Raya e l'Ultimo Drago
Il nuovo film dei Walt Disney Animation Studios è spiazzante e ricco di stimoli ricchi di fantasy, avventura e azione con donne guerriere protagoniste. Tanti personaggi. Interessanti riflessioni su fiducia, collaborazione e conservazione degli affetti. Buone animazioni, colonna sonora, montaggio.
Maggiori approfondimenti nella mia https://amazingcinema.it/raya-and-the-last-dragon/ NO SPOILER, al https://amazingcinema.it/raya-and-the-last-dragon/, poi possiamo tornare qui a parlarne
https://amazingcinema.it/raya-and-the-last-dragon/
Grazie! Ma il link alla recensione non funziona.
una curiosità: ma la comicità del film com'è? volgarotta come lasciavano intendere dal trailer o migliore?
Dove è sta comicità volgarotta nei trailer scusate?
tutta la parte di Sisu, il suo sedere e la digestione... è tipicamente dreamworks...
se conti nel Re Leone abbiamo sempre detto che c'erano molte parti volgari... a nostro parere non è che se un film è anni 90 allora è perfezione assoluta... anche se eravamo ragazzini negli anni 90 se c'era qualcosa di volgare l'abbiamo sempre detto ... stesso dicasi per i film anni 2000 o 2010
Qua e là pare che Raya sia giudicato come un prodotto già visto ma fondamentalmente ben realizzato.
https://www.badtaste.it/cinema/recensione/raya-e-lultimo-drago-la-recensione/
https://thedisinsider.com/2021/03/01/raya-and-the-last-dragon-review-meet-your-new-favorite-animated-disney-movie/
Dalle varie recensioni lette online sembra trapelare in gran parte quello che in molti -sul forum- ci aspettavamo: film godibile, con una trama non sempre efficace ma tutto sommato coerente, graficamente bello anche se carente nelle figure umane; troppa esasperazione di situazioni comiche e utilizzo di una modernità che collide con l'ambientazione dell'opera; personaggi femminili centrali, forti e dai tratti molto maschili, in perfetta sintonia con i trend femministi del momento.
Si sfuma, ancora una volta, il concetto del bene e del male - con assenza di una vera figura negativa- e si coglie a piene mani dalla tradizione disneyana, sia essa animata (Raya, Ralph e molti altri citati nella recensione di Oswald) o live action (con la saga di Star Wars a fornire l'ispirazione principale).
Con ottime probabilità, tanto gli spettatori affezionati alla fiaba in salsa disney quanto quelli alla ricerca di originalità ed innovazione resteranno piuttosto insoddisfatti. Quindi a questo punto mi aspetto reazioni tiepide da me, Veu, Fulvio e altri users.
Io comunque lo vedrò con curiosità il 5 marzo o subito dopo, poi vi dirò la mia!
https://postimg.cc/pmbG70vw
Riporto i punti salienti della bella https://blog.screenweek.it/2021/03/raya-e-lultimo-drago-la-recensione-del-piu-fantasy-fra-i-classici-disney-769402.php/
L’esaltazione del concetto di fiducia, come causa di risoluzione dei conflitti, come atto di coraggio o anche come candida “way of life” è chiara fin dal principio. Peccato però che il messaggio risulti in definitiva davvero molto poco credibile: un cortocircuito che, nonostante le buone intenzioni, rimane insoluto fino al termine del film, e viene anzi involontariamente esaltato nei (molti) momenti in cui Sisu, il cui buon cuore la porta a fidarsi di chiunque, riesce a salvare la pelle solamente grazie all’aiuto della sempre diffidente Raya. Gli intenti positivi sono evidenti ed apprezzabili, ma stranamente rivolti all’ingenuità di quella parte del target cui la storia, più adulta del solito, invece non si rivolge; questo l’unico difetto di Raya e l’Ultimo Drago, che pur se non destinato ad entrare nelle posizioni più alte dei migliori film Disney di sempre rimane un prodotto ottimo e da non lasciarsi assolutamente sfuggire.
E poi questa parte che mi fa MOLTA paura e sulla quale richiamo l'attenzione dei Veu:
Qui e là, proprio a loro uso e consumo, sono inserite scene d’umorismo infantile (come ad esempio un corridoio pieno di insetti i cui peti producono esplosioni) perfette per catalizzare l’attenzione del pubblico più giovane, che verrà rapito molto più dall’umorismo, dalla spettacolarità dei colori o delle movenze dei draghi, o dalle acrobazie della piccola Noi, che dalla storia in sé.
