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> The Disney Compendium, Prodotto da La Tana del Sollazzo
lbreda
messaggio 17/9/2015, 23:46
Messaggio #481


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Cercando di dare un ecosistema a Pluto, è uscito fuori questo curioso corto. Curioso.



Torna il micino Figaro, che dà il via alla sua serie, tanto breve quanto gattosa. Ma la scena è soprattutto di Lucifer, che conclude qui la sua carriera.



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messaggio 19/9/2015, 11:06
Messaggio #482


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Ecco qui. Con le ultime righe di quest'ultima scheda, posso dire di aver terminato il mio lavoro su The Disney Compendium. Si tratta del lavoro relativo ai Walt Disney Animation Studios, gli studi Disney che esistono dagli anni 20 a oggi, per cui di roba ce n'era veramente tantissima. Ho iniziato lentamente, ma negli ultimi tempi mi sono dato una sveltita e ho fatto in cinque mesi il lavoro di due anni. Perché era ora di finirlo, dopotutto, e poi passare ad altro. Ne sentivo l'esigenza. Occasionalmente tornerò in futuro a produrre contenuti per il Compendium, che si tratti della retrospettiva Pixar o di quella di Star Wars, ma saranno sempre progettini minori, niente che possa anche solo paragonarsi all'immensa Enciclopedia che ho appena terminato di scrivere. Del tutto aggratis, aggiungerei. Nei prossimi mesi vedrete pubblicati i frutti di questa fatica, ma per il momento mi preme di ringraziare Lorenzo Breda, Daria Batolo, Ettore D'Agostino, Ivan D'Apice, Giulia Paoletti, Eddy Menacosa, Amedeo Badini Confalonieri, Andrea Bramini e tutti gli altri collaboratori del team La Tana del Sollazzo, che si sono offerti di supportare questa produzione. Grazie anche a Elsa Graciela Da Costa che mi ha fornito supporto psicologico. Infine, voglio ringraziare anche tutti quelli che invece il progetto non l'hanno supportato ma osteggiato, ignorato o deriso, mettendomi quindi una voglia matta di portarlo a termine il prima possibile. Grazie a tutti, abbiamo fatto (e continueremo a fare) un bel lavoro. Il Disney Compendium è una cosa che mancava, che ci voleva ed è bello che qualcuno si sia sobbarcato la sbatta di realizzarlo. Adesso però tocca a voi lettori: aiutateci a diffonderlo e a ricondividerlo, mettete tanti bei like alla pagina fb e seguite ogni giorno le nuove schede che pubblicheremo. E adesso si festeggia! Ciao!

Valerio Paccagnella


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lbreda
messaggio 19/9/2015, 20:59
Messaggio #483


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Oggi, per motivi tecnici, non uscirà nessuna scheda del Compendium. Ma è lo stesso un gran giorno: Valerio ha finito di scrivere tutto il materiale relativo ai Walt Disney Animation Studios! E allora perché non è già tutto online?

Beh, vediamo come nasce una scheda!

Prima di tutto Valerio (ma non solo: prossimamente avremo materiale di altri!) scrive il testo, e lo condivide con il resto del team attraverso Google Drive. Il testo viene riletto da Amedeo, che si occupa di correggere eventuali errori di ortografia, e talvolta da altri in base ai campi di competenza (Lorenzo se c'è roba scientifica, Ettore se ci sono dubbi musicali...).

Quando è il momento di caricare online la scheda, si muove una macchina produttiva non da poco. Serve la lista dei credits, che per i vecchi corti non è di facile reperibilità (se ne è occupato Ettore) mentre per i recenti va copiata dalla pellicola (Ettore o Lorenzo). Servono gli screenshot (Daria, Giulia o Ivan), che vengono fatti in massa per poi essere selezionati da Valerio. E servono i bozzetti da mettere ai lati, che vengono trovati da Daria ed Edoardo, ed elaborati da Daria.

Tutto questo materiale viene messo assieme da Lorenzo, che formatta il testo in maniera che possa essere pubblicato online, e lo pubblica, linkando anche alle nuove pagine tutte le schede che fanno riferimento ad esse.

La pubblicazione è seguita da un'ulteriore rilettura da parte di Valerio, che sistema gli ultimi dettagli prima che la scheda venga annunciata sui social.

E non è finita qui! A questo punto intervengono i tanti membri de La Tana del Sollazzo che ci segnalano dall'esterno della "catena produttiva" eventuali cose da ritoccare, e soprattutto Capitano Amelia e Gianduja, che si occupano rispettivamente di scovare i piú piccoli errori ortografici o passaggi non chiarissimi, e di fare in modo che le schede restino coerenti tra loro e spariscano gli errori ricorrenti e le differenze di stile.

