CANZONI BIANCANEVE 1938!!! Tutti i testi tratti dal film col primo doppiaggio!, primo doppiaggio italiano di Biancaneve: ecco i testi delle canzoni |
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CANZONI BIANCANEVE 1938!!! Tutti i testi tratti dal film col primo doppiaggio!, primo doppiaggio italiano di Biancaneve: ecco i testi delle canzoni |
2/6/2009, 14:56
Messaggio
#1
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Junior Member Gruppo: Utente Messaggi: 71 Thanks: * Iscritto il: 16/3/2008 Da: firenze |
BIANCANEVE E I SETTE NANI – CANZONI 1938[/size]Ascoltando l'audio di Biancaneve del 38 ho cercato di riscrivere le canzoni e devo dire è stata una bella avventura anche se ancora non è conclusa....perchè le perole scritte in rosso non sono sicuro che siano quelle che vengono dette...perchè l'audio è un pò vecchio....
LE PAROLE SCRITTE IN ROSSO NON SONO SICURO CHE SIANO QUELLE. I PUNTI INTERROGATIVI STANNO A SIGNIFICARE CHE MANCA QUALCOSA LE PAROLE SCRITTE IN VERDE SONO DELLE POSSIBILI SPIEGAZIONI AL FINE DI UNA PAROLA[size="3"] Zitti ed ascoltate Fate parlar me Sento il pozzo un giovin contro me Se tu nor non vi fidate un desiderio a dir E l’eco a voi risponderà Allor si compirà Vorrei vorrei Che venisse amor Quest’oggi quest’oggi Da me da me Amore amore Apparisse a me Dicesse dicesse Tesor tesor Vorrei vorrei Che venisse amor Quest’oggi quest’oggi Da me Amor Ascolto cara i versi del mio cor Amar non ho che un canto Un canto sol per te Il cuor che t’ama tanto Dolce mio bene Vivo per te Quando sul tuo bel viso Amor fiorirà Il tuo fresco sorriso Il tuo canto Coronerò Impara a fischiettar Così più allegramente tu potrai lavorar Col fischio ascolta ben Ti sembrerà il lavoro più simpatico e legger E’ bello e scoprirai Del fischio il dolce suon Pulire e lucidare accompagnando ai gesti una canzon Ed ecco in un baleno tu potrai riposar Oh bravi riposar Scavar picchiar picchiar trovar del tesor nostro è il lavor Picchiattam già per ritrovar le pietre con tesor Qui sotto il solco splende il sol Ad un bel vedor la speranza allarga il cor Minator minator Al lavor al lavor Per trovarvi tanti Sol (inteso come il sole che luccica e quindi i diamanti e l’oro)Lavoriam sfruttiam ch’è chella poi funzione di stupirDobbiam scavar scavar a luce per poter partir I grandi sassi che brillar ci potranno fare da pagar E i diamanti cercheremo per portarli in grotta per noi Finito il dì Col sol che se ne và Andiam a casa a riposar Laggiù ci aspetta il focolar Perciò cantiam Per la strada prender sempre un’ascia a fian di chi ha vogliail bosco appar già pieno di mister lassù la Luna apparirà il buon cammin ci mostrerà cantiam che l’Orco non verrà da noi gira nel bosco nercantiam fischiam vogliam cantar fischiar vogliam… Su tutti insieme Provate con me Se ben ricordo si fa così Le mani tuffate nell’acqua senza timor e poi brrr Su via sudicioni Spalmate il sapone Sul viso nero sulle orecchie sul groppone Levate le croste del tempo che fu e poi brrr Oh miei bamboccioni spellatevi bene Che il muso lavato è sempre più bello Così contenta far si potrà la regina bella che sta di là Su via fannulloni più svelti più svelti La zuppa è là e ci aspetta di già Io di fame morrò ma l’acqua aibò brrr Adesso vi intreccerà fiocchetto rosa alle barbe E vi schizzerà addosso quella puzza detta profumo CHE NE DITE??? |
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22/11/2012, 0:29
Messaggio
#2
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Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 3.262 Thanks: * Iscritto il: 10/3/2010 |
