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> La Spada nella Roccia (Live-Action), Disney + / ex Walt Disney Pictures
Hiroe
messaggio 22/2/2023, 10:23
Messaggio #49


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CITAZIONE (nicolino @ 22/2/2023, 7:59) *
Sì, sarebbe un bellissimo cast, con la sola nota amara che, ad oggi, è impensabile mettere l'unico attore nero come cattivo. Guardate le recenti polemiche sulla serie netflix Mercoledì.

SPOILER GROSSI PER CHI NON HA VISTO MERCOLEDÌ
Non mi sembra che lì il cattivo fosse nero... Diciamo c'era il sindaco non proprio pulito e il figlio un po' bricconcello e bulletto ma i peggio di tutti nella serie sono i bianchi, con la cattiva e il ragazzo del bar no?


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veu
messaggio 18/10/2023, 22:56
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Dal sito The Disinsider:

A Sword in the Stone remake has been in the works since 2018 with Juan Carlos Fresandillo attached to direct. The film had multiple production start dates but nothing ever materialized. Sources tell us that the film is in the works still but Fresnadillo has since left the project.



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Daydreamer
messaggio 4/3/2024, 20:38
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La spada nella roccia, il regista dubbioso sulla realizzazione del live-action Disney: “Non penso si farà”.

Articolo su BadTaste
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Hiroe
messaggio 5/3/2024, 19:06
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Meno male, se dovevano farlo come gli altri è meglio così, però un film sulla genesi di Re Artù avrebbe avuto un sacco di fascino...


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Fulvio84
messaggio 5/3/2024, 20:35
Messaggio #53


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Ogni classico che scampa il remake live action è un classico fortunato


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messaggio 7/3/2024, 1:02
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CITAZIONE (Fulvio84 @ 5/3/2024, 20:35) *
Ogni classico che scampa il remake live action è un classico fortunato

Sicuramente! eheheh.gif però non mi dispiacerebbe un film su quel tema, ma non un remake del cartone, con più o meno la stessa trama... Sennò chissà che terrore Anacleto in CGI completamente inespressivo ma parlante...


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theprinceisonfir...
messaggio 7/3/2024, 22:27
Messaggio #55


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CITAZIONE (Fulvio84 @ 5/3/2024, 21:35) *
Ogni classico che scampa il remake live action è un classico fortunato

Mai affermazione fu più giusta.
Anche Bambi sembra che possa salvarsi, stando alle ultimissime news (la regista ha abbandonato il progetto), e lo stesso Iger qualche giorno fa ha confessato di aver cancellato in maniera cautelativa molti dei film in produzione, per evitare nuovi flop che possano minare la credibilità dello studio.

Io è da mesi che vi dico che il live action della Sirenetta è stato lo spartiacque definitivo, in tal senso...


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Hiroe
messaggio 8/3/2024, 0:09
Messaggio #56


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Si, hai ragione.. dai meno male ci evitiamo tante cose inutili... Era un brand tremendo nella concezione e nella realizzazione... Speriamo trovino filoni interessanti. È chiaro che abbiano preso quella strada visti i risultati al botteghino prima del COVID, ma ora il mercato è cambiato, e devono adattarsi.. purtroppo sono i prodotti fatti male ad allontanare il pubblico.


