le influenze dell'arte europea e di produrre un film che risultasse contemporaneo allo spettatore: basta confontare la Londra de "La Carica dei 101" e quella de "Le Avventure di Peter Pan" per rendersi conto dell'enorme differenza artistica, considerando anche lo stacco tra le ricchissime descrizioni dei luoghi in cui Dodie Smith ambienta il suo romanzo originale. Nonostante il successo del film sia in termini di pubblico che di critica, che lo Studio non conosceva dai tempi di "Pinocchio" (e che nemmeno "Cenerentola" era riuscita a recuperare), Walt non gradì assolutamente il film e si limitò a dire freddamente ad Anderson "No more of that Hundred and One Dalmatians stuff". Volendo riportare l'attenzione del reparto d'animazione a temi più europei Walt decise allora di trarre il lungometraggio successivo sul romanzo di T. H. White "La Spada nella Roccia", film che, allo stesso tempo non può dimenticare il successo della "Carica", e che fonde influenze americane, considerate anacronistiche e fuori luogo per la leggenda di Re Artù (i critici non perdonarono un Merlino in bermuda e cappellino da baseball), e quelle europee, di cui i bambini nati dal boom demografico erano ormai stanchi, almeno quanto di loro genitori. Bisognerà far passare tre anni per ricongiungere, sempre grazie ad una storia ambientata nella capitale britannica, gli interessi di Walt e del suo pubblico, ricongiungimento poi suggellato, dopo la morte del papà di Topolino, dai racconti di una saggia pantera della Giungla indiana. Bellissimo scritto. Non so come, ma mi sono commosso. Grazie ! Messaggio modificato da Lino il 19/2/2008, 17:44 |
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19/2/2008, 20:42
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#7
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Administrator Gruppo: Amministratore Messaggi: 14.144 Thanks: * Iscritto il: 22/7/2004 |
Che meraviglia!
Nell'edizone DVD, mi auguro di trovare delle ricche gallerie fotografiche. |
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20/2/2008, 1:06
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#8
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Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 6.383 Thanks: * Iscritto il: 24/7/2004 Da: Roma (RM) |
Bellissimo scritto. Non so come, ma mi sono commosso. Grazie ! Merito delle immagini postate dal Grinch che mi hanno ispirato |
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4/3/2008, 18:08
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#9
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Gold Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 11.897 Thanks: * Iscritto il: 16/11/2004 |
influenze americane, considerate anacronistiche e fuori luogo per la leggenda di Re Artù (i critici non perdonarono un Merlino in bermuda e cappellino da baseball) Ecco un esempio perfetto di come la critica non valga un fico secco. C'è da essere scemi a non capire che la grandezza della Spada nella Roccia sta proprio nell'elemento straordinariamente comico (perché paradossale) consistente in un Merlino che parla della sua stessa epoca con un termine che verrà coniato molto più tardi (medioevo), che parla di idraulica, elettricità e di catene di montaggio, che porta come esempi gli elicotteri e i missili. La Spada nella Roccia è da un lato un film educativo ma allo stesso modo è anche un grandissimo film comico che gioca su delle assurdità temporali che fanno ridere benché siano plausibili, visto che Merlino dichiara di saper vedere nel futuro. Bisognerebbe forse pensare che La Spada nella Roccia sia un cattivo film solo perché i critici sono stati talmente cretini da non cogliere questi elementi? Bellissimo quello che hai scritto Giagia, e complimentoni anche al grinch per questa storia sul percorso artistico della Carica, è perfetto! LYDIA SIMONESCHI voce di: Maureen O'Hara, Joan Fontaine, Vivien Leigh, Ingrid Bergman Deborah Kerr, Barbara Stanwyck, Bette Davis, Jean Peters Jennifer Jones, Susan Hayward, Gene Tierney, Lauren Bacall Silvana Mangano, Sophia Loren, Alida Valli ecc. ecc. ecc. |
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11/6/2008, 12:53
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#10
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Gold Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 23.976 Thanks: * Iscritto il: 16/3/2005 Da: Napoli |
che meraviglia..bellissime immagini
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30/12/2011, 14:39
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#11
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Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 17.555 Thanks: * Iscritto il: 15/10/2009 Da: casa mia |
Ecco un esempio perfetto di come la critica non valga un fico secco. C'è da essere scemi a non capire che la grandezza della Spada nella Roccia sta proprio nell'elemento straordinariamente comico (perché paradossale) consistente in un Merlino che parla della sua stessa epoca con un termine che verrà coniato molto più tardi (medioevo), che parla di idraulica, elettricità e di catene di montaggio, che porta come esempi gli elicotteri e i missili. La Spada nella Roccia è da un lato un film educativo ma allo stesso modo è anche un grandissimo film comico che gioca su delle assurdità temporali che fanno ridere benché siano plausibili, visto che Merlino dichiara di saper vedere nel futuro. Bisognerebbe forse pensare che La Spada nella Roccia sia un cattivo film solo perché i critici sono stati talmente cretini da non cogliere questi elementi? Che bellissimo intervento! Purtroppo, delle immagini postate dal Grinch non se n'è salvato granchè... io leggo tutto "Forbidden" tranne alcune rare eccezioni Comunque contribuisco anch'io nel mio piccolo pubblicando questo studio dal vivo per Anita e Crudelia: Your special fascination'll prove to be inspirational! We think you're just sensational, Mame! |
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30/12/2011, 14:44
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#12
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Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 17.555 Thanks: * Iscritto il: 15/10/2009 Da: casa mia |
Prototipo dell'automobile di Crudelia: Il dettagliato storyboard della scena dell'assegno: Messaggio modificato da Arancina22 il 30/12/2011, 14:44 Your special fascination'll prove to be inspirational! We think you're just sensational, Mame! |
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31/12/2011, 19:56
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#13
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Gold Member Gruppo: Moderatore Messaggi: 22.915 Thanks: * Iscritto il: 27/8/2005 |
Che belle!!!!
Grazie Arancina!!! |
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