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> Fiabe Europee, Non ci sono solo i film Disney!
theprinceisonfir...
messaggio 7/7/2020, 18:58
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Matteo Garrone ritorna alle fiabe con un cortometraggio per Dior: splendide sirene, incantevoli ninfe, e altri personaggi delle fiabe si incontrano nella stupefacente cornice del Giardino di Ninfa, perla della mia regione, il Lazio.

Vi allego articolo da screenweek qui.

Mentre per chi volesse accedere direttamente al cortometraggio lo posto:
https://youtu.be/yxBFwqRbI8c



Messaggio modificato da theprinceisonfire il 7/7/2020, 19:07


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messaggio 7/7/2020, 23:09
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non avevamo visto che lo spot fosse di Garrone!
quindi Garrone resta nel mondo favolistico... è una bellissima cosa!
grazie per il video. E' davvero molto bello e molto favolistico... richiama sia le favole sia i miti (Narciso, ecc)... ci piacciono queste ideazioni del mondo delle fiabe, con effetti molto artigianali.
Bravo Garrone nel girare questo corto.

Speriamo che continui con lo stile fiabesco perchè ci sa davvero fare... se qualcuno sa come contattare Garrone ce lo dica perchè vorremmo proprio complimentarci con lui


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veu
messaggio 13/7/2020, 22:00
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Dal sito Comingsoon:

Matteo Garrone ha vinto il Nastro d'Argento per la miglior Regia per il film Pinocchio.
Roberto Benigni ha vinto il Nastro d'Argento come miglior attore non protagonista per il ruolo di Geppetto in Pinocchio.
Dimitri Capuani ha vinto il Nastro d'Argento per la miglior scenografia per Pinocchio.
Massimo Cantini Parrini - migliori costumi per Pinocchio
Marco Spoletini per Migliore montaggio per Pinocchio
Maricetta Lombardo per Migliore sonoro in presa diretta per Pinocchio


Insomma, Pinocchio è stato pluripremiato ai Nastri d'Argento.


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messaggio 14/7/2020, 1:03
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Garrone è bravissimo e lo venero, ma Pinocchio proprio non mi è piaciuto.
Ad eccezione delle scene nel paese dei balocchi e, soprattutto, di quelle ambientate nella dimora della fatina bambina (splendide), ho trovato il film poco "fiabesco": i primissimi piani dei volti dei protagonisti, quasi a voler richiamare il neorealismo del cinema degli anni '60, hanno penalizzato l'impatto della fotografia, che avrebbe certamente avuto beneficio se fossero state adoperate inquadrature più ampie ed una composizione della scena maggiormente vicina al dipinto.
Paradossalmente, a questa componente visiva molto adulta, non ha fatto seguito un approccio del tutto maturo alla narrazione, dato che i momenti di vero pathos sono stati ammorbiditi per rendere la pellicola fruibile in ottica di un pubblico di bambini ( un esempio su tutti, la morte di Lucignolo fortemente sdrammatizzata).
Inoltre, le locations, pur bellissime, si sono molto discostate dall'iconografia tipica della fiaba, avendo di fatto ambientato la storia nell'arido sud Italia rappresentato dalla Puglia, e non è un caso che le scene più "fiabesche" abbiano invece avuto come set i verdissimi boschi della Tuscia nell'alto Lazio (peraltro già utilizzati nel Pinocchio diretto da Benigni).
La regia di Garrone, tuttavia, rimane di primissima qualità e spero che si cimenti presto in altre fiabe.

Anzi, il successo di pubblico e di critica di "Pinocchio" dovrebbe certamente spingere i produttori a puntare ancora su di una fiaba per le prossime feste natalizie, e vedrei benissimo qualcosa sullo stile di "Ladyhawke", a metà strada tra la fiaba e la storia di cappa e spada (d'altronde il film della Pfeiffer fu girato proprio in centro Italia).


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Daydreamer
messaggio 14/7/2020, 8:12
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Se non sfruttano questa scia sarà veramente sconsolante, anche di seguito all'ulteriore buona critica e pubblicità che il corto fiabesco girato per Dior ha suscitato. Quindi speriamo veramente nel ritorno fiabesco del regista.
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Fulvio84
messaggio 14/7/2020, 10:44
Messaggio #3078


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CITAZIONE (theprinceisonfire @ 7/7/2020, 19:58) *
Matteo Garrone ritorna alle fiabe con un cortometraggio per Dior: splendide sirene, incantevoli ninfe, e altri personaggi delle fiabe si incontrano nella stupefacente cornice del Giardino di Ninfa, perla della mia regione, il Lazio.

Vi allego articolo da screenweek qui.

Mentre per chi volesse accedere direttamente al cortometraggio lo posto:
https://youtu.be/yxBFwqRbI8c


DI una bellezza indicibile.
Ma quanto e' bella la sirena? sono incatato.
Poi vabbe, abiti splendidi


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veu
messaggio 16/7/2020, 23:26
Messaggio #3079


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Speriamo che Garrone e cineasti italiani riscoprano le favole!!! qui ce ne sono migliaia che non vengono mai adattate...
ma un Amore e Psiche a firma Garrone non lo pensano proprio? vorremmo troppo vederlo...

