Allora mi sfugge il nesso tra fare soldi e distribuire un prodotto che non acquisteranno nemmeno i pochi che sarebbero stati interessati ad acquistarlo!
Si capisce che non ho mai studiato l'economia!!

Scusami ma allora non hai letto il post di Brigo in cui si chiarisce che, QUANDO VUOLE, anche la Disney ITALIA ha potere decisionale (il BD di Peter Pan con l'audio originale ne è una prova). Quindi queste sono, scusami, giustificazioni che non mi aspetto da un fan Disney. Soprattutto dal momento che la versione italiana era assolutamente possibile realizzarla e visto il costo non indifferente del cofano la spesa per mixare l'audio italiano a video credo se la sarebbero potuta permettere.

Quanti DVD di Musica Maestro sperano di vendere così? Non conveniva fare una cosa fatta bene e basta?

Tutto questo, poi, è un discorso che non tiene conto della mancanza di Winnie/Dinosauri, nonchè della presenza di Uno zoo in fuga. Questo prodotto è pura spazzatura, ovvero quello che la Disney pensa delle sue proprietà intellettuali, incapace com'è di valorizzarle.

Davvero? Secondo me può avere successo, è un perfetto regalo di Natale per dei bambini a cui non importa nulla della numerazione.


Se avessero potuto/voluto realizzare un DVD esclusivamente per l'Italia, l'avrebbero fatto molti anni fa. Il caso di Peter Pan è diverso, hanno solo aggiunto una ulteriore traccia audio in un BD che era già multilingua.

Visto che i bambini non possono per ovvie ragioni comprarsi DVD da soli, ma sono i genitori a decidere per loro, io dubito molto che chi ha figli oggi non abbia già in questi anni provveduto ad acquistare quelli che sono i Classici fondamentali per le videoteche casalinghe: Biancaneve, Cenerentola, La Carica dei 101, Pinocchio, Aladdin, Il Re Leone, Aurora, La Bella e la Bestia ... e quindi il bisogno di riprenderli tutti non credo ce l'abbiano tutte le mamme e i papà d'Italia E nemmeno sui "nuovi nati" investirei molto: non ce li vedo proprio dei neo-genitori, soprattutto giovani e anche ammettendo che non abbiano proprio nessun titolo Disney in DVD, a buttare (perchè comunque è un acquisto più che superfluo) 300 € per questo coso con i tempi (e le tasse) che corrono, ma soprattutto con quello che costa oggi allevare un bimbo in maniera decente E lo dico per esperienza personale, sia lavorando con i bambini che in famiglia: ho una nipotina piccina e mia sorella ha acquistato i suoi Classici con le offerte mano a mano che venivano fuori, ha quelli che voleva (una 20ina in tutto) e non bada per niente a numerazioni, slipcase, cover, tagli, buchi audio e via dicendo, men che meno si interessa a suppellettili ingombranti come questo (anche perchè a un bambino interessa ben poco una scatola di legno). E lo stesso fanno i genitori che conosco, che preferiscono prendere i DVD uno alla volta, e SOLO quelli che sanno piacere ai figli, quando li vedono al supermercato ... se alla fine spendono di più è indifferente: 20 € al botto si può anche fare, 300 €, Natale o no, io la vedo mooolto dura.

Su Facebook i giovanetti con smartphone alla mano si eccitano tutti a guardarlo, a condividere, a taggare gli amici altrettanto giovanetti per dire "FICO", ma vorrei proprio vederli questi "cellulari dipendenti" a spendere 300 € per un cassettone del genere La metà di loro, se non di più, preferiranno mettersi 300 € nel telefono o chissà dove altro per navigare, ciattare, telefonare e messaggare, gliene fregherà un tubo secco alla fine, dopo l'ondata di "notizia" puramente visiva suscitata da 3 foto accattivanti

Questo tipo di confezioni più che alla gente normale, che sbilanciandosi ne acquisterà quante, 10 copie in tutto ad essere generosi, si può rifilare solo ai collezionisti, è un prodotto tipicamente di quel tipo e lo dimostrano la cura (non la precisione, badate) con il quale è stato realizzato: box griffato, presunzione di completezza, grafica omogenea, slipcase per tutti i titoli quando ormai è diventata utopia vederle pure per uscite importanti ... peccato che i collezionisti siano i primi a sapere cosa ci va a finire dentro queste "limited", e sanno bene se valgono la pena o no

LucaDopp non si chiama "lavoro" per caso. Ti posso assicurare che questa, come tutte le cafonate degli ultimi 10 anni, sono stron*ate evitabilissime. Editare un DVD o BluRay per la filiale nazionale di una Company mondiale è totalmente possibile SE le persone incaricate si adoperano per farlo. E' nell'interesse della Company avere la localizzazione di tutto il suo materiale e che questo materiale venga venduto. Se poi tu vuoi continuare a difendere ad oltranza per partito preso, accomodati, ma non ne capisco francamente il motivo.