Si, credo che convenga in generale che non li vediate più.
Credo dipenda tutto da ciò che uno cerca. Se effettivamente il comparto tecnico è meritevole una chance gliela darò, ma non credo, questa volta, di pagare l'accesso VIP.
Per me è stato bellissimo! Proprio epico, e scritto bene, davvero! Domani scrivo meglio le mie impressioni.
EDIT. A me è piaciuto molto questo film, che pur non essendo un musical, intrattiene con tanta azione e divertimento per più di un'ora e mezza facendoci esplorare il fantastico mondo di Kumandra, una terra inventata apposta per questa avventura ma ispirata dalla cultura sud est asiatica.
Segue qualche spoiler generico sulla storia.
Kumandra è un regno dove umani e draghi convivevano felicemente fino a che il Druun non è arrivato a devastare le terre, portando siccità e pietrificando le persone. I draghi crearono una gemma per difendere Kumandra dal Druun, scomparendo nell'impresa; tutti tranne uno, Sisu, l'ultimo drago.
Dopo cinquecento anni, Kumandra si trova divisa in cinque regni in guerra tra loro, e i popoli mirano al possesso della gemma drago, che è custodita a Cuore, una terra prospera e fertile dove nasce principessa proprio la giovane Raya. Suo padre la addestra a difendere la gemma drago, e lei diventa presto una valorosa combattente, ma commette l'errore di fidarsi di chi non avrebbe dovuto, e così la gemma drago si trova divisa, un pezzo in mano ad ogni popolo, e il Druun ricomincia a mietere vittime in tutta la terra.
È qui che inizia l'avventura di Raya alla ricerca dell'ultimo drago per sconfiggere il Druun, e inizia da sola con il suo fidato Tuktuk, non fidandosi di nessuno. Nelle varie tappe del suo viaggio su e giù per Kumandra, Raya imparerà a fidarsi del prossimo grazie agli insegnamenti del drago Sisu, ingenua e dal cuore puro, e riuscirà non solo nel suo intento di riavere suo padre, ma anche a riunire il regno di Kumandra come lui sognava.
Il film si regge su una storia originale dalla scrittura solida, i dialoghi fluidi e tanti personaggi, alcuni ben approfonditi, altri solo superficialmente sfiorati. Era da tanti anni che non si vedeva un film fantasy puro alla Walt Disney animation Studios, e questo soddisfa appieno le aspettative di un pubblico amante del fantasy, dell'avventura e del mondo videoludico, con scenari mozzafiato, alcuni presentati per troppo poco tempo per essere vissuti fino in fondo, e tanta azione e combattimento animati magistralmente.
Il film, pur essendo fruibile da grandi e piccini, sposta il pubblico di riferimento dall'età di almeno 8-9 anni in su, per il pubblico prescolare hanno lasciato davvero poco, qualche scena della piccola Noi e in generale i draghi, ma non è un film che consiglierei ai più piccoli per le scene d'azione e combattimento, ma soprattutto per il Druun, che è davvero pauroso. In quanto a "genere", il film è godibile sia da maschi che da femmine, ma sicuramente si regge su figure femminili: Raya, Sisu, Namaari. Ai maschi è lasciata la figura di supporto, come Bun e Tong, un po' stereotipati e simili a personaggi già visti (penso ai bambini del villaggio di Moana per Bun, quello che ballava bene, e i mascalzoni di Rapunzel).
La scrittura e la regia sono di prim'ordine, le scene scorrono fluide e incantano, imapuriscono, commuovono dove devono; la comicità è presente ma a mio parere non invasiva e mai troppo volgare, e non concentrata in un singolo personaggio ma distribuita equamente (con maggior rilievo, sicuramente, su Sisu, Bun e Noi). La trama si snoda intorno a un viaggio, è vero, ma le tappe non sembrano forzate e posticce come quelle dei "viaggi" di Rapunzel o di Moana, tutto è dovuto, nell'economia della storia, all'obiettivo principale di rintracciare le parti della gemma drago che si trovano ognuna in uno dei regni di Kumandra e comunque l'azione si snoda bene intorno a ogni tappa senza rallentare la narrazione. Il tono del film è sicuramente epico, e gli scenari stupendi dove è ambientato aumentano la sensazione di epopea che si percepisce fin dalle prime immagini. Alla fine del film sono quasi rimasta a bocca asciutta, tanta era la voglia di continuare a immergermi dentro il mondo di Kumandra, che sembra quasi solo presentato e poco sfruttato nelle sue potenzialità. In effetti si potevano dare ulteriori spiegazioni al Druun, ai draghi ma non sono in fin dei conti necessarie alla storia, e potrebbero essere spiegati in eventuali capitoli successivi.
