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> Confronti fra i candidati alla comissione europea, Informazione
chipko
messaggio 16/5/2014, 17:33
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Il 25 si vota per le europee e purtroppo i nostri mezzi di informazione latitano. C'è ampia copertura per le varie diatribe e beghe dei partiti interni italiani ma nessun respiro internazionale o meglio europeo.
Per la prima volta infatti il presidente alla commissione europea verrà eletto dal parlamento europeo*. Ovvero per la prima volta i voti dei cittadini europei incideranno (indirettamente) sull'elezione del presidente (più voti ha un partito più possibilità ha di eleggere il proprio candidato). Ad oggi sono stati fatti 3 dibattiti in cui i candidati si sono confrontati. Io li ho trovati interessanti e mi è dispiaciuto che in Italia i nomi dei candidati, per non parlare delle loro idee, siano quasi sconosciuti.
Qui potete trovare i 3 dibattiti e farvi un'idea sui candidati:

Il primo dibattito trasmesso in italiano su Euronews 28 aprile
Il secondo dibattito trasmesso in italiano su Rainews 9 maggio
Il terzo dibattito trasmesso in italiano su Rainews il 15 maggio

I candidati sono (in ordine alfabetico):
José Bové & Ska Keller candidati per il partito dei Verdi
Jean-Claude Juncker candidato del partito popolare
Martin Schulz candidato per i socialisti
Alexis Tsipras candidato per l'altra europa
Guy Verhostadt candidato per i liberaldemocratici
NB la canditatura di Marine Le Pen è stata ritirata, perciò non è presente in lista.

*In realtà questa cosa non mi è ancora chiarissima perché il trattato di Lisbona non statuisce che la nomina del presidente della Commissione debba obbligatoriamente tenere conto dell'indicazione delle urne. Insomma è il primo tentativo che si fa e in tal senso ma vi sono voci di pressioni da parte del consiglio europeo (leggere: capi di stato degli stati membri) per imporre un candidato diverso e che vorrebbero boicotare questa nuova costruzione.

Vi sarà poi un ultimo dibattito ma solo fra Juncker e Schulz che secondo i sondaggi sono i due con maggiori probabilità di essere eletti.

PS i video del secondo e terzo dibattito sono presi da radio radicale per il semplice fatto (ed è assurdo) che nel sito rai le conferenze non ci sono.
PPS Nessuna polemica. Solo informazione che a quel che vedo è assolutamente assente.
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-Scrooge McDuck-
messaggio 16/5/2014, 18:26
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Marco quando apri questi topic ti farei una statua placcata in oro massiccio
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chipko
messaggio 16/5/2014, 19:11
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CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 16/5/2014, 19:26) *
Marco quando apri questi topic ti farei una statua placcata in oro massiccio
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Ariel's Lover
messaggio 16/5/2014, 20:07
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Anche io sto facendo una fatica immane per reperire un po' di informazioni decenti.
Ieri ho assistito al dibattito (l'unico dove sono stati presenti tutti i candidati da quel che ho letto in giro) e giudico uno scandalo l'averlo mandato su rainews24 e non aver fatto un minimo di pubblicità. Oltre ad essere un modo di informare i cittadini, si è trattato di un vero e proprio evento storico.
Ad ogni modo il trattato di Lisbona non impone al Consiglio europeo di scegliere il candidato che raccolga la maggioranza nel Parlamento Europeo. La norma dice che il Consiglio deve tenere conto del risultato delle elezioni europee ma a detta di molti studiosi della materia è stata scritta con l'intento di fare in modo che la scelta del presidente della Commissione abbia una derivazione popolare e in tal modo la Commissione tutta appaia più democratica.

Sono contento che si parli di queste cose anche qui. Ci riguardano da vicino anche se non ce ne accorgiamo. Grazie di aver aperto il topic anche da parte mia, Marco! (Siamo omonimi smile.gif )

Ps Scusate ho scritto una cifra, ma ste cose le studio e quando mi prende la mano... Ancora sorry!