Ti correggo, 400 euro, visto che costa la bellezza di 399 euro XD

Ma infatti, anche prettamente a livello di marketing, io questo cofano non lo comprendo, cioè qual'è il target di questo prodotto?
Le famiglie? Per le cose già dette, io direi di no, la gente le mamme li comprano sfusi e, soprattutto, spendere 400 euro ora proprio non se lo permettono (e non siamo nemmeno nel periodo "follie natalizie"); e poi è anche un ingombro in casa! Mia mamma mi avrebbe buttato fuori di casa, dentro al baule!

Quindi a chi? Ai compratori occasionali? Ma no dai, i 20enni/30 enni molti di questi film li hanno già (figli o "nipoti" di quel Rinascimento Disney anni '90) e, se appassionati, nel corso degli anni si sono pure presi i blu ray magari del proprio titolo preferito.
Ai collezionisti? ahahahahah dai, ridiamo tutti insieme

E allora a chi?

Se qualcuno sa rispondermi, prometto che mi taccio

La penso come te eppure vuoi scommettere che 500 persone che lo comprano le trovano?!

Esatto la maggior parte degli acquirenti appassionati(collezionisti e non) gia' possiede alcuni titoli,quindi questa edizione limited con baule non ha molto senso..come poi si diceva i classici continuano a uscire quindi sarebbe un qualcosa di incompleto di per se'

Secondo me il punto invece è proprio crocifiggere la Disney Italia. Uno tira tira tira ad un certo punto la corda si spezza. Non sono loro i colpevoli? Poverini, ciccini che tanto ci provano ma non ci riescono? Bè che vadano a casa.
I "cattivoni" che prendono le decisioni sono altrove mentre gli italiani sono tutti dirigenti che lottano come leoni per innalzare la qualità delle nostre uscite? Ma per favore! E se anche nei più strampalati giochi della fantasia umana vogliamo ipotizzare che sia vero, a casa lo stesso. Visto che se il "cattivone" fuori Italia fa delle cagate, il manager italiano dovrebbe essere in grado di correggerlo e da fungere da intermediario.

È il mercato bellezza? Ormai c'è crisi e occorre risparmiare?
Balle. Esistono due modi: la qualità e il risparmio. Se la politica adottata da Disney è il risparmio addio, visto anche il costo elevato dei suoi prodotti. E poi ci si lamenta della pirateria? La migliore lotta alla pirateria è la qualità, ma se la qualità offerta dalla Disney diventa uguale a quella della bancarella dei vucumprà per strada che senso ha l'originale? Originale de che? se poi, in questo caso, manco mettono l'audio?

Mi pare che Lucky Red con lo studio Ghibli riesca a fare molto meglio e ogni segnalazione dei fan viene presa in considerazione e i loro prodotti costano anche meno. E non mi venite a dire che la Lucky Red ha meno più soldi o risorse della Disney.

Il punto è proprio crocifiggere e stigmatizzare l'azienda e, mi ripeto, non per "Musica Maestro", ma perché se lo merita. Le scelte di marketing che fanno le fanno perché tanto sono un colosso e quindi se lo possono permettere. Ma a tutto c'è una fine, basterebbe un video virale o che a "prendersela" con loro prima o poi arrivi un fan importante (un cantante, un calciatore, o anche solo uno yuotuber seguito). Loro stanno rischiando di buttare nel cesso la loro immagine, non qui sul forum (è da mo che hanno perso la credibilità) ma a livello di massa. Basta un solo incidente di percorso e allora sarà tardi per cospargersi di cenere il capo, o forse no, in fondo sempre in Italia rimaniamo.

Messaggio modificato da chipko il 13/10/2015, 12:43

Io penso che, ahimé, pur con tutte le pecche che ha oggi, non perderà mai di "credibilità"... ci sarà sempre gente che comprerà a spada tratta i suoi prodotti, tutte le persone comuni

Però un attimo... io ho avuto le cover in italiano in anteprima diversi mesi fa e ho Musica, Maestro col titolo in italiano. Non capisco, nel forziere è in originale?


