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> Winnie The Pooh - nuove avventure nel bosco dei 100 acri, 51° Lungometraggio Animato Disney
-kekkomon-
messaggio 20/4/2011, 18:52
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Per chi l'ha visto, posti la recensione qui!

Messaggio modificato da kekkomon il 20/12/2013, 11:28
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WALY DISNEY
messaggio 20/4/2011, 19:00
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L'ho visto oggi!!

E' stato bellissimo. Un classico degno veramente di essere chiamato tale.
Si tratta di un vero e proprio ritorno alle origini, infatti ci sono molte somiglianze col vecchio classico.
L'introduzione è fantastica! E' un remake di quella del primo film, un'idea davvero originale w00t.gif ! Dopo tanti film Pooh torna ad essere il protagonista e lo fa in grande stile.
Le canzoni sono davvero belle e le risate , oltre ad essere genuine, sono veramente efficaci!!
La trame è ben strutturata, una parte davvero divertentissima è quella in cui i protagonisti cadono tutti nella fossa, lì le risate sono moltissime, perchè tutti si dimostrano uno più stupido dell'altro. .
Non c'è un antagonista, ma a causare i guai nel film è solo Uffa, che ritorna dopo tanto tempo nella serie con un atteggiamento ancora più presuntuoso di come lo avevamo lasciato.. Insomma è un film veramente bello. Ho apprezzato molto la volontà di ispirarsi al primo film.
L'unica pecca è la durata, davvero mi è sembrato che il tempo fosse volato e invece era proprio il film che era durato poco.
Per il resto, soddisfattissimo! w00t.gif

Voto 8/10


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Claudio
messaggio 20/4/2011, 19:52
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e naturalemnte ho visto anche io Winnie the Pooh happy.gif

spoiler in bianco

Anche a me è piaciuto moltissimo. Davvero leggero, il film è volato. Un film tenerissimo (ormai non ne fanno più di questi film, e anche per questo motivo io l'ho apprezzato ancora di più).
Disegni perfetti e fantastici da vedere, ricalcano in pieno lo stile del primo classico di Pooh. Stessa cosa per le canzoni, numerose e tutte belle e divertenti in stile Pooh.
Come ha già detto Valerio, risate molto genuine smile.gif La storia scorre velocemente e si intreccia : dalla ricerca della coda di Hi-ho a Pooh che cerca fino alla fine il vasetto di miele tanto desiderato. Poi Christofer Robin (che finalmente torna, occhi diversi e dall'aspetto sembra più alto e grande) che va via per un pò e lascia un biglietto in cui scrive saluta scrivendo APPRESTO, e quindi Uffa successivamente lo fraintende... si parte alla ricerca di Christofer, cercando un modo per mettere fuorigioco Appresto,descritto da Uffa come un mostro diabolico con le corna attraverso una canzone... canzone che mi haricordato,anche per la funzione, quella che canta Tigro a Pooh nel primo classico, quando deve descrivergli gli Efelanti e le noddole. Decidono allora di tendere una trappola al mostro, facendo una fossa... ma sfortunatamente , per vari motivi ci cadono via via tutti dentro (troppo forte la scena in cui Pimpi deve cercare di far salire su dal fosso i suoi amici con una corda, che però taglia in tanti pezzi quanti sono gli amici da salvare... qui ho riso molto , perchè tutti, da Pimpi, a Uffa a Tappo dimostrano di non essere ,diciamo,molto perspicaci Roftl.gif Roftl.gif eheheh.gif ) C'è anche una parentesi in cui Tigro ,per insegnare a hi-oh a fare il tigro, si traveste da Appresto, e quindi in seguito viene scambiato per il mostro. Fortunatamen riescono a risalire dal buco ed ecco comparire Christopher che spiega l'errore eheheh.gif Dopodicchè si ritorna alla questione della coda di Hi-ho... che Pooh trova a casa di Uffa , usata come filo per il campanello della porta eheheh.gif Ecco che finalmente Pooh potrà essere premiato con un enorme vasetto di miele. Bellissimo... mi è piaciuto un sacco.

Quanto è bello vedere ancora il 2d al cinema, spero che ci saranno in futuro altre occasioni proposte dalla cara Disney smile.gif rolleyes.gif rolleyes.gif

Da non scordare il bellissimo corto La Ballata di Nessie, anche questo in animazione tradizionale e con disegni e sfondi eccezionali.
Bellissima la morale del cortometraggio... ovvero che piangere fa bene , e che spesso risolve anche i problemi. Cosa che è successa a Nessie, che , sfrattata da un cattivone dal suo laghetto, cerca disperatamente un nuovo posto dove nuotare e vivere , ma viene rifiutata da tutti e non trova sistemazione. Alla fine in preda alla disperazione si mette a piangere, creando litri e litri di pianto che formano il lago che diventerà la sua nuova casa. L'ho apprezzato moltissimo, davvero piacevole e bello.Spero ci sia come contenuto speciale nel dvd smile.gif



In conclusione, il classico dopo Rapunzel merita veramente di essere nella lista dei classici rolleyes.gif Ve lo consiglio smile.gif

Messaggio modificato da Claudio il 20/4/2011, 19:54


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Axel8
messaggio 20/4/2011, 21:44
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Niente sul "secondo corto" ??
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Teo
messaggio 20/4/2011, 23:03
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Anch'io l'ho visto oggi e mi fa piacere di riportare le impressioni.

