Si Sophie sono tra le più belle...
Qui vi mettiamo una nostra nuova scheda... speriamo la apprezzerete...
Tre Noci per Cenerentola (Titoli originali: per la Cecoslovacchia “
Tři oříšky pro Popelku”, per la DDR “
Drei Haselnüsse für Aschenbrödel”)
Titolo alternativo:
Tre Nocciole per CenerentolaNazione: Cecoslovacchia – DDR
Anno: 1973
Durata: 94 minuti
Sceneggiatura: Bohumila Zelenková e Vaclav Vorlicek
Regia: Vaclav Vorlicek
Attori: Pavel Travnicek (Principe), Libuse Safrankova (Cenerentola), Vladimir Mensik (Vinzek, il servitore), Jan Libicek (Precettore), Rolf Hoppe (Re), Kaliela (o Daniela) Hlavacova (Dora), Carola Braunbock (Matrigna), Karin Lesch (Regina) .
Trama:
C’era una volta una bella ragazza che viveva in un pittoresco villaggio nascosto in una foresta vicino ad un castello locale. La giovane, dopo la morte del padre, era stata costretta dalla sua matrigna e dalla sorellastra Dora, con le quali viveva, a lavorare come serva nella propria casa: le due donne, gelose della sua bellezza, felicità e buon spirito, le facevano svolgere i lavori più umili e l’avevano soprannominata Cenerentola. La matrigna mostrando la sua crudeltà arriva ad ordinare alla figliastra di separare due tipi di semi che vengono dalla stessa mescolati assieme in un piatto. Cenerentola viene aiutata nel compito dalle sue amiche colombe che provvedono a separare i semi. Il villaggio è in fermento: sta per tornare da un suo viaggio il re assieme a suo figlio e attraverseranno proprio il paesino. Cenerentola esce di casa con il suo fidato cavallo e attraversa la foresta innevata. Il Principe è a caccia di un cervo con alcuni amici, ma Cenerentola salva l’animale e si fa inseguire dal principe e dai suoi seguaci; ad un certo punto la ragazza libera i destrieri dei cavalieri e fugge via senza rivelare il proprio nome. Nel mentre, il Re organizza un ballo a cui dovranno partecipare tutte le ragazze in età da marito affinchè il Principe scelga la sua sposa. La matrigna di Cenerentola ordina ad un valletto di acquistare gioielli e tutti i tipi di tessuti più belli per realizzare un abito per la figlia Dora e il servo promette a Cenerentola di portare anche a lei un regalo. Cenerentola gli chiede di portarle la prima cosa che gli capiterà di trovare durante il viaggio di ritorno. Il servo però , acquistata la merce ed i gioielli, si addormenta al ritorno. Il Principe, a caccia, lancia una freccia ad un nido di uccelli che cade sul cocchio del servo che si sveglia di soprassalto. L’uomo trova nel nido tre nocciole e le porta a Cenerentola che le porta in una soffitta dove la ragazza tiene uno scrigno lasciatole dalla madre e dove si occupa di un gufo che da sempre veglia su di lei. Le nocciole sono magiche ed offrono alla ragazza ogni volta un vestito corrispondente ai suoi desideri. La prima è una casacca da cacciatore con la quale lei va a caccia con il principe e lo sfida nel tiro con l’arco. Poi, vinto l’incontro, nuovamente si allontana. Alla sera del ballo, la matrigna e Dora si recano a Corte e lasciano a casa la povera Cenerentola. Quest’ultima torna nella sua stanza e davanti al gufo che sonnecchia, prende la seconda nocciola e ottiene un vestito per il gran ballo. A Corte, il Principe si annoia quando improvvisamente arriva una sconosciuta avvolta in un bellissimo abito rosa e con il volto coperto da una veletta. Tutti, Re, Regina, invitati, musicanti, servitori si chiedono chi sia la fanciulla misteriosa con la quale il Principe inizia a danzare, rapito dal suo fascino. Cenerentola lascia la festa e il Principe che non intende perderla la insegue. Scendendo la scalinata esterna del castello ricoperta di neve, la fanciulla perde una scarpetta ma fugge, avvolta da un mantello, al galoppo del suo cavallo bianco. Il Principe ritrova la scarpa ma insegue con i suoi amici la ragazza nella notte. La fuga attraverso la landa innevata e la foresta porta Cenerentola al villaggio dove giunge anche il Principe con il suo seguito di fedeli. Al villaggio, vengono svegliati tutti gli abitanti del borgo e arriva anche la Matrigna con Dora. La donna vede da una finestra Cenerentola agghindata a