Segnaliamo che in Germania sono iniziate il 14 luglio (tre giorni fa) le riprese di Helene, la vera sposa, nuovo episodio della serie "Sechs auf...". La storia è ispirata alla fiaba di Bechstein Helene, che richiama paro paro la fiaba dei Grimm La Vera Sposa (però nella storia di Bechstein i protagonisti hanno nomi propri e quindi è di più facile adattamento).


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veu
messaggio 14/8/2020, 10:52
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News:

Segnaliamo che in Repubblica Ceca e Slovacca erano in corso le riprese del film "Il Dono più grande" (titolo originale: Největší dar, titolo internazionale: The greatest gift), poi causa Covid-19 la produzione si è bloccata , i soldi non sono stati sufficienti per terminare le riprese e si è ricorso a un crowdfunding (pari a mezzo milione di corone) e le riprese termineranno (il film sarà presentato il 5 settembre).
Sarà una produzione cinematografica.

La trama de Il dono più grande ripercorre le vecchie leggende della Valacchia pagana, dove le storie di uomini e dei si intrecciano.

Nei tempi antichi, la nostra terra era governata da dei e dee pagane. Non vi era solo il famoso dio Radegast in Valacchia, ma era pieno di altri dei - buoni e cattivi, gentili e litigiosi, allegri e seri. Questi sono gli eroi della fiaba. E oltre a loro anche i bizzarri abitanti di un piccolo villaggio della Valacchia. Inizialmente vivevano in perfetta armonia. Cosa succede però quando gli dei iniziano a interferire nella vita delle persone e le persone nella vita degli dei? Vincerà Morena, la dea dell'inverno, che porterà il ghiaccio eterno e il gelo sulla terra, o sarà sopraffatta dalle dee della primavera, dell'estate e dell'autunno? Il dio supremo Svarožice scoprirà in tempo la furia di Morena e riporterà in equilibrio il ciclo delle quattro stagioni? Queste sono tutte domande a cui la fiaba Il dono più grande intende dare una risposta. Ma va detta una cosa: per fermare Morena, gli altri dei avranno bisogno di qualcosa di molto più potente dei loro incantesimi: una semplice ragazza della Valacchia, colei che possiede il dono più grande, li aiuterà...




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messaggio 25/8/2020, 13:48
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Mettiamo qui una scheda di un film di Rou che vi consigliamo di recuperare (anche se per molti sarà un po' difficile da seguire perchè è tutto balletto)...

SCARPETTA DI CRISTALLO (Titolo originale: Хрустальный башмачок - Titolo internazionale: Cinderella)

Nazione: URSS
Anno: 1961
Durata: 81 minuti
Colore: colore
Regia: Aleksandr Rou, Rostislav Vladimirovich Zakharov
Interpreti: Raisa Struchkova (Cenerentola), Gennady Ledyakh (Il Principe), Elena Vanke (la matrigna),Ekaterina Maksimova (Fata della primavera), Elena Ryabinkina (Fata dell'estate), Marina Kolpakchi (Fata dell'autunno), Natalia Taborko (Fata dell'inverno), Yuri Vyrenkov (Giullare), Alexander Radunsky (maestro di cerimonie), Leonid Shvachkin (gnomo della dodicesima ora).


Trama: La giovane Cenerentola vive in una famiglia dominata dalla matrigna e dalle sorellastre, nella quale nemmeno l'infelice padre può consolarla in quanto terrorizzato dalla moglie.
La matrigna e le sorellastre si stanno preparando per il ballo a palazzo al quale sono invitate. Cenerentola resta sola e triste: è sia la malinconia di una ragazzina sola, sia il presentimento femminile dell'amore imminente, sia la delicata tristezza della bambina ingiustamente offesa.
Alla porta bussa una vecchia lacera e affamata che chiede l'elemosina. Cenerentola, diversamente da quanto avevano fatto la matrigna e le sorellastre, l'accoglie e la rifocilla. La vecchia le si rivela nelle sue vere sembianze, quelle della Fata che, riconoscente, compie il prodigio e trasforma Cenerentola e il mondo che la circonda. La Danza delle Stagioni è un luminoso susseguirsi di suoni affascinanti. Prima che la carrozza trasporti in volo Cenerentola al ballo, la Fata l'avverte che dovrà rientrare entro lo scoccare della mezzanotte, altrimenti la magia si dissiperà, la carrozza si trasformerà in una zucca, i cavalli in topi e il meraviglioso abito da sera in stracci.
Al ballo, tutti restano affascinati dalla bellezza di Cenerentola; misteriosa e poetica, conquista il cuore del principe spagnolo, di quello cinese e di quello delle Terre del Nord, che gettano ai suoi piedi preziosi regali. Cenerentola, però, non ha occhi che per un solo Principe, al quale tende le braccia. La matrigna e le sorellastre ne approfittano per impadronirsi dei regali dei principi stranieri. Anche il Principe è stordito e conquistato da Cenerentola.
Ma, inesorabile, l'orologio batte la mezzanotte. Cenerentola fugge e di lei al Principe resta solo una scarpetta di cristallo, perduta sullo scalone del palazzo.
Il Principe, disperato, parte per un viaggio intorno al mondo alla ricerca dell'amata e, non avendola trovata, ritorna nel suo regno, dove ne continua la ricerca, facendo misurare a tutte le ragazze la scarpetta di cristallo.
Quando Cenerentola, emozionata, cerca di aiutare la matrigna e le sorellastre ad indossare la scarpetta, l'altra scarpetta cade dalla tasca del suo grembiule. Il Principe la vede e la riconosce: capisce di aver ritrovato finalmente la sua amata. Nella gioia finale la fata madrina ritorna per benedire le nozze della sua protetta con il Principe e, per loro, il mondo ridiventa incantato.