Intanto, come introduzione, i Trailer trasmessi sono stati il teaser di "Kung Fu Panda 2", "Cars 2" e "Pirati dei Caraibi".
Poi il corto di Nessie e basta (non c'è un altro corto in programmazione). Nota dolente: eravamo solo noi al cinema...e siamo entrati in 4 pagando 5 € in tutto, senza neanche prendere il pop corn...vi lascio immaginare la gioia di chi lavora lì!

Venendo al film.

Un gradevole ritorno al disegno 2D anche se non sono così entusiasta come Waly e Claudio.
La prima parte del film è una riproposizione in toto del Classico originale, con la camera di CR girata dal vivo e con la storia che inizia con le pagine del libro disegnate che prendono vita magicamente e giocano con le lettere del testo, anche i personaggi e le canzoni sono quelle del Classico, perciò un bell'esercizio di stile che però non aggiunge proprio nulla alla situazione che tutti conosciamo...potrebbe essere "attaccato" all'originale e non si noterebbe la differenza. Pooh è sempre affamato, IhHo è triste e perde la coda, Pimpi è perennemente spaventato (sbaglio o il doppiatore non è il solito?), Tappo, Kanga, Roo, Uffa...tutto come 30 anni fa. Solo CR è un pò cresciuto ma non ha ancora imparato a scrivere! Gli episodi non sono nettamente divisi come nel primo Classico ma sono integrati meglio (anche perchè quelli erano studiati singolarmente) dando proprio l'impressione di una storia vera e propria.
Circa a metà film c'è un cambio di ritmo e di stile molto riuscito...sembra quasi che gli autori (il disegno e l'animazione sono fantastici) abbiano voluto riallacciarsi all'originale per poi esprimersi al meglio mettendoci del loro nella seconda parte. Il cambio (secondo me molto netto) avviene quando Pooh trova un biglietto di CR (esattamente come nel "Alla ricerca di Christopher Robin") e lo porta a leggere al solito saccente Uffa che sbaglia la traduzione (uguale al film appena citato) che individua un mostro rapitore di bambini chiamato "Appresto" (i collegamenti sono scontatissimi...e anche la vicenda).
A questo punto si inserisce una canzone originale (la migliore del film) che richiama direttamente "Efelanti e Noddole" (come tema) e che è animata in modo davvero splendido (non anticipo perchè per me è stata una sorpresa). La canzone dà il cambio ritmo al film, anticipa un grande intervento di Tigro che vuole "tigrizzare" IhHo e introduce i preparativi alla cattura dell'Appresto (fantastica l'interpretazione di Tappo come direttore dei lavori...davvero molto divertente).
Il resto lo lascio scoprire a chi vuole vederlo, anche se la trama è ovviamente abbastanza scontata e nel finale i rimandi all'originale ritornano prepotentemente. Una nota preziosa i titoli di coda, in parte con le scene del film fotografate dal vivo e in parte animate.

In conclusione un piccolo gioiellino, che ci riporta a 30 anni fa e ad un tempo in cui la CGI non era ancora stata inventata...è un campionario di abilità grafica e stilistica e aumenta il dispiacere nel vedere che una schiera di tali artisti è stato coinvolto in un progetto che sicuramente (per quanto piacevole) non lascerà la sua impronta nella storia dell'animazione. Voto personale 7 (e non sono un amante del Bosco dei 100 acri)

