La dirigenza Disney, decisioni, pensieri e strategie dei piani alti di Burbank Opzioni

[-Scrooge McDuck-]

Via BadTaste:

Il governatore della Florida vuole togliere i privilegi della Disney dopo le parole sulla legge “Don’t Say Gay”

In queste settimane stiamo seguendo la vicenda della legge cosiddetta “Don’t Say Gay”, recentemente passata in Florida, e in particolare del modo in cui la Disney si è comportata a riguardo. Il motivo è presto detto: la major e lo stato della Florida hanno un legame strettissimo, e questo comporta che le decisioni dell’una possano avere un impatto sull’altro e vice versa.
Qualche giorno fa abbiamo segnalato che dopo che il governatore Ron DeSantis ha firmato definitivamente la legge, la Disney ha diramato un comunicato dicendo che il suo obiettivo ora “sarà far sì che questa legge venga abrogata o contestata nei tribunali”, impegnandosi a “supportare le organizzazioni nazionali o statali che lavorano in questo senso”.
Ebbene, a queste parole DeSantis ha risposto molto duramente, affermando che presto potrebbe decidere di togliere i “privilegi speciali” che sono stati concessi alla major, riferendosi a una legge statale del 1967 che creava un distretto speciale nell’area di Walt Disney World permettendo all’azienda di autogovernarsi in molte delle sue operazioni:
Qualcuno ha detto: “Hey, la Disney ha questo trattamento speciale. Non dovresti vendicarti contro di loro, visto che si sono espressi riguardo questa legge rendendola un argomento demagogico?” Ebbene, non credo alle vendette, ma penso che di base io non supporto leggi che prevedano trattamenti speciali. Solo e unicamente perché una compagnia è potente e detiene tantissimo potere. […] La Disney ha perso buona parte della spinta che aveva una volta, e onestamente penso che sia positivo per il nostro stato. Questo stato dovrebbe essere governato dall’interesse delle persone, non dovrebbe esserci un’organizzazione in grado di dettare le politiche in certi ambiti, come invece hanno sempre fatto in questi anni. Se riusciremo a impedirglielo, sarà un bene per la Florida”.
Mercoledì un legislatore dello stato della Florida ha scritto su Twitter che è in discussione l’abrogazione della denominazione di distretto speciale nell’area di proprietà della Disney:
Se la Disney vuole abbracciare l’ideologia woke, allora sembra giusto che si facciano regolare dall’Orange County.
Il riferimento è al fatto che la major, nel corso dell’ultimo anno, ha iniziato a spostare tutte le sue attività legate ai parchi dei divertimenti (anche a livello amministrativo) in un nuovo, gigantesco campus costruito nei suoi spazi in Florida. Nello stato, la Disney impiega circa 80 mila persone: il giro d’affari (e di tasse) mosso dall’azienda e dai suoi parchi in Florida è immenso, ed è uno dei motivi per cui riesce ad avere una simile influenza sul governo.
La Disney è stata nell’occhio del ciclone per alcune settimane per non essere intervenuta pubblicamente subito contro questa legge: il CEO Bob Chapek inizialmente ha detto di non volersi sbilanciare politicamente, ma investito dalle proteste dei propri dipendenti ha cambiato completamente atteggiamento, arrivando anche a pubblicare una lettera di scuse. Nel frattempo, alcuni impiegati dei vari reparti della Disney hanno organizzato dei sit-in. Dopo le polemiche, Chapek ha annunciato (tra le altre cose) che l’azienda smetterà di finanziare i partiti politici.

[GayFairytale]

Questa cosa di voler inserire il 50% di personaggi LGBT nei loro film e serie mi preoccupa
Sono gay e non vedo l'ora che la Disney faccia un film con protagonista una coppia omosessuale, MA deve essere fatto come si deve, una bella fiaba romantica animata a mano come i Classici di una volta, un capolavoro pieno di creatività e arte, che viene realizzato perché si vuole raccontare una storia emozionante che faccia sognare, NON un filmetto mediocre in 3D fatto giusto cosi, per apparire inclusivi
Anche perché altrimenti come avete detto si ottiene l'effetto opposto, non è più inclusivo ma solo una boiata politicamente corretta
Se questo 50% consisterà in personaggi senza carattere, stereotipati e messi in secondo piano o sullo sfondo allora NO GRAZIE, posso farne a meno
Poi nel caso volessi una fiaba europea con SOLO personaggi etero bianchi non posso averla perché bisogna per forza essere inclusivi?
FOLLIA PURA

[Hiroe]

È da un po' che ci lamentiamo di questa follia di cui parli, Gary! Concordo con tutti voi.