Annotazioni:

* La pellicola è la versione a film del balletto di Sergej Sergeevič Prokof'ev. Si tratta pertanto di un film-balletto, dove tutto è danzato, senza parole, solo musica e balli.
* Fa parte di una serie di film Russi degli anni '60 che rappresentano le storie classiche tipiche dei balletti russi come La Bella Addormentata, Il Lago dei Cigni e Romeo e Giulietta.
* Il regista del film, Aleksandr Rou, è celebre per aver realizzato una serie di film fiabeschi come Nonno Gelo, Fuoco, Acqua e Trombe di ottone, Maria la tessitrice, Per ordine del luccio, Kascej l'immortale, Vassilisa la bella.

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messaggio 31/8/2020, 14:08
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Qui vi mettiamo la seconda scheda delle fiabe a balletto... La Bella Addormentata

LA BELLA ADDORMENTATA (Titolo originale: Спящая красавица)

Nazione: URSS
Anno: 1964
Colore: colore
Durata: 90 minuti
Regia: Apollinary Dudko, Konstantin Sergeev
Attori: Alla Sizova (Principessa Aurora), Yury Solovyov (Principe Desiré), Natalya Dudinskaya (Carabosse, la fata malvagia), Irina Bazhenova (La Fata dei Lillà), Vsevolod Ukhov (Re Florestano), Olga Zabotkina (la Regina)

Trama: Il re Florestano XIV e la regina festeggiano la nascita della principessa Aurora. Alla festa partecipa la Fata dei Lillà con il suo seguito di fate, ciascuna delle quali reca un dono alla neonata. Irrompe la malvagia fata Carabosse, furiosa per non essere stata invitata e, curva sulla culla di Aurora, ne predice la morte a causa di una puntura di ferro da maglia. La Fata dei Lillà la allontana e promette la sua protezione alla neonata, ma il re, preoccupato, vieta per editto l’utilizzo dei ferri da maglia in tutto il suo regno, pena la morte.
Sedici anni più tardi, si festeggia il compimento della maggiore età della principessa. Ospiti importanti e pretendenti convergono a palazzo dai quattro angoli del mondo. Aurora danza con tutti, ma non concede a nessuno i suoi favori. Una vecchia le dona un mazzo di rose e Aurora volteggia felice nel valzer ma, improvvisamente, punta da un ferro acuminato nascosto nel mazzo, perde le forze e si accascia a terra. La vecchia si rivela essere la perfida Carabosse che, per sottrarsi alle guardie che si gettano su di lei con le spade sguainate, scompare. La Fata dei Lillà non può annullare l’incantesimo, ma può alleviarne le conseguenze. Aurora non è morta, ma è solo in catalessi. La bacchetta magica della Fata dei Lillà fa allora sprofondare tutto il regno in un sonno secolare.
Sono passati cent’anni e il principe Desiré, con il suo seguito, è a caccia nel bosco. Quando rimane solo, gli appare la Fata dei Lillà, che evoca la figura di Aurora. Affascinato, il principe corre verso di lei, ma Aurora scompare, lasciandolo con uno struggente desiderio di rivederla. Insieme alla Fata, il principe si dirige in barca verso il castello addormentato, circondato dal bosco silenzioso, nel cui intrico si vedono appena le torri del palazzo reale.
Il parco ormai incolto è il regno della Fata Carabosse, che impedisce a chiunque di raggiungere il castello ma, di fronte alla Fata dei Lillà e al principe Desiré, i suoi malefici si rivelano impotenti. Con un bacio, Desiré risveglia Aurora e, con lei, tutto il reame. Incantato dalla sua bellezza, Desiré ne chiede la mano al re e alla regina.
Si celebra poi il fastoso matrimonio di Aurora e Desiré. Tra i numerosi invitati vi sono i personaggi delle fiabe: la principessa Florina e l’Uccello Azzurro, il Gatto con gli Stivali e la Gattina Bianca, Pelle d'Asino e il Principe, la Bella e la Bestia, Cenerentola e il Principe Fortunè, il Lupo e Cappuccetto Rosso. Anche le Fate dei Brillanti, degli Zaffiri, dell’Oro e dell’Argento salutano e rendono omaggio agli sposi.
Terminate le danze dei personaggi delle fiabe, gli sposi Aurora e Desirè celebrano il loro amore.
Nella generale gioia e allegria dei festeggiamenti, emerge su tutti la figura della Fata dei Lillà, personificazione del bene invincibile che trionfa. I due promessi sposi danzano, in un celebre passo a due, alla reggia di Floristano, e con loro anche tutti gli invitati in onore del futuro re e della futura regina.



