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> Soul, 23° lungometraggio d'animazione Pixar
-kekkomon-
messaggio 22/12/2020, 13:04
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Hiroe
messaggio 26/12/2020, 1:40
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Stupendo. Non ci sono parole per descrivere la sensazione che ti lascia questo film. È davvero riuscito, almeno secondo me, a ricordare allo spettatore quale sia davvero il bello della vita. E non si perde in finali fanservice con ciò che sarà delle vite di Joe o di 22, perché non importa cosa succederà, importa ciò che stai facendo in questo momento. Vivere nel presente e assaporare ogni attimo della vita. E il film si conclude lì, con quelle poche parole, ma che vogliono passare forti e chiare allo spettatore. Assapora la tua vita.

Il mio compagno che si sta interessando proprio in questo periodo di dottrine mistiche dice che il film è una bomba.

Lo sapevo. Questo è un film per pochi, non molti forse arriveranno alla fine pensando di aver visto un bel film, ma a chi lo capirà, avrà forse risolto qualcosa, e avuto accesso a una vita più autentica. Devo proprio dire che questo film non è divertimento, è proprio un'esperienza importante per potersi capire meglio.

Non dirò niente sul comparto grafico e musicale, il tutto è bellissimo, delicato e visionario, un tripudio di fantasia e immaginazione oltre ogni limite immaginabile.

Complimenti davvero, mai visto un qualcosa in animazione andare a tastare così nel profondo di ognuno di noi. Si merita l'Oscar degli Oscar all'animazione, e il mio voto è 10.


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brigo
messaggio 26/12/2020, 10:09
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Consiglio di non far vedere questo film ai bambini: non perché sia loro vietato (ovviamente), ma sarebbe triste sprecare questo gioiello in un'età in cui difficilmente potrebbero assaporarlo completamente.
Ancor più triste sarebbe vietar loro la gioia di riuscire a goderselo la prima volta che lo vedranno, anche se son sicuro che altre visioni contribuirebbero ad accrescere maggiormente il valore della pellicola e magari aiuterebbero a cogliere qualcosa che potrebbe essere sfuggito.
L'ultimo film d'animazione ad avere una caratura simile, che io ricordi, è "L'arte della felicità" (2013) di Rak.

Messaggio modificato da brigo il 26/12/2020, 10:34
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-Scrooge McDuck-
messaggio 26/12/2020, 11:29
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Sono tanto entusiasta del capolavoro che è questo film tanto quanto sono amareggiato per il fatto di non averlo potuto vedere al cinema. Sarebbe stato un’esperienza incredibile.

La sceneggiatura non mi ha particolarmente ricordato Inside Out (come invece temevo), dal punto di vista della storia la Pixar è riuscita a smarcarsi un minimo dalla sovrastruttura classica in cui descrive minuziosamente il mondo in cui si svolge l’azione: ci viene spiegato sommariamente come funziona e come è organizzato l’Altro Mondo. Anche qui, chi come me si aspettava un’ ”effetto Inside/Out” dove la storia si svolge per tutta la sua durata nel “Nuovo mondo Pixar” è stato smentito, perché l’azione del film si svolge praticamente tutta a New York.

Personaggio di 22 monumentate. Colonna sonora da Oscar. Animazioni 2D, personaggi di contorno riusciti. Non trovo un difetto. Siamo ai livelli di Ratatouille come scrittura ed equilibrio, forse il miglior film di Docter (e i suoi sono i Pixar più belli), ma credo che molto del merito sia anche di Kemp Powers. Spero che questo, come e più di Onward, segni la nuova via della Pixar.

Questo film è immenso, e arriva nel momento in cui il mondo ha più bisogno che mai di speranza, di positività e di seconde possibilità.

Devo assolutamente rivederlo dopo aver approfondito alcune cose, chi sa consigliarmi come informarmi sulle “religioni”(??) di questo film, sul ruolo dell’anima ecc mi può aiutare? Mi sento molto ignorante a riguardo e temo di non aver colto alcuni passaggi del film
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Beast
messaggio 26/12/2020, 12:43
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Soul è il film più adulto della Pixar, in cui si va alla ricerca del senso della vita, eppure le sensazioni che trasmette sono piuttosto fredde e il messaggio del film, secondo me, non è del tutto condivisibile.