Più che altro non sono loro la Disney Italia. Penso che se si vogliono risposte sia meglio telefonare ai numeri che ha postato Pan, in quella pagina non scrive la Disney Italia. Postare commenti lì serve solo per avvisare altri consumatori ignari della vergogna che è questo prodotto.

Eh sì, Iry. Guarda tu stessa:

Ma non ha senso... possibile che nel forziere abbia la cover in inglese e nella versione singola in italiano?!

Evidentemente hanno cambiato il materiale rispetto a quello consegnato a te. E la versione singola e quella del forziere avranno la cover soprastante.

Hai ragione, ma finché continuiamo a credere che il problema del DVD di Musica maestro sia l'assenza dell'audio italiano, partiamo male. Le critiche bisogna farle con la testa e non con la pancia. In questo caso, dubito che gli altri Paesi in cui verrà venduto questo DVD import siano più contenti di noi, quindi andrebbe fatta una protesta "internazionale", una sorta di joint-venture.

Ripeto, la cosa bella è che il codice è dei dvd italiani, non di quelli inglesi, il che rende la cosa ancora più ridicola

Beh quello devono cambiarlo per forza, mica possono mettere sul mercato italiano un DVD col codice inglese. Piuttosto mi stupisce che lascino i bollini del BBFC e del Film Censor's Office, quelli non hanno proprio senso.

Appunto!!! Quindi, se devono stampare un'altra edizione per metterci il loro codice perché non fare almeno una cover italiana?? E' davvero una buffonata, e io ero il primo che voleva comprarlo anche senza audio italiano, ma così è proprio una presa per il c***.

Perché se avessero messo la cover italiana, almeno credo, sarebbero stati tacciati di pubblicità ingannevole.
È vero che sono dei coxxxoni ma il cuxo se lo sanno parare.

Questo sicuramente! Vabbè, pazienza. Facevano prima a non editarlo proprio, tanto non lo comprerà il consumatore comune...

Giusto per aggiungere un ulteriore elemento di riflessione.

Non so quanto abbia senso confrontare il potere decisionale del ramo italiano di oggi con quello di mesi e mesi fa. E' chiaro ed evidente che è successo qualcosa e che l'intero reparto sia stato sfoltito/ridotto ai minimi termini nel giro di un annetto.

Probabilmente l'home video da noi non è stato giudicato abbastanza redditizio da poter funzionare a pieno regime come un tempo, ed è stato eliminato ogni genere di lavorazione aggiuntiva sul prodotto, limitandosi a importare pochi rari titoli così come sono, senza localizzarli in alcun modo.

Gli indizi sono tanti: le uscite in BD riservate solo ai titoli più "vendibili", i BD dei Classici "minori" sospesi all'improvviso (che forse verranno sbloccati solo in occasione delle uscite inglesi, guarda caso), la cover del dvd dei Toy Story Toons.

E poi c'è il caso più eclatante di tutti: il sesto film di Trilli che presentava un menu "sperimentale" del tutto privo di testo, ma con dei simboletti "universali" a contrassegnare le varie sezioni. Quello non era solo una "poverata" ma un chiaro manifesto programmatico del nuovo corso.

Ecco perché il forziere clonato dagli UK non mi stupisce più di un tot. La volontà che emerge è quella di convertire la filiale italiana ad un mero ripetitore di materiale estero, in modo da automatizzare la produzione.

Sono illazioni le mie, ovviamente. Ma forse sono azzeccate. E, sia chiaro, il mio obiettivo non è giustificare nessuno, ma anzi mettere in dubbio la stessa esistenza di qualcuno qui in Italia con cui prendersela effettivamente. Dato che ci sono tutti gli elementi per ritenere smantellato il reparto.

Anche io la penso come te e ricordo con nostalgia il prezioso lavoro che fu fatto per recuperare i vecchi doppiaggi di Lilli e Peter Pan e le ricerche fatte per la versione integrale di Pomi d'ottone e manici di scopa. Altri tempi. Bisogna vedere se musica maestro avrà lo stesso trattamento anche in Francia.

Se così sarà, starà ai fan sensibilizzare i consumatori al riguardo, dovremo dimostrare loro che con questa operazione guadagneranno ancora meno di prima. Di sicuro in Francia un'operazione di questo tipo non sarebbe tollerata visto il loro sfrenato nazionalismo (non parlo di Musica Maestro ma dell'ipotesi ventilata da Grrodon).
Se questo trattamento dovesse venire riservato solo all'Italia potrebbe essere più facile sollecitare la rabbia dei consumatori.