Annotazioni:

* La pellicola è la versione a film del balletto di Pëtr Il’ič Čajkovskij. Si tratta pertanto di un film-balletto, dove tutto è danzato, senza parole, solo musica e balli, messo in scena dalla Lenfilm.
* Fa parte di una serie di film Russi degli anni '60 che rappresentano le storie classiche tipiche dei balletti russi come Scarpetta di Cristallo, Il Lago dei Cigni e Romeo e Giulietta.
* Il film utilizza le musiche di Cajkovskij divenute celebri per il lungometraggio animato del 1959, La Bella Addormentata Nel Bosco della Walt Disney.
* I registi Apollinary Dudko e Konstantin Sergeev hanno diretto anche un altro film-balletto tratto dalle opere di Cajkovskij, Il Lago dei Cigni.


Video:

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veu
messaggio 11/10/2020, 23:07
Messaggio #3083


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Segnaliamo due articoli interessanti sul regista Matteo Garrone.

Dal sito Repubblica:

Matteo Garrone, una domenica su Rai Storia dedicata a papà Nico

Il regista sceglie e commenta il palinsesto dell'11 ottobre con film e documentari: dalla storia dell'avanguardia teatrale realizzata da suo padre, al mondo delle fiabe con 'Pinocchio' di Comencini e la Napoli raccontata nel suo 'Reality'

Matteo Garrone mette da parte il cinema e per un giorno diventa direttore creativo per la tv: sarà lui a scegliere e commentare il palinsesto di RaiStoria domenica 11 ottobre dalle 14 alle 24. Dopo Piero Angela, che ha inaugurato la nuova serie la settimana scorsa, sarà il regista di Gomorra, Dogman e Pinocchio a gestire le proposte di Domenica con, il programma di Rai Cultura firmato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana. Una giornata che comincia con la storia dell'avanguardia teatrale degli anni 70, un omaggio al papà, Nico Garrone, critico teatrale di Repubblica scomparso 11 anni fa, tra gli autori del documentario L'altro teatro, trasmesso nel 1981 in tre puntate sulla neonata Terza Rete. "Ho suggerito io di metterlo in palinsesto", dice Matteo Garrone. "Ci tengo molto a quei filmati che raccontano il teatro sperimentale a Roma tra gli anni 60 e i primi anni 80, da Piero Panza, pioniere del teatro d'avanguardia, fino ai 'teatri di cantina'. È stato un momento culturale molto bello con personaggi straordinari come Renato Nicolini e Simone Carella. Un documentario da cui, tra l'altro, ho preso spunto per il mio Estate romana dove racconto ancora quel mondo, ma venti anni dopo".

Garrone piuttosto schivo verso la tv ("non ci vado davvero mai") ha accettato di fare il direttore creativo per un giorno "solo per gratitudine verso RaiStoria di cui sono da sempre un utente affezionato e che mi fatto scoprire tante cose". A intervallare le puntate di L'altro teatro, brani dal reportage di Videosera su una giornata romana nell'estate 1978 e C'era una volta. La necessità della fiaba, un'inchiesta del 1971 firmata da Riccardo Fellini, fratello di Federico, che racconta come sia cambiato il modo di raccontare le fiabe ai bambini dalle nonne alle celebri Fiabe sonore. Un'occasione per "incontrare" scrittori come Italo Calvino, Gianni Rodari, Dino Buzzati e il designer Bruno Munari.

Alle 18.25 Matteo Garrone propone Le avventure di Pinocchio, versione ridotta del grande classico firmato da Luigi Comencini nel 1972 ("un lavoro a cui sono molto legato come ero affezionato allo stesso Comencini a cui, tra l'altro, ho fatto due ritratti quando ancora dipingevo"), interpretato tra gli altri da Andrea Balestri, Nino Manfredi, Gina Lollobrigida. Subito dopo, due interviste - prima e dopo il suo debutto nel film - all'interprete di Lucignolo: Domenico Santoro, un ragazzino napoletano orfano di padre che lavorava come meccanico balestraio.

n prima serata è la volta del suo Reality film del 2012 presentato a Cannes che racconta del napoletano Luciano che sogna di partecipare al Grande Fratello, nella speranza di un miglioramento economico e di vita per tutta la famiglia. "Avrei messo anche Gomorra nel palinsesto" spiega il regista, "se non ne avessi appena fatta un'altra versione che devo ancora presentare. In realtà mio figlio Nicola di 15 anni mi ha fatto notare che alcune cose non erano troppo chiare e così ho rimontato tutto, ho tagliato sei minuti e aggiunto anche alcune nuove sequenze e scritte esplicative. Questa nuova versione, sicuramente più fluida e comprensibile da qualsiasi spettatore di qualsiasi paese del mondo, dopo un passaggio tv dovrebbe approdare in sala".

Ancora Napoli per chiudere il palinsesto firmato dal regista, con Sciuscià80, un reportage di Giuseppe "Joe" Marrazzo per Tg2 Dossier, trasmesso nel 1979 a chiusura dell'Anno del Fanciullo. Un impressionante affresco sulle condizioni dell'infanzia nei bassi di Napoli, con migliaia di bambini costretti a una vita di strada fatta di espedienti e piccoli crimini, a fronte delle carenze della scuola pubblica e del fallimento di varie iniziative per aiutarli.