Day scusa hai ragione, purtroppo stavo vedendo Eternals proprio in questi giorni e la coppia gay si vede da metà film in poi e ho finito il film giusto ieri sera XD coincidenze (?) Purtroppo con il bimbo piccolo non riesco a vedermi un film di quasi 3 ore in una botta sola e spesso prendo abbagli XD

Comunque io sono dell'idea che la Disney debba uscire dalla politica, non avere trattamenti speciali, non finanziare partiti e niente altro di tutto ciò. Aggiungo che quello che gli è stato chiesto di fare dagli attivisti LGBTQ però è una cosa molto antidemocratica e spero che se ne accorgano e inizino a lamentarsi contro chi davvero ha messo in piedi la legge e non con chi non c'entra nulla come una grande Company che ha molto altro a cui pensare.

[Angelo1985]

Trovo disgustoso tutto questo.
Ormai sono e resto al di fuori, ma esprimo solo il mio pensiero, per il momento che ancora è possibile farlo.
La lobby più potente al mondo, quella LGB e come cavolo si chiamano ha messo su questo gran casino esclusivamente perchè ha imparato bene a barattare i diritti (o presunti tali) con la politica, dunque, con i voti.

Trovo rivoltante dover ricorrere a una legge per fissare un principio di buon senso: parlare a bambini di 6-7-8 anni di LGB e come cavolo si chiamano è semplicemente rivoltante, perchè rappresenta la massima pretesa di volersi sostituire ai genitori nel loro stesso ruolo.
Se fossi padre, quando riuscirò, pretenderò di essere IO e solo IO a parlare a mio figlio di me, del mio compagno e di LG e bla bla, non un qualche psicologo messo a scuola, meglio se pagato e tesserato da una lobby ormai invischiata in rivoltanti tesseramenti di partito.

E questo è il mio pensiero, fino a quando non sarà in vigore lo ZAN confido di non beccarmi ancora una querela: un omosessuale omofobo in galera ancora manca da vedere.

Sulla Disney e sulla sua scelta da politically correct preferisco non dire altro, era già squallido il capo dell'esercito di Elsa rigorosamente nero in un paesaggio scandinavo settecentesco, la cosa buffa è che in Encanto o in Moana, curiosamente non vedo bianchi, segno che l'importante è dare contentini squallidi a categorie che evidentemente ne hanno ancora bisogno quando ormai non si parla altro che di questo: come accontentare ogni categoria, non importa se forzosamente e a costo di apparire disgustosamente ridicoli.

Torno nel mio silenzio, ma ogni tanto conto ancora di poter dire la mia.
Almeno, fino allo ZAN.



Messaggio modificato da Angelo1985 il 23/4/2022, 15:04

[Daydreamer]

Torna più spesso Angelo, un abbraccio e grazie della tua condivisione di pensiero.

[Mattezena]

Trovo disgustoso tutto questo.
Ormai sono e resto al di fuori, ma esprimo solo il mio pensiero, per il momento che ancora è possibile farlo.
La lobby più potente al mondo, quella LGB e come cavolo si chiamano ha messo su questo gran casino esclusivamente perchè ha imparato bene a barattare i diritti (o presunti tali) con la politica, dunque, con i voti.

Trovo rivoltante dover ricorrere a una legge per fissare un principio di buon senso: parlare a bambini di 6-7-8 anni di LGB e come cavolo si chiamano è semplicemente rivoltante, perchè rappresenta la massima pretesa di volersi sostituire ai genitori nel loro stesso ruolo.
Se fossi padre, quando riuscirò, pretenderò di essere IO e solo IO a parlare a mio figlio di me, del mio compagno e di LG e bla bla, non un qualche psicologo messo a scuola, meglio se pagato e tesserato da una lobby ormai invischiata in rivoltanti tesseramenti di partito.

E questo è il mio pensiero, fino a quando non sarà in vigore lo ZAN confido di non beccarmi ancora una querela: un omosessuale omofobo in galera ancora manca da vedere.