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chipko
messaggio 27/5/2014, 0:52
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Bè anche questa volta non sono mancate le sorprese, è bello sapere che il futuro non è così prevedibile. In fondo se bastasse un campione di 500.000 per sapere che fanno gli altri 30 milioni sarebbe un po' deprimente.
Detto questo,
si può essere contenti (da Italiani) del risultato di queste elezioni a prescindere del proprio campo di appartenenza.
Io sono (e sto diventando sempre più) euroconvinto e alla fine molto gioca a favore del sistema Italia in questo momento (come le borse dimostrano oggi, Milano è la più alta d'Europa). Per la prima volta gli italiani rappresenteranno la maggioranza relativa all'interno di una delle famiglie europee che contano (in questo caso il PSE) e per di più l'Italia avrà come alleato Hollande (bastonato in patria dalle elezioni). Il semestre europeo Italiano quindi nasce sotto il migliore auspicio e potere di contrattazione nei confronti della Germania (che pure non ha tutti i torti).
L'altro fattore interessante è che per la prima volta il PPE e PSE (i due partiti maggiori in Eu e che hanno praticamente da sempre governato) hanno per la prima volta una seria opposizione. Di fatto siamo ad un bivio per l'Europa, che per la seconda volta si trova a rischiare di dissolversi. Le Pen in Francia e Farange in Inghilterra potrebbero davvero mettere fine all'esperienza UE (soprattuto se in UK l'UKIP vincerà il referendum per la secessione della Scozia). Tuttavia credo che questo sia un concreto stimolo per accelerare quel processo di unificazione rimasto demenzialmente a metà per reticenza e contrasti fra i diversi stati membri (PPE e PSE in primis). L'europa avrà senso solo con una politica economica, estera ed energetica comune, occorrerrà "democraticizzare" il tutto e far sentire i cittadini d'europa vermente europei e interessari all'europa. Dovremo imparare molto e in fretta ma la scommessa è bellissima, non esiste niente di paragonabile a quello che potrebbe essere l'unione europea futura, un progetto portato avanti in 50 anni e più di storia, popoli diversi con culture diverse e lingue diverse che si sostengono l'un l'altro (lo so sto sognando). Abbiamo un bagaglio plurimillenario da offrire al mondo, nessuna macroarea geografica ha le peculiarità che ha l'Europa e che può essere di esempio: un coacervo di nazioni che hanno passato quasi mille anni della loro storia a farsi la guerra fra loro ora sono in pace e uniti fra loro. Credo che questo segno sia qualcosa di molto bello e potrebbe essere in futuro un punto di luce anche per altri che oggi versano in condizioni drammatiche (se non tragiche). Di queste cose non si parla mai e si lascia che futili ragioni elettoralistiche o di potere offuschino il sogno (in Italia e in Europa).

Messaggio modificato da chipko il 27/5/2014, 0:57
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-Scrooge McDuck-
messaggio 30/5/2014, 2:08
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Si ma....bho....
L'unico, stupendo, traguardo raggiunto dall'Unione Europe è stato il lunghissimo periodo di pace che ha caratterizzato gli ultimi 50 anni (se ignoriamo le guerre a cui comunque gli stati europei hanno partecipato e se ignoriamo quella che per me è la nuova guerra, economica, di certi stati di cui non farò il nome fischietta.gif ).
Per il resto? Come in Italia ripetiamo dal 1861 che dopo l'Italia bisogna fare gli italiani (che chissà quando e se mai ci saranno, mi chiedo) allo stesso modo sul fronte europeo hanno fatto l'euro prima di fare un popolo europeo, aspettandosi che bastasse ciò per farci riconoscere come popolo unito. Non solo oggi non lo siamo minimamente in niente (e come mai potremo essere uniti?!?!?!), ma le ultime elezioni hanno sancito la vittoria dei partiti estremisti non solo perché la crisi, storicamente, spinge il popolo a votare per gli estremismi, ma anche perché i partiti più estremisti vogliono, chi più chi meno, voltare le spalle ad un'Europa unita che di unita non ha niente se non la moneta.