Dal sito Ansa:

Matteo Garrone, "A Rai Storia il mio omaggio a papà"

Il regista dirige "Domenica con" l'11 ottobre

< - Si capisce subito che la cosa a cui tiene di più è 'L'altro teatro', un documentario firmato dal padre, Nico Garrone, insieme a Giuseppe Bartolucci e Maria Bosio. Un omaggio al papà critico di Repubblica scomparso 11 anni fa. "Ho suggerito io di metterlo in palinsesto", dice Matteo Garrone raggiunto telefonicamente dall'ANSA. Il palinsesto a cui fa riferimento è quello di "Domenica con" il programma di Rai Storia firmato da Enrico Salvatori e Giovanni Paolo Fontana che domenica 11 ottobre il regista di Dogman dirigerà dalle 14 alle 24 con le sue personali scelte. "Ci tengo molto a quel documentario dedicato al teatro sperimentale a Roma tra gli anni '60 e i primi anni '80 che racconta da Piero Panza, pioniere del teatro di avanguardia, fino ai "teatri di cantina". È stato un momento culturale molto bello con personaggi straordinari come Renato Nicolini e Simone Carella. Un documentario da cui, tra l'altro - aggiunge Garrone -, ho preso spunto per il mio 'Estate romana' dove racconto ancora quel mondo, ma venti anni dopo". Tra i film scelti dal regista per la sua domenica: 'Le avventure di Pinocchio di Luigi Comencini del 1972 ("un lavoro a cui sono molto legato come ero affezionato allo stesso Comencini a cui, tra l'altro, ho fatto due ritratti quando ancora dipingevo") e il suo 'Reality' film del 2012 con protagonista un uomo semplice che sogna di partecipare al Grande Fratello. "Avrei messo anche Gomorra nel palinsesto - dice - se non ne avessi appena fatta un'altra versione che devo ancora presentare. In realtà mio figlio Nicola di 15 anni mi ha fatto notare che alcune cose non erano troppo chiare e così ho rimontato tutto, ho tagliato sei minuti e aggiunto anche alcune nuove sequenze e scritte esplicative. Questa nuova versione, sicuramente più fluida e comprensibile da qualsiasi spettatore di qualsiasi paese del mondo, dopo un passaggio tv dovrebbe approdare in sala". Garrone piuttosto schivo verso la tv ("non ci vado davvero mai") ha accettato di fare il direttore creativo per un giorno "solo per gratitudine verso Rai Storia di cui sono da sempre un utente affezionato e che mi fatto scoprire tante cose". Il regista che dopo il corto 'Le Mythe Dior' che celebra la bellezza degli abiti della maison con un'ambientazione da favola mitologica non ha ancora progetti. "Sono come un pescatore che aspetta che il pesce abbocchi, ma non è ancora accaduto. Dico così perché spesso vado con Nicola a pesca nei laghetti più sperduti e mi diverto anche molto. Eppure durante il Lockdown ho letto molto e visto tanti film, ma per ora niente", dice. Sviluppare l'ambientazione davvero da favola di Le Mythe Dior? "A volte ci ho pensato che forse ci potrei tornare su".






Avete per caso visto C'era una volta. La necessità della fiaba, l'inchiesta del 1971 firmata da Riccardo Fellini? com'è? la conoscete?

Su Garrone invece diciamo: dato che gli piace l'ambiente fiabesco mitologico utilizzato nel corto Le Mythe Dior (girato a Giardino di Ninfa a Latina), perché non può pensare a portare sullo schermo la fiaba Amore e Psiche? crediamo che sarebbe davvero un'ottimo soggetto per un suo film.
Se qualcuno sa come contattare Garrone, per favore glielo chieda... magari si sente ispirato da questa storia famosissima con pochissimi adattamenti per cinema e tv.
Crediamo che sarebbe davvero la storia perfetta per Garrone!


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brunhilde
messaggio 15/10/2020, 18:19
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CITAZIONE (veu @ 12/10/2020, 0:07) *
Avete per caso visto C'era una volta. La necessità della fiaba, l'inchiesta del 1971 firmata da Riccardo Fellini? com'è? la conoscete?

Su Garrone invece diciamo: dato che gli piace l'ambiente fiabesco mitologico utilizzato nel corto Le Mythe Dior (girato a Giardino di Ninfa a Latina), perché non può pensare a portare sullo schermo la fiaba Amore e Psiche? crediamo che sarebbe davvero un'ottimo soggetto per un suo film.
Se qualcuno sa come contattare Garrone, per favore glielo chieda... magari si sente ispirato da questa storia famosissima con pochissimi adattamenti per cinema e tv.
Crediamo che sarebbe davvero la storia perfetta per Garrone!


Purtroppo no, ero fuori casa not.gif

Per quanto riguarda Amore e Psiche bisogna vedere se il pubblico gradirebbe. shifty.gif Il corto per Dior non è tutto mitologico. La sua bellezza sta nell'ambientazione fiabesca, nelle creature fantastiche... Girare un film intero su un mito...boh?? Quanti lo andrebbero a vedere? Sarebbe un film di nicchia.