Premessa: contiene spoiler, ho annerito solo quelli principali

Joe Gardner è un uomo infelice ed insoddisfatto della propria vita, potremmo dire in crisi di mezza età: da un lato un lavoro non appagante (l’insegnante di musica) che sta per trasformarsi da temporaneo a fisso, dall’altro una passione per il jazz che non è mai riuscito a concretizzare in un successo. Quando la grande occasione di esibirsi in pubblico sembra a portata di mano, all’improvviso Joe muore. Purtroppo per lui, l’aldilà, o almeno lo spazio di transizione, non è accogliente e festoso come visto in Coco, bensì monocromatico e asettico. Non gli va meglio nell’antemondo, che, per quanto puccioso nell’aspetto e nei colori pastello, è in realtà brutale nel non fare distinzione fra la vita e la morte, o fra personalità positive e negative. Tuttavia, Joe non si rassegna al proprio destino e cerca in tutti i modi di tornare sulla Terra, scatenando una serie di disavventure, dovendo al contempo trovare la “scintilla di vita” per l’anima 22. Ed è proprio nelle immagini di vita quotidiana che si apre la riflessione sul senso della vita, la cui conclusione si può provare a riassumere in: aver voglia di vivere e non di essere solo spettatori, godersi ogni piccolo frammento, vivere come se ogni momento fosse l’ultimo, apprezzare la vita che affrontiamo ogni giorno senza perdersi in utopie che diventano ossessioni. Come dicevo all’inizio, secondo me questa morale è incompleta: che ne è del fanciullino dentro di noi, dei nostri sogni e aspirazioni, delle nostre passioni? Lo spettatore viene scoraggiato dall’inseguire i propri sogni, visto che quando si realizzano non sono soddisfacenti come immaginato (parola di Joe dopo la sua esibizione), altrimenti diventano ossessioni che trasformano l’anima in un mostro. A rincarare la dose, ci viene detto che non abbiamo una vocazione, un talento o uno scopo predestinato, non siamo “speciali”. Tutto ciò può anche avere una valenza positiva se il significato viene inteso come “nasciamo tutti uguali, nessuno è migliore di altri, abbiamo tutti lo stesso potenziale”, ma nel complesso mi sembra una visione “anziana” e disillusa della vita. Per certi versi anche Inside Out puntava in questa direzione, presentando come base della personalità i ricordi di semplici estratti di vita, ma Soul espande questo concetto rottamando decenni di animazione Disney.
Il finale, tuttavia, tradisce l’intero film: Joe riceve una seconda occasione, è quindi un’anima speciale? Perché fare un’eccezione per lui, ma non per Madre Teresa, Gandhi o Lincoln? La spiegazione appare forzata solo per garantire una sorta di lieto fine.
A Pete Docter va riconosciuto il merito di aver affrontato senza timore temi fortissimi, proponendo la sua interpretazione.
Il film è decisamente maturo, oltre che nei temi, anche sotto altri aspetti. Innanzitutto nel comparto musicale: la scelta di Raznor&Ross alla colonna sonora dice già molto, vista la loro passata filmografia, come elemento di rottura rispetto ai Pixar precedenti; a ciò si aggiungono le composizioni jazz, genere notoriamente complesso da proporre al grande pubblico. Perfino i (pochi) momenti di ironia (non arriverei a definirli di comicità) sono più raffinati del solito ma non sempre accessibili: penso ai mentori celebri Copernico, Jung, Madre Teresa; alla battuta sui New York Knicks; al commento “dobbiamo smetterla di mandare così tante anime nel padiglione dell’egocentrismo”.
Plauso, come sempre, all’animazione. Il lavoro di fotografia nelle scene sulla Terra, ed in particolare nei momenti musical al club, è eccezionale. Geniale l’inserimento di elementi 2d nella caduta di Joe verso l’antemondo e soprattutto il design di Jerry e Terry.

Promosso per il comparto tecnico, l’ambiziosità e la maturità del progetto, seppur non del tutto riuscito ad una prima visione. Forse ha giocato a suo discapito averlo visto in casa (anziché al cinema) il giorno di Natale (un po’ troppo pesante da affrontare nel giorno di festa).


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Hiroe
messaggio 26/12/2020, 16:47
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Per chi volesse capire un po' meglio cosa si cela dietro a questo film, molto spirituale, è un po' scritto, qui: LINK

Ma sono argomenti difficili e per cui si può essere molto scettici, ma il film proprio fa vedere persone che "meditando" come anche il tizio che fa roteare il cartello, riescono a raggiungere il loro "livello superiore" dell'anima, dove l'anima è libera e staccata dal corpo...

Io non me ne intendo molto ma ne sto sentendo parlare dal mio compagno spesso di recente.


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winnie & pimpi
messaggio 27/12/2020, 18:05
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CITAZIONE (Beast @ 26/12/2020, 13:43) *
Soul è il film più adulto della Pixar, in cui si va alla ricerca del senso della vita, eppure le sensazioni che trasmette sono piuttosto fredde e il messaggio del film, secondo me, non è del tutto condivisibile.

