Ultimo montaggio manuale di pellicola. Da lunedì tutte le proiezioni saranno in digitale [...]

E' con le soprastanti foto che apro questo nuovo topic.

Giorni fa lessi un bellissimo quanto triste articolo sul Corsera del sapiente Paolo Mereghetti.
Ve lo linko integralmente qui consigliandone vivamente la lettura a tutti: http://cinema-tv.corriere.it/cinema/meregh...6614cf366.shtml

Pochi giorni dopo la lettura dell'articolo, vedo le foto di cui sopra provenienti da un cinema monosala vicino a me e che ogni tanto frequento.
E per mettere la ciliegina sulla torta, all'indomani Nunval mi comunica la chiusura della Tecnicholor di Roma, riporto il suo post in fb:
Technicolor di Roma...tristezza. Qui era stato inventato il formato Technirama, qui "Via col vento" fu stampato per l'ultima volta in Technicolor nel 1977 come anche tutti i film Disney rieditati nel corso degli anni '70. Qui Dario Argento stampò col favoloso sistema a imbibizione il suo Suspiria, per ricreare le stesse tinte dei film di Walt Disney...insomma un pezzo di storia del cinema chiude.

Insomma, la tristezza per questo passaggio è tanta ed è sostanzialmente nostalgica,
specie se uno pensa al mitico Nuovo Cinema Paradiso.

Qual è, ragazzi, la vostra opinione?
Il sempre più massiccio uso del digitale non era una novità per nessuno, ma nello specifico sapevate di questa notizia?


Mad.

Ben venga il digitale, sicuramente è migliore, ma è anche un peccato.... nulla potrà avere il fascino della pellicola.

Sono d'accordo, mi spiace moltissimo... mi hanno sempre affascinato queste famose "pizze", e ora...

mi dispiace per le pellicole ma siamo quasi nel 2014 e quindi è più che giusto dare spazio al nuovo che avanza...

Quoto in toto.

Pensate come mi sento io che col fruscio delle pizze in cabina ci sono cresciuto....fascino incredibile. Ma chissà che non succeda come il vinile!

Come ha detto Uncino siamo quasi nel 2014 e quindi è più che giusto dare spazio al nuovo che avanza...

Però...è triste...si sta tutto digitalizzando, a volte sento la mancanza di qualcosa di più meccanico...

Mha non so che pensare, anche perché pur essendo nato con la pellicola sono comunque troppo giovane per aver sviluppato un attaccamento al mezzo. Da un punto di vista conservativo il digitale garantirà molto di più la conservazione delle opere cinematrografiche, niente più alterazione di colori o di immagini, sembra che il digitale possa offrire una immortalità migliore alla settima arte.

Ma che significa 1/5, 2/5 sulle pizze??

Comunque anche a me è dispiaciuto. Ma alla seconda visione di Frozen in digitale sembrava di vedere un BD sul grande schermo
Purtroppo qualche esercente deve ancora esercitarsi sull'impostazione giusta, ad esempio alla prima visione di Frozen con Nunval c'era uno strato verdognolo che fu levato dopo l'avviso di Nu all'intervallo!!

Pur non sapendo niente credo proprio stia per 1° di 5, 2° di 5 e così via, indica l'ordine delle pizze e il loro numero in totale, si usava far così anche con i floppy disk.

Dici 5 per il numero di copie??

No il film era composto da tot metri di pellicole contenuti in tot numeri di pizze, in questo caso 5. Quindi in questo caso le pizze sono 5 e ovviamente sono numerate di modo che il macchinista potesse sapere l'ordine di successione delle stesse, quindi 1/5 significa che è la prima di 5 pizze. Sei ci fosse 3/8 significa che quella è la terza pizza di otto. C'erano pure dei segni creati apposta per i macchinisti di solito dei cerchi che apparivano durante la proiezione del film che indicavano il momento per inserire la pellicola successiva.

Faccio quest'altra domanda perché non ne capisco. Quindi sulla cinepresa si possono mettere più pizze che partono man mano?

Un gran vero peccato, ma mi associo ai vostri pareri, non si può né si deve fermare il progresso tecnologico. Anche secondo me finirà come con il vinile!

Se non sbaglio Kekko ci sono due cineprese in sala e quando termina una pizza si avvia l'altra. Sempre con i segnali di cui parlava Chipko, in modo da creare continuità senza che il pubblico di accorga dello scambio....o almeno così spiegano in Fight Club... addirittura parlano anche di avviso sonoro verso la fine della pellicola.