Sulla Disney e sulla sua scelta da politically correct preferisco non dire altro, era già squallido il capo dell'esercito di Elsa rigorosamente nero in un paesaggio scandinavo settecentesco, la cosa buffa è che in Encanto o in Moana, curiosamente non vedo bianchi, segno che l'importante è dare contentini squallidi a categorie che evidentemente ne hanno ancora bisogno quando ormai non si parla altro che di questo: come accontentare ogni categoria, non importa se forzosamente e a costo di apparire disgustosamente ridicoli.

Torno nel mio silenzio, ma ogni tanto conto ancora di poter dire la mia.
Almeno, fino allo ZAN.

[Daydreamer]

Leggete questo articolo, ridere per non piangere. Siamo alla follia. Almeno qualcuno inizia finalmente ad alzare la voce. All prossima patetica puntata...

Da Inside the Magic

Fans “Tired of Woke Disney” After Disney Deems Captain Hook, Tink “Problematic”

In a new report, Disney is now claiming Captain Hook and Tinker Bell are “potentially problematic” characters. Shortly after the report was released, fans quickly voiced their opinions on social media.

In case you weren’t aware, Peter Pan (1953) has been accused of being “outdated” and “depicting the mistreatment of people and cultures” in certain scenes, which also appear in the Disney Parks attraction, Peter Pan’s Flight.

Due to these scenes in question, Peter Pan is one of the various films that has recently been removed from children’s profiles on Disney+ for “breaching content advisories”. As for adult profiles, Peter Pan remains available but it does display a content warning before the movie plays.

Additionally, last year, we reported that Peter Pan’s Flight was quickly becoming a “hot topic” in regard to Disney Park attraction rethemes. Thanks to a Tweet from DLP Report, it was pointed out that Disneyland Paris recently digitally removed the one scene of the ride, which features Tiger Lily and the Indian Village, from their “Ride and Learn: Peter Pan” video. It is important to note that DLP Report states that the attraction will not see any actual changes when the Resort does reopen.

After this video emerged, fans were quick to voice their opinions surrounding the classic Disney Parks attraction.

This topic soon resurfaced earlier this year after the offensive chant from The Port Neches-Groves Independent School District.

The Port Neches-Groves Independent School District represented themselves at Magic Kingdom a few weeks ago, who, in their Native American-inspired uniforms, marched down Main Street, U.S.A. as they sang, chanted, and danced in front of Disney Guests.

However, the chant caught the attention of many as the drill team repeatedly shouted, “I-N-D-I-A-N-S, scalp ’em, Indians, scalp ’em!” while dancing.

Now, Peter Pan is once again the topic of discussion as according a new report from The New York Times, Disney has released a statement saying Captain Hook and Tinker Bell are “potentially problematic” characters.

Per the report, when discussing Tinker Bell and Captain Hook, the Stories Matters Team said:

Tinker Bell was marked for caution because she is “body conscious” and jealous of Peter Pan’s attention, according to the executives, while Captain Hook could expose Disney to accusations of discrimination or prejudice against individuals with disabilities because he is a villain.

At least some people inside Disney are concerned that such sensitivities go too far. One of the executives worried that looking at artistic creations through a “politically correct filter” could chill creativity.

[GayFairytale]

Leggete questo articolo, ridere per non piangere. Siamo alla follia. Almeno qualcuno inizia finalmente ad alzare la voce. All prossima patetica puntata...

Da Inside the Magic

Fans “Tired of Woke Disney” After Disney Deems Captain Hook, Tink “Problematic”

In a new report, Disney is now claiming Captain Hook and Tinker Bell are “potentially problematic” characters. Shortly after the report was released, fans quickly voiced their opinions on social media.

In case you weren’t aware, Peter Pan (1953) has been accused of being “outdated” and “depicting the mistreatment of people and cultures” in certain scenes, which also appear in the Disney Parks attraction, Peter Pan’s Flight.

Due to these scenes in question, Peter Pan is one of the various films that has recently been removed from children’s profiles on Disney+ for “breaching content advisories”. As for adult profiles, Peter Pan remains available but it does display a content warning before the movie plays.

Additionally, last year, we reported that Peter Pan’s Flight was quickly becoming a “hot topic” in regard to Disney Park attraction rethemes. Thanks to a Tweet from DLP Report, it was pointed out that Disneyland Paris recently digitally removed the one scene of the ride, which features Tiger Lily and the Indian Village, from their “Ride and Learn: Peter Pan” video. It is important to note that DLP Report states that the attraction will not see any actual changes when the Resort does reopen.