Ed è proprio nelle immagini di vita quotidiana che si apre la riflessione sul senso della vita, la cui conclusione si può provare a riassumere in: aver voglia di vivere e non di essere solo spettatori, godersi ogni piccolo frammento, vivere come se ogni momento fosse l’ultimo, apprezzare la vita che affrontiamo ogni giorno senza perdersi in utopie che diventano ossessioni. Come dicevo all’inizio, secondo me questa morale è incompleta: che ne è del fanciullino dentro di noi, dei nostri sogni e aspirazioni, delle nostre passioni? Lo spettatore viene scoraggiato dall’inseguire i propri sogni, visto che quando si realizzano non sono soddisfacenti come immaginato (parola di Joe dopo la sua esibizione), altrimenti diventano ossessioni che trasformano l’anima in un mostro. A rincarare la dose, ci viene detto che non abbiamo una vocazione, un talento o uno scopo predestinato, non siamo “speciali”. Tutto ciò può anche avere una valenza positiva se il significato viene inteso come “nasciamo tutti uguali, nessuno è migliore di altri, abbiamo tutti lo stesso potenziale”, ma nel complesso mi sembra una visione “anziana” e disillusa della vita. Per certi versi anche Inside Out puntava in questa direzione, presentando come base della personalità i ricordi di semplici estratti di vita, ma Soul espande questo concetto rottamando decenni di animazione Disney.
Il finale, tuttavia, tradisce l’intero film: Joe riceve una seconda occasione, è quindi un’anima speciale? Perché fare un’eccezione per lui, ma non per Madre Teresa, Gandhi o Lincoln? La spiegazione appare forzata solo per garantire una sorta di lieto fine.
A Pete Docter va riconosciuto il merito di aver affrontato senza timore temi fortissimi, proponendo la sua interpretazione.
Il film è decisamente maturo, oltre che nei temi, anche sotto altri aspetti. Innanzitutto nel comparto musicale: la scelta di Raznor&Ross alla colonna sonora dice già molto, vista la loro passata filmografia, come elemento di rottura rispetto ai Pixar precedenti; a ciò si aggiungono le composizioni jazz, genere notoriamente complesso da proporre al grande pubblico. Perfino i (pochi) momenti di ironia (non arriverei a definirli di comicità) sono più raffinati del solito ma non sempre accessibili: penso ai mentori celebri Copernico, Jung, Madre Teresa; alla battuta sui New York Knicks; al commento “dobbiamo smetterla di mandare così tante anime nel padiglione dell’egocentrismo”.
Plauso, come sempre, all’animazione. Il lavoro di fotografia nelle scene sulla Terra, ed in particolare nei momenti musical al club, è eccezionale. Geniale l’inserimento di elementi 2d nella caduta di Joe verso l’antemondo e soprattutto il design di Jerry e Terry.


Non credo sia questo il messaggio del film. Credo voglia dire che la felicita` non dipende da quello che abbiamo, ma e`uno stato mentale. Penso si rifaccia alle filosofie orientali, all'esoterismo o a religioni come il buddismo in cui si sostiene che se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo prima essere felici (avere uno stato vitale alto), al contrario, se siamo negativi e infelici creiamo un'energia opposta che ci allontana dal raggiungimento della nostra meta. Nel mondo occidentale basato sul materialismo invece si pensa comunemente che l'infelicita` sia data dalla mancanza di qualcosa, e che quando questa lacuna verra` colmata, allora finalmente ci si sentira`felici, ma, puntualmente, quando si raggiunge l'obiettivo, dopo una prima fase di estasi si ritorna di nuovo alla stato negativo di prima.
Il film comunque non e`molto chiaro su questo.


A me e`piaciuto molto questo film, tuttavia l'ho guardato senza troppo entusiasmo perche`onestamente lo trovo troppo simile agli altri film Pixar, in particolare ad Inside Out. Anche qui abbiamo la solita coppia di opposti. L'anima che vuole assolutamente tornare sulla terra e l'anima che non ci vuole assolutamente andare. Anche qui abbiamo due mondi paralleli, come Inside Out e Monster & Co. Piu`in generale ricalca schemi narrativi gia`visti mille volte, impossibile non pensare, ad esempio, a Freaky Friday quando il protagonista finisce nel corpo del gatto e 22 nel corpo del musicista.
Insomma un film con un bel messaggio ma realizzato in modo molto accademico.

Ultima cosa, io ho trovato le animazioni degli umani molto rigide, gommose e poco espressive. Frozen 2 ha un livello di animazione molto, molto superiore. Per fortuna pero`ci sono i personaggi in 2d.


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Beast
messaggio 28/12/2020, 9:55
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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 27/12/2020, 18:05) *
Non credo sia questo il messaggio del film. Credo voglia dire che la felicita` non dipende da quello che abbiamo, ma e`uno stato mentale. Penso si rifaccia alle filosofie orientali, all'esoterismo o a religioni come il buddismo in cui si sostiene che se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi dobbiamo prima essere felici (avere uno stato vitale alto), al contrario, se siamo negativi e infelici creiamo un'energia opposta che ci allontana dal raggiungimento della nostra meta. Nel mondo occidentale basato sul materialismo invece si pensa comunemente che l'infelicita` sia data dalla mancanza di qualcosa, e che quando questa lacuna verra` colmata, allora finalmente ci si sentira`felici, ma, puntualmente, quando si raggiunge l'obiettivo, dopo una prima fase di estasi si ritorna di nuovo alla stato negativo di prima.
Il film comunque non e`molto chiaro su questo.

Molto interessante questa interpretazione, grazie.
In proposito, è uscita un'intervista in cui Docter e Powers parlano del finale: https://wdwnt.com/2020/12/pixar-considered-...dings-for-soul/


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