Siamo davvero molto fieri di ciò che sta venendo fuori biggrin.gif


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messaggio 20/9/2015, 22:37
Messaggio #484


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Ci siamo fatti aspettare, ma preparare questa doppietta non è stato banale!

Sicuramente il piú riuscito e amato dei film Disney in tecnica mista, Mary Poppins non ha certo bisogno di presentazioni. Godetevi la scheda!



Non potevamo parlare di Mary Poppins senza lanciare anche la scheda di Saving Mr. Banks, che ne narra i retroscena in maniera romanzata ma onesta biggrin.gif



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messaggio 21/9/2015, 8:08
Messaggio #485


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Schede stupende non c'è che dire, complimenti a tutti voi per il lavoro che fate, è sempre una gioia leggervi. smile.gif
E complimenti a Grrodon per aver completato il lavoro sui wdas, non vedo l'ora di vedere il tutto. XD
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lbreda
messaggio 21/9/2015, 23:43
Messaggio #486


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Grazie per i complimenti! ^___^

Stavolta Paperino se la deve vedere con dei nipotini in ottima forma. Chi la avrà vinta?



Torna l'ormai raro Topolino, che pur avendo perso qualcosa rispetto al passato ci mostra un corto davvero niente male.



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Lorenzo Breda

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32Luglio
messaggio 22/9/2015, 7:26
Messaggio #487


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Ancora complimenti! Ci dev'essere qualcosa che non va nel link di Straight Shooters, probabilmente dettato dal fatto che "Shooters" è erroneamente scritto "Shotters"...ma siete ovviamente perdonati! biggrin.gif


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Alessio (WDSleep...
messaggio 22/9/2015, 15:49
Messaggio #488


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Quella dei WDAS è stata indubbiamente tra le sfide più grandi..

Linko da en.wikipedia, le trasmissioni complete di tutta la antologia televisiva Disney, magari può servire per completare quel determinato ''settore'':

https://en.wikipedia.org/wiki/Walt_Disney_a...levision_series


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veu
messaggio 22/9/2015, 23:02
Messaggio #489


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Facciamo i complimenti (forse non abbiamo ancora scritto su questo topic) a coloro che lavorano al Compendium, è un'ottima iniziativa e va pubblicizzata. Bravi!

Vorremmo solo darvi un consiglio (e ve lo diciamo senza voler far polemica ma per una facilitazione nella consultazione ad opera anche dei meno esperti, teniamo a precisarlo perché vorremmo evitare che il nostro discorso possa essere soggetto ad equivoci che spesso la scrittura sui forum porta a pensare): cosa ne pensate di tradurre i titoli delle canzoni in italiano all'interno delle singole schede? magari mettendo accanto all'originale inglese il titolo in italiano tra parentesi... pensiamo che sia più facile (infatti è più semplice, specie per i bambini, anziché ricordare un A Whole new world, pensare a Il mondo è mio?) e poi ricordiamo le discussioni in merito ai titoli delle canzoni in italiano che anni fa animavano il forum... poi vedete voi ma come idea ci sembrerebbe interessante e sarebbe forse una finitura per il lavorone che state facendo...

Ancora due cose:
la prima... nella scheda di Mary Poppins un accenno, nella trattazione dei personaggi, alla grande diva della Disney Glynis Johns potreste aggiungerlo (abbiamo letto una breve indicazione quando si parla della canzone delle suffragette)? e anche un accenno alle due domestiche che ritroviamo in ruoli pressoché identici anche ne Il segreto di Pollyanna...
la seconda... abbiamo notato che nella scheda della Principessa e il Ranocchio nelle piccole immaginette a fianco della colonna in cui di solito vengono messe le ricerche grafiche si trovano delle fan art (bellissime tra l'altro, alcune addirittura migliori di quelle ufficiali) firmate da David Gilson/Prince Kido... sappiamo che a David Gilson onora che il suo lavoro sia scambiato per ricerche ufficiali solo che siccome si tratta di immagini dell'autore e soprattutto vorrebbe evitare che fossero scambiate per ufficiali, ve lo segnaliamo...


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Grrodon
messaggio 23/9/2015, 1:00
Messaggio #490


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Grazie dei complimenti.