After this video emerged, fans were quick to voice their opinions surrounding the classic Disney Parks attraction.

This topic soon resurfaced earlier this year after the offensive chant from The Port Neches-Groves Independent School District.

The Port Neches-Groves Independent School District represented themselves at Magic Kingdom a few weeks ago, who, in their Native American-inspired uniforms, marched down Main Street, U.S.A. as they sang, chanted, and danced in front of Disney Guests.

However, the chant caught the attention of many as the drill team repeatedly shouted, “I-N-D-I-A-N-S, scalp ’em, Indians, scalp ’em!” while dancing.

Now, Peter Pan is once again the topic of discussion as according a new report from The New York Times, Disney has released a statement saying Captain Hook and Tinker Bell are “potentially problematic” characters.

Per the report, when discussing Tinker Bell and Captain Hook, the Stories Matters Team said:

Tinker Bell was marked for caution because she is “body conscious” and jealous of Peter Pan’s attention, according to the executives, while Captain Hook could expose Disney to accusations of discrimination or prejudice against individuals with disabilities because he is a villain.

At least some people inside Disney are concerned that such sensitivities go too far. One of the executives worried that looking at artistic creations through a “politically correct filter” could chill creativity.

IO NON HO PAROLE
Spiegatemi cosa diamine avrebbero di problematico Trilli e Capitan Uncino
Lei sarebbe problematica perché è “cosciente del suo corpo” e quando si guarda allo specchio nota che ha i fianchi larghi ed è gelosa di Peter a tal punto da fare del male a Wendy e quindi “NoN è uN BuOn EsEmPio pEr Le BaMbiNe”?
Assurdo, Trilli è uno dei miei personaggi preferiti proprio per la sua caratterizzazione sfaccettata, questa sua gelosia che la rende molto umana ed è uno dei lati che mi piacciono di più del personaggio, e il fatto che noti i fianchi larghi va contestualizzato, è un film del 1953
E Capitan Uncino sarebbe problematico perché potrebbe offendere le persone affette da disabilità perché è senza una mano ed è cattivo?
BASTA! Questo delirio di vedere tutto ciò che è passato con gli occhi di oggi senza contestualizzare e modificare tutto col politicamente corretto deve finire
Ora quindi dobbiamo aspettarci che stravolgeranno questi due personaggi nel remake live action

[Hiroe]

Non credo che stravolgeranno l'uncino di Capitan Uncino, ma hanno già sicuramente tolto il lato geloso di Trilli nel live action, visto che presumibilmente non potrà avere Peter come interesse amoroso, vista la differenza di età troppo ben marcata. Chissà se il caratterino tutto pepe e la tipica arrabbiatura che le arrossa il viso l'avranno mantenuta, ma non credo, appunto perché non si possono più attribuire certi lati negativi a un personaggio positivo principale. Spero che il personaggio non sarà appiattito quanto, purtroppo, mi aspetto.

[Daydreamer]

Già con il franchise delle Disney Fairies Trilli è stata abbastanza edulcorata. Mi sa che bisogna guardare più verso lì che al Classico per quanto riguarda la sua caratterizzazione nel live action.

[Beast]

Attenzione: Inside The Magic è un sito noto per clickbait. Amplificano ed enfatizzano le news per ottenere visualizzazioni. Non date troppo peso a questo articolo.

[GayFairytale]

Non credo che stravolgeranno l'uncino di Capitan Uncino, ma hanno già sicuramente tolto il lato geloso di Trilli nel live action, visto che presumibilmente non potrà avere Peter come interesse amoroso, vista la differenza di età troppo ben marcata. Chissà se il caratterino tutto pepe e la tipica arrabbiatura che le arrossa il viso l'avranno mantenuta, ma non credo, appunto perché non si possono più attribuire certi lati negativi a un personaggio positivo principale. Spero che il personaggio non sarà appiattito quanto, purtroppo, mi aspetto.

Trilli è stata già stravolta nei film di Disney Fairies ( infatti li detesto )
Nel live action assisteremmo all’annullamento definitivo della sua essenza
Sarà un personaggio totalmente piatto

[veu]

Lancio di produzioni locali (europee, asiatiche, sudamericane, africane)?

Da Variety:

Disney Breaks Down Local-Language Content Plans Outside the U.S.

Disney has previously revealed it has 500 shows in the pipeline outside of the U.S., but on Wednesday, the company broke down for the first time how those planned local-language programs are being dispersed throughout global regions.

