CITAZIONE (Arancina22 @ 25/1/2019, 1:00)
In realtà ho aperto il topic anche per fare una discussione sui film nominati o esclusi di quest'anno a tutto tondo, come negli scorsi anni, e tra l'altro personalmente sarei molto interessata anche a sapere la tua opinione sugli argomenti che hai brevemente menzionato
Va bene, allora esprimo brevemente il mio pensiero.
Ritengo che il cinema sia giunto ad un punto di svolta, poiché l'avvento massiccio dell'intrattenimento domestico e l'imperversare dello streaming hanno avviato una inarrestabile riduzione degli spettatori nelle sale cinematografiche.
In ragione di ciò, è divenuto sempre più difficile per le grandi case di produzione investire risorse in progetti originali, data l'imprevedibilità del risultato al botteghino e la potenziale perdita di ingenti capitali. Così, i fondi per finanziare idee creative finiscono nelle produzioni televisive, mentre al cinema vengono riservate solo all'"usato garantito", nella forma di sequel, prequel remake e brand.
I pochi film che mirano a sviluppare nuovi spunti, dispongono di ridottissimi budget, spesso spesi per ottenere almeno la presenza di un attore di richiamo. Là qualità generale della produzione cinematografica, di conseguenza, è nettamente diminuita, e a pagarne le spese, il più delle volte, sono le sceneggiature.
In questo panorama, l'academy si è trovata a scegliere fra un parco ridottissimo di titoli papabili.
Ed è qui che entra il gioco il politcally correct.
Non potendo scegliere 5 o 10 film effettivamente ben realizzati, il criterio di scelta è ormai prettamente politico, cioè quale pellicola possa lanciare il messaggio più efficace nell'epoca di Trump.
Ed ecco che abbiamo 3 registi messicani ( Il muro fra Messico e USA) trionfare negli ultimi anni con tre pellicole ampiamente sottotono; arrivano anche nominations a tema LGBT, e , soprattutto, arrivano i premi per gli afroamericani.
Dopo "black lives matter" e "oscar so white" quest'anno troviamo una nutrita schiera di film mediocri nominati perché interpretati o realizzati da persone di colore.
Fra questi, Black Panther è ovviamente il peggiore in quanto non solo non aggiunge nulla rispetto ai classici cinecomics Marvel, ma neppure esalta un interprete nello specifico, giustificando almeno in parte la nomination a miglior film.
E tutto questo, fa molto male. Fa male a chi si batte per l'uguaglianza dei popoli, perché finché si attribuiscono in maniera ipocrita riconoscimenti soltanto per sentirsi "mentalmente aperti e tolleranti", non lo si è davvero. Il merito dovrebbe essere riconosciuto al più bravo, indipendentemente dal colore della pelle, senza escludere o favorire nessuno.
Gli Americani, si capisce, lottano con un senso di colpa innato per gli orrori che hanno perpetrato per secoli, e ora cercano di riparare fingendosi tolleranti, lanciando messaggi come quello di questi premi.
Tuttavia, io credo che ci sia qualcosa di estremamente ripugnante nel volere trasmettere all'estero, tramite cerimonie di grande visibilità, un'immagine di tolleranza che non rappresenta la realtà della vita quotidiana di una nazione nella quale gli afroamericani vengono quotidianamente vessati, picchiati, uccisi dalla polizia ed emarginati socialmente.
Per concludere, dunque, secondo me i membri dell'academy farebbero bene a portare avanti quotidianamente le battaglie sociali, senza tentare di ripulirsi la coscienza in occasione degli Oscar, che sono premi artistici e che tali dovrebbero rimanere.
Ne gioverebbe il cinema, che vedrebbe promosse anche economicamente - Perché l'Oscar porta incassi e visibilità- opere meritevoli e spesso dimenticate.