Messaggio modificato da Teo il 20/4/2011, 23:05


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-nipo-
messaggio 20/4/2011, 23:21
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Visto oggi. Insomma, un film senza infamia e senza lode, molto semplice, come un qualunque film di Pooh, la storia si risolve semplicemente miscelando insieme quella degli efelanti (qui c’è il misterioso Appresto), e la ricerca di Christofer Robin. Nulla di nuovo insomma, con l’immancabile scena di Pooh che canta sognando miele e le altre solite amenità del bosco dei 100 acri. Come sempre il miele scorre a fiumi, e non solo fisicamente ma anche metaforicamente, e il tutto mi sa un po’ di già (ampiamente) visto. Si salvano alcune gag divertenti, tipo la sequenza della fossa nella quale cadono tutti tranne Pimpi, e carina anche la scena dell’animazione dei disegni di gesso. Ma sicuramente non mi bastano queste cose per rendere memorabile un filmetto comunque dignitoso; per il resto nulla da dire, o meglio, nulla di nuovo. Le animazioni sono buone, ma non si capisce proprio che ci hanno messo sopra le mani animatori del calibro di Deja e altri, giusto Tappo fa capire che dietro c’è la matita di Eric Goldberg, per alcune espressioni che di solito non vedevo sul suo volto. La brevità del film l’ho trovata imbarazzante, come se si trattasse di un direct to video dilatato al cine, e sinceramente trovo che fosse questa la sua vera destinazione… Insomma, semplice e scontato, adatto comunque e sicuramente ad un pubblico molto infantile. A già, poi c’è Nessie… Vabè, personalmente passerei in silenzio questo corto che si salva solo per lo stile dell’animazione e null’altro. Questo si, ha una storia veramente nulla, e la morale posticcia attaccata alla fine sa veramente di giustificazione tirata per i capelli per dare una fine al corto. Il cattivo, neanche ricordo come si chiama, era un bel personaggio, ma viene usato veramente come una comparsa, e la storia che porta Nessie a cercarsi un altro laghetto è… boh, come posso dirlo… una vera ca…..ta! Come al solito credo che su questo corto abbiano pesato molto le aspettative che mi ero fatto. Cioè, dopo averlo aspettato per mesi, o anche anni, il commento che ho avuto alla fine è stato un sonoro: TUTTO QUI????? Cioè, gli ci è voluto tutto questo tempo per un corto che in due-tre mesi si sarebbe potuto girare benissimo! Questo veramente è stato una delusione, anche perché è finito subito, sarà durato quanto, sei o sette minuti, e sinceramente mi aspettavo una durata più consistente. Insomma in generale è stata una proiezione, non dico deludente, ma ci sono vicino. Fortunatamente ho sfruttato la riduzione del giornale, se avessi pagato il biglietto intero mi sarei sicuramente pentito di aver speso 12 euri…
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winnie & pimpi
messaggio 20/4/2011, 23:45
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QUOTE (Teo @ 21/4/2011, 0:03) *
Un gradevole ritorno al disegno 2D anche se non sono così entusiasta come Waly e Claudio.
La prima parte del film è una riproposizione in toto del Classico originale, con la camera di CR girata dal vivo e con la storia che inizia con le pagine del libro disegnate che prendono vita magicamente e giocano con le lettere del testo, anche i personaggi e le canzoni sono quelle del Classico, perciò un bell'esercizio di stile che però non aggiunge proprio nulla alla situazione che tutti conosciamo...potrebbe essere "attaccato" all'originale e non si noterebbe la differenza. Pooh è sempre affamato, IhHo è triste e perde la coda, Pimpi è perennemente spaventato (sbaglio o il doppiatore non è il solito?), Tappo, Kanga, Roo, Uffa...tutto come 30 anni fa.


Per questo hanno vinto la sfida, questo è il senso dei sequel. chi ha amato il primo film vuole rivedere gli stessi personaggi in avventure simili. Nessuno vuole vedere Pimpi che diventa coraggioso o Winnie che non ha più voglia di miele!
Le cose nuove devono farle in nuovi film e speriamo che ne facciano di nuovi film, ma lasciateci Pooh così com'è per carità! laugh.gif
Abbiamo apprezzato molto anche il fatto che la colonna sonora fosse molto simile a quella dei fratelli Shermann con i coretti tipici degli anni 60. La canzone The very important thing to do per noi è la più bella, proprio incantevole, peccato che sia così breve.
Bella idea anche quella di fare del palloncino rosso un vero e proprio personaggio.

Manca la poesia e la malinconia del primo film che ti faceva pensare all'infanzia come un bellissimo mondo ormai perduto. Però rimane comunque un bellissimo film molto divertente che ti fa uscire dal cinema col cuore contento. laugh.gif

E' vero Pimpi non ha la stessa voce purtroppo! Anche graficamente non è bello come nel primo film, peccato! not.gif


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Teo
messaggio 20/4/2011, 23:56
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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 20/4/2011, 23:45) *
Per questo hanno vinto la sfida, questo è il senso dei sequel.

Giustissimo! ...allora perchè farne un "Classico"?