According to Christine M. McCarthy, senior executive vice president and chief financial officer, 140 of those shows are in the works in the Asia/Pacific region, including Southeast Asia; 150 are in markets in Europe, West Asia and Africa; 100 are set up in India, and another 200 are being developed for Latin America audiences.

Elsewhere on the call, CEO Bob Chapek was pressed by analysts on another international topic: Disney’s lack of traction in recent months with getting its movies approved for release in China. Noting that the latest MCU release — “Doctor Strange in the Multiverse of Madness” — reached nearly $500 million worldwide in its opening weekend without a berth in China, the world’s most populous country, Chapek said the box office split in China is not as generous for distributors as it is in other overseas markets.

‘It doesn’t really preclude our success, given the relatively lower take rate that we get in the box office in China compared to the rest of the world,” Chapek said.

Ahead of Disney’s quarterly earnings call on Wednesday, the company reported Disney+ gained 7.9 million customers in the first three months of 2022 to reach 137.7 million subscribers total. That new figure is up 33% year over year. The stat beat analysts expectations, as Wall Street had forecast Disney+ would net 5.2 million new subscribers for the quarter that ended on March 31, per FactSet.

Disney+ is currently available in 64 countries across North America, Europe, Asia/Pacific and Latin America. Disney+ Hotstar is offered by Disney in India.

Disney’s trio of streaming services reached 205.6 million globally (a quarterly net increase of 9.2 million, driven by Disney+). As of the end of the quarter, that included 45.6 million for Hulu (up 10% year over year) and 22.3 million for ESPN+ (up 62% year over year). Disney+ subs in the U.S./Canada region netted 1.5 million in the March 2022 quarter, to 44.4 million.

Also during the call, McCarthy said, while Disney had previously expected fiscal ’22 content spending to be as much as $33 billion, it now projects about $32 billion because of a “slightly slower cadence of spending than anticipated” during the first half of 2022.

[-Scrooge McDuck-]

Da Badtaste:

Disney: Bob Chapek licenzia Peter Rice lasciando Hollywood a bocca aperta

Bob Chapek ha licenziato uno dei suoi dirigenti più fidati: Peter Rice, chairman di Disney General Entertainment Content. Al suo posto è stata promossa Dana Walden, suo braccio destro (entrambe venivano da Fox), dirigente che a quanto pare è stata giudicata più in linea con la Disney che ha in mente Bob Chapek. Secondo varie fonti, infatti, Rice non sarebbe stato molto d’accordo con alcune delle decisioni prese dal CEO negli ultimi anni, ma l’opinione comune a Hollywood è che mandandolo via Chapek abbia tolto di mezzo un potenziale successore (il suo contratto scade tra meno di un anno, e sebbene il consiglio di amministrazione Disney abbia appena dimostrato la sua fiducia al CEO incuriosisce il fatto che non sia stato ancora rinnovato).
Rimane lo shock in un’industria pure abituata ai colpi di scena. Rice un anno fa aveva siglato un nuovo contratto da quattro anni, ed è uno dei dirigenti Disney con la migliore reputazione sia per quanto riguarda la sua capacità a livello organizzativo e creativo, sia per quanto riguarda i rapporti con i talent, una qualità fondamentale in un’azienda che nell’ultimo anno ha avuto grossi problemi all’interno della comunità per via della vicenda di Scarlett Johansson. Noto per mantenere un profilo molto basso, l’executive britannico si è unito a Fox alla fine degli anni novanta, scalando l’azienda di Rupert Murdoch, stringendo legami con registi come Baz Luhrmann (era infatti alla premiere Elvis a Cannes) e Danny Boyle, e arrivando a guidare Fox Searchlight a poco più di trent’anni. Nel 2017 è passato (a sorpresa) a guidare le operazioni televisive dei canali Fox, e dopo l’acquisizione da parte della Disney e la ristrutturazione successiva al lancio di Disney Plus è stato messo a capo di Disney General Entertainment Content (che include i canali e gli studi ABC, Freeform, i canali e gli studi Fox ed FX, i canali Disney Channel e i canali National Geographic).
Secondo le agenzie, Rice è stato licenziato senza preavviso, in una riunione durata dieci minuti e senza una motivazione specifica. Chapek ha inviato poi un memo all’azienda nel quale ha elogiato Dana Walden (che aveva saputo della sua promozione solo un’ora prima), evitando di menzionare Rice. Un altro esempio dello stile del CEO Disney: non è chiaro il motivo di tanta freddezza, visto che i rapporti tra i due sembravano idilliaci e che solitamente quando un dirigente così importante viene mandato via lo fa secondo i suoi termini, magari ottenendo un accordo di produzione di qualche anno con l’azienda. Ma, a quanto pare, gli affari sono affari.