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Capisci di aver letto un buon libro quando giri l'ultima pagina e ti senti come se avessi perso un amico.
(P. Sweeney)


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veu
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Brunhilde però Amore e Psiche non è un mito, è una fiaba mitologica... un pubblico crediamo lo possa avere se presentato come la prima vera fiaba italiana. è vero si fonde con il mito ma in fin dei conti è una fiaba. Ci sono poi molti elementi delle fiabe classiche (il rapporto Venere/Psiche ricorda quello della Regina e Biancaneve, il rapporto tra Psiche e le sorelle quello tra Cenerentola e le sorellastre, il legame Psiche/Eros quello tra la Bella e la Bestia, il finale con Psiche addormentata e svegliata dall'amore di Eros richiama la Bella Addormentata nel Bosco)... insomma, elementi ce ne sono, abbiamo citato i maggiori (ma pure le prove che Psiche deve superare richiamano varie fiabe dell'Europa centrale e meridionale)... se volessero potrebbero ben pubblicizzarlo...
In Amore e Psiche poi ci sono vari scenari fiabeschi, come durante le prove (il giardino, il regno dell'Ade, l'alveo dove si trova Venere, ecc)... se vogliono possono creare aspetti fiabeschi e fare molto... certo occorrerebbe che ci pensino...
poi contiamo che le fiabe di Garrone sono generalmente di nicchia e "autoriali"... è per questo che avevamo pensato ad Amore e Psiche...

anche perchè a parte I Tre Cedri o La Mortella non è che ci siano molte fiabe proprio popolari in Italia... poi mai dire mai, ma non ne vediamo molte. Non crediamo che Garrone affronterebbe di nuovo Il Cunto de li cunti, seppure la sua versione è stata eccezionale e ci piacerebbe eccome che realizzasse le altre fiabe, magari vuol fare altri racconti tratti da altri soggetti ... così come non pensiamo intenda cimentarsi nel remake del C'era una volta con Sophia Loren...

Potrebbe essere interessante recuperare quel vecchio progetto cinematografico del rifacimento de La Corona di Ferro di Blasetti, ecco anche questo è una vera fiaba che sappiamo era in lavorazione anni fa... potrebbe Garrone magari riprenderlo...

noi facciamo ovviamente ipotesi per parlare sulla scorta delle dichiarazioni rilasciate in merito ad una ripresa con ampliamento del corto di Dior, poi magari decide di far altro e non occuparsi più dell'universo fiabesco (il che sarebbe davvero una brutta cosa, visto che i suoi film fiabeschi sono molto belli)


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messaggio 17/10/2020, 0:28
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Veu io concordo su Amore e Psiche, che ritengo perfetto per una trasposizione, ma penso che la storia abbia una risonanza internazionale troppo limitata, e se vuoi realizzare un film italiano dal budget "alto"(cioè almeno 10 milioni di euro, che sono tantissimi per il cinema italiano ma una briciola per i kolossal americani) devi avere un prodotto vendibile all'estero.

Forse, se il film animato di Amore e Psiche (quello doppiato da Justin Bieber per intenderci) raggiungesse un buon successo, si potrebbe anche pensare di produrne una versione con attori in carne ed ossa, ma per ora mi sembra davvero improbabile.

L'unica fiaba italiana che potrebbe vedere luce allo stato attuale è "Fantaghirò", che gode di una certa fama a livello europeo grazie alla serie televisiva degli anni 90, al punto che si è spesso parlato di un seguito per il piccolo schermo, ma anche un lungometraggio al cinema magari troverebbe un buon riscontro di pubblico, specialmente se diretto da un grande nome come Garrone e con una protagonista di richiamo (una attrice celebre quanto Emma Watson, per intenderci).


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Daydreamer
messaggio 17/10/2020, 8:04
Messaggio #3087


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Alle parole condivisibili di prince aggiungo solo che Amore e Psiche ha una dinamica che ricorda tantissimo La Bella e la Bestia. Secondo me piacerebbe eccome (sappiamo bene quale forte ascendente ha sempre la fiaba de La Bella e la Bestia tra il pubblico, simile a Cenerentola), inoltre con le corde giuste, potrebbe venire fuori qualcosa più tarato sui giovani adulti, sulla scia di After tanto per capirci. Genere Soft Erotic Young Adult per intenderci. Coi giusti interpreti ha un potenziale molto forte e di questi tempi la gente desidera e brama storie da favola, di amore e emozioni forti.
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veu
messaggio 17/10/2020, 11:03
Messaggio #3088


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Theprinceisonfire, purtroppo ad oggi crediamo che l'unica fiaba italiana che possa aver appeal a livello internazionale (dopo Pinocchio) è solo Amore e Psiche che tra l'altro è forse l'ultima fiaba davvero nota a non aver ancora avuto una trasposizione. Ok si confonde con il mito come diceva Brunhilde ma crediamo sia davvero l'ultima. A livello internazionale sappiamo che è parecchio nota, certo la sua notorietà scema leggermente per non aver trasposizioni ma generalmente la conoscono (magari credono sia greca e non italiana ma comunque la conoscono).
Sulle altre fiabe italiane purtroppo non vi sono tanti riconoscimenti, a parte l'universale Pinocchio.
Lo stesso Racconto dei Racconti o Pentamerone (intendiamo l'opera letteraria non il film) è poco celebrato, seppure abbastanza noto ma non ha grandi celebrazioni, anche se potrebbe essere riscoperto.
Fantaghirò sarà nota ma a livello televisivo e poi ha il copyright Mediaset che non lo cede quindi non potranno farne un film per il cinema. E poi il personaggio di Fantaghirò è nota per aver il volto di Alessandra Martines, un'altra attrice non sarebbe accettata nel ruolo, quindi non vediamo possibilità di farla (diverso è un ultimo capitolo della saga, a livello televisivo, con la Martines, ma Mediaset non lo vuol fare, nonostante sia stato richiesto varie volte. Segnaliamo tra l'altro che fu proposto un remake anni fa ma gli sceneggiatori della saga si rifiutarono di farlo in quanto vi era il rischio che fosse visto come una parodia).
Avevamo pensato a La Corona di Ferro perchè è una pellicola nota a livello italiano e internazionale , ok è datata ed è anche stata criticata per il suo essere realizzata "sotto il regime", anche se non è una pellicola di regime fascista/nazista, anzi si metteva proprio contro il regime dell'epoca (tant'è che nella Germania degli anni 40 fu impedita la diffusione del film), e difatti anni fa (intorno al 2005 era in progetto il remake della Corona di Ferro che poi non si fece solo per una questione di budget)
Altra favola nota a livello internazionale è C'era una volta con Sofia Loren, film certo popolare ma è una rielaborazione del Cunto de li cunti (o Pentamerone) di Basile e riprende varie fiabe, mischiandole e creando una storia "nuova", sebbene alcuni passaggi (come la storia cornice per il finale o la fanciulla nella botte o l'incantesimo del principe) siano riferimenti chiari alle varie fiabe del Pentamerone...

Si potrebbe realizzare una fiaba italiana, magari su una principessa che poi alla fine è quello che vogliono dalle fiabe... per questo pensavamo ad Amore e Psiche. Tra l'altro ricordiamo che tempo fa avevamo chattato con una sceneggiatrice a cui avevamo chiesto cosa ne pensasse di una trasposizione di Amore e Psiche e ci disse che sarebbe stato un sogno realizzarlo perchè mescolava fiaba e cultura classica e avrebbe potuto inserirne una lettura attuale, era qualcosa di autoriale ma allo stesso tempo popolare. Credeva che sarebbe però stato utile farlo per il cinema e non per la tv per la risonanza che avrebbe potuto avere.
Comunque oltre a queste magari si potrebbe rielaborare qualcosa o reperire una storia interessante , chissà... ma ciò che proprio uno poi si deve chiedere è "faranno ancora fiabe italiane al cinema?"... perchè Garrone non ha detto che ne farà ancora, ha detto che gli piacerebbe esplorare ancora l'universo fiabesco e mitologico esplorato ne Le myth dior ma non ha dato per certo che avrebbe fatto altre fiabe. Noi speriamo ma non si può fare i conti senza l'oste.



Spostandoci per un minuto in Germania... vi segnaliamo il trailer della nuova fiaba della ZDF, Die Hexenprinzessin (ovvero La Principessa strega) tratta da un racconto popolare norvegese e diretto dal regista autore , l'anno scorso, di Biancaneve della ZDF:

Click


Attenzione! prima che rimaniate stupiti dalla presenza di un attore di colore nel cast, segnaliamo che non si tratta di blackwashing perchè nella storia norvegese è proprio presente un personaggio con la pelle scura, non si tratta di una questione di politically correct ma di una scelta dovuta al testo di base.


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Daydreamer
messaggio 17/10/2020, 12:11
Messaggio #3089


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Non per andare off-topic ma se l'ha fatto la Disney con Mary Poppins, non vedo perché non possano fare lo stesso con Fantaghirò. Mi riferisco a un reboot o sequel. Non ne vedo il problema, bisogna solo credere in una storia forte.
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veu
messaggio 17/10/2020, 12:16
Messaggio #3090


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perchè ha il copyright Mediaset e Mediaset non lo cede. quindi è impossibile un reboot per il cinema. In Tv se Mediaset lo vuol fare ok ma se non c'è Mediaset non si può realizzarlo. Medesimo discorso per il cinema, se c'è Mediaset che vi partecipa lo si può fare, diversamente no.
è una questione di diritti.
per questo diciamo che devono guardare altrove per le fiabe al cinema

comunque Mary Poppins senza il volto della Andrews è stata comunque criticata... certi volti sono quelli per il cinema e stop (Rossella O'Hara, Angelica Marchesa deli Angeli, ecc), che ne vogliano fare altri ci sta ma alla fine non sono apprezzati come gli originali.
questo vale anche per Fantaghirò e la Martines (senza contare che i fans non accetterebbero mai Fantaghirò interpretata da altra attrice, e su questo ne abbiamo prova dato che l'avevamo proposto e ci eravamo sentiti dire di ogni)


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theprinceisonfir...
messaggio 19/10/2020, 21:45
Messaggio #3091


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CITAZIONE (veu @ 17/10/2020, 13:16) *
perchè ha il copyright Mediaset e Mediaset non lo cede. quindi è impossibile un reboot per il cinema. In Tv se Mediaset lo vuol fare ok ma se non c'è Mediaset non si può realizzarlo. Medesimo discorso per il cinema, se c'è Mediaset che vi partecipa lo si può fare, diversamente no.
è una questione di diritti.
per questo diciamo che devono guardare altrove per le fiabe al cinema


Veu ma Mediaset detiene i diritti su Fanta-Ghirò, persona bella di Nerucci/Italo Calvino? mi sembra piuttosto assurdo post-6-1111346575.gif
Io credo che si potrebbe partire dalla fiaba originale ampliandone la trama ed introducendo un antagonista forte (come la strega in Fantaghirò 2), senza finire nel plagio della serie mediaset.