festa e ordisce un suo diabolico piano mentre il Principe fa provare la scarpetta a tutte le ragazze del paese. La matrigna e Dora salgono alla soffitta dove trovano Cenerentola ancora vestita come al ballo mentre un servo dice al Principe di ricercare Cenerentola, l’unica che non si è ancora sottoposta alla prova della scarpetta. Quando il Principe e il valletto che portò le nocciole ritrovano il cavallo della giovane capiscono che è lei la misteriosa fanciulla del ballo. Ecco che la matrigna esce dalla propria abitazione con una fanciulla avvolta in un mantello rosa che viene fatta salire sul carro. Il Principe si avvicina ma la matrigna ruba la scarpetta e fugge dal villaggio con la fanciulla a bordo del suo carro slitta. Il Principe la insegue nella landa innevata. Nella fuga, il cocchiere che guida il carro della donna attraversa la foresta ma perde il controllo del mezzo che si ribalta e la matrigna e la donna in rosa finiscono nelle acque di un lago ghiacciato. Il Principe salva le due donne e scopre che la ragazza avvolta nel mantello rosa altri non è che Dora. Scoperto l’inganno, il giovane prende loro la scarpetta e seguendo i consigli del vecchio gufo seduto su un ramo di un albero ritorna al villaggio. Qui i servitori hanno continuato a ricercare Cenerentola ma quando arrivano alla sua stanza la ragazza non è più lì. Il gufo ha infatti condotto Cenerentola in una soffitta e qui la giovane prende la terza nocciola dal cofanetto in cui le aveva riposte ed esprime il suo desiderio. Quando il Principe torna al villaggio, vede venirgli incontro Cenerentola in groppa al suo cavallo bianco, vestita come una Regina. Il Principe le prova la scarpetta che calza a pennello e le chiede di sposarlo. Cenerentola accetta e assieme cavalcano verso il Palazzo Reale dove vivranno felici e contenti.Note:
• Il film è tratto dalla versione di Bozena Nemcova della celeberrima fiaba.
• Si tratta di una coproduzione tra la Cecoslovacchia e la Germania dell’Est, tra i due grandi studi che al tempo si occupavano della realizzazione delle fiabe nell’Europa dell’Est, la DEFA (casa di produzione della DDR) e lo studio Barrandov.
• La prima del film in Cecoslovacchia risale al 11 novembre 1973, mentre per la DDR la prima risale al 10 marzo 1974 al Cinema Babylon di Berlino.
• In Italia il film è stato trasmesso sulla Rai negli anni ’70 per poi non essere più replicato (se non su alcune reti locali di cui però non vi è traccia). Un passaggio televisivo, in lingua originale tedesca con sottotitoli italiani, è avvenuto sul circuito “Telepiù” agli inizi degli anni ’90 assieme ad altri film fiabeschi della Cecoslovacchia quali “
Come si svegliano le Principesse”, “
Il Principe e la Stella della Sera” (entrambi di Vaclav Vorlicek), “
La Piccola Ninfa di Mare”, “
Il Nono Cuore” e “
Giulia e il mostro”. Questi ultimi film, a differenza di “
Tre noci per Cenerentola” erano invece doppiati in italiano.
• Nei cantoni della Svizzera di lingua italiana il film è stato trasmesso più volte anche durante gli anni ‘80 e ’90 con il titolo “
Tre Noci per Cenerentola”.
• Alle manifestazioni dedicate al cinema Cecoslovacco il film è intitolato “
Tre Nocciole per Cenerentola”.
• Il film è stato esportato all’estero riscontrando buon successo di pubblico e critica ed è anche stato editato in dvd nei paesi anglofoni e francofoni. In Francia il film è intitolato “
Trois noisettes pour Cendrillon”, in Inghilterra “
Three Gifts for Cinderella”, in America “
Three Wishes for Cinderella” o “
Three Nuts for Cinderella”, in Spagna “
La Cenicienta y el Principe”.
• In Inghilterra il film è stato esportato da Network Video negli anni ’80 assieme ad altri film tedeschi della DEFA quali “
L’Albero sonoro canoro”, “
Il Nano Tremotino”, “
Biancaneve e i sette nani”, “
L’oca d’oro” e “
L’acciarino Magico”.
• In Cecoslovacchia è uno dei film più popolari della cinematografia fiabesca assieme a “
Il Principe e la Stella della Sera” (sempre interpretato da Libuse Safrankova, diretto da Vaclav Vorlicek e sempre di produzione cecoslovacca) e “
Nonno Gelo”, film di produzione sovietica basato sulla celeberrima fiaba russa.