[-kekkomon-]

Quando mandano via Bob Chapek non è mai troppo tardi.

[Daydreamer]

My Gosh, un danno di immagine dietro l'altro quel Mastro Lindo.

[Mattezena]

My Gosh, un danno di immagine dietro l'altro quel Mastro Lindo.

Quoto, Iger era riuscito a costruirsi una certa reputazione personale oltre che grande importanza economica e cinematografica alla Disney, Chapek invece fa un casino dietro l'altro

[veu]

Dal sito DeadLine:

Disney’s CEO Bob Chapek Gets New Long-Term Contract

Disney CEO Bob Chapek has gotten a new long term contract as the the board meets this week. Directors voted unanimously to replace his current deal, which expires in Feb. of 2023, with a new three-year agreement starting July 1.

“Disney was dealt a tough hand by the pandemic, yet with Bob at the helm, our businesses—from parks to streaming—not only weathered the storm, but emerged in a position of strength,” said Susan Arnold, Chairman of the Board. “In this important time of growth and transformation, the Board is committed to keeping Disney on the successful path it is on today, and Bob’s leadership is key to achieving that goal. Bob is the right leader at the right time for The Walt Disney Company, and the Board has full confidence in him and his leadership team,” the board said.

Chapek has been having a rough ride and some wondered whether a longer term future for him atop the media giant was in the cards. Board chairman Susan Arnold came out in support of Chapek earlier this month after an executive shuffle that included the firing of content chief Peter Rice.

“Leading this great company is the honor of a lifetime, and I am grateful to the Board for their support,” Chapek said.. “I started at Disney almost 30 years ago, and today have the privilege of leading one of the world’s greatest, most dynamic companies, bringing joy to millions around the world. I am thrilled to work alongside the incredible storytellers, employees, and Cast Members who make magic every day.”

Chapek, 63, was named CEO in Feb. of 2020 just as Covid shuttered the global economy. He took the reins from Bob Iger in what was a rocky transition as the former chief remained on to oversee Disney’s creative businesses before exiting.

Prior to becoming CEO, Chapek headed Disney Parks, Experiences and Products. He ran Disney Consumer Products and served as president of Distribution for The Walt Disney Studios, and president of Walt Disney Studios Home Entertainment.

Chapek’s promotion to the top job was a surprise to Hollywood and Wall Street — he was not at all well known to either. Since then, he took a few reputational hits including in a high profile legal scuffle with Scarlett Johannson, and from perceived waffling around Florida’s Parental Rights In Education bill (dubbed Don’t Say Gay). Disney became Florida Gov. Ron DeSantis’ punching bag and lost a special economic zone in the state after Chapek spoke out at the annual meeting in March, but not before alienating many employees by his public silence.


The contract announced today puts to rest at least for now the issue of his ongoing tenure at Disney.

Disney stock has wobbled, along with other media shares, but more than some. It nosed up by 0.56% in late trading after news of the new contract, to $96.46, well off its 52-week high of about $188 last fall and just a bit up from its low for the year of $92.

Recently, Disney passed on costly rights to hugely popular streaming cricket in India, a controversial move that will make it tough to meet its longer-term DTC subscriber growth targets. Lightyear, the latest film in the Toy Story franchise, disappointed. But Shanghai Disneyland is about to reopen amid a vigorous upswing in parks.

In an SEC filing, the company said the new contract calls for Chapek to be granted a long-term incentive award with a target value of “not less than $20 million annually.” Also, the proportion of his long-term incentive award comprised of performance-based restricted stock units will be increased to 60%. (It noted the awards don’t guarantee any minimum amount of compensation since they’re based on achieving certain metrics or stock price.)

The remaining details of his new contract, including base salary, are still being worked out.

[Daydreamer]

Masochismo, oppure semplicemente non ce n'è uno sufficientemente in gamba da sostituirlo, altrimenti detto, migliore di lui.