La questione inglese/italiano è spinosa. Nel Compendium si tende a evitare di usare titoli e nomi italiani, dove possibile. Non per odio per la nostra lingua ma più per una questione filologica (l'oggetto dello studio è l'opera così come è stata concepita) e di omogeneità. Titoli, nomi, personaggi, canzoni hanno avuto svariati adattamenti e a volte non l'hanno nemmeno avuto. E se magari per le canzoni celebri dei classici i nomi sono ben noti, per le canzoni di alcuni mediometraggi anni 60 non è lo stesso. Idem per i personaggi: per esempio, non troverete l'orso Onofrio e Gelsomino, ma più semplicemente Humphrey. Niente Zio Tom, ma lo Zio Remo. Più pulito, più corretto. Inoltre tutto questo è pensato perché un giorno molto lontano magari si riesca a internazionalizzare il Compendium, traducendolo in inglese. Motivo per cui siamo già incanalati in quella direzione.

Questione Mary Poppins. Mi scuso ma purtroppo in trattazioni così immense non è possibile dare il dovuto spazio proprio a tutto e tutti, e in questo caso si è preferito dare spazio ai veri istrioni del film, rispetto al sottobosco di caratteristi che cmq sono importanti. Aggiungete inoltre che io personalmente non sono un esperto del ramo live action di Disney, che conosco solo in parte, quindi è più facile trovare parallelismi con altre aree della casa del Topo piuttosto che con quelli.

Questione Prince Kido. Scarico subito il barile sulla responsabile. Daaaaariaaaaaaaa?


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chipko
messaggio 23/9/2015, 11:42
Messaggio #491


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CITAZIONE (Grrodon @ 23/9/2015, 2:00) *
Grazie dei complimenti.

La questione inglese/italiano è spinosa. Nel Compendium si tende a evitare di usare titoli e nomi italiani, dove possibile. Non per odio per la nostra lingua ma più per una questione filologica (l'oggetto dello studio è l'opera così come è stata concepita) e di omogeneità. Titoli, nomi, personaggi, canzoni hanno avuto svariati adattamenti e a volte non l'hanno nemmeno avuto. E se magari per le canzoni celebri dei classici i nomi sono ben noti, per le canzoni di alcuni mediometraggi anni 60 non è lo stesso. Idem per i personaggi: per esempio, non troverete l'orso Onofrio e Gelsomino, ma più semplicemente Humphrey. Niente Zio Tom, ma lo Zio Remo. Più pulito, più corretto. Inoltre tutto questo è pensato perché un giorno molto lontano magari si riesca a internazionalizzare il Compendium, traducendolo in inglese. Motivo per cui siamo già incanalati in quella direzione.

Nessuna critica ma... gli inglesi non hanno già una marea di fonti, già digitali, dove già possono reperire tutto ciò che vogliono?
Senza contare che loro certo hanno avuto meno problemi di noi italiani. Il motivo per cui mi trovo, almeno io, e ripeto nessunissima critica, a consultare molto poco il compendio è proprio il fatto che non si trova nessuna informazione legata all'Italia. Nessuna nota sui doppiatori, ad esempio, sui doppiaggi, sugli adattamenti, sulle scritte in italiano. Questo lo dico non per sminuire il vostro pregevolissimo lavoro, il mio è solo un suggerimento dato che ogni volta che cerco una qualche info alla fine mi trovo sempre ad utilizzare altri siti (Wikipedia, antonio genna, o siti americani). Il vostro è la perfezione assoluta sotto il punto di vista cronologico e della catalogazione, e infatti io mi trovo ad utilizzarlo solo per quello, non c'è neanche un accenno alla questione problematica degli open matte.
Ripeto le mie non vogliono essere delle critiche negative, tanto di cappello per tutto quello che avete messo in piedi.
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Grrodon
messaggio 23/9/2015, 12:13
Messaggio #492


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Vedi, le cose che mi dici sono esattamente ciò che mi hanno fatto optare per l'eliminazione di qualsivoglia informazione relativa all'edizione italiana.

Molto, troppo spesso ho constatato che qui in Italia c'è la tendenza a rimpiazzare lo studio dell'opera disneyana con quello dell'adattamento. Si parla in maniera praticamente esclusiva di doppiaggi, traduzioni, ristampe, riedizioni e si finisce immancabilmente per perdere di vista l'esegesi filmica in sé. Io pure sono un fan del doppiaggio fatto bene, a differenza di certi puristi snob, ma la mia scelta è di fare in modo che la trattazione del Compendium sia "assoluta" ovvero che parli dell'opera analizzandola nel suo contesto di partenza, anziché dedicarmi alla sua localizzazione (che differisce di paese in paese). Trovo sia uno studio cmq valido ma da condurre in tutt'altra sede.
Il punto di vista con cui il Compendium affronta il materiale non è e non vuole essere italiano, ma puramente disneyano. Perché appunto sono schede pensate per una futura "esportazione".