Le animazioni sono eccelse, pur considerando alcune sbavature nelle solite smorfie che ogni tanto affiorano e ci ricordano le ragazzine e i ragazzi d'oggi su Tiktok, principalmente nelle figure di Raya giovane e il capitano Bun. Raya di per sé è bellissima e molto più adulta delle eroine Disney in CGI degli ultimi 10 anni, ma in quanto a character design forse si poteva fare di più per distinguersi dalle altre principesse; due figure proprio diverse da ciò che abbiamo già visto sono Sisu in versione umana, che ha una forma del viso proprio particolare, e Namaari e sua madre, entrambe con dei tratti forti mai visti in Disney. Invece la versione Drago di Sisu in alcuni momenti affascina, in altri momenti spiazza perché troppo simile ai modelli umani dagli occhi grandi come Elsa o Anna di Frozen. Il Druun è animato magistralmente.
La musica non è un elemento dominante nel film e dovrei riascoltarla meglio per poterla valutare. Diciamo per il momento che a una prima visione non risulta invasiva ma accompagna bene l'azione. La canzone dei titoli di coda non mi ha colpita particolarmente, ma dovrei riascoltare anche quella per valutarla davvero, in quel momento ero presa dalle immagini che scorrevano sullo schermo.
Il messaggio del film, infine, è molto bello e nobile: aver fiducia nel prossimo, ma anche l'unione dei paesi per il bene del mondo dove si abita. Raya scopre che solo collaborando e fidandosi degli altri è possibile raggiungere i propri obiettivi, e attiva persino a delegare quanto le era più caro a chi più l'aveva ferita.
Tutto sommato, il film si inserisce bene nella filmografia Disney dell'ultimo decennio, aggiungendo alcuni elementi di novità, soprattutto nella formula di presentazione (film d'azione non musicale con storia originale), che preludono a un nuovo decennio di produzioni originali a tema esotico, qui in toni avventurosi e epici. Come primo film prodotto ex-novo sotto la nuova guida degli Studios di Jennifer Lee possiamo dirci soddisfatti della nuova linfa creativa, che avevamo solo pregustato in Frozen 2, e che qui esplode in una storia tutta nuova dal ritmo incalzante, che non rinuncia a sperimentare dal lato narrativo e d'animazione (vedasi il prologo e la sequenza de "il piano di Bun"). Siamo ben lontani dalla sperimentazione Pixar, ma la strada imboccata sembra quella giusta. Encanto, il prossimo film Wdas, sembra tornare verso parametri più consueti per la Disney, dato che sarà un musical e avrà elementi magici, ma ben venga la differenziazione dei prodotti anche tramite esperimenti come quello appena visto in Raya.
Probabilmente non sarà una hit per via del target del film: Raya è una principessa ma non accontenterà chi si aspetta una storia alla Cenerentola o Rapunzel, non è una storia d'amore e non è per bambini piccoli. Inoltre non avvicinerà troppo i maschietti perché i personaggi principali sono tutti al femminile e i draghi non sono un esempio di virilità come in Dragon Trainer. In fin dei conti, il pubblico di Raya è forse inesistente, al momento, ma, secondo me, nel tempo saprà affermarsi come una storia di amicizia, fiducia e unità, condita da ottimi scenari e tanta azione, e chissà, Kumandra potrebbe in futuro essere uno scenario perfetto per altre avventure.
PS: Ci sono stati vari edit un po' perchè inviavo per sbaglio il messaggio dal cellulare senza aver finito di scrivere, un po' perché ho dovuto correggere errori del T9!
Grazie Hiroe. Non ho ancora deciso per l'acquisto, vediamo se i miei nipoti lo desiderano.