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winnie & pimpi
messaggio 20/4/2011, 23:58
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QUOTE (nipo @ 21/4/2011, 0:21) *
Visto oggi. Insomma, un film senza infamia e senza lode, molto semplice, come un qualunque film di Pooh, la storia si risolve semplicemente miscelando insieme quella degli efelanti (qui c’è il misterioso Appresto), e la ricerca di Christofer Robin. Nulla di nuovo insomma, con l’immancabile scena di Pooh che canta sognando miele e le altre solite amenità del bosco dei 100 acri. Come sempre il miele scorre a fiumi, e non solo fisicamente ma anche metaforicamente, e il tutto mi sa un po’ di già (ampiamente) visto. Si salvano alcune gag divertenti, tipo la sequenza della fossa nella quale cadono tutti tranne Pimpi, e carina anche la scena dell’animazione dei disegni di gesso. Ma sicuramente non mi bastano queste cose per rendere memorabile un filmetto comunque dignitoso; per il resto nulla da dire, o meglio, nulla di nuovo. Le animazioni sono buone, ma non si capisce proprio che ci hanno messo sopra le mani animatori del calibro di Deja e altri, giusto Tappo fa capire che dietro c’è la matita di Eric Goldberg, per alcune espressioni che di solito non vedevo sul suo volto. La brevità del film l’ho trovata imbarazzante, come se si trattasse di un direct to video dilatato al cine, e sinceramente trovo che fosse questa la sua vera destinazione… Insomma, semplice e scontato, adatto comunque e sicuramente ad un pubblico molto infantile. A già, poi c’è Nessie… Vabè, personalmente passerei in silenzio questo corto che si salva solo per lo stile dell’animazione e null’altro. Questo si, ha una storia veramente nulla, e la morale posticcia attaccata alla fine sa veramente di giustificazione tirata per i capelli per dare una fine al corto. Il cattivo, neanche ricordo come si chiama, era un bel personaggio, ma viene usato veramente come una comparsa, e la storia che porta Nessie a cercarsi un altro laghetto è… boh, come posso dirlo… una vera ca…..ta! Come al solito credo che su questo corto abbiano pesato molto le aspettative che mi ero fatto. Cioè, dopo averlo aspettato per mesi, o anche anni, il commento che ho avuto alla fine è stato un sonoro: TUTTO QUI????? Cioè, gli ci è voluto tutto questo tempo per un corto che in due-tre mesi si sarebbe potuto girare benissimo! Questo veramente è stato una delusione, anche perché è finito subito, sarà durato quanto, sei o sette minuti, e sinceramente mi aspettavo una durata più consistente. Insomma in generale è stata una proiezione, non dico deludente, ma ci sono vicino. Fortunatamente ho sfruttato la riduzione del giornale, se avessi pagato il biglietto intero mi sarei sicuramente pentito di aver speso 12 euri…

...beh...è un film di Pooh! che cosa ti aspettavi da un film che si intitola Winnie the Pooh????
ovviamente è destinato ad un pubblico molto infantile, come tutti i film di Pooh! Per questo le storie sono molto semplici, perchè possano seguirle anche i bambini molto piccoli. Ed è per questo che ci sono molte canzoncine. Ma è doveroso mantenere lo stile e il target del primo film!

Sul cortometraggio hai perfettamente ragione!
Ma perchè invece di farte tanti cortometraggi non fanno un solo lungometraggio?????? Non è la stessa cosa in termine di costi???


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-nipo-
messaggio 21/4/2011, 0:01
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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 21/4/2011, 0:45) *
Per questo hanno vinto la sfida, questo è il senso dei sequel. chi ha amato il primo film vuole rivedere gli stessi personaggi in avventure simili. Nessuno vuole vedere Pimpi che diventa coraggioso o Winnie che non ha più voglia di miele!

Secondo me no, anzi, sono dell'idea che i sequel fotocopia siano negativi. Ok mantenere gli stessi aspetti, ma ci si aspetta anche delle novità, altrimenti poi è semplice cadere nella noia. T come tigro era tutt'altra cosa, una bella avventura anche se con le classicità dei personaggi, ma una trama più avvincente, rimanendo però sempre nei canoni di Pooh.
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winnie & pimpi
messaggio 21/4/2011, 0:01
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QUOTE (Teo @ 21/4/2011, 0:56) *
Giustissimo! ...allora perchè farne un "Classico"?

questa è solo una trovata pubblicitaria, chiamandolo classico sperano di poter vendere maggiormante il film. Ma non siamo di fronte a un film con un budget paragonabile a quello dei classici.


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winnie & pimpi
messaggio 21/4/2011, 0:06
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QUOTE (nipo @ 21/4/2011, 1:01) *
Secondo me no, anzi, sono dell'idea che i sequel fotocopia siano negativi. Ok mantenere gli stessi aspetti, ma ci si aspetta anche delle novità, altrimenti poi è semplice cadere nella noia. T come tigro era tutt'altra cosa, una bella avventura anche se con le classicità dei personaggi, ma una trama più avvincente, rimanendo però sempre nei canoni di Pooh.

Ci dispiace, ma a noi T come Tigro non è piaciuto proprio per niente e poi dove sono le novità in quel film?


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-nipo-
messaggio 21/4/2011, 0:11
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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 21/4/2011, 1:06) *
Ci dispiace, ma a noi T come Tigro non è piaciuto proprio per niente e poi dove sono le novità in quel film?

In una storia un pochino più coinvolgente, una trama in cui succedeva qualche cosa. Insomma, in generale, un pochino più di movimento...
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Grrodon
messaggio 21/4/2011, 0:58
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QUOTE (winnie & pimpi @ 21/4/2011, 1:01) *
questa è solo una trovata pubblicitaria, chiamandolo classico sperano di poter vendere maggiormante il film. Ma non siamo di fronte a un film con un budget paragonabile a quello dei classici.


E chi l'ha chiamato Classico? Il brand dei Classici è stato soppresso, ora la lista è riferita a chi ci ha messo mano. E farci mettere mano ai WDAS non è una trovata pubblicitaria.


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Claudio
messaggio 21/4/2011, 7:10
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qualcuno sa il costo del film in totale?


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Teo
messaggio 21/4/2011, 7:29
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CITAZIONE (Claudio @ 21/4/2011, 7:10) *
qualcuno sa il costo del film in totale?

Io ho provato a cercare in rete ma non ho trovato nulla!