Sbagli Giada

Il proiezionista riceve, ipotizziamo, cinque pizze. Ovvero cinque contenitori che una volta erano di semplice cartone e che poi son diventati anche in apposita plastica temperata per non rovinare la pellicole, contenenti cinque bobine - o rulli - che a loro volta contengono l'effettiva pellicola. Occhio a non confondersi.
Qui numeri stanno a significare la successione dei rulli che il proiezionista - e per farlo deve avere proprio il "patentino del proiezionista" - deve montare tra loro per costituire poi tutta la lunga pellicola che verrà inserita nel proiettore per essere proiettata.
Le macchiette di contrassegno che avete nominato sono specificamente dette "bruciature di sigaretta".
Venivano impresse sull'angolo in alto a desta - o rarissimamente a sinistra - della pellicola per consentire al proiezionista non solo di incollare correttamente di loro le diverse pellicole dei cinque rulli, ma anche di controllare il film nella visione di prova.
La visione di prova si effettua sempre prima di una proiezione in cui il proiezionista in cabina - è sbagliato chiamarlo macchinista poiché questo si trova in teatro - e qualche maschera in sala di tanto in tanto controllano in corsa che il film sia scorrevole. Per accorgersi dove stanno le incollature, e se queste son state correttamente eseguite, ecco spiegata la funzionalità delle bruciature di sigaretta.

Spero di essere stato chiaro e se avete domande vi risponderò con piacere

Dimenticavo, è vero ciò che riportavi sull'avviso sonoro. Però questo riguarda specificatamente la pista dell'audio contenuta, se non ricordo male e non mi vorrei sbagliare, nella parte sinistra della pellicola

Uaa Grazie Marco della chicca. Quindi per questo in sala, quando vedevo un film, notavo dei balzi nella proiezione del film.
Mi piacciono queste curiosità

Ho capito, grazie della correzione Marco, parlando da profana ho dato per vera la spiegazione del libro

Anche su Bastardi senza gloria lasciano intendere che ci siano più macchine..

Il fatto è che, alcune volte, spesso in America, effettivamente, soprattutto quando il film deve essere proiettato solo una volta, si utilizzano appunto due proiettori, caricando le singole parti la prima sul primo, la seconda sul secondo, e di nuovo la terza sul primo e così via, evitando la fatica di dover smontare e poi rimontare il film per una sola proiezione. Un attento proiezionista calcola appunto i tempi facendo partire il secondo proiettore con un pò di coda nera prima dell'immagine, nel momento in cui alla fine della prima parte, appare la bruciatura di sigaretta (altrimenti detta segnale di parte) e sovrapponendo poi perfettamente i due fasci di luce sullo schermo, dando l'illusione al pubblico di assistere ad una proiezione continua. Per curiosità, sapete quante sono le parti su pellicola di Biancaneve? Esattamente 5. La prima finisce nel momento in cui lei si sporge nella radura per guardare la casetta dei nani. La seconda finisce quando i nani rientrano in casa per affrontare il "mostro" (battuta "Uccidiamolo a morte"); la terza finisce appena la Strega finisce di leggere la ricetta della mela stregata, la quarta quando Brontolo esce dal ruscello dopo esservi caduto dopo il bacio di Biancaneve e da lì parte l'ultima.

La pellicola contiene le immagini e i suoni e si vede un film. Il digitale, invece, cosa è? Un disco?

Ah ecco, mi sembrava strano Grazie anche a te Nunval! Interessante la suddivisione di Biancaneve...

No. O meglio....ha la forma di una disco, poco più grande di un Blu-Ray, che contiene il film. Ma la tecnologia che c'è sotto è tutta diversa, ovviamente.
Inoltre fino a poco tempo fa - non so ora, onestamente - si usavano anche delle sorta di file multimediali, un po' come un film contenuto in una chiavetta usb.

Di certo devono contenere l'antipirateria... Grazie mille per le info Marco.
Se ho qualche dubbio so a chi chiedere.

Ciò che devono inserire nei file digitali e la scritta Intervallo. Quando staccano e riaccendono il film, fanno dei disastri, peggio delle pubblicità delle TV.

Più correttamente il digitale è un file, poco importa il supporto su cui è scritto, quindi può essere un disco, un hard disk o un triangolo. In sostanza è riconducibile ad una serie infinita (o meglio lunghissima) di 0 e 1.