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> Pimpi, Piccolo Grande Eroe, Disney Toon Studios
Grrodon
messaggio 4/6/2006, 2:29
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Pochi mesi dopo Il Libro della Giungla 2, i Toon Studios freschi freschi di nome nuovo, tornano al cinema con Pimpi, Piccolo Grande Eroe, quarto lungometraggio ufficiale dell'orsetto che tanto successo stava riscuotendo in quel periodo, grazie anche al buon riscontro di pubblico di quel T Come Tigro uscito tre anni prima. E come Tigger Movie anche questo Piglet's Big Movie focalizza su un personaggio del bosco dei Cento Acri, rendendolo protagonista di un film a lui dedicato. Film, che è bene ricordare, non toglie alcun ruolo al povero orsetto sciocco, che a dispetto del suo ruolo in ogni apparizione era stato un personaggio piuttosto passivo e in balia degli eventi. Pur collocandosi sulla scia inaugurata da T Come Tigro, Pimpi però contenutisticamente se ne discosta mostrando non poche differenze con l'illustre predecessore.
La prima considerevole differenza è il budget. Pur trattandosi dello stesso team giapponese che realizzò T Come Tigro qui il comparto grafico è molto inferiore. Non certo scadente, ma lontanissimo dalla magnificenza del predecessore. I personaggi sono disegnati discretamente: a tratti il disegno scade, e a tratti si innalza restituendo ai personaggi l'espressività che avevano in T Come Tigro. Ma complessivamente tutto si attesta su un più che dignitoso livello medio che non disgusta e non strabilia, una mediocrità che non risparmia neanche i fondali, ora più spogli, e i colori, ora più piatti. Scompare del tutto quella bidimensionalità nella tridimensionalità che in T Come Tigro era tanto presente, e pure il delizioso omaggio alla tecnica Xerox viene a mancare, ma questo già lo si poteva intuire dal Libro della Giungla 2 in cui era stato preferito un taglio più moderno.
La seconda considerevole differenza è proprio questo taglio più moderno, che oltre ad eliminare la tecnica Xerox si sbarazza bellamente delle trovate metanarrative che inquadravano lo svolgimento dei fatti all'interno di un libro. A dire il vero il libro è presente ma solo nei primissimi fotogrammi per poi sparire subito con effetto dissolvenza e lasciare il posto a un approccio più sbrigativo e simile a quello di Alla Ricerca di Christopher Robin. Di conseguenza sparisce pure l'ormai tradizionale sequenza introduttiva live-action nella stanza di Christpher Robin in cui venivano mostrati i corrispettivi reali - o meglio di pezza - dei personaggi del film. E pure le musiche da questo film in poi cambiano autore: pensionati gli attempati fratelli Sherman il testimone viene passato alla cantante Carly Simon che d'ora in poi diventerà collaboratrice fissa della serie. Già in questo film la Simon si guadagna addirittura una sequenza live-action tutta per sé in cui canta e suona la chitarra, a titoli di coda iniziati. Titoli che mostrano spezzoni di film inquadrando di volta in volta i personaggi coi credits dei relativi doppiatori, un'usanza tipica dei film live-action, usata nell'animazione solo una volta in Robin Hood.
Il terzo e più importante elemento di differenziazione è proprio la struttura del film, sperimentale e assolutamente fuori dagli schemi. Pimpi, Piccolo Grande Eroe è infatti un film a episodi. E allo stesso tempo non lo è. Tutto prende mosse dal complesso d'inferiorità di Pimpi, che sentendosi inadeguato sparisce per un po'. Quando i suoi amici se ne accorgono organizzano una spedizione per cercarlo, e per strada si fanno cogliere dall'onda dei ricordi dando così modo a tre brevi sequenze flashback di inserirsi nel racconto e andare a riempire il corpo centrale del lungometraggio. Per la prima volta quindi i segmenti di un film a episodi non costituiscono l'intero film, limitando il resto a semplici interstials, ma occupano una zona ben definita e si inseriscono all'interno di una storia che anche senza di loro avrebbe comunque modo di procedere. Una fusione armonica che alleggerisce molto il film riducendo la frustrazione di chi, convinto di vedere una storia unica, se ne vede iniziare tre di seguito con conseguente sfasamento dei ritmi. E questo è dato sia dalla brevità delle sequenze che dalla loro qualità. Benché si potessero inventare seduta stante tre storielle sciape con protagonista Pimpi, gli studios compiono l'intelligente scelta di andare a recuperare alcuni capitoli dei libri di Milne che nel Classico erano stati tralasciati, fornendo quindi una sorte di appendice a Le Avventure di Winnie the Pooh.