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Claudio
messaggio 21/4/2011, 7:31
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CITAZIONE (Teo @ 21/4/2011, 8:29) *
Io ho provato a cercare in rete ma non ho trovato nulla!


anche io , sembra un mistero eheheh.gif !
spero ci sia qualcuno bene informato che possa svelare questo costo di produzione eheheh.gif rolleyes.gif


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Teo
messaggio 21/4/2011, 7:42
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Riporto due recensioni (senza spoiler...una vera recensione non deve averne!), fatte molto bene, che riportano al vero senso del film...togliendomi qualche perplessità che mi portavo dietro:

da MYmovies http://www.mymovies.it/film/2011/winniethepooh/

Un senso di artigianalità e unicità per un film che recupera il meglio della classicità Disney
di Marianna Cappi

Pooh si sveglia con il pancino che brontola e scopre di non avere più miele in casa. Esce per andarlo a cercare ma s'imbatte nel dramma di Ih-Oh, che ha perso misteriosamente la coda. Riportare la coda all'amico asinello diventa la cosa più importante da fare per Pooh e tutti i compagni del Bosco dei Cento Acri, almeno finché non accade di peggio. Infatti Christopher Robin non si trova da nessuna parte e il gufo Uffa, traducendo un suo biglietto autografo, afferma che è stato rapito dal mostro Appresto. La giornata diventa così piuttosto impegnativa per un orsetto che era uscito solo per cercare del miele…
Primo lungometraggio sul grande schermo da oltre 35 anni (Nota mia: non è vero...T come Tigro è uscito al cinema), il film dell'orsetto di pezza Winnie The Pooh, nato dalla penna di A. A. Milne e ispirato ai veri pupazzi del figlio dell'autore, Christopher Robin, vede la luce sotto il regno di John Lasseter e non gli poteva andare meglio. Fino ad ora, infatti, il pregiudizio sullo zuccheroso orsetto goloso di miele, dal cervello piccolo e il cuore grande, non solo era lecito ma appariva addirittura avvalorato da molti dei cortometraggi in circolazione, realizzati con tratto troppo rapido e digitale. I registi Stephen J. Anderson e Don Hall riescono invece nell'impresa di fare un film contemporaneo proprio andando a ripescare il classico.
Basterebbe far notare che a cantare la musichetta originale del personaggio, riarrangiata ma riconoscibilissima, c'è un'icona indie come Zooey Deschanel e dovremmo esserci intesi. Ma c'è di più e di meglio. La storia guarda agli esordi di Winnie Pooh, ai corti degli anni Sessanta (poi riuniti a loro volta in un lungo), dove la progressione narrativa procede “a cascata” esattamente come avviene nel gioco infantile, capace di distrarsi ad ogni occasione senza perdersi mai. Il tratto, poi, è quello tipico dell'acquerello e del disegno fatto a mano che, combinato con la messa in scena di contesto e paratesto - i personaggi escono letteralmente dalle pagine, a volte portando con sé alcune parole o utlizzando una stringa di lettere come vera e propria soluzione narrativa - riescono nell'incredibile: dare al prodotto un senso di artigianalità e unicità nonostante il marchio rappresenti un emblema della serialità e dello sfruttamento commerciale universale.
Dulcis (è il caso di dirlo) in fundo, alcune sequenze come quella della descrizione del mostro Appresto (Backsoon), realizzata sul fondo nero di una lavagna, o quella delle allucinazioni da fame di Pooh, che vede ogni cosa prendere le fattezze di un vasetto di miele, riportano alla mente le soluzioni più graficamente inventive, psichedeliche e straordinarie dei vecchi classici Disney. Dopo questo film il pregiudizio non è più ammesso, ma sarà di certo più difficile tornare ad accontentarsi degli episodi televisivi.


E Comingsoon http://www.comingsoon.it/News_Articoli/Rec.../Page/?Key=6436

Winnie the Pooh - la recensione
Fino a pochi anni fa nessun appassionato di animazione avrebbe scommesso sull'idea che il cinquantunesimo film del canone dei lungometraggi disneyani potesse essere dedicato a Winnie the Pooh. Tra i personaggi più amati della casa, pur importati con fedeltà estrema dalla creazione letteraria di A. A. Milne, gli abitanti del Bosco dei Cento Acri sono stati più volte utilizzati in serie tv, speciali e tre recenti film d'animazione realizzati dalle ormai chiuse succursali giapponesi e australiane. Un viaggio creativo parallelo e amato dai più piccini che sembrava aver però perso l'interesse del nucleo degli animatori storici della Disney ufficiale, persa a cercare la propria identità nel mare magnum dei musical anni Novanta prima e della computer grafica in 3D adesso.