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messaggio 8/3/2024, 0:16
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l'unico che speriamo sia salvo dalle cancellazioni è Biancaneve... anche perchè è finito da un bel pezzo e sarebbero deficenti a cancellarlo (sia per il danno all'immagine sulla prima principessa - che sarebbe irreversibile e non avrebbe alcun senso distruggere così Biancaneve e dimostrare al mondo che il primo film animato va buttato via perché l'idea che passerebbe è quella, sia perché significherebbe buttare via un sacco di soldi)... certo che se lo cancellano, chiudiamo con la disney tanto non ci piace affatto come casa di produzione (e siamo felicissimi di non aver mai dato un soldo a disney+)
La Sirenetta ha avuto il suo peso soprattutto perché la disney ci ha sguazzato nelle polemiche perdendo ogni credibilità... senza contare i due pesi e due misure della disney: pompare a dismisura la Bailey e lasciar affondare la Zegler
per gli altri progetti alla fine pazienza, ci sarebbe piaciuto Hercules o Maleficent 3 (con Aurora e Malefica senza stravolgimenti cretini come fecero con il sequel di Biancaneve e il Cacciatore, quell'orrendo Il Cacciatore e la Regina di Ghiaccio la cui esistenza non avrebbe neppure dovuto lontanamente essere pensata e dovrebbero bruciare i nastri, odiato pure dagli attori, ricordiamoci Hemsworth che lo definì una porcheria totale) e avrebbero potuto funzionare ma alla fine si sapeva che la moda live action sarebbe finita, il problema è vedere ora che faranno perchè solo fare sequel animati di film come Oceania o Zootopia o Encanto beh potevano risparmiarseli eccome
e il settore live diventerà un guazzabuglio da schifo come per anni è stato, ma contenti loro


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messaggio 8/3/2024, 0:52
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Veu Biancaneve non verrà cancellato: ormai l'uscita al cinema è stata annunciata e ci sarà, magari sarà soltanto con promozione al minimo per evitare emorragie economiche.

I progetti cancellati a cui si riferisce Iger credo siano i classici animati "originali" in produzione (poiché in quell'intervista sostiene anche di essersi seduto con chi ha lavorato a quei progetti per visionare quanto già realizzato e analizzarne le pecche) e i live action in pre-produzione (quindi i vari Spada nella roccia, Bambi, Gobbo di Notre Dame)

Hercules, invece, potrebbe avere il live action dopotutto, ma il budget richiesto dai Russo era altissimo (parliamo di circa 300 milioni di dollari, più di quanto speso per la Sirenetta) e pertanto non possono procedere ora: il destino è appeso al filo della performance di Oceania.

Altri live action difficilmente verranno prodotti perché i classici rimasti o sono storie troppo "antiche" e distanti (a loro parere) dalla sensibilità odierna, oppure presentano una problematica di non poco conto, e cioè personaggi principali di etnia prettamente caucasica (Rapunzel, Frozen) e Iger ha fatto capire tra le righe che non vi saranno più cambi di etnia forzati (e ci credo, dopo la batosta presa con La sirenetta hanno imparato la lezione), perciò non possono essere realizzati negli USA di oggi.

Pocahontas poi sappiamo che non è più adattabile per un insieme di ragioni (oltre a tutte le problematiche storiche di cui abbiamo parlato a lungo, ce n'è anche una di aderenza geografica al ruolo, perché la Virginia che si vede nel cartone animato non esiste, essendo la regione in realtà poco interessante esteticamente, piatta e acquitrinosa come i nostri Paesi Bassi, e non ricca di canyon e cascate e tutte le altre bellissime ambientazioni del classico che, forse, rappresentano di più gli scenari di alcuni Stati del Sudamerica).

Messaggio modificato da theprinceisonfire il 8/3/2024, 0:54


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messaggio 9/3/2024, 0:03
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Theprinceisonfire, speriamo per Biancaneve anche perchè sinceramente è l'unico film che ci interessa davvero vedere come fanno... e sarà davvero l'ago della bilancia per nostre decisioni future, l'abbiamo sempre detto ... il cartone ci accompagna da quando siamo bambini (l'abbiamo visto al cinema alla fine anni 80) e pensare a come stanno remando tutti contro il live action per motivi davvero inspiegabili ci fa davvero rabbia e non lo concepiamo... (così come troviamo assurde le motivazioni per cui il film valga meno perché non è degli anni 90, come se fosse qualcosa non degno di essere al passo con gli altri, oppure si dice che non può essere toccato per sequel o remake trincerandosi dietro idee senza senso che non hanno fatto altro che distruggere la popolarità di un personaggio , Biancaneve, che per anni nell'immaginario collettivo è stato il marchio della disney tanto quanto, se non di più, di Topolino e Trilli)
che poi noi siamo sempre stati favorevoli a rifare i vari film (tutti pure quelli complicati come una Pocahontas o anche quelli che pure non ci sono mai piaciuti tipo Atlantis) quindi non è due pesi e due misure, per noi se rifacessero l'intero catalogo versione live bene, ci fa incavolare come delle bestie sentire che un film come Biancaneve debba essere criticato dal primissimo annuncio perchè demodé... ma i live action non dovrebbero aver come presupposto proprio rilanciare i film demodé? Biancaneve avrebbe dovuto essere il primo ad essere realizzato e non tra gli ultimi e rimandato in eterno