Winnie the Pooh Chapter VII - In Which Kanga and Baby Roo Come to the Forest, and Piglet Has a Bath
Il primo dei tre segmenti arriva dritto dritto da Winnie the Pooh il primissimo libro di racconti di Milne, e racconta dell'arrivo nella foresta di Kanga e Roo e della diffidenza con cui furono trattati inizialmente dalla vecchia guardia di pupazzi. Vecchia guardia che include erroneamente anche Tigro, che sarebbe arrivato nella foresta solo molto tempo dopo. Un errore che sarebbe stato perdonabile se lo si fosse considerato una licenza poetica, una libera trasposizione, ma che a ben vedere costituisce un errore di continuity bello grosso. in Troppo Vento per Winnie Pooh Kanga era infatti ben presente all'arrivo di Tigro. Non possono dunque esser stati presenti entrambi all'arrivo di entrambi. Nerdaggini a parte, è da segnalare l'inside joke del pesce sull'albero, che costituisce l'inaspettato avverarsi di un espediente usato poco prima dai pupazzi come bluff per distrarre Kanga e sostituire Roo con Pimpi.


Winnie the Pooh Chapter VIII - In Which Christopher Robin Leads an Expotition to the North Pole
Brevissimo questo segmento, in cui la combriccola parte per una "spendizione" per scoprire il Polo Nord salvo poi trovare il Palo Nord come tipico dei giochi di parole di Milne. L'atto di eroismo di Pimpi qui ricordato sta nel salvataggio di Roo tramite il Palo di cui sopra, evento assente nel testo di Milne e aggiunto per esigenze narrative. Una chicca che restituisce l'antico sapore del Winnie Pooh più arcaico.


The House At Pooh Corner Chapter I - In Which a House Is Built at Pooh Corner for Eeyore
Appartenente invece alla seconda e ultima raccolta delle storie di Milne, racconta della scoperta dell'angolo di Pooh e della costruzione della famosa casetta di Ih-Oh fatta di legnetti.

La colonna sonora di Carly Simon è diversa da quanto sentito finora nei film di Pooh, sicuramente più pop ma anche delicata e carezzevole. Salvo la riproposizione del tema The Wonderful Thing About Tiggers , tutte le altre canzoni sono cantate dalla voce fuoricampo di Carly Simon che si occupa di interpetarle tutte direttamente. Si parte con la riproposizione della classica Winnie the Pooh per poi passare al lamento di Pimpi If I Wasn't So Small. Mother's Intuition è la canzone di Kanga nel primo dei tre flashback mentre Sing Ho For the Life of a Bear è la canzone del secondo, incentrata sulla spedizione di Christopher e soci, le cui parole sono prese direttamente dal testo originale di Milne.
Nel terzo episodio è presente pure una delle canzoncine sciocche di Pooh, The More it Snows, ovviamente non cantata dalla Simon, e With a Few Good Friends, forse la miglior canzone del film che tornerà in versione live atcion nei credits alla fine. L'ultima canzone The More I Look Inside è visivamente un piccolo capolavoro. Collocata dopo i flashback e prima del climax finale che porterà al ritrovamento di Pimpi, consiste in una fantasia animata di disegni infantili realizzati dai pupazzi, in cui Pimpi viene idealizzato e diventa protagonista di una versione distorta di quanto visto finora nei ricordi. Come nel Libro della Giungla 2anche qui è presente una canzone fantasma, la lenta Comforting to Know, ascoltabile solo nella versione originale dei titoli di coda e assente in italiano, dove è stata rimpiazzata da alcuni brani strumentali.
Pimpi Piccolo Grande Eroe, pur non essendo un film molto vivace nel suo svolgimento, ha modo di riscattarsi sul finale in cui i ritmi accellerano all'inverosimile per puntare ad una sequenza ad alto rischio assai ben diretta. Il regista è infatti quello stesso Francis Glebas che aveva firmato la sequenza Pomp and Circumstances di Fantasia 2000. La sperimentazione iniziata con questo film avrebbe poi portato i Toon Studios ad osare sempre di più fino a costruire lungometraggi originali come Il Re Leone 3 e Le Follie di Kronk. Ma con questo film sarebbe anche iniziata la fase calante della carriera dell'orsetto, caratterizzata da film con poco mordente. Non è un caso quindi che l'anno successivo la Disney avrebbe preferito far uscire al cinema Teacher's Pet, relegando il successivo film di Pooh, Ro e La Magia della primavera, alla triste condizione di economico direct-to-video.

da La Tana del Sollazzo

Messaggio modificato da kekkomon il 5/9/2014, 15:56


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GasGas
messaggio 4/6/2006, 16:39
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