Film prodotto in un estremo e tradizionalissimo 2D disegnato a mano, Winnie the Pooh si propone a partire dal titolo come una riscoperta artistica a 360°. Pescando direttamente dai racconti di Milne, il soggetto (curato dal veterano Burny Mattinson, già autore del Canto di Natale di Topolino e coautore di Basil l'investigatopo) fonde e intreccia tre storie: la ricerca monomaniacale del miele da parte del mitico Winnie, la sparizione della coda dell'asino Ih-Oh e il presunto rapimento del bambino Christopher Robin, attribuito dai nostri eroi a un ancor più presunto e improbabile mostro.
Immaginate cosa possa significare nel 2011 un film d'animazione che sia costruito su misura per i più piccoli, che non voli su movimenti di camera estremi, che non rintroni, che non obblighi agli occhialini 3D, che cerchi l'espressione e l'emozione senza impantanarli nel barocco.
Più ancora che in La principessa e il ranocchio, il gotha dell'animazione 2D disneyana (Henn, Deja, Haycock, Baer) si mette al servizio di una mimesi. Rispettando la recitazione che la prima generazione di autori disneyani aveva impostato nel lontano 1966 con Winnie the Pooh and the Honey Tree, il gruppo, capitanato da Don Hall e dallo Stephen Anderson che aveva diretto I Robinson, interpreta i miti con rispetto e filologia: in scala minore, l'avevano già fatto con lo sperimentale corto di Pippo di quattro anni fa, Pippo e l'Home Theatre.
Rapido senza essere sovraccarico, il film procede sicuro per appena un'ora di durata, lasciando spazio all'interazione pulita tra i personaggi all'interno dell'inquadratura. L'occhio cade sereno sulla recitazione ma soprattutto, in ossequio alla pura tradizione disneyana, sulla caratterizzazione di ogni protagonista.
Completano il quadro canzoni brevi (eseguite in originale da Zooey Deschanel) e quello che sembra un omaggio agli elefanti rosa di Dumbo: una sequenza onirica di presentazione del "mostro", orchestrata con delicata fantasia grafica da Eric Goldberg, creatore del Genio di Aladdin e regista della Rapsodia in Blu, l'episodio migliore di Fantasia 2000.
Cinicamente si potrebbe insinuare che anche la Disney si stia rifugiando nel reboot, ma l'animazione tradizionale, specialmente quando ripropone personaggi eterni, gode di una corsia preferenziale che annulla ogni dubbio di codardo nostalgismo. Una corsia che John Lasseter, da appassionato di auto e di corse, ha mirabilmente scelto di percorrere.
Pubblicato il 19/04/2011Domenico Misciagna


Messaggio modificato da Teo il 21/4/2011, 7:43


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Claudio
messaggio 21/4/2011, 7:51
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Viva l'animazione tradizionale insomma clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif

è difficile ,nel 2011 , trovare un film per i più piccoli così genuino, come lo è questo Winnie The Pooh. Già, solo solo per questo, per me il 51° classico è da applausi. clapclap.gif clapclap.gif

Messaggio modificato da Claudio il 21/4/2011, 7:54


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Il Forziere dei Classici Disney in Dvd: una grande fregatura! CONDIVIDI:https://www.youtube.com/watch?v=zZLEjXBac3E
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winnie & pimpi
messaggio 21/4/2011, 8:22
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recensione dal sito Film Review

Creato nel‭ ‬1929‭ ‬dallo scrittore inglese‭ ‬Alan Alexander Milne,‭ ‬Pooh si tuffa coraggiosamente nel mare magnum dell’animazione contemporanea senza portarsi dietro tridimensionalità,‭ ‬computer grafica,‭ ‬effetti speciali mirabolanti.‭ ‬Disney e Pixar l’hanno tirato su nella genuinità dei suoi colori acquerello,‭ ‬nella perfezione naturale del disegno a mano,‭ ‬con il bene placito di‭ ‘‬paròn‭’ ‬John Lasseter,‭ ‬che,‭ ‬scopriamo,‭ ‬aver trascorso la sua infanzia‭ ‘‬a pane,‭ ‬miele e Pooh‭’‬.‭ “‬Il nostro obiettivo è sempre stato quello di creare un film in grado di colpire le generazioni in modo trasversale,‭ ‬a partire dai bambini,‭ ‬fino alle sorelle e ai fratelli più grandi e facendo divertire anche mamma e papà‭ – ‬spiega il produttore esecutivo John Lasseter.‭ ‬Le personalità delle creature di A.‭ ‬A.‭ ‬Milne sono così ben delineate,‭ ‬così eleganti nella loro semplicità che abbiamo sempre creduto che fossero divertenti anche prima che noi facessimo qualsiasi tipo di schizzo.‭ ‬Questi sono personaggi con cui molti di noi sono cresciuti,‭ ‬che vorremmo far conoscere ai nostri piccoli e riscoprirli insieme con loro‭”‬.
La sensazione è di quelle che fanno tornare al passato.‭ ‬Trascorsi che per qualcuno sono semplicemente il frutto di intermittenti ricordi romanzati,‭ ‬per altri,‭ ‬immagini color seppia conservate in un angolo di cuore o in qualche polverosa vecchia scatola di cartone in soffitta.‭ ‬No,‭ ‬non ci riferiamo soltanto al desiderio dei maestri Disney e Pixar di non affidare le creature dei Cento Acri alle mani abili e folli di qualche genio della computer grafica o della stereoscopia,‭ ‬ma alla loro voglia di lasciare autentico e tradizionale lo spirito della storia e dei personaggi di‭ ‬Alan Alexander Milne.‭ ‬C’è il narratore che introduce la storia,‭ ‬accompagna lo spettatore nella tana di Pooh,‭ ‬lui è lì che dorme,‭ ‬sonnecchia e quando si concede al suo pubblico il pancino reclama già la megaporzione di miele quotidiana.‭
Il sipario si alza sul bosco dei Cento Acri e la cosa che affascina più di qualsiasi altra è che Pooh e i suoi amici non hanno perso lo spirito che li ha sempre contraddistinti.‭ ‬Sono ancora la flemmatica andatura delle storie,‭ ‬la severità nella costruzione delle gag e un‭’‬intatta verve ironica a rendere piacevoli le peripezie della banda di Winnie.‭ ‬Senza tempo,‭ ‬immutato,‭ ‬autentico,‭ ‬fatto apposta per i più piccini.‭ ‬Il fascino di Winnie the Pooh sta tutto nella sua semplicità,‭ ‬quella con cui mastro Lasseter e soci sono riusciti a realizzare il film,‭ ‬tenendo fede allo spirito delle pagine scritte da Milne,‭ ‬quasi un secolo fa.‭ ‬E così che‭ ‬Winnie Pooh ci prende per mano e ci ricorda con garbo ed eleganza di un tempo semplice,‭ ‬quando c’erano i cartoni animati.‭ ‬Grazie mille,‭ ‬sciocco di un orsetto‭…