comunque pensiamo che la cultura del cinema sia ormai troppo distante dai nostri gusti (tranne Biancaneve non c'è un solo film che ci interessa annunciato o sul set), forse davvero smettiamo di seguire il cinema e ci concentriamo su altro... intanto ultimamente, diciamo la verità, guardiamo pressoché solo i talent stile Amici o i giochi televisivi (l'Eredità, Affari Tuoi, ecc) o eventi musicali... non c'è proprio nient'altro che ci prende (magari un po' Terra Amara quando è movimentata)... per il resto , davvero stiamo riflettendo davvero sulla nostra esistenza e stiamo facendo anche noi delle scelte che ci portano a prendere decisioni, magari drastiche , ma che stanno diventando sempre più inevitabili...


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Daydreamer
messaggio 9/3/2024, 7:27
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Beh dai veu, avete sempre i film cappa e spada francesi, Wicked e il filone delle fiabe dell’Europa dell’Est per citarne qualcuno. Anch’io sono deluso, il cinema che è sempre stata la mia prima passione oggi è subalterno ad altro, ma credo che qualcosa uscirà sempre a suscitare la nostra attenzione: Wonka, i film di Dune, le opere tratte da Il Signore degli Anelli…wink.gif
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veu
messaggio 9/3/2024, 20:07
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sì ma i film dell'europa dell'est complice l'idea occidentale bislacca che le fiabe le fa solo la disney mai vengono acquistati in italia e li dobbiamo vedere sempre in straniero, spesso non capendo niente (ringraziamo solo SubClassics che ne subba qualcuno e almeno capiamo cosa dicono)
i film francesi di cappa e spada speriamo proseguano ma passano tutti sottotono in generale mentre si parla solo delle opere americane (seppure nella maggioranza dei casi molto trash)
Dune non è un franchise a cui siamo affezionati, lo vediamo ma è una visione senza l'hype, stesso dicasi di Wonka o Wicked...
il Signore degli Anelli va a periodi... ci piace e ci interessa ma dopo averlo visto dobbiamo depurarci dal fantasy perchè ne ha troppo (e per la serie tv diciamo che abbiamo molte difficoltà a ricordare i nomi dati i numerosi personaggi)

sinceramente qualcosa vediamo mica siamo chiusi a non vedere niente ma interesse non ne abbiamo, siamo onesti... nè aspettiamo chissà che...
non c'è il film che ci faccia dire "questo lo voglio proprio vedere a tutti i costi"... quello era il remake di Biancaneve (seppure sappiamo già da ora che non avrebbe portato incassi alti nè merchandising complici anche i fans disneyani che portano alle stelle insolenti eroine che sono sprezzanti di tutto e non gliene frega niente nemmeno dei parenti o esclusivamente, immagini non certo rientrano nella categoria dei principi educativi che dovrebbero avere)... ormai siamo ARRABBIATI neri e depressi e questo pensiamo si sia capito dai vari ultimi messaggi...

saremmo interessati se facessero un remake fatto bene dei film di Sissi degli anni 50 che ha davvero tutto quello che ricerchiamo nei film, ecco quello ci piacerebbe molto ma davvero molto... e lanciarla anche nel merchandising perchè siamo stanchi di vedere merchandising in generale di roba che non ce ne frega niente, tant'è che non acquistiamo neppure prodotti

comunque sinceramente ora come ora siamo proprio stufi del cinema, non ci attira attenzione... solo la noia (per citare la canzone di Angelina Mango)


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theprinceisonfir...
messaggio 10/3/2024, 1:42
Messaggio #62


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Su Dune concordo con i Veu, è quel tipo di cinema da tipici maschi nerd che adorano Nolan e che sinceramente non incontra proprio il mio gusto.