Hiroe... la tua recensione è davvero ben fatta...
concordiamo con te sul fatto che forse oggi Raya ha un pubblico inesistente... un po' un parallelismo con Atlantis - Pianeta del Tesoro? ci pare di capire che Raya si inserisca nel filone sperimentale alla Atlantis-Pianeta del Tesoro, con cui condivide pure l'autore delle musiche...
questa fissazione per l'era sperimentale anni 2000 che va avanti da 20 anni a questa parte non la capiamo... i film 2000 sono tra i peggiori di sempre e si ostinano su quella linea, mah
così come non capiamo neppure la totale e continua assenza di storie d'amore...
e davvero crediamo che continuare a non rendere equilibrati i film con componente femminile e maschile scompensa molto le storie...
ciò che ci preoccupa davvero è la parte dell'umorismo volgare... sono cose che proprio non riusciamo a digerire e a nostro parere distruggono un film
C'è più amore in questi film che nei precedenti, e non solo amore amore, ma amore fraterno, amore d'amicizia, amore per cose immateriali, materiali, amore per animali, amore per la famiglia, amore per la vita, amore per se stessi.
O dobbiamo rifare Biancaneve ogni Classico?
Già Walt sperimentava, Dumbo è pure amore? Tre Caballeros? Carica dei 101? Il libro della giungla?
Raya ha un pubblico, su Twitter da ieri non si parla d'altro (oltre Sanremo e Wanda) e qualche volta il nome Raya è salito nei Treding.
Hiroe, il Pianeta del Tesoro ci è sempre piaciuto, un ottimo film arrivato in un momento sbagliato e non capito... dell'inizio 2000 è il migliore di tutti, è classico e moderno, sperimentale, ma funziona alla grande anche come storytelling. Dei film dal 2000 al 2009 secondo noi i migliori sono Il Pianeta del Tesoro, La Principessa e il Ranocchio, Koda e Lilo e Stitch. Sugli altri meglio lasciar perdere. Il periodo 2010 salviamo Rapunzel e Frozen perchè sono tratti da fiabe classiche (Frozen è più aulico di Rapunzel), gli altri sono tutti uguali per formula/temi/stile/personaggi. Crediamo che nel periodo 2000-2010 hanno voluto sperimentare ma alla fine i concept art erano innovativi ma poi a film finito sono pressochè tutti uguali (con questo viaggio che occupa tutta la narrazione e le strane coppie comiche)... Frozen almeno si discosta un po' (ha il tema del viaggio ma gli altri temi - famiglia, accettazione del "diverso", inconscio e paura di sé e degli altri - lo rendono maggiormente fruibile e più altisonante, sebbene abbia cadute di stile non indifferenti pure quello). Rapunzel è di impianto più classico così come Tiana ma entrambe hanno un registro comico eccessivo in alcune parti.
Kekkomon, concordiamo con quanto dice Theprinceisonfire... perché non devono fare storie romantiche? sono ormai 11 anni che non ne vediamo più... sarebbe ora che le riprendessero, anche in film di stampo culturale diverso da quello europeo... non crediamo che in Asia o Africa non esista il concetto di amore tra coppie... anzi forse sono ancor più tradizionalisti che nella "vecchia" Europa... quindi perché non adattare una storia asiatica o africana incentrata su una coppia che si ama?
Hiroe, a quanto ne sapevamo volevano adattare una nuova fiaba (ma crediamo non sia una delle fiabe classiche, anche se ci piacerebbe)... se anche facessero una fiaba africana o asiatica o sudamericana o di qualche isola del mondo, beh andrebbe pure bene, ci sono tante culture da scoprire e ci piacerebbe pure... vorremmo solo la facessero romantica...