Maria Pia De Rango

Recensione dal sito Screenweek:
Sono tantissime le cose da dire e da valutare in un film come questo che, dietro la sua apparente semplicità, riesce ad entrare nel cuore delle persone in modo indelebile.
In Winnie the Pooh, sicuramente la bellezza e la semplicità dei suoi personaggi, aiuta ad affezionarsi a loro, ma ci sono motivi ben più consistenti, perchè questo orsetto così buffo ed i suoi amici un pò strampalati, dopo tutti questi anni, riescono ancora a far breccia nel cuore di molti!
Vedendo la pellicola, ci si rende conto che l’intento da parte di Stephen J. Anderson e di Don Hall, è quello di creare un film in grado di colpire diverse generazioni, quella dei bambini, delle loro sorelle o fratelli più grandi e anche quella dei genitori.
Effettivamente ognuno, in base alla sua generazione ed al suo grado di comprensione, può ricavare emozioni e sensazioni da questa storia intitolata appunto Winnie the Pooh, Nuove avventure nel Bosco dei 100 Acri!
La cosa che più di ogni altra mi ha colpita favorevolmente è la semplicità e la trasparenza dei personaggi.
Le loro personalità sono così ben delineate, che ognuno di loro rappresenta una determinata caratteristica, creando, insieme, le diverse faccie di una sola personalità adulta.
Riflettendo attentamente infatti possiamo affermare che Pimpi sia la paura; Tappo la volontà di controllare e gestire le situazioni; Pooh l’innocenza del bambino; Ih Ho il pessimismo, Uffa il desiderio di essere sempre all’altezza delle situazioni, Tigro lo spirito d’avventura e così via…
Questo film, oltre ad essere un ottimo intrattenimento per i più piccini, può aiutare noi adulti ad osservare le diversità dei caratteri e delle personalità e può farci tornare un pò indietro negli anni.
Mentre assistevo alla proiezione, mi sono sentita avvolta in una piacevole atmosfera che mi ha fatta tornare con la memoria alla mia infanzia, alle mie sciocche paure, che quand’ero piccola sembravano però insormontabili…alle avventure che inventavo con mio fratello e la mia più cara amica, in cui tutto si animava ed i miei pupazzi, così come quelli di Christofer Robin, diventavano personaggi viventi e parlanti…
Altro aspetto significativo ed originale, che sono sicura incontrerà il consenso del pubblico, riguarda il gioco che si crea tra il testo del libro, i personaggi e la voce narrante.
Questo intreccio rende ben chiaro ai bambini e agli adulti, che i personaggi prendono vita da un racconto scritto, per l’esattezza quello di A.A. Milne e, grazie alla fantasia di un bambino, Christofer Robin, figlio di A.A. Milne per l’appunto, diventano i personaggi di mille avventure.
Il concetto viene supportato anche dai primi minuti del film, realizzati con la tecnica della live action, in cui si vede la stanza di Christofer Robin popolata dai personaggi di peluche di Tigro, Pimpi, Ih Ho, Winnie, Kanga e Ro.
Prima dell’uscita di Hop, abbiamo dedicato molti post a film che portano sullo schermo una tecnica mista di live actione ed animazione e abbiamo parlato del fatto che questa tecnica aiuta ancora di più il bambino a rendere viva la propria fantasia e, nello stesso tempo, a stabilirne i confini.
Per concludere vorrei agiungere un commento molto positivo sul fatto che questi personaggi siano stati interamente realizzati con carta, matita ed acquerello e riescono a catturare l’essenza dei film del passato.
In un cinema d’animazione ultra moderno, con strabilianti effetti speciali, con il 3D e quant’altro, fa proprio bene fare un salto indietro e gustarsi qualcosa di semplice e raffinato come questa pellicola!