I film francesi di cappa e spada passano estremamente in sordina anche perché non c'è quasi mai un tour di promozione globale che interessi anche l'Italia, basti pensare che con ben 2 film dei Moschettieri non si è mai vista Eva Green in show superpopolari come "Che tempo che fa".

Wicked per me è tremendo già dai trailer, non lo considero proprio...sarà roba da razzie awards.

Sul Signore degli anelli, c'è da dire che la serie a livello visivo è stata perfetta, ma nella trama ha avuto varie pecche che potrebbero essere evitate nel proseguo, e di certo l'attesa biennale tra una stagione e l'altra è abbastanza controproducente. Detto ciò, penso che sia l'unico prodotto che onora il concetto del fantasy "vecchio stampo" (atmosfere sognanti, mondi immaginifici e coloratissimi, buoni sentimenti, niente contenuti sessuali espliciti o volgarità ma quel briciolo di horror che genera tensione), e già per questo andrebbe sostenuto.

Quanto alle fiabe cinematografiche, purtroppo ogni volta che hanno provato a proporne una originale ha floppato al botteghino, anche quando era di altissimo livello (come Stardust). Le uniche che hanno avuto successo sono state i remakes live action che hanno preso l'onda della nostalgia, ma tolta Cenerentola (ormai divenuto un vero e proprio classico delle feste) e La bella e la bestia (sostenuta principalmente da Emma Watson e dal cast all-star) le altre sono sparite del tutto anche nella cultura popolare, basti pensare al live action di Aladdin che è stato già dimenticato completamente insieme ai suoi attori protagonisti.

Sul remake di Sissi, purtroppo credo sia impensabile perché di recente l'imperatrice è stata protagonista di moltissimi racconti in tv e al cinema, ma tutti volti a destrutturare il personaggio e a metterne in luce le ombre. In generale, un racconto biografico che assume toni fiabeschi non rappresenta il gusto odierno e non sarà prodotto con molta probabilità in questo decennio. Anche perché le stesse produzioni in costume, essendo costosissime, sono enormemente calate per numero negli ultimi anni, anche a Hollywood.

Oltretutto, ricordiamoci che Shakespeare in love, una versione fiabesca della vita di Shakespeare in salsa romantica, non è riuscito a creare un filone ed è oggi (ingiustamente a parer mio) considerato tra i peggiori film premiati all'Oscar della storia.

Si potrebbe sperare nel "Nosferatu" di Eggers in uscita a dicembre per il futuro delle fiabe gotiche/dark, ma ho l'impressione che flopperà e che comunque virerà a tal punto verso l'horror da non poter essere accostato al Dracula di Coppola ma, piuttosto, a racconti come Penny Dreadful (che personalmente ho amato, ma è horror molto più di quanto non sia romanzo gotico).

I film dell'Est Europa sono spesso meravigliosi a livello visivo (penso a "Pattini d'Argento" "lo zar e la ballerina" e altri) ma le trame e gli sviluppi sono molto deludenti, la recitazione appare poco incisiva, forse anche per colpa di adattamenti e doppiaggi non all'altezza (essendo considerati prodotti di serie B a livello commerciale, ottengono pochissimi fondi anche per la distribuzione).

Credo, infine, che con "Il gladiatore 2" potremmo assistere ad un ritorno dell'epica e che potrebbe aprire la strada a nuovi adattamenti dei miti greci e romani, il genere "peplum" che è stato completamente abbandonato dopo Troy e Alexander. Una serie o un film ad altissimo budget sull'Odissea ad esempio sarebbe davvero spettacolare, ma anche le Argonautiche e altri potrebbero riservare ottime sorprese. Certamente se dovesse floppare anche Il gladiatore 2, avremmo una pietra tombale anche su questo possibile revival.

Tutto considerato, il futuro di questi generi nella settima arte non appare fra i più rosei. Forse dovremmo iniziare a creare gruppi di lettura e puntare sulla narrativa dove non solo sono fruibili i vari classici ma anche a livello contemporaneo ci sono molti esempi di saghe appassionanti.