Tu dici che agli americani un Compendium è poco utile perché hanno già tutto, e agli italiani pure perché manca il punto di vista italiano. Io trovo che non sia vero. Per come l'ho pensato, il sito dovrebbe offrire non una semplice wikipedia informativa, ma 1) una catalogazione sensata che altrove non è mai stata fatta, almeno non così 2) Contenuti critici. Che non solo ti dicano che Biancaneve è un capolavoro, ma che ti spieghino perché lo è. E alla base di tutto c'è proprio questo: tutti parlano e celebrano Disney ma spesso non lo si celebra davvero, spesso si celebra la versione di lui che è giunta ai nostri ricettori quando eravamo piccoli, o i luoghi comuni che si tendono a ripetere a pappagallo, mentre io qui voglio affrontare un discorso che parta da una prospettiva diacronica andando direttamente al cuore della questione. Ecco perché l'oggetto della trattazione non è come Disney sia giunto in Italia, ma come possiamo invece noi spostarci verso di lui, andando a comprenderne l'opera.


Poi magari in futuro si potranno anche realizzare a parte delle sezioni con info relative ai doppiaggi, ma dovranno rimanere per forza di cose "a parte" rispetto alla trattazione dei contenuti presente nelle schede ufficiali. E cmq non adesso.


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chipko
messaggio 23/9/2015, 18:46
Messaggio #493


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CITAZIONE (Grrodon @ 23/9/2015, 13:13) *
Il punto di vista con cui il Compendium affronta il materiale non è e non vuole essere italiano, ma puramente disneyano. Perché appunto sono schede pensate per una futura "esportazione".

Premesso che posso capire quel che dici e anche apprezzarne lo spirito, cosa vorrebbe essere il puramente disneyano? Infatti, e già lo scrissi, io storsi il naso quando vidi comparire nel compendium voci relative a Monkey Island e a Star Wars che con Disney non c'entrano assolutamente niente. Ma tu dicesti allora che erano inserite per ragioni di completezza, quindi questo ab-solutus non è poi né tanto solutus né tanto puro.

CITAZIONE (Grrodon @ 23/9/2015, 13:13) *
1) una catalogazione sensata che altrove non è mai stata fatta, almeno non così

E infatti questo è sicuramente il punto di forza del compendio, credo che nessuno possa metterlo in dubbio, nemmeno io l'ho fatto, infatti l'ho scritto:
"Il vostro è la perfezione assoluta sotto il punto di vista cronologico e della catalogazione"

CITAZIONE (Grrodon @ 23/9/2015, 13:13) *
2) Contenuti critici. Che non solo ti dicano che Biancaneve è un capolavoro, ma che ti spieghino perché lo è.

Lodevolissima iniziativa, per quanto è difficile non cadere nel solco del soggettivo. Mi spiega il perché secondo chi sta scrivendo, poi per carità chi scrive può avere ottime argomentazioni ed essere una persona preparatissima, ma da lì a pensare che per la critica Disneyana gli americani aspettino voi...
Senza nulla togliere a voi credo che i loro critici li abbiano già.

CITAZIONE (Grrodon @ 23/9/2015, 13:13) *
E alla base di tutto c'è proprio questo: tutti parlano e celebrano Disney ma spesso non lo si celebra davvero, spesso si celebra la versione di lui che è giunta ai nostri ricettori quando eravamo piccoli, o i luoghi comuni che si tendono a ripetere a pappagallo, mentre io qui voglio affrontare un discorso che parta da una prospettiva diacronica andando direttamente al cuore della questione. Ecco perché l'oggetto della trattazione non è come Disney sia giunto in Italia, ma come possiamo invece noi spostarci verso di lui, andando a comprenderne l'opera.

Tutti chi? Anzi mi pare che verso Disney ci sia un po' di snobismo.
Senza contare che saresti dovuto partire dai corti e fermarti al libro della Giungla, perché se il cuore è Walt Disney e lo scopo è portare i lettori verso le sue opere e mostrarne la sua evoluzione artistica, una volta morto hai poco da dire, si certo si parlerà della sua eredità, ma molte cose non c'entrano assolutamente con Walt Disney, né con le sue opere, né con la sua eredità. Di fatto Disney è divenuto un marchio e una spa che ha fagocitato tante altre realtà piccole e grandi, tutte invece presenti nel compedio, che ora tu dichiari programmaticamente assoluto e puro.