L'idea dell'Europa unita è bellissima, l'Unione degli Stati d'Europa mi ha sempre suggestionato e affascinato. Ma sarebbe già da un po' arrivato il momento che quest'idea si trasformasse in qualcosa di concreto...
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chipko
messaggio 30/5/2014, 10:31
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CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 30/5/2014, 3:08) *
Si ma....bho....
L'unico, stupendo, traguardo raggiunto dall'Unione Europe è stato il lunghissimo periodo di pace che ha caratterizzato gli ultimi 50 anni (se ignoriamo le guerre a cui comunque gli stati europei hanno partecipato e se ignoriamo quella che per me è la nuova guerra, economica, di certi stati di cui non farò il nome fischietta.gif ).
Per il resto? Come in Italia ripetiamo dal 1861 che dopo l'Italia bisogna fare gli italiani (che chissà quando e se mai ci saranno, mi chiedo) allo stesso modo sul fronte europeo hanno fatto l'euro prima di fare un popolo europeo, aspettandosi che bastasse ciò per farci riconoscere come popolo unito. Non solo oggi non lo siamo minimamente in niente (e come mai potremo essere uniti?!?!?!), ma le ultime elezioni hanno sancito la vittoria dei partiti estremisti non solo perché la crisi, storicamente, spinge il popolo a votare per gli estremismi, ma anche perché i partiti più estremisti vogliono, chi più chi meno, voltare le spalle ad un'Europa unita che di unita non ha niente se non la moneta.

L'idea dell'Europa unita è bellissima, l'Unione degli Stati d'Europa mi ha sempre suggestionato e affascinato. Ma sarebbe già da un po' arrivato il momento che quest'idea si trasformasse in qualcosa di concreto...

Condivido molte delle cose che hai detto anche se alla fine per quanto diversi (e lo siamo) ti assicuro che alcuni tratti dell'italiano sono comuni da nord a sud. Per quanto riguarda l'Europa è verissimo, nessuno di noi si sente europeo ma piuttosto italiano, francese, spagnolo, inglese ecc. Tra l'altro anch'io ho pensato che la nuova guerra fra gli stati avanzati sia quella economica. Ci sono diversi ordini di problemi, alcuni di carattere generale, nel mondo "avanzato" il potere politico sta venendo sempre meno a favore del potere dell'economia e della magistratura (non mi riferisco all'Italia ma anche agli USA dove la corte suprema non risponde a nessuno, nemmeno ai cittadini, stessa cosa vale per la corte europea dei diritti dell'uomo). È chiaro che più potere viene eroso alla politica meno i cittadini possono scegliere che direzione prendere (ma questo è un problema globale).

Sulla questione EU, non c'è molta scelta. Stanno sorgendo nuovi potentati economici, India, Cina, America Latina. Noi come Italia partecipiamo ancora al G8, ma da qui a 10-15 anni nessun paese dell'UE sarà in grado di parteciparvi (forse nemmeno al G20) da solo. Gli USA hanno sempre trovato l'UE come alleato naturale, ma cosa accadrebbe se l'UE cessasse di esistere? Se un domani vorremo avere una voce e un peso nelle sorti del mondo dobbiamo portare a termine questo processo di unificazione. Anche perché, pur con tutti gli enormi e tanti difetti che abbiamo in occidente, rappresentiamo comunque il modello più democratico e non so cosa accadrebbe se ad un certo punto l'asse si spostasse su altri modelli.

Il popolo europeo ha comunque dei pilastri identificativi (banalmente la cultura, la filosofia,l'arte), pur con delle differenze considerevoli. Non è un caso che a naso gli spagnoli ci siano più simpatici dei tedeschi, ci sono dietro motivazioni culturali e religiose. Senza dubbio anche le diverse lingue non aiutano. Ma qui sta davvero la nostra sfida, perché tutti sono capaci ad esseri uniti nell'uguaglianza, noi siamo il primo banco di prova per vedere se è possibile stare uniti nelle differenze (per cinquanta anni è stato possibile). Io penso che l'Europa unita possa essere un messaggio di speranza.

Cmq è bello discutere di queste cose e ragionare di idee piuttosto che di persone.
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-Scrooge McDuck-
messaggio 30/5/2014, 11:25
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CITAZIONE (chipko @ 30/5/2014, 11:31) *
Sulla questione EU, non c'è molta scelta. Stanno sorgendo nuovi potentati economici, India, Cina, America Latina. Noi come Italia partecipiamo ancora al G8, ma da qui a 10-15 anni nessun paese dell'UE sarà in grado di parteciparvi (forse nemmeno al G20) da solo. Gli USA hanno sempre trovato l'UE come alleato naturale, ma cosa accadrebbe se l'UE cessasse di esistere? Se un domani vorremo avere una voce e un peso nelle sorti del mondo dobbiamo portare a termine questo processo di unificazione. Anche perché, pur con tutti gli enormi e tanti difetti che abbiamo in occidente, rappresentiamo comunque il modello più democratico e non so cosa accadrebbe se ad un certo punto l'asse si spostasse su altri modelli.


Su questo la mia idea è uguale alla tua, anche perché se in Europa l'economia italiana vale poco, non parliamo a livello globale con paesi come India, Corea e quelli del Sud America che hanno tassi di crescita incredibili..
Io poi sono uno che guarda poco i tg, lo ammetto, ma mi deprimo troppo e preferisco spegnere la tv a prescindere. Però ho un'idea, nonostante tutta la mia disinformazione, e la mia idea è che finché si ragiona sempre e solo in termini economici non ci sarà nessun "popolo" europeo. Mi fa piacere che vogliano togliere la tariffa delle telefonate internazionali, ma se un bulgaro guadagna un decimo di un francese perché nel suo paese la vita costa un decimo, come facciamo a sentirci uguali e uniti? Mi fa piacere che abbiano tolto le dogane e le frontiere, ma se poi nel momento in cui Italia e Spagna vengono invase dall'esodo di clandestini l'Europa non interviene, l'Europa a che serve? Invece che occuparsi tanto di banche e soldi (che ovviamente sono importanti, ci mancherebbe) dovrebbero puntare almeno un briciolo a leggi sociali uguali per tutti gli stati..
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chipko
messaggio 30/5/2014, 11:57
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CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 30/5/2014, 12:25) *
Su questo la mia idea è uguale alla tua, anche perché se in Europa l'economia italiana vale poco, non parliamo a livello globale con paesi come India, Corea e quelli del Sud America che hanno tassi di crescita incredibili..
Io poi sono uno che guarda poco i tg, lo ammetto, ma mi deprimo troppo e preferisco spegnere la tv a prescindere. Però ho un'idea, nonostante tutta la mia disinformazione, e la mia idea è che finché si ragiona sempre e solo in termini economici non ci sarà nessun "popolo" europeo. Mi fa piacere che vogliano togliere la tariffa delle telefonate internazionali, ma se un bulgaro guadagna un decimo di un francese perché nel suo paese la vita costa un decimo, come facciamo a sentirci uguali e uniti? Mi fa piacere che abbiano tolto le dogane e le frontiere, ma se poi nel momento in cui Italia e Spagna vengono invase dall'esodo di clandestini l'Europa non interviene, l'Europa a che serve? Invece che occuparsi tanto di banche e soldi (che ovviamente sono importanti, ci mancherebbe) dovrebbero puntare almeno un briciolo a leggi sociali uguali per tutti gli stati..

clapclap.gif clapclap.gif
Assolutamente d'accordo. È proprio questo il bivio a cui si trova di fronte l'Europa. Quello che mi colpiva è che tutti i candidati, Shulz in primis, erano per un controllo europeo globale per il fenomeno della immigrazione, controllo che non sarebbe più dovuto gravare solo sui singoli stati membri. Invece fin'ora l'UE, o meglio, i capi di stati, hanno fatto orecchie da mercante. Ad esempio la Merkel (che cmq la si pensi non è l'origine dei mali di tutta europa) diceva che il problema di Lampedusa era un problema italiano. Il punto è che molte volte gli interessi nazionali confliggono con quelli europei. È chiaro che ai paesi del nord Europa va benissimo che ognuno si occupi dei suoi immigrati visto che il flusso proviene prevalemente dal sud. Ma così non si va da nessuna parte. Un altro problema è la politica energetica. È uscito da poco un documentario "Pandora's Promise" ad opera di una nuova generazione di ambientalisti (il l'ho scoperto perché ne parlavano a LA 7) dove venivano demoliti alcuni pregiudizi sul nucleare (e ammetto che io appartenevo alla schiera dei contrari al nucleare). È chiaro che finché Italia e Germania dipenderanno dal gas russo sarà difficile avere una politica estera comune. Ci sono battaglie che sono difficili da vincere in un paese solo; ad esempio la Germania è molto verde e sta chiudendo le centrali nucleari e recuperando le centrali di CARBONE post-6-1111346575.gif, con il risultato di essere più inquinata della Francia. UE dovrebbe poter fare più informazione, io stesso, quando c'è stato il referendum contro il nucleare e sentivo gli esperti (2 in tutta la campagna) che dicevano che non c'erano rischi con il nucleare li prendevo per bugiardi pagati da chissà quale lobby per poi dovermi ricredere a distanza di un anno.
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