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WALY DISNEY
messaggio 21/4/2011, 11:24
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Io sono più che felice che sia stato il 51° classico dell'animazione. E' come se Winnie Pooh fosse stato preso realmente in considerazione dopo tanti anni, perchè , diciamolo, i vari sequel del primo film anche se sono studiati meglio del capostipite, anche se ci sono molti colpi di scena toccanti ... non hanno molto da spartire con l'atmosfera del primo classico. Con questo nuovo film, invece, ci sono riusciti!! Io lo chiamo classico anche solo per questo.
Certo, T come Tigro, Winnie Pooh e gli Efelanti, Ro e la magia di primavera sono davvero film ben realizzati e toccanti nei finali, ma in tutti e tre il vero protagonista è assolutamente emarginato e questo non l'ho mai particolarmente apprezzato (lasciando scorrere il fatto che in questi tre film due mitici personaggi come Ih-Oh e Uffa erano davvero diventati comparse, anzi se non sbaglio Uffa in quello degli Efelanti non c'è proprio! cry.gif ).


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Beast
messaggio 22/4/2011, 11:01
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CITAZIONE (Claudio @ 21/4/2011, 8:31) *
anche io , sembra un mistero eheheh.gif !
spero ci sia qualcuno bene informato che possa svelare questo costo di produzione eheheh.gif rolleyes.gif

Basta andarsi a rivedere il topic del film, dove tempo fa si era detto che il budget dovrebbe aggirarsi sui 25 milioni. Saluto.gif


Allora, anche io come Teo non ho reso felice il cinema, visto che ieri sera hanno avuto appena due spettatori non paganti (grazie al coupon). In compenso il servizio è stato pessimo, visto che il film è cominciato con 20 minuti di ritardo (e questa passi) ma soprattutto la proiezione è stata interrotta nell'istante in cui compariva il 'Directed by' dei titoli di coda, con buona pace del sottoscritto che voleva vederseli Arrabbiato3.gif

Dopo il trailer di Cars 2, c'è il corto 'La Ballata di Nessie', la cui semplicità ben si accompagna a quella del film. Se da un punto di vista grafico si può salvare l'idea di utilizzare i tartan scozzesi come texture di sfondo, a livello narrativo il corto è complessivamente sotto le aspettative. Di sicuro la traduzione italiana rende molto più diffcile giudicare il componimeto in rima (che non vedo l'ora di sentire in originale), tuttavia il rimando all'Agnello Rimbalzello è evidentissimo. La figura del villain risulta piuttosto inutile e dozzinale, sarebbe stato decisamente più elegante evitare di introdurre un personaggio così tanto per fare, senza alcuna caratterizzazione; sono sicuro che fossero perfettamente in grado si trovare una soluzione migliore per far spostare Nessie dal suo laghetto. Il corto guadagna punti e sensatezza solo nel finale, quando perlomeno fornisce una morale non troppo banale. L'impressione d'insieme è che la Disney sia molto lontana dai livelli Pixar anche per quanto riguarda i corti, campo nel quale speravo invece i WDAS potessero raggiungere vette simili. La questione è: se non riescono a raggiungere la qualità Pixar nei corti, come possiamo sperare che ci riescano per i lungometraggi?

Passando al film, questo Pooh è un vero revival dell'originale del '77, come si può ben constatare fin dall'introduzione nella cameretta di Christopher Robin. Il film mantiene le stesse atmosfere ed è un fatto positivo, perché sono riusciti a richiamare il classico evitando di farsi fuorviare da tutti i prodotti homevideo mediocri che ci sono stati nel mezzo. Ho trovato il design di alcuni personaggi un po' mutato, mi riferisco in particolare a Tappo e Christopher Robin e forse anche Tigro. Inoltre, ho trovato ottima continuità con l'originale anche nella frequenza dei ritornelli cantati e nell'alternanza di scene più divertenti (apprezzabili a tutte le età, la migliore è quando Pimpi fugge dall'Appresto) con altre più infantili (e in cui io mi annoio, ma d'altronde il target sono i bambini di 3 anni, quindi non mi posso neanche lamentare). In conclusione un classico dal sapore antico, non memorabile ma nemmeno da tralasciare.

Questi sono i pensieri che mi sono venuti da scrivere per il momento. Saluto.gif


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winnie & pimpi
messaggio 22/4/2011, 13:06
Messaggio #23


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QUOTE (Beast @ 22/4/2011, 12:01) *
la migliore è quando Pimpi fugge dall'Appresto)


da sbellicarsi quando Pimpi salta sul palloncino per farlo scendere nella fossa! eheheh.gif eheheh.gif


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Beast
messaggio 22/4/2011, 13:38
Messaggio #24


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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 22/4/2011, 14:06) *
da sbellicarsi quando Pimpi salta sul palloncino per farlo scendere nella fossa! eheheh.gif eheheh.gif

eheheh.gif eheheh.gif Anche quando soffia per farlo andare più veloce eheheh.gif eheheh.gif


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