Ripeto il vostro è un bellissimo lavoro, fatto da gente competente e appassionata, messo a disposizione gratuitamente e al quale tutti voi avete sacrificato del tempo per spirito di servizio. Se cerchi in me un detrattore del compendio non lo troverai.
Io ho dato dei suggerimenti, tra l'altro, se non ricordo male, eri tu che pochi post più su lamentavi una scarsa diffusione del compendio. Io ti ho solo detto le mie motivazioni per cui io lo consulto poco (lo consulto quando mi serve sapere dove mettere e in che ordine mettere materiale Disney in mio possesso).
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Capitano Amelia
messaggio 23/9/2015, 19:37
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CITAZIONE (chipko @ 23/9/2015, 19:46) *
Senza contare che saresti dovuto partire dai corti e fermarti al libro della Giungla, perché se il cuore è Walt Disney e lo scopo è portare i lettori verso le sue opere e mostrarne la sua evoluzione artistica, una volta morto hai poco da dire

Io discordo fortemente: i WDAS dopo il 1967 non avranno visto la supervisione di Walt ma sono stati fortemente voluti da lui e il loro operato continua ciò che iniziò nel 1928 mantenendo viva la sua filosofia pur con i loro errori e i loro compromessi che Walt non avrebbe ammesso. A questo punto mi stai dicendo che bisogna continuare a guardare al solo passato visto che ormai Walt è morto... rolleyes.gif


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Grazie Simba !

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chipko
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CITAZIONE (Capitano Amelia @ 23/9/2015, 20:37) *
Io discordo fortemente: i WDAS dopo il 1967 non avranno visto la supervisione di Walt ma sono stati fortemente voluti da lui e il loro operato continua ciò che iniziò nel 1928 mantenendo viva la sua filosofia pur con i loro errori e i loro compromessi che Walt non avrebbe ammesso. A questo punto mi stai dicendo che bisogna continuare a guardare al solo passato visto che ormai Walt è morto... rolleyes.gif

Puoi allungare un po', puoi parlare di eredità, ma, oggettivamente, che c'entra Chicken Littles con Walt? Un beneamato. Gli stessi Aristogatti non si sarebbero mai fatti finché Walt era al comando dato che il soggetto gli fu proposto e lui l'aveva bocciato in ragione del suo odio per i gatti.

Giotto ha influenzato tantissimo tutta la pittura a lui successiva, ma non è che se faccio un elenco di Giotto metto dentro anche Fontana.

Ripeto io non contesto niente, ma se l'obiezione principale per cui non si parla degli adattamenti è che una supposta coerenza editoriale si è prefissa di concentrarsi solo sull'opera puramente disneyana faccio solo notare che così non è. Si mette in lista, "Step Up 3D", "Amore, Cucina e Curry" e poi si dice che l'adattamento allontana dal vero cuore che è Walt?

Cmq sì senza alcun dubbio nel 2015 Walt Disney è morto, la sua filosofia è morta, il suo modo di concepire l'animazione è morta (dato che è un pezzo che la Disney, ma non solo, ha smesso di fare animazione tradizionale). Egli sopravvive certo nelle sue opere e ne potrà ispirare ancora tante altre ma ben al di fuori del recinto con il marchio "Walt Disney". Quello che è sopravvissuto con il suo nome, opere a parte, è il suo impero economico che sicuramente potrà e attingerà in forme via via diverse, poco o tanto dall'eredità di Walt. Ma ripeto, il fatto che Dante e Petrarca siano in controluce presenti nel dna di ogni poeta italiano (con qualche eccezione) non significa che allora possiamo chiamare dantesca o petrarchesca tutta la poesia italiana.

Il criterio redazionale nel compendium è chiarissimo, ogni cosa, che per un qualsiasi motivo, appartiene o è legato economicamente all'impero Disney è presente e listato. Perfetto, nulla da ridire. Però poi non mi si venga a dire che l'adattamento italiano è escluso per questioni filologiche.
Tutto qui. E questo non diminuisce né svalorizza il lavoro fatto da chi lavora al compendio. La mia è un'osservazione punto e basta.
Se mi avessero risposto "non mettiamo l'adattamento perché è troppo complicato, perché non mi interessa, perché non abbiamo persone che possono seguire questa cosa che è molto spinosa" io non avrei detto niente.
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Lo aveste detto che Pluto fosse un nerdone... ...degli OSSI?



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CITAZIONE (Grrodon @ 23/9/2015, 2:00) *
Grazie dei complimenti.

La questione inglese/italiano è spinosa. Nel Compendium si tende a evitare di usare titoli e nomi italiani, dove possibile. Non per odio per la nostra lingua ma più per una questione filologica (l'oggetto dello studio è l'opera così come è stata concepita) e di omogeneità. Titoli, nomi, personaggi, canzoni hanno avuto svariati adattamenti e a volte non l'hanno nemmeno avuto. E se magari per le canzoni celebri dei classici i nomi sono ben noti, per le canzoni di alcuni mediometraggi anni 60 non è lo stesso. Idem per i personaggi: per esempio, non troverete l'orso Onofrio e Gelsomino, ma più semplicemente Humphrey. Niente Zio Tom, ma lo Zio Remo. Più pulito, più corretto. Inoltre tutto questo è pensato perché un giorno molto lontano magari si riesca a internazionalizzare il Compendium, traducendolo in inglese. Motivo per cui siamo già incanalati in quella direzione.