Quanto a Raya, alcune cose funzionano nel film, la storia ha senso, è vero che c'è il viaggio e l'allegra compagnia, alcune trovate sono davvero buone, Sisu per certi versi ricorda il Genio della Lampada, l'animazione del drago che cammina sull'acqua che si crea e quella dei draghi sebbene abbiano colori per certi versi molto femminili che ricordano un po' i Mini Pony è bella le sequenze 2D introduttive funzionano sempre... è un cartone diverso dal canone Principesco, ha reminescenze di Mulan in alcuni frangenti così come al cinema kung fu (le scritte dei vari Regni - Cuore, Artiglio, Coda, Dorso, Zanna - e le grafiche di presentazione ricordano i cartoni animati giapponesi o meglio ancora i vecchi telefilm stile Super Sentai, tipo Bioman, Goggle V, Megaloman dove a metà vi era la presentazione dei personaggi, luoghi e mostri con il fermo immagine e la scritta, qui uguale)... i castelli sono molto imponenti, e sono presenti (cosa che non credevamo dato che in genere per la cultura asiatica mettono più templi rispetto a palazzi)... ha scene di lotta quelle con Namari e quella a Dorso che ricordano quelle del live action di Mulan a nostro parere . Ha una tematica forte il tradimento e il non fidarsi di nessuno che si sviluppa in scene molto forti, l'addio di Raya al padre, l'aver Raya rinunciato a tutto e la diffidenza di Raya verso il prossimo... inoltre Raya e Namari se le danno di santa ragione e entrambe - perchè alla fine sono entrambe, seppure è Namari ad essere maggiormente accusata dalla compagnia - uccidono, seppure accidentalmente, Sisu... le prime principesse che causano con le proprie mani la morte di qualcuno, un'evoluzione ulteriore rispetto a Elsa che colpisce Anna e rischia di farla morire... segnale questo che ormai tra buoni e cattivi non c'è più la linea di demarcazione netta e segnale che indica probabilmente addio Villain nella connotazione classica così come addio eroine classicamente intese, ma personaggi molto più umani
Più che altro ci ha lasciato un po' perplessi il finale Raya che diventa di pietra prima di tutta l'allegra combriccola e alla fine è Namari, la rivale, a salvare Kumandra... come cosa ci lascia perplessi perchè pensavamo che nel finale Raya avesse maggior ruolo, invece alla fine è Namari quella che salva tutti, ok che Raya si sacrifica per far vedere che è cambiata ma a unire le gemme del drago è Namari, boh, questa cosa ci ha lasciato perplessi
e ci ha lasciato perplessi l'espressione drago-nerd con cui si autodefiniscono Raya e Namari... forse troppo moderna...
umorismo... è nello stile dei classici moderni... dobbiamo dire che a parte la questione degli "insetti bomba" che se non fosse per l'articolo citato, nell'adattamento italiano, non è che si capisca poi molto la volgarità di fondo, anche con Sisu non è che dicano molto nell'adattamento italiano rispetto all'adattamento americano o francese...
Quindi veu l'avete visto?? Non ho letto gli spoiler per non sciuparmi la sorpresa. Sono sorpreso, pensavo lo avreste bellamente saltato e invece l'avete visto subitissimo non ho capito fino in fondo però; promosso? Lo consigliate? Grazie.
Anche a me ha lasciato perplessa la parola "dragonerd", davvero fuori luogo .. ma vabbè per una parola gliela passo...
Che bello che l'avete visto anche voi, veu! L'avevo detto che la volgarità quasi non c'è... E l'umorismo è sostenibile!
Anch'io come day aspetto il vostro verdetto! L'analisi che avete fatto la condivido anch'io!
Visto. Me piaciuto. Lho trovato un film molto epico, serio e dalle tonalità quasi Dark.
Sisu rende tutto più leggero.
Bellissimo significato.
Bellissime scene. Bellissima Animazione.
Hanno creato un mondo magnifico.
Vorrei aggiungere solo uno spunto di riflessione, una domanda aperta, diciamo.
Ultimamente mi sto confrontando con amiche femministe che mi permettono di rendermi consapevole di come molte cose fatte passare per femministe in realtà poi non lo siano.
Riguardo Raya, che palesemente viene presentata dalla Disney come un personaggio di sesso femminile, indipendente, emancipato etc, io di femminile vedo ben poco.
Mi spiego: nel film mi viene mostrata una donna che fa cose considerate da uomo, ma che le fa esattamente come le farebbe un uomo.
Voglio dire, in Mulan il fatto che lei fosse donna è un elemento fondamentale per l'innesco di tutta la storia. In Raya, il protagonista potrebbe essere di sesso maschile e il film non cambierebbe di una virgola.
Credo che per fare pellicole femministe si debba affrontare anche temi legati all'essere donna, non semplicemente cambiare il sesso del/della protagonista.
Non voglio accendere una polemica ma sono curioso di conoscere la vostra opinione in merito.