• Vaclav Vorlicek, il regista, è uno specialista di film Cecoslovacchi. A lui si devono anche “
Come si svegliano le Principesse”, “
Il Principe e la Stella della Sera”, “
La ragazza sulla scopa”, “
Il libro degli incantesimi”, “
La regina del lago”, “
L’uccello di fuoco” e la serie “
Arabella”.
• Libuse Safrankova , che interpreta Cenerentola, ha recitato in diversi film fiabeschi come “
Il Principe e la Stella della Sera”, “
Il Principe del Sale”, “
il Terzo Principe” (di nuovo in coppia con Pavel Trávníček) , “
La Piccola Ninfa di Mare” e altri.
• Pavel Trávníček, che interpreta il Principe, ha recitato in altri film fiabeschi come “
Il Terzo Principe” (di nuovo in coppia con la Safrankova) e “
Biancarosa e Rosarossa”.
• Karin Lesch, che interpreta la Regina, ha recitato in altri film fiabeschi, tra cui “
il Nano Tremotino” della DDR.
• I luoghi del film sono il Castello di Moritzburg (che è il Castello del Principe) i cui interni sono stati ricostruiti negli studi di Babelsberg vicino a Berlino, il maniero della matrigna è Watercastle Švihov e gli interni in una fattoria nella Germania dell’Est, la stalla è una delle Sächsisches Landesgestüt (Saxonian National Stud) a Moritzburg. La vallata innevata è quella di Klatovy.
• Nei contenuti speciali del dvd il regista Vaclav Vorlicek rivela che un giorno a inizio anni ’70 gli fu presentata la sceneggiatura del film. Egli decise di ambientarlo nel Rinascimento, operazione, questa, che richiedeva molti finanziamenti per la realizzazione dei costumi. Vorlicek si mise in contatto con Ot Hofman, leader nel settore della produzione per ragazzi e che aveva buoni rapporti con la DEFA (la società più grande di intrattenimento della DDR) e gli chiese se la DEFA era interessata a coprodurre il film. Lo Studio tedesco fornì 1 milione di marchi per la realizzazione. Vennero poi previste le condizioni della coproduzione a cui Vorlicek però non era realmente interessato, ciò che voleva era ottenere il denaro necessario per la realizzazione del film.
• Inizialmente il film doveva essere ambientato in primavera (lo script originale prevedeva questo) con Cenerentola che cavalcava nei prati in fiore. I responsabili della DEFA però sostenevano che le riprese dovevano iniziare in inverno perché per la primavera e l’estate avevano già previsto altre realizzazioni. Suggerirono di girare gli interni negli studi di Babelsberg (vicino a Berlino) nel dicembre 1971 e gennaio 1972 per poi girare le riprese in esterna in primavera. Tale scelta non fu supportata dalla squadra degli studi cechi Barrandov che avrebbero avuto i loro membri fuori per lavoro per altri due mesi circa.
• Vorlicek nel frattempo sognava ad occhi aperti dopo aver visto al museo di Vienna un’immagine invernale dell’artista Breughel. Così disse al gruppo che avrebbe voluto girare l’intero film in inverno. La scelta prese tutti alla sprovvista, ma alla fine decisero di assecondare le volontà del regista. La sceneggiatura fu modificata e riscritta per creare l’ambiente invernale e fu concordato che si sarebbero girate prima le scene in Germania e poi l’intera troupe si sarebbe spostata in Cecoslovacchia.
• Nell’inverno 1972/1973 non un fiocco di neve era sceso dal Mar Baltico al Mar Nero. L’idea di realizzare il film nell’ambiente invernale pertanto era di difficile realizzazione. La neve era presente sulle Alpi ma le condizioni per registrate in alta montagna erano troppo sfavorevoli e pericolose. Si scelse come castello del Principe quello di Moritzburg, davanti al quale il lago era ghiacciato e il Castello leggermente innevato, ma il paesaggio non era bianco ma rosso-nero-marrone, poco invernale. Così si decise di imbiancare la scena utilizzando fiocchi di lana e plastica che l’equipaggio dovette portare con dei sacchi.
• Anche per la scena della conversazione tra il Re e il Principe, in cui il primo ordina al secondo di trovare moglie, si dovette usare neve artificiale realizzata con della farina per poi passare alla scena successiva, girata nella selva Boema, in cui la neve era vera. Il problema rimaneva il lago ghiacciato davanti al castello di Moritzburg che manteneva una superficie scura. La troupe al sabato era piuttosto delusa dall’ambiente che non rendeva in fotografia. Ma la fortuna li aiutò: alla domenica un gruppo di pattinatori andarono a pattinare sulla superficie del lago. Al lunedì mattina la superficie era bianca e l’equipe fu felice e fu realizzata un’ottima fotografia.