Questione Mary Poppins. Mi scuso ma purtroppo in trattazioni così immense non è possibile dare il dovuto spazio proprio a tutto e tutti, e in questo caso si è preferito dare spazio ai veri istrioni del film, rispetto al sottobosco di caratteristi che cmq sono importanti. Aggiungete inoltre che io personalmente non sono un esperto del ramo live action di Disney, che conosco solo in parte, quindi è più facile trovare parallelismi con altre aree della casa del Topo piuttosto che con quelli.

Questione Prince Kido. Scarico subito il barile sulla responsabile. Daaaaariaaaaaaaa?

Grazie per la spiegazione ed i chiarimenti. Abbiamo chiarito questa idea che rispettiamo. Uno studio - anche critico come il vostro (critico nel senso di destinato a sviscerare le singole creazioni e a vederle in un quadro d'insieme) - dell'opera disneyana ci voleva e sicuramente va apprezzato.

Per Daria, ripetiamo che il nostro non voleva essere un rimprovero, anzi un aiuto al grandissimo lavorone che fa (e che apprezziamo molto). Se Daria ha bisogno che le indichiamo quali sono le immagini di Prince Kido, lo facciamo volentieri... comunque capiamo che abbia potuto pensare che le ricerche grafiche di Gilson siano disneyane perché lo stile è molto simile, le ricerche sono perfette (talvolta pure migliori di quelle concepite all'interno degli studi) e spesso passano per disneyane...


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Grrodon
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Cosa vorrebbe essere il puramente disneyano? Infatti, e già lo scrissi, io storsi il naso quando vidi comparire nel compendium voci relative a Monkey Island e a Star Wars che con Disney non c'entrano assolutamente niente. Ma tu dicesti allora che erano inserite per ragioni di completezza, quindi questo ab-solutus non è poi né tanto solutus né tanto puro.

Dai che si capiva. "Puramente Disneyano" significa riferito a quanto prodotto da quelle parti, ovvero in Disney, senza contare ciò che invece è stato fatto nei diversi paesi di destinazione. Sai com'è, non c'è solo l'Italia per cui non ho adottato un punto di vista Italia-centrico, quanto piuttosto Burbank-centrico. Quindi quel "Puramente Disneyano" puoi anche leggerlo come "Puramente Americano" e tutto il resto della divagazione sulla presenza del post-Walt è abbastanza inutile. Anche considerando che un conto è cosa classifichi e un conto è come scrivi una scheda. Servono politiche e approcci molto diversi perché sono lavori diversi con un senso diverso.

CITAZIONE
Lodevolissima iniziativa, per quanto è difficile non cadere nel solco del soggettivo. Mi spiega il perché secondo chi sta scrivendo, poi per carità chi scrive può avere ottime argomentazioni ed essere una persona preparatissima, ma da lì a pensare che per la critica Disneyana gli americani aspettino voi...
Senza nulla togliere a voi credo che i loro critici li abbiano già.

Fare critica significa anche e soprattutto metterci del soggettivo. E tutte le critiche sono diverse, quindi una non esclude per forza l'altra e possono essere anche tutte utili allo stesso modo ma in maniera diversa. E' vero, gli americani non aspettano noi e hanno fior fior di libri che analizzano questo e quell'aspetto della golden age disneyana. Il Compendium non è così approfondito, ma compensa con la sua prospettiva diacronica. In genere non esistono libri che ti partono dai Laugh-O-Grams e ti arrivano a Zootopia in modo omogeneo, mentre il Compendium lo fa. E uno dei motivi per cui lo fa è perché essendo indipendente può permettersi di parlare anche dei fatti presenti, che altrimenti per un libro ufficiale sarebbero tabù.

CITAZIONE
che c'entra Chicken Littles con Walt? Un beneamato. Gli stessi Aristogatti non si sarebbero mai fatti finché Walt era al comando dato che il soggetto gli fu proposto e lui l'aveva bocciato in ragione del suo odio per i gatti.

Chicken può non piacerti ma un collegamento con l'eredità dello studio ce l'ha, se ne leggi la scheda. Sta cosa degli Aristogatti invece mi suona nuova. Non me la ricordavo così.

CITAZIONE
Ripeto io non contesto niente, ma se l'obiezione principale per cui non si parla degli adattamenti è che una supposta coerenza editoriale si è prefissa di concentrarsi solo sull'opera puramente disneyana faccio solo notare che così non è. Si mette in lista, "Step Up 3D", "Amore, Cucina e Curry" e poi si dice che l'adattamento allontana dal vero cuore che è Walt?Però poi non mi si venga a dire che l'adattamento italiano è escluso per questioni filologiche.