Quanto ad Amore e Psiche, perché la etichettate come fiaba italiana? Apuleio era un suddito dell'impero romano, ma la sua origine era nordafricana, e pur avendo trascorso un periodo a Roma, nella sua vita ha viaggiato per gran parte delle province imperiali, trascorrendo lungo tempo in Grecia e morendo a Cartagine.

Sarebbe stupenda una fiaba ambientata a Venezia.


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veu
messaggio 19/10/2020, 22:50
Messaggio #3092


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Mediaset ha il copyright di Fantaghirò il che rende difficile adattarla in altro modo. Aveva il copyright della storia di Calvino presa dagli eredi e ovviamente della serie tv.
Tra l'altro ci sembra strano ampliare la trama di Fantaghirò in modo differente rispetto alla serie tv . Si rischia di farla diventare come il cartone che seppure carino e tutto non era molto ben amalgamato nel suo insieme

Amore e Psiche la contiamo fiaba italiana perchè di fatto è un'opera latina, romana... sappiamo che Apuleio era nordafricano ma le sue opere fanno parte della letteratura romana, quindi italiana, per questo tendiamo a usare l'espressione accademica di prima fiaba italiana

Una fiaba ambientata a Venezia sarebbe stupenda... ma ci sono fiabe in laguna? ricordiamo La Bella Venezia (variante di Biancaneve) ma lì è un nome e non è ambientata a Venezia (tra l'altro la fiaba è dell'Abruzzo).
Cerchiamo alcune storie Veneziane... ci incuriosice... una fiaba con Venezia sullo sfondo, con magari i richiami al carnevale, ecc sarebbe molto bella.

A parte che a noi piacerebbe pure la classica fiaba con principessa, principe, cattiva ambientata in una regione con laghi, boschi, fiumi, prati verdi e castelli da sogno...


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Klauz_star
messaggio 20/10/2020, 11:10
Messaggio #3093


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La Martines l'ho vista negli ultimi anni in varie fiction e mi è sembrata in forma... solo che sarà una fantaghirò invecchiata
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messaggio 21/10/2020, 18:37
Messaggio #3094


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Veu, io sarei contento anche di vedere, diretta da Garrone, una bella storia di cappa e spada con elementi fantasy. Qualcosa alla "Ladyhawke", per intenderci.


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messaggio 21/10/2020, 23:38
Messaggio #3095


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Anche a noi piacerebbe una storia alla LadyHawke... sarebbe davvero fantastico (magari anche puntando su qualcosina di più dal punto di vista fiabesco anche perchè il cinema fiabesco odierno è differente da quello anni 80)... dobbiamo cercare un indirizzo a cui scrivere a Garrone... certo chissà se ascolterebbe ma se magari in due o tre gli chiediamo di realizzare una nuova fiaba (magari con protagonista una Principessa innamorata , in controtendenza con le idee dell'oblio delle storie d'amore oggi in voga, sebbene non popolari) può essere che ci ascolta...
la cultura italiana ha diverse storie (tra il fiabesco e il leggendario) di fanciulle , basta individuare quella giusta...

secondo voi se dovessero realizzare una fiaba nuova (nel senso non remake di altre già realizzate, ma prendendo proprio un testo base e elaborandolo in maniera nuova) quale potrebbe essere interessante?
questo proposito chiediamo anche l'intervento di Brunhilde che è esperta di fiabe e favole...


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brunhilde
messaggio 26/10/2020, 18:05
Messaggio #3096


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CITAZIONE (veu @ 19/10/2020, 23:50) *
Mediaset ha il copyright di Fantaghirò il che rende difficile adattarla in altro modo. Aveva il copyright della storia di Calvino presa dagli eredi e ovviamente della serie tv.


Allora, per quanto riguarda la questione Fantaghirò il problema del copyright è facilmente aggirabile dal momento che esistono diverse versioni (italiane e straniere) della fiaba. Escludendo quella scritta da Calvino, esiste una versione di Imbriani scritta nel 1877 (e quindi è antecedente a quella di Nerucci del 1880) che narra una versione toscana. Ce n'è una genovese e un'altra siciliana dove i nomi dei personaggi sembrano normanni per non parlare delle versioni francesi di cui una è di Mme D'Aulnoy. Quindi se si volesse fare un film per il cinema o la tv si potrebbero usare tranquillamente una di queste.

Appoggio la proposta di theprinceisonfire di un film che mescoli il genere fantasy con quello di cappa e spada. Lo sapete, Ladyhawke è uno dei miei film preferiti Innamorato.gif

Se si dovesse realizzare una fiaba nuova limitata al pubblico italiano Il Pentamerone è una fonte inesauribile di fiabe. Vardiello e Peruonto, se ben sceneggiate, possono essere comiche specie in un film a episodi (come quelli di Pasolini). Un'altra fiaba potrebbe essere La Mortella (nota anche come Rosmarina): i bambini la conoscono visto che fino a qualche anno fa era inclusa in antologie e libri di lettura.

Messaggio modificato da brunhilde il 26/10/2020, 18:06


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(P. Sweeney)


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