• Vicino a Klatovy, durante le riprese ceche, non vi era neve. Così per i set esterni si utilizzò lo stesso escamotage usato per le riprese in Germania. Poi Vorlicek venne a conoscenza che nella selva della Boemia stava nevicando in maniera incessante, così decise di recarsi personalmente prendendo l’auto di Vladimir Mensik e spingendosi fino a Zelezna Ruda (vicino al confine con la Baviera). Dopo 25 km l’auto si era bloccata e Vorlicek non tornava. Nei giorni seguenti la neve era scesa in abbondanza, ce n’era fin troppa. In questa situazione, nuove posizioni dovevano essere trovate e nella foresta tutti, dal regista al tecnico dell’illuminazione, dovevano scendere nella neve e bagnarsi. Anche gli attori hanno dovuto abituarsi alle condizioni e a muoversi agevolmente nella neve. E il cameraman doveva far attenzione a non lasciare segni sulla neve prima delle riprese. Riuscirono comunque a creare una bellissima atmosfera invernale. Nel periodo successivo, la neve iniziava a sciogliersi e a grondare dagli alberi e poi iniziava a piovere. Vorlicek ricorda che quell’anno la troupe si era divertita molto con la neve. Si notano bene i cambiamenti climatici nella sequenza della caccia dove si passa in rapida successione dal sole alle nevicate.
• Mentre si creava l’ambiente invernale a Moritzburg, a Švihov (situata a 50 km a sud di Plzén, città della famosa birra ceca) gli artigiani costruivano pannelli per sistemare il castello. Se oggi si visita il borgo vicino a Klatovy, è difficilmente riconoscibile la casa della matrigna. Ad esempio, le porte del fienile erono dotate di archi gotici 30 anni fa. O una parete esterna dell’edificio è crollata nel tempo, ed era la parete sulla quale era stato fissato un balcone di legno per il film. Venne poi realizzato per il film un muro di carta che rende la distanza tra porta e Torre più breve di quello che in realtà è.
• L’interno del Palazzo Reale è stato ricostruito negli studi di Babelsberg vicino a Berlino. Si nota che non è a Moritzburg nella scena in cui Cenerentola guarda dalla finestra, la cui prospettiva non corrisponde all’interno (è un piccolo errore del film).
• Per il ballo gran parte degli ospiti sono tedeschi. Václav Vorlíček ricorda che si è resa necessaria la presenza di molti ballerini venuti da Berlino Est e che, poiché Babelsberg è situato a circa 40 km a sud-ovest da Berlino, hanno dovuto alzarsi molto presto al mattino per andare in giro a Berlino ovest e raggiungere lo studio. Pertanto i ballerini dovevano partire alle 3 di notte da casa e non rientravano fino a mezzanotte.
• Attori e animali iniziarono le riprese in Cecoslovacchia. Dopo le sequenze in Boemia, si dovettero spostare sui set tedeschi per poi tornare in Cecoslovacchia. Poi però venne vietato il trasporto di cavalli in Germania dovuto al fatto che si era diffusa una malattia infettiva che aveva colpito alcuni animali così non fu permesso di portare i cavalli in Germania. La responsabile dovette recarsi nella DDR con le foto degli animali utilizzati per le riprese in Cecoslovacchia per trovare dei sostituti in Germania. Alcune lievi differenze si possono notare tra le scene girate nella DDR e quelle in Boemia. Fornì i cavalli il signor Gerd Lilie. In tutte le scene intorno al castello di Moritzburg vedete principalmente i cavalli di questo stalliere. I quattro cavalli bianchi della carrozza reale e il cavallo Jurasek di Cenerentola sono appartenuti a quest’uomo. Tutte le scene nella stalla di Jurašek sono state girate in uno stabile del Saxonian National Stud. A tale scopo l'equipe ha costruito alcuni spazi per i cavalli. Oggi la stalla è stata rimodellata e nulla rimane dei gloriosi giorni della produzione della DEFA.
• I costumi del film e le scarpe sono ancor oggi conservati presso gli Studi Barrandov di Praga o presso lo Studio Bebelsberg vicino a Berlino (dove si trovano i vestiti per il ballo).
• Il Castello di Moritzburg è stato poi nuovamente utilizzato come set di un’altra versione di “
Cenerentola”, quella della OMNIA Film coprodotta dalla Rai assieme a Germania, Francia e Cecoslovacchia nel 1989.
• In Germania è stato editato il libro del film dalla Eulenspiegel Verlag.
Immagini: