Oceania, 56° Lungometraggio Animato Disney |
Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )
Oceania, 56° Lungometraggio Animato Disney |
29/11/2016, 16:41
Messaggio
#1
|
|
Advanced Member Gruppo: Utente Messaggi: 495 Thanks: * Iscritto il: 26/8/2009 |
Recensione in anteprima di Oceania (Moana) per Amazing Cinema
Forse non dirompente ed elevato come Zootropolis, la voglia Disney di affrontare sceneggiature più impegnative funziona con levoluzione del suo stile visivo e di animazione, nuova punta di eccellenza nel panorama dei film animati e nell'immaginario cinematografico generale. Da Vedere. |
| |
I seguenti utenti hanno apprezzato questo post: | |
1/1/2017, 20:35
Messaggio
#2
|
|
Millennium Member Gruppo: Utente Messaggi: 1.206 Thanks: * Iscritto il: 8/10/2013 Da: Roma |
Ho riflettuto a fondo prima di commentare e, dopo due visioni e qualche giorno, credo di poter procedere con un commento.
La resa visiva è impressionante. Gli ambienti e gli elementi hanno un effetto pittorico davvero notevole, ma è con la luce che si sono ottenuti i risultati migliori creando dei momenti dove la CGI Disney si conferma ancora di più la migliore in assoluto sul mercato. Il character design delle comparse è migliorato rendendoli più personaggi e meno poligoni informi e squadrati. La resa di Moana non mi piace, come neanche quella di Maui, sull'essere umano non ci siamo. C'è poco da dire. E' indubbio che agli Studios stiano tentando davvero di tutto per arrivare a degli esseri umani accettabili (e attualmente quelli Disney sono i migliori che si siano mai visti nella CGI), ma la strada è ancora lunga e il modello tutto occhioni (Moana) e smorfie (Maui) limita di molto la recitazione di questi protagonisti. La regia dei numeri musicali: mi infastidisce sempre da morire. Ascoltando pezzi come "Let it go", "You're Welcome" e "How Far I'll Go" ti aspetti qualcosa di trascinante e coreografato in maniera elaborata; invece le riprese sono semplici, i movimenti scialbi creando delle sequenze così così che alla fine lasciano ben poco (non a caso qui i numeri maggiormente riusciti sono la seconda parte di "You're Welcome" e di "Shiny", ovvero quando l'animazione diventa astratta scatenando tutto l'estro creativo degli animatori finalmente svincolati dal "realismo" richiesto dalla CGI). Le canzoni tutte molto belle, a mio parere la colonna sonora più bella (sia per "score" che per brani cantati) da tantissimi anni a questa parte, ma sull'adattamento italiano rimando alle mie (fin troppo ampie) digressioni nel topic di "Oceania" nella sezione "Walt Disney Studios". Aggiungo anche che ho trovato le canzoni perfettamente bilanciate durante tutto il film, quindi merito ai registi; inoltre le canzoni sono gli unici momenti che mi abbiano provocato emozioni vere e toccanti, ma che nel resto del film vengono subito stemperate da momenti comici e più leggeri (quindi ulteriore plauso a Miranda per il suo lavoro che si intuisce sia cresciuto con i film del Rinascimento). La battuta su Twitter, sul fatto che Moana insiste di non essere una principessa e che Maui non vuole che la ragazza inizi a cantare prima di andare da Tamatoa sono quello che mi fa cascare le braccia. Battute brutte, "moderne" e incoerenti con quanto viene mostrato nel film. Basta con questo demonizzare i standard Disney da parte della Disney stessa (iniziato con la campagna marketing per "Lilo & Stitch"): oramai credo che gli Studios possano sentirsi di nuovo fieri del loro lavoro e non serve davvero più continuare a dileggiarsi da soli. Il film tutto sommato scorre bene, a parte la (troppo lunga) scena con la tribù di noci di cocco della quale ho colto i riferimenti visivi al bel "Mad Max: Fury Road", ma che è davvero gratuita e noiosa non aggiungendo assolutamente niente alla narrazione (farci vedere quanto Moana è "tosta"? Lo avevamo già capito dalla sua insistenza nel convincere Maui a portarla con sè verso Tefiti. Non c'era davvero bisogno di questa ulteriore fastidiosa scena). La parte con Tamatoa a me è piaciuta (anche perchè secondo me "Shiny" è un pezzo davvero divertente e si vede quanto Lin Manuel Miranda abbia amato scriverlo). Concludendo, i soliti difetti patologici della nuova Disney che io proprio non riesco a