Eh lo diciamo in tanti qua dentro. La Disney ha l'ingenuità (presunzione?) di eliminare le storie d'amore, di eliminare i principi, di far imbracciare un'arma a una donna e a mascolinizzarla per ingraziarsi il sentiment moderno. Il problema è che spesso sono parte delle stesse femministe ad essere un po' confuse, per usare un eufemismo, e a non sapere ciò che veramente vuol dire essere donna nel mondo di oggi, e non lo fai togliendo eleganza e amore. Per fortuna Raya si salva e non hanno esagerato, il legame che la lega al padre credo sia stato trattato con la giusta prospettiva. Il padre stesso ha un modo di trattare la figlia diverso da ciò che avrebbe con un figlio maschio (ci ho visto parecchio un parallelo con Mulan e suo padre), la figlia è tutto il suo mondo e ha preso anche il posto della moglie presumibilmente scomparsa.
l'abbiamo visto sì, è vero. volevamo farcene un'idea.
abbiamo indicato i punti pro e contro. Di fatto, come dice Camaleone, alla disney non hanno capito che non è che una donna deve fare l'uomo per essere femminista... questo è molto svilente... una donna per essere tale deve essere donna, femminista è essere donna.
per esempio, troviamo molto più femminista la Aurora di Maleficent 2 che non Raya... perchè Aurora pur non indossando armature e non sguainando spade comunque è più femminista perché vuol essere madre, moglie, donna e non si vergogna di niente nè si vergogna di amare il principe azzurro e di lottare per un amore alla Romeo e Giulietta (perchè di fondo in Maleficent 2 c'è lo schema Romeo e Giulietta)...
Raya comunque è positiva nell'essere figlia e questo è un ottimo elemento.
Quello che non va secondo noi è il fatto che nel finale Raya non abbia ruolo, insomma è lei la protagonista e questa cosa non la troviamo giusta
Così come troviamo veramente un difetto di un po' tutti i film dell'ultimo decennio quello di non usare l'inquadratura sui personaggi centrali e la musica intensa nel momento clou del film...
ci spieghiamo:
in Rapunzel, Gothel precipita dalla torre e Rapunzel è colpita, ma poi velocemente deve pensare a Flynn... (stessa problematica che avevamo notato ne La Bella e la Bestia, Gaston muore e stop, Belle corre subito a pensare alla Bestia ferita... stessa cosa nel Gobbo di Notre Dame con la caduta di Frollo... è vero che sia Gothel sia Gaston sia Frollo sono i cattivi del film, ma forse un po' di gioco maggiore nello sconvolgimento dei protagonisti sarebbe dovuto, almeno da caratterizzarli meglio... è vero che comunque nei tre film la sequenza è "evitata" per dar spazio al dopo - la morte di Flynn o della Bestia e l'accettazione di Quasimodo)... tornando a Rapunzel, al momento della morte di Flynn c'è pathos, poi però nel ritorno dai genitori, la sequenza è pressochè muta (almeno il gioco di sguardi però c'è)
in Frozen al momento del congelamento di Anna tutto è silenzio, Elsa è di spalle... va bene la sequenza in silenzio e i singhiozzi di Elsa
se in questi 4 film (Rapunzel, Bella e la Bestia, Gobbo e Frozen) alcuni aspetti possono essere superati, diverso è nel caso degli altri film.
in Oceania il momento della consegna del ciondolo a Te Fiti e della trasformazione di Te Fiti è troppo veloce.. poca enfasi musicale, poco gioco di sguardi
in Raya prima Sisu è uccisa e il pathos è al minimo storico, poco gioco di musica e di recitazione dei personaggi... rende molto la sequenza dell'acqua che si ritrae dall'alveo, quello sì, ma tutto giocato molto di fretta... il senso di colpa di Raya e Namari dov'è? poi nel climax Raya diventa di pietra e Namari unisce le pietre... ma anche qua... una maggior sequenza, una lentezza maggiore nelle scene, quando Raya diventa di pietra avrebbe potuto essere giocato in maniera maggiore... maggior musica sulla trasformazione, maggior controllo della scena, inquadratura maggiore sulle parti in cui diventa di pietra, maggior sofferenza anche da parte degli altri, insomma rendere VERO E PROTAGONISTA IL SACRIFICIO DI RAYA, girata com'è sembra che Raya sia un personaggio come gli altri, diventa di pietra lei che dà il titolo al film e chissenefrega... questa cosa non la capiamo proprio... la trasformazione in ghiaccio di Anna è decisamente più empatica, così come lo è pure quella di Kida (e sapete che non siamo per niente fans di Atlantis) ma sono maggiormente empatiche pure le sequenze della morte di Megara in Hercules (film dal tono scanzonato e leggero)... perché qui hanno fatto una cosa simile? ecco questo significa che c'è molto da lavorare nella sceneggiatura e nella regia
Io veu purtroppo associo tutto questo alla nuova sensibilità dei giovani d'oggi abituati ai videogame, tiktok e YouTube. È tutto veloce, tutto un videoclip dal montaggio frenetico. Guai la riflessione e i momenti di raccoglimento e di pausa, sono considerati dagli addetti ai lavoro la morte di un film. Senza parlare dei dialoghi, sacrificati sempre più dall'azione.