Messaggio modificato da theprinceisonfire il 10/3/2024, 1:46


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messaggio 10/3/2024, 11:18
Messaggio #63


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Grazie dei commenti, ma non capisco cosa c'entri il vostro discorso con la popolarità e il successo commerciale di un film per goderne e apprezzarne la visione. Se un film è bello, o molto personalmente piace, questo è ciò che conta. Al massimo il rischio è che, se il successo non arriva, non se ne facciano più.

Qui il discorso è nato dal fatto che che non facciano più film belli o che interessano (per questo i veu hanno perso interesse), non che questi debbano per forza ricever il plauso della critica o del grande pubblico in generale smile.gif.
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winnie & pimpi
messaggio 10/3/2024, 12:46
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Io sinceramente scrivo poco sul forum perché di base non condivido la visione che molti di voi hanno. In tutta onestà non vedo differenza tra il vostro atteggiamento e quello degli attuali dirigenti della Disney. Di base pensate che il problema del cinema di oggi siano i soggetti scelti, e che la soluzione sarebbe quella di capire quali storie l'ampio pubblico vuole vedere. Ma la Disney sta facendo proprio questo, avete solo idee diverse su quello che il pubblico vorrebbe, ma il risultato secondo me non cambia.

Non dico che la scelta di una storia avvincente non sia importante, ma è inutile se non si vuole assumere artisti veri e non si si da la libertà agli artisti di raccontare quello che vogliono.

Ma cosa sarebbero La Sirenetta e Pocahontas senza Glen Keane e Alan Menken?
Lo vediamo dai cheapquel, la differenza la fanno gli artisti coinvolti.

Del resto i remake live action hanno le stesse storie dei classici originali, per cui se quello che conta è davvero solo la storia, per logica non potrebbero venir fuori dei film cosī brutti.

A mio avviso il problema del cinema di oggi ( ma anche della letteratura non a caso) è che al centro non ci sono più i talenti e gli artisti. I registi e gli sceneggiatori per poter lavorare devono accettare soggetti imposti dai produttori e manager. Per forza di cose vengono fuori prodotti mediocri, perché sono fatti controvoglia. A questo si deve aggiungere che pure le personalità dei personaggi devono essere fatte secondo direttive stabilite. Fare cinema è diventato un lavoro di ufficio come qualsiasi altro. Non c'è più nessuna libertà creativita, il che vuol dire nessuna creativitità.

Stesso discorso vale per la scelta degli attori, il più delle volte vengono scelti solo per la popolarità, anche se sono completamente inadatti al ruolo. Difficile che il pubblico riesca ad affezionarsi ad un personaggio quando già la scelta degli attori è improbabile. Penso ad esempio all'assurdo casting di Williem Dafoe (68 anni ma ne dimostra anche di più) per interpretare Van Gogh che é morto a soli 39 anni! Oppure prendere attori senza doti canore per fare musical. Ma pensano davvero di attirare i fan dei musical prendendo gente che non sa cantare? Come si può pensare di essere credibili?

Per cui per me è inutile star qui a discutere di quali storie dovrebbero adattare, prima voglio vedere gli studios investire sui talenti veri.


Le canzoni di Moana 2 sono state affidate a due donne quasi senza esperienza. Non posso fare a meno di pensare che siano state prese solo perché donne. Ma dove pensano di arrivare lavorando così?



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Day il mio discorso è più una panoramica sul perché i generi che piacciono ai Veu hanno perso popolarità e sono sempre meno le produzioni che potrebbero, anche in prospettiva, esaudire ciò che cercano; in questa ottica è necessario guardare agli incassi e alle possibilità economiche dei vari film in uscita, altrimenti ogni esperimento rimane un caso isolato (ad esempio, magari Nosferatu sarà meraviglioso ma se flopperà sarà una pietra tombale sul genere e nei prossimi anni dovremo scordarci le fiabe gotiche).