comprendere. Perchè questi protagonisti non si possono mai innamorare? Perchè i protagonisti devono essere anche loro stessi dei diversivi comici? Allora togliete personaggi come Sven, Pascal, Maximus, Hei-Hei, Pua il maialino, etc. perchè non hanno davvero senso (sì lo so, il marketing però la cosa inizia a diventare imbarazzante). Questi film sono carini, gliene do atto. Non posso negare il grande miglioramento fatto da Tiana in poi, ma questa comicità insistita e profusa dappertutto, non voler mai essere "troppo seri" (che altrimenti poi le famiglie pensano che la Disney è tornata quella degli anni '90 e disertano di nuovo le sale per vedere la nuova commedia spensierata Illumination/Blue Sky/DreamWorks) - notate quanto poco stiano sulla morte di Tala o sul suo "ritorno" verso la fine - e la mancanza di un cattivo vero e proprio a tutti i costi, iniziano a diventare dei "pattern" troppo prevedibili e seccanti, a mio parere. Ci mancano i cattivi che amavamo odiare come Jafar, Ursula, Ade, Capitan Uncino: perchè non rimetterli? Madre Gothel e Facilier erano troppo infidi in senso monodimensionale, gli mancava il fattore simpatia. In questo senso io ho visto l'inserimento di Tamatoa da parte di Miranda, e spero in futuro ci pensino perchè avrebbero di nuovo successo. Gli incassi premiano e quindi so di non rappresentare neanche lontanamente la maggioranza del pubblico Disney, però trovo che questi film alla fine davvero non valgano tantissimo; Il loro pubblico se lo stanno creando e già i bambini che magari avevano 6 anni quando è uscito "Rapunzel", oramai si affacciano all'adolescenza e penso lo rivedano con un certo affetto (gli ascolti dell'ultima trasmissione Rai lo dimostrano), ma li continuo a considerare un enorme passo indietro rispetto a dove si era arrivati con film anche solo come "Koda" (per l'epicità , anche con tutti i suoi difetti che conosco bene) o "Le follie dell'imperatore" (per la commedia raffinata), sia per le animazioni indimenticabili, che per la recitazione dei personaggi e lo studio su sceneggiatura e regia. La CGI continua ad essere un problema per l'animazione degli esseri umani e quindi questo, come già accadde ai tempi di "Biancaneve" o "Cenerentola" con Walt Disney, influenza ovviamente anche le scelte di storia e regia di questi film confermando come, con la decisione di concentrarsi solo su questa forma d'arte, rinunciando all'apporto di veterani come Mark Henn, Glen Keane ed Eric Goldberg (depositari di 80 anni di studio sulla tecnica dell'animazione tradizionale), si sia irrimediabilmente tornati indietro rispetto al 2003 e che anche la "filosofia Disney" sia andata persa con loro. Mi piange il cuore a vedere i documentari "making of" dei blu ray Disney dove era evidente quanto Walt ci tenesse che i suoi studi fossero un'azienda di famiglia, dove le persone mettevano il loro talento e la loro passione al servizio di un progetto comune, tramandandosi tecniche e filosofia di pensiero. Trovo commovente come, dopo più di 20 anni dalla morte di Walt, agli Studios sia arrivato un film come "La Sirenetta", così fedele a quello che voleva e produceva questo carismatico personaggio ormai due decenni prima e con, praticamente, un diverso staff: questa era la vera magia Disney, il fatto che, gestendo l'azienda in questo modo, ci fosse davvero un pensiero comune che continuava film dopo film. Gli attuali animatori CGI invece sono persone che lavorano e studiano tanto, ma sono giustamente "mercenari" che vanno a lavorare dovunque si produca animazione CGI, non avendo a cuore nessun metodo di lavoro o scuola Disney, ma limitandosi a realizzare cartoni animati su commissione. I tempi sono cambiati e devo accettarlo, ma, credetemi, al di là di tecnica di animazione, soggetti o marketing, è questa "morte del pensiero di Walt" che mi dispiace di più: si è rotto il legame che andava agli inizi del secolo scorso con quel grande genio e innovatore ed è come se avessero ucciso Walt Disney una seconda volta. Un delitto imperdonabile, a mio parere. In conclusione, anche questa volta torno a casa mezzo deluso, ma ormai credo sarà sempre più inevitabile. |
| |
I seguenti utenti hanno apprezzato questo post: | |
Versione Lo-Fi | Oggi è il: 24/4/2024, 12:48 |