ma quello che diciamo noi è che ci può essere azione, ecc. però alcune sequenze clou vanno focalizzate meglio... quindi maggior dinamica di sguardo, espressione, inquadratura, studio della reazione umana, ecc, ovvero la somma del gioco di sceneggiatura/musica... questo non rallenta un film, ne dà invece quella nota di cura di cui si sente del tutto la necessità
Assolutamente d'accordo. Credo che il film abbia del potenziale, pur non essendo perfetto, ma i momenti drammatici presenti sono trattati talmente velocemente che se ne registra solo l'aspetto informativo e non quello emotivo. Come alcuni dicono "la recitazione è reazione", solo che qui le reazioni sono tutte ridotte al minimo. Paura di non rientrare dentro un certo minutaggio? Fate film più lunghi o storie più semplici!
Sempre lì siamo, "freakin'" (ma vorrei dire bel altro) political correctness.
Visto!
Cercherò di recensire senza dilungarmi eccessivamente e senza inserire spoiler.
L'overture del film all'insegna dell'estremo impatto drammatico incanta e inganna, promettendo un'epicità nel conflitto che, malauguratamente, non avrà approdo nello sviluppo della trama.
E così, le idee migliori della pellicola sembrano concentrarsi tutte nella prima frazione, dove si presentano le ambientazioni - visivamente magnifiche - e facciamo la conoscenza degli unici personaggi che verranno dipinti e caratterizzati a tutto tondo, senza esclusione di qualsivoglia sfaccettatura: Raya e Namari.
Le due protagoniste umane funzionano e donano profondità al canovaccio grazie agli archi narrativi speculari che convergono, in perfetta simmetria, sia nell'incipit della trama che nella sua chiusura.
La parte centrale del racconto - segnatamente dall'ingresso in scena del drago Sisu - mostra debolezza nella sceneggiatura, appesantita da una struttura ripetitiva e frettolosa, che sposta in maniera frenetica le vicende di regno in regno, con aggiunta di personaggi secondari perlopiù abbozzati e tutti inevitabilmente compromessi dall'avere un'unica motivazione comune (riabbracciare i propri cari), pregiudicando la rilevanza effettiva dell'apporto di ciascuno in termini di arricchimento della narrazione.
Ed è proprio nella lunga sezione centrale che emerge quell'indecisa e repentina alternanza di toni che ha penalizzato i classici moderni: non viene concesso il tempo per assorbire emotivamente un evento drammatico che immediatamente irrompe la comicità, spesso naif ma, fortunatamente, mai davvero volgare (il merito è anche dell'adattamento italiano, estremamente raffinato).
Il drago Sisu, sfruttando in maniera sfacciata l'eredità del Genio, costituisce una presenza gradevole e tenera, spesso più divertita che divertente, ma risente di un design oggettivamente agghiacciante.
La vera pecca della pellicola è però l'elemento "action", che non solo non riesce nell'intento di creare tensione (poiché non vi è mai la sensazione reale di pericolo) ma priva la narrazione di minuti importantissimi da spendere nello sviluppo e nella caratterizzazione dei (moltissimi) comprimari.
La colonna sonora svolge il suo mestiere con delicatezza, senza lasciare un'impronta indelebile ma adeguandosi placidamente all'incedere della storia.
Buono il finale, che riprende l'epos del prologo, ma l'approccio acerbo della regia lascia l'amaro in bocca al pensiero dell'impatto emotivo che le stesse vicende avrebbero potuto trasmettere sorrette da scelte diverse.
Nel complesso, un film grazioso, moderno ma non dissacrante, che si inserisce senza infamia nella tradizione dei classici Disney. Manca la lode, manca il cuore, manca la vera magia Disney che, da troppo tempo, si respira solo per brevissimi attimi, sepolta dalla patina della comicità forzata, del conflitto abbozzato, dell'amore sussurrato ma non vissuto.
Voto: 6,5
P.S. Non ho trovato alcun punto di incontro con Atlantis-L'impero perduto che, pur pieno di difetti, reputo un film molto più coerente tematicamente e sicuramente più riuscito.
Sarò breve.