Sulla libertà artistica sono d'accordo con Winnie, ma alla fine si riconduce sempre il tutto ai soldi e al botteghino. Un tempo potevano osare perché gli incassi cinematografici erano enormi (dagli anni '90 ad oggi il mercato si è contratto più del 40 per cento in termini di biglietti staccati), mentre oggi con lo streaming, la tv, l'intrattenimento dei social ecc. non è più pensabile investire denaro che non sia in qualcosa di "sicuro". E per i produttori, sicuro significa familiare, perciò sequel o soggetti che sembrano scritti dall'intelligenza artificiale... Wish è stato esemplare in questo senso.

Paradossalmente, il cinema italiano è un po' più slegato da questa logica, perché con i fondi cultura vengono finanziati moltissimi film a prescindere dall'appeal commerciale, purché abbiano rilevanza artistica. Infatti negli ultimi anni il cinema italiano ha sfornato molti film di qualità, purtroppo non nel genere costume/fiabesco/epopea che piace a molti di noi, in quanto comunque per quelle produzioni oggi come oggi servono 20-30 milioni di euro almeno, e queste cifre i fondi cultura non possono coprirle...

E comunque c'è chi va a briglie sciolte verso una visione artistica senza compromessi: Lanthimos con "Povere Creature" ha sovvertito tutte le regole della commedia azzardando un film difficilissimo, unico in ogni sua componente a partire dalla cinematografia.

Ma anche T.I. West (i suoi X e Pearl sono già cult) o il figlio di Cronenberg (Piscina infinita su tutti) hanno realizzato film coraggiosissimi. Certo, fa pensare che l'horror sia di base il genere in cui vi è più arte e sperimentazione al giorno d'oggi...

Ps Winnie proprio perché non condividi un punto di vista faresti bene a scrivere, più opinioni ci sono migliore è la discussione! E non vuole esserci una dittatura di pensiero, anzi, viva la diversità nei pareri e non solo!

Messaggio modificato da theprinceisonfire il 10/3/2024, 15:11


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Anch'io mi associo a prince e invito tutti a scrivere. Winnie gli artisti e i talenti ci sono, come da sempre, è l'ingerenza dei produttori che ribaltano e fanno riscrivere tutto il vero problema, modus anch'esso da sempre esistente, ma che oggi è diventato opprimente, per le ragioni ben espresse da prince. Non credo che molte idee che auspichiamo, come il ritorno delle storie d'amore non siano considerate dagli artisti, è l'agenda politica e i produttori che l'ascoltano che censurano tutto ciò, si pensi a quello che gli artisti hanno fatto trapelare con la protostoria di Wish e di Star Boy. La novità è che gli artisti e gli attori adesso stanno sempre più denunciando questa cosa (scusate se il paragone è impari e cito l'ultimo esempio che ricordi, quello di Dakota Johnson e il suo Madame Web, però come lei, tanti artisti iniziano sempre di più a palesare la loro insofferenza. Non credo porti a grossi ribaltoni, ma forse i capocchia inizieranno a tirare un pò il freno a mano).

Purtroppo è un circolo vizioso in cui si vede poco la luce della soluzione. L'intrattenimento è cambiato completamente e forse ci si dovrà semplicemente accontentare di poche pepite e pochi cult personali, come sempre prince ha ben indicato.

Ps. le canzoni di Moana 2 sono state affidate a due donne senza esperienza...Ma il lavoro è stato affidato a loro perchè donne e probabilmente appartenenti ad una minoranza etnica. Ecco cosa c'è. La politica che si insinua nell'arte come un cancro. Che ipocritamente si finge inclusiva, quando la vera inclusione dovrebbe riguardare il talento vero, indipendentemente da dove provenga, dando naturalmente a tutti e a tutte le stesse possibilità di dimostrarlo.
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Lo streaming non aiuta, ma se Barbie è il più grande successo della storia della Warner Bros, vuol dire che influenza fino a un certo punto e che il pubblico quando vuole in sala ci va, anche per film d'autore come Parasite.

Faccio notare che negli anni 90 gli incassi sono aumentati nonostante il diffondersi dell'Home Video e del nolleggio. E che se si vanno a vedere le classifiche, i grandi successi sono sempre di Spielberg, Lukas, James Cameron. Cioè di autori specifici, non frutto di strategie degli Studios. Quando questi autori hanno cominciato a lavorare meno o a concentrarsi su progetti più piccoli, ne ha risentito tutto il settore.
Non a caso l'ultimo grande successo della Disney è Avatar 2 di Cameron.

la Disney che inizialmente non volle cedere all'Home video, ha visto in incremento degli incassi al cinema proprio quando hanno deciso di espandersi all'Home Video.