Dipende da cosa intendi per filologico. Io reputo l'adattamento una parte non integrante dell'opera, così come è stata concepita, e quindi una divagazione. Considerando, lo ricordo, che se dovessimo parlare dell'adattamento italiano non faremmo giustizia a tutti gli altri paesi.


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chipko
messaggio 24/9/2015, 11:33
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CITAZIONE (Grrodon @ 24/9/2015, 4:07) *
Dai che si capiva. "Puramente Disneyano" significa riferito a quanto prodotto da quelle parti, ovvero in Disney, senza contare ciò che invece è stato fatto nei diversi paesi di destinazione. Sai com'è, non c'è solo l'Italia per cui non ho adottato un punto di vista Italia-centrico, quanto piuttosto Burbank-centrico. Quindi quel "Puramente Disneyano" puoi anche leggerlo come "Puramente Americano" e tutto il resto della divagazione sulla presenza del post-Walt è abbastanza inutile. Anche considerando che un conto è cosa classifichi e un conto è come scrivi una scheda. Servono politiche e approcci molto diversi perché sono lavori diversi con un senso diverso.

Dipende da cosa intendi per filologico. Io reputo l'adattamento una parte non integrante dell'opera, così come è stata concepita, e quindi una divagazione. Considerando, lo ricordo, che se dovessimo parlare dell'adattamento italiano non faremmo giustizia a tutti gli altri paesi.

Quindi le schede di Romano Scarpa con la dicitura "in arrivo"? Non discuto che Scarpa sia assolutamente nel solco della tradizione Disneyana ma di certo non è americano (per quanto lui rispondesse di sentirsi l'ultimo americano). Capiamoci per me è ovvio che sia presente Romano Scarpa, ci mancherebbe, come mi fa piacere che ci sia la sezione dedicata a PK o a MM che però di "Burbank-centrico" o "puramente Americano" non hanno niente. Sono opere originali italiane. E mentre su Romano Scarpa si può discutere, più difficile diventa farlo su Paperinik, un personaggio tutto italiano e che condivide con Walt Disney solo una questione di copyright, perché il paperino che impersona Paperinik prima e PK poi non ha niente a che fare con il Donald Duck di Walt Disney, di Burbank o americano, il suo unico legame è quello finanziario, ovvero che essendo un personaggio protetto dal copyright deve essere targato Disney.
Certo la differenza risiede nel fatto che l'adattamento non è (o meglio lo è e non lo è) un opera originale, o meglio ancora non è direttamente un'opera originale, per cui capisco perfettamente che l'opera diretta debba indiscutibilmente e assolutamente essere privilegiata rispetto all'adattamento. Tutto sommato le richieste dei Veu non mi sembravano fuori luogo, perché alla fine il lettore italiano per orizzontarsi ha bisogno dei riferimenti in italiano, non è tenuto a sapere i nomi di tutte le canzoni dei classici in inglese a meno che sia già un esperto. Mediamente un lettore italiano sa che il nome originale di Silente è Dumbledore ma pretendere che sappia il nome originale di tutti gli altri personaggi è un po' troppo. Va benissimo scrivere il nome originale di tutte le canzoni, ma dove almeno sono noti o arcinoti i nomi di quelle italiane andrebbero scritti, se non altro per permettere al lettore di capire di cosa state parlando.

Se, ma questa è solo un'idea, non vuoi fare torto agli altri paesi (che poi ogni paese ha, secondo me, i suoi riferimenti), potreste coinvolgere le persone interessate e anziché far tradurre le vostre schede farle fare a loro, o meglio, magari concordare una parte che è uguale in tutte le lingue e un'altra no. In fondo Wikipedia non è mica uguale da lingua a lingua e non solo per la mole di informazioni (di solito più numerose in lingua inglese) ma perché i punti di vista cambiano da nazione a nazione. Per questo un po' sorridevo della pretesa di essere internazionali con una redazione tutta italiana
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Capitano Amelia
messaggio 24/9/2015, 12:07
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In questo forum è stato ripetuto un sacco di volte che "Gli aristogatti" era un progettino per la tv che fu notato da Walt che volle renderlo un Classico: non è che è una battuta di Kimball a determinare ciò che egli avrebbe fatto e non fatto... E poi i fumettisti italiani disneyani sono gli eredi della scuola fumettistica americana, hanno proseguito nel solco di ciò che gli autori americani fecero, sopratutto quando questo produzione si interruppe là e restò gente come Scarpa a proseguire...