Il film mi ha lasciato indifferente. Prima e ultima parte sono prevedibili e troppo imbottite di retorica e buonismo; l'atto centrale (per intenderci: dalla comparsa di di Raya adulta a Coda fino all'arrivo a Zanna) è decisamente migliore, sostenuto da un buon ritmo e azione.
Ciò che mi ha convinto di più è il world-building ricco e dettagliato, con ambientazioni veramente intriganti.
Come film di avventura/azione, il risultato è piuttosto scarso e insoddisfacente, a partire da una trama non all'altezza; d'altro canto, il pubblico più infantile sarà forse deluso dalla mancanza di comicità... insomma né carne né pesce.
comunque facendo un paragone tra Oceania e Raya troviamo che il finale di Oceania è decisamente più d'impatto, almeno Vaiana lì ha un grandissimo ruolo e la musica e la sequenza è davvero ben fatta, mentre Raya purtroppo nel climax finale proprio non fa nulla, viene parcheggiata lì in panchina e stop, fa tutto Namari alla fine e questa cosa della protagonista che non fa nulla durante la sequenza finale ci ha lasciato molto l'amaro in bocca... ci direte che anche Megara, Esmeralda e Jasmine non sono le artefici del finale così come Ariel e Aurora e in tutte è il Principe ad avere il ruolo nella sconfitta del cattivo di turno... ok è vero ma le sequenze con queste sono decisamente fatte meglio, le ragazze sono il motore della storia mentre Raya ci viene presentata come femminista e tutto e poi non fa nulla di nulla nel finale, la troviamo proprio una scelta assurda
Io invece ci trovo potenza nel finale, la forza di Raya sta nel dare fiducia ad altri e fare un passo indietro. A me è piaciuto molto e mi è parso un fattore originale e vincente del film.
secondo noi per come è gestita la scena non rende per niente... non c'è pathos in quella sequenza... ok dar fiducia agli altri ma una miglior resa come sceneggiatura/musiche/ecc era meglio, così sembra solo un frammento episodico e Raya non ne esce bene a nostro parere. avessero mantenuto la stessa scena ma dato risalto in altro modo ci stava... e poi scusate ma Namari è un personaggio secondario ed è lei che salva la situazione? questo mescolamento dei ruoli in cui uno non si rende nemmeno più conto di chi è il protagonista e chi no e tutti hanno più o meno lo stesso ruolo ci sembra aberrante e genera confusione
Namari è l'antagonista, non propriamente un personaggio secondario. Raya e Namari sono le facce di una stessa medaglia e secondo me il senso di entrambe lo si coglie nelle loro contraddizioni e compensazioni. Tra l'altro vorrei sottolineare come abbiano escogitato un modo elegante per pietrificare la gente, avrebbero potuto farlo facendo assumere delle facce spaventate e atterrite, invece quella posizione votiva, quasi a voler offrire qualcosa oppure pregare l'ho trovato molto stiloso. Ma quasi certamente la ragione sarà data per evitare immagini inquietanti per i bambini (cosa che in passato non avrebbe rappresentato alcun problema rispetto a tutta questa paranoica attenzione a non urtare la loro sensibilità che hanno oggi, mi piacerebbe vedere tra qualche anno come crescono con questo continuare a tenerli sotto una campana di vetro, ma questo è un altro discorso...).
Io quella posizione l'ho intesa subito come quella di uno che attende che piova e che le mani a conca si riempiano d'acqua!
Comunque veu secondo me non è indispensabile che sia l'eroe dellavventura a fare tutte le gesta importanti. Il senso del film è proprio quello, l'unione è la vera forza.
Questo non toglie che si poteva dare più pathos alla scena, come dite voi, ma il messaggio a me arriva forte e chiaro. Non sarebbe stato lo stesso se avesse fatto tutto Raya. Il cerchio l'hanno fatto chiudere a Namaari, che sul momento tra l'altro esita e vorrebbe andarsene, ma poi torna e sistema tutto. Senza questo atto, Raya non avrebbe raggiunto l'obiettivo di riunire Kumandra, perché avrebbe voluto dire che le due erano ancora nemiche e il regno non si sarebbe riunito.
Hiroe hai scritto per errore il commento di Raya sul topic di un altro film, ti dispiacerebbe riportarlo anche dall'altra parte? Grazie .
Secondo me c'è stato un errore... Stavo leggendo il tpic di Raya e ho cliccato su rispondi .. mah!
Provveduto a spostare i messaggi.
Grazie e scusate se è stato un mio errore!
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