Non credo che sia una coincidenza che gli incassi siano calati quando è la calata la qualità nei film Disney. Ma qua nessuno vuole accettare questa cosa.
Faccio notare che i film della Disney costavano poco, la Sirenetta mi pare 25 milioni, ed era già una spesa eccessiva rispetto ai precedenti. Con l'aumentare del budget sono calati gii incassi, per cui Hercules che è costato 100 milioni ha avuto un incasso nettamente inferiore al molto più economico Re Leone che penso non sia costato più di 30. A dimostrazione del fatto che il successo non dipende necessariamente dai soldi.

La verità è che non si vuole mai riconoscere il valore degli artisti.

I talenti la Disney li ha fatti scappare tutti: Glen Keane, Musker & Clements che ora lavorano alla Warner Bros, Chris Sanders etc...

La soluzione ci sarebbe, e sarebbe quella di tornare a lavorare come si faceva prima.
Uno studio dovrebbe cercare di accaparrarsi i migliori talenti in circolazione e investire su di loro.

Quasi tutti i film di Greta Garbo sono stati dei grandi successi. Venivano creati su misura per sfruttare appieno il suo talento. Avendo un accento straniero per esempio le trovavano spesso dei ruoli da europea.
Quasi tutti i film di Marilyn Monroe hanno delle canzoni che venivano infilate nella sceneggiatura per sfruttare le sue doti canore. Quando Marilyn Monroe è morta, il film rimasto incompleto la hanno girato con Doris Day. Ma lo hanno cambiato completamente per adattarlo alla personalità di Doris Day. Non ha senso chiedere a Doris Day di fare Marilyn, e nessuno è interessato a vedere Doris Day scimmiottare Marilyn.

Se ad esempio Tim Burton è un regista un po' dark che sa catturare il pubblico e portare incassi ad esempio da 500 milioni nel mondo, per lavorare con Tim Burton bisognerebbe fidarsi del suo talento e produrre un soggetto scelto da lui con un budget adeguato al soggetto e alla media dei suoi incassi. Per cui se vuole fare un film horror, che hanno un pubblico limitato gli si darà un budget magari di 80 milioni, se vuole fare un film più adatto alle famiglie si può investire per esempio 200 milioni. Secondo me non si può pensare di fare un bel film dicendo a Burton se vuoi lavorare con noi devi fare Dumbo o Maleficent. altrimenti niente.

Volevano prendersi Paul King, il talentuoso regista di Paddington, e fargli fare il remake di Pinocchio. Ma é un metodo stupido. Se credi nel talento di Paul King gli devi far fare quello che vuole, e il budget sarà adeguato alle possibilità del soggetto. Risultato è che il remake di Pinocchio fa schifo e che PAul King se ne è andato.

Messaggio modificato da winnie & pimpi il 10/3/2024, 18:30


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Daydreamer
messaggio 10/3/2024, 20:55
Messaggio #68


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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 10/3/2024, 18:27) *
Risultato è che il remake di Pinocchio fa schifo e che PAul King se ne è andato.

e ha fatto quel gioiellino di film dal sapore classico che è Wonka di WB, definendo la stardom di Chalamet.
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veu
messaggio 10/3/2024, 22:35
Messaggio #69


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vorremmo proprio capire come funziona, dato che l'ha citato Theprinceisonfire, la questione dei fondi cultura a rilevanza artistica per i film italiani... anche perchè ne ha avuti quel gioiello di progetto che è La Corona di Ferro (rifacimento dell'omonimo film degli anni 40), che è un film fiabesco/epico italiano in lavorazione dal 2005 o giù di lì e li ha ottenuti nel 2021...
siamo curiosi...
ecco quel progetto meriterebbe davvero di vedere la luce perchè da quello che avevamo appreso anni fa è un progetto che potrebbe davvero lanciare il cinema di genere italiano su larga scala...


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