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chipko
messaggio 24/9/2015, 12:59
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CITAZIONE (Capitano Amelia @ 24/9/2015, 13:07) *
E poi i fumettisti italiani disneyani sono gli eredi della scuola fumettistica americana, hanno proseguito nel solco di ciò che gli autori americani fecero, sopratutto quando questo produzione si interruppe là e restò gente come Scarpa a proseguire...

O sono io che non mi spiego o c'è qualcosa d'altro che non va.
Io non voglio litigare, men che meno con persone che collaborano attivamente ad un progetto che mi piace e che cmq seguo.
Se però non è ammessa neanche la minima critica costruttiva...

Probabilmente c'è un filone che collega le prime incisioni rupestri di 7000 e passa anni fa con l'ultimo murales di pop art fatto ieri notte su qualche muro.
Tutti, per il semplice fatto di essere venuti al mondo devono fare conto con chi li ha preceduti, quindi il nuovo, la continuità, la contrapposizione è sempre in riferimento a qualcosa che viene prima. Qualsiasi artista è quindi SEMPRE nella tradizione di qualcuno che lo ha preceduto. Questo è un dato oggettivo e indiscutibile, perché noi veniamo al mondo in un mondo che non è neutro e soprattutto siamo il frutto e dobbiamo la nostra esistenza a fattori che sono esterni alla nostra persona. Nessuno è nato perché l'ha deciso lui.

Perché a livello di critica io posso parlare anche di Shrek in relazione a Walt Disney, facendo notare come il canone disneyano sia stato lì ribaltato, ma per ribaltare un canone occorre prima riconoscerlo e quindi, almeno in una prima istanza, legittimarlo, per cui anche Shrek per forza di cosa può essere ricollegato a quella tradizione disneyana, che lì viene sì rifiutata, ma tale rifiuto non potrebbe essere compreso se non a partire dalla conoscenza di quella realtà che lì si vuole negare.

Per cui è inutile nascondersi dietro il dito della tradizione, perché TUTTO è tradizione.

Molto meglio il discorso fatto da Grrodon quando parla del problema dell'opera. E infatti io e lui abbiamo già discusso intorno al problema dell'opera e dell'adattamento, e se l'adattamento debba o meno considerarsi opera di ingegno a sua volta. Ma qui non stiamo parlando nemmeno di quel dibattito. Infatti Grrodon, in quanto coordinatore del progetto, è del tutto legittimato a fare le scelte editoriale che ritiene opportune (e ci mancherebbe altro). Per cui la sua scelta è del tutto legittima. Quando poi però spiega quali sono i criteri di tale scelta, allora, molto sommessamente si fa notare che c'è qualche contraddizione editoriale (cosa per altro inevitabile in un corpus così vasto).
Perché se la scelta non è la tradizione Disney (perché altrimenti a maggior ragione l'adattamento è del tutto legittimato a farne parte in quanto anche lui è strettissimamente collegato a quella tradizione), non è Walt Disney in sé con le sue opere, ma tutto ciò che fu fatto in America, si fa notare che Scarpa, PK e MM sono fuori posto.

Io lo so perfettamente che la perfezione non è di questo mondo, infatti alla mia critica si poteva anche rispondere che si era conoscenza di alcuni problemi ma che al momento non si era riusciti a risolverli, o che al momento si riteneva prioritario altro.
Rispondere invece che il tutto risponde ad una logica in sé perfettamente coerente, fa sollevare delle obiezioni quando si fa notare che qualche discrepanza c'è. Non è un crimine, non è un problema, non vedo perché negarlo. Nessuno a questo mondo è perfetto, quindi nemmeno il compendio.
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Grrodon
messaggio 24/9/2015, 13:57
Messaggio #502


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Il punto è che questa obiezione non sta né in cielo né in terra.

Certo che il punto di vista della sezione WDAS del Compendium è Burbank-centrico. Quella roba è stata prodotta a Burbank!

Ma i fumetti di Scarpa, PK, MM no, quindi la loro versione base originale è l'italia.

In tutto questo non vedo come si possa mettere in mezzo l'adattamento. Che non è un "prodotto" vero e proprio, ma un accessorio (spesso anche di pregio) da applicarsi ad un prodotto già esistente di base. Ed è un accessorio intercambiabile, che varia di paese in paese. E l'idea che suggerisci di adattare il Compendium di paese in paese diversamente è semplicemente non realizzabile.


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chipko
messaggio 24/9/2015, 14:43
Messaggio #503


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Va bè quello che volevo dire l'ho detto, chi a voluto cogliere ha colto.
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Capitano Amelia
messaggio 24/9/2015, 17:16
Messaggio #504


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Io quello che ho scritto non aveva alcun fine di litigio ma di discussione.


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