[-Scrooge McDuck-]

Non so cosa pensare. Obiettivamente ha fatto alcuni grossi errori di comunicazione, e l’immagine che sta lasciando di sé non è proprio il massimo (soprattutto post-Iger che era un piacione e sembrava amato da tutti, fan compresi). Ma se gli azionisti hanno deciso così, pensando esclusivamente ai loro interessi economici, evidentemente ha più pregi che difetti, magari anche indecifrabili per noi comuni mortali

[Daydreamer]

E meno male, Big Brother is watching you.

Da BadTaste

Bob Iger spiega perché la Disney non ha acquistato Twitter: “Sarebbe stato irresponsabile”

L’argomento era già stato affrontato un paio d’anni fa in un’intervista per il New York Times, ma di recente Bob Iger è tornato a parlare del perché la Disney un tempo pensò di acquistare Twitter per poi tirarsi subito indietro.

Iger ha spiegato che un’acquisizione nel 2015 sarebbe stata “irresponsabile” e che avevano ben ponderato tutto ciò che sarebbe stato necessario una volta raggiunto l’accordo, inclusa la gestione di bot e troll.
Il nostro lavoro alla Disney è creare qualcosa di bello, e di non fare nient’altro che cose positive, anche se oggi molti accusano la Disney di fare il contrario, che è sbagliato. Non ero pronto a fare i conti con tutto questo in quanto amministratore delegato di una compagnia.
Twitter sarebbe stato molto utile per fini promozionali, ma avrebbe necessitato di uno scotto:
In tutta sincerità sarebbe stata una soluzione fenomenale da un punto di vista distributivo, […] ma poi sono tornato a casa, ci ho pensato per un fine settimana intero, e mi sono detto che non stavo dando a quella possibilità la giusta considerazione.
Sì, sarebbe stato ottimo per la promozione, ma avrebbe comportato così tanti ostacoli e difficoltà che non ero pronto ad affrontare in quanto direttore di un brand mondiale.
Sul recente forfait di Elon Musk ha poi dichiarato:
Credo che ci sia andato davvero vicino, ma ora resta da capire se l’avrà vinta o no. Magari ha visto quello che ho visto io. Forse un giorno si è svegliato e ha pensato di non potercela fare, anche se non mi sembra il tipo.

[Daydreamer]

Oh oh

Da BadTaste

Disney: Bob Chapek non crede che l’uscita al cinema sia necessaria per creare nuovi franchise

In occasione della D23 Expo, Bob Chapek è stato intervistato dall’Hollywood Reporter a proposito del suo lavoro per la Disney.

L’amministratore delegato della compagnia ha commentato brevemente quanto accaduto l’anno scorso con Scarlett Johansson spiegando che adesso è tutto risolto e che i rapporti con “i suoi agenti e lei non sono mai stati migliori“.
Ha poi parlato ancora una volta del rapporto tra cinema e streaming, sostenendo che l’uscita in sala non è una condizione necessaria per rendere un prodotto un franchise. Ha citato ad esempio il caso di Encanto, diventato un vero fenomeno dopo l’uscita in streaming:
Credo ci siano film dove la distribuzione cinematografica è essenziale, come nel caso nei grandi blockbuster e dei titoli che sarebbe più saggio distribuire al cinema e poi su Disney+, ma non credo sia una condizione necessaria per la nascita di un franchise.
Abbiamo flessibilità, che è una parola che uso dall’inizio della pandemia, da quando ho avuto l’incarico. Ci sono molte persone nell’industria che vogliono che il mondo torni a com’era prima, ma non succederà, perché il consumatore ha voltato pagina. Il sistema è cambiato. Questo non significa che non porteremo al cinema i grandi Marvel, i film di Star Wars e Avatar.
Lo faremo perché è un modo strepitoso di fruire di quei film, ma ciò non significa che tutto per avere una credibilità o per diventare un franchise Disney debba fare lo stesso.

[Beast]

Beh, non ha torto: il Trono di Spade e Stranger Things, ad esempio, sono franchise nati in tv e in streaming.
Però al momento non vedo prodotti Disney+ adatti a creare franchise, a parte Percy Jackson, se fatto bene.

[-Scrooge McDuck-]

Più che altro a me sembra che la Disney di oggi sia totalmente incapace di creare prodotti streaming su cose che non siano già esistenti.
Sbaglio forse, o non conosco tutto, ma qualsiasi serie tv fanno nasce da qualcosa di già esistente..