Io direi che è "Quando canta il mio cuor/ Ci avevo pensaro anch'io, anche il Marchese interpreta quando. Il problema, almeno per me, è che non posso fare molto affidamento sulle vocali che sento perché sono da prendere mooolto elasticamente (a per o, e per a, e per i). Il problema è il nesso vocalico OA che tutti e tre abbiamo sentito: Marchese "canto all'amor" io "canto ha"e Javriel "tempo al". Certo "quando canta il mio cuor" ci toglie dagli impicci però dobbiamo trascurare la o. Se si trattasse di una o come quella di giorno (che sembra appunto una a) saremmo a posto ma il problema è che si sente (o almeno io sento) OA. Però, giustamente, non può essere "quando canto al mio cuor" perché dopo non ci si ritrova più con l'aggettivo possessivo che segue (tuo o suo non importa). Lectio facilior o lectio difficilior? Sebbene la difficilior potior il dilemma rimane Fermo restando che anche per me sono corrette "ogni fior fa sbocciar" e "desiderio d'amar" mi sembra che queste 2 parti non abbiano molto senso, sopratutto non trovo sensata "nei suoi tempi meglio dolor:" ma sinceramente io non riesco proprio a decifrarle. Bè quella parte non è di difficile interpretazione. Per quanto riguarda la grammatica La canzone è il soggetto, del cuore complemento di specificazione, fa sbocciare è il verbo della principale che regge i due complementi oggetto, ogni fiore è il primo complemento oggetto + attributo, nei suoi tempi è complemento di tempo, meglio dolor è il secondo complemento oggetto + avverbio, desiderio di amar è apposizione (di dolor). Per quanto riguarda il significato La canzone del cuore fa sbocciare (chi? che cosa?) ogni fiore (riprendendo quanto già detto sopra) e fa sbocciare con il tempo che gli è necessario [nei suoi tempi] (chi? che cosa?) un dolore migliore e cioè il desiderio di amare. L'amore o, meglio ancora, il desiderio dell'amore è qui paragonato ad un dolore (è la cosidetta pena d'amore o, in inglese, love labour) ma è ovviamente un dolore migliore rispetto agli altri. Il testo, a mio avviso, è molto bello ed è molto più elevato e aulico rispetto al ridoppiaggio o al suo originale inglese. C'è un intreccio semantico e letterario fittissimo: fiore cuore amore dolore (che per chi non lo sapesse sono le rime utilizzate da Dante nel Paradiso). L'amore è un canto del cuore, l'amore è come un fiore che sboccia, l'amore è anche un dolore. Io mi sto veramente esaltando ad analizzare il testo. Pensate a cosa è il fioretto. E' un piccolo sacrificio (è un piccolo dolore offerto con il cuore per amore di qualcuno o di qualcosa) ma letteralmente vuol dire piccolo fiore. E quando si fanno i fioretti? A Pasqua ovvero in Primavera . Tutto è legato in maniera perfetta raggiungendo un lirismo che non faccio fatica a considerare di pregevole fattura. Anzi, già sapendo di prendermi una tirata d'orecchi dal leprotto, non esito a dire che forse il doppiaggio italiano del 38 supera di gran lunga l'originale inglese in quanto a bellezza e profondità di pensiero. Non è una banale canzonetta in cui si dice "se sorriderai le cose andranno meglio" ma è una canzone sull'Amore con la A maiuscola. Sospetto (solo sospetto perché la prima parte della canzone ancora non l'ho sviscerata tutta) che il meglio dolor qui citato faccia da contr'altare ad un'altro dolore precedentemente (forse) nominato. Io infatti nel 4 verso ero indeciso fra "quando canta è l'amor" e "quando canta è d'amor", perché mi sembrava di sentire una D. Rivedendo però cosa sentiva Javriel (quanto ... al dolor) mi è venuto in mente che invece poteva essere "quando canta il dolor/fuggirà". Non ho ancora ben capito le parole successiva (io sento "svanire" e poi "quella vita") ma se la mia ipotesi è giusta allora quel meglio dolor (che è l'amore) si contrappone a quell'altro dolore che invece fugge quando canta amore. Non so, io sto trovando tutto questo davvero interessante ed esaltante. E voi? Messaggio modificato da chipko il 22/11/2012, 1:09 |
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