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> L’Imperatrice, Serie TV di Netflix dedicata a Sissi
veu
messaggio 24/5/2020, 21:57
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Dal sito Elle:

Sissi è Romy Schneider punto, ma la (nuova) serie tv di Netflix riuscirà a convincerci del contrario?

E le nostre aspettative non potrebbero che essere alle stelle...

Con tutto il rispetto per sua Maestà The Crown: Elisabetta, cortesemente, scansati. Su Netflix sta per arrivare la nostra adorata, eterna e inarrivabile principessa Sissi, con una nuova serie tv tutta dedicata a lei. Sì, è vero: gli annunci su progetti, adattamenti e affini, ispirati alla vita dell'imperatrice d'Austria, si sono sprecati negli anni. L'ultimo, in ordine di tempo, è arrivato l'anno scorso: in cantiere c'era una serie tv ispirata ai romanzi scritti da Allison Pataki, ossia The Accidental Empress e Sisi: Empress on Her Own. Del titolo, non si hanno più notizie (forse a causa del Covid-19? Mistero).

Netflix però fa sul serio. A dare l'annuncio il sito tedesco Dwdl, secondo il quale la nuova serie tv sulla principessa Sissi è già in fase di scrittura. Il titolo è l'imponente Die Kaiserin: in italiano, L'imperatrice. Sintetico ed efficace: ci piace. Come ci piace anche l'idea di non dare vita a un monumentale bigino sulla vita di Sissi, comprimendola in sei episodi da 45 minuti, ma di concentrarsi sui primi anni alla corte viennese, dando voce ai vari personaggi che la frequentavano. In particolare, la showrunner Katharyna Eyssen vorrebbe esplorare il potenziale drammatico di figure come “l'imperatore François-Joseph: ha plasmato la nostra storia europea". Intrigante.

Il progetto non è affatto male anche se bisognerà sciogliere il punto dolente, ossia il cast. Per l'universo mondo, Sissi è Romy Schneider e nessun'altra. Chi sarà in grado di reggere il confronto? A questa domanda Netflix non ha ancora risposto: per ora il progetto è in fase di scrittura e, visto che imperversa la pandemia, i casting non sono stati ancora aperti. Comunque vada, lei ci mancherà, la bella e sventurata Romy Schneider. La fanciulla dagli occhi cerulei diventò famosa a soli 16 anni, proprio grazie al ruolo di Sissi. Era una bambina prodigio, come si diceva all'epoca. E, come da copione, la vita la spezzò.

Romy Schneider non ebbe un'infanzia felice. Si dice che il patrigno abusasse di lei e che sua madre fosse l'amante di Hitler. Crescendo le cose non migliorarono. Il suo ex marito Harry Meyen si suicidò tre anni dopo il loro divorzio, mentre l'altro, ossia Daniel Biasini, alternava depressione e alcolismo. Nel mezzo ebbe svariate relazioni, tra cui quella chiacchieratissima con Alain Delon, ma furono tutte tormentate. Come se non bastasse nel 1981 dovette anche affrontare la morte prematura del figlio David. Un anno dopo toccò a lei: a Parigi, sul finire di maggio, Romy muore. La diagnosi parla di attacco cardiaco ma in molti non escludono il suicidio. La carriera invece le diede più soddisfazioni. Schneider era l'anti vamp che lavorava con i registi più quotati: da Chabrol a Tavernier; da Visconti a Dassin, fino a Preminger. Vent'anni di carriera, anche se con il cuore spezzato...


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