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> Il motivo per cui non rieditaranno (mai) i racconti dello zio Tom
chipko
messaggio 11/3/2015, 23:35
Messaggio #25


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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
wow che ego smisurato post-6-1111076745.gif Roftl.gif il mio discorso non fa riferimento a quello che hai scritto, altrimenti ti avrei citato.

E no, non ci sto a lasciarti "scappare così"
Bene allora spiega a chi ti riferivi.

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 22:34) *
mi sembrano tutti impazziti!…mah!

Tutti chi?

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
QUESTO E' CHIARAMENTE UN FILM CONTRO IL RAZZISMO assolutamente da far vedere a chiunque.

Perché urli? Chi in questa discussione ha detto che era un film razzista?

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
Tutte ste congetture sono idee che nascono da pregiudizi razzisti che non hanno niente a che fare col film!!!

Quali congetture, visto che non parlavi delle mie, delle congetture di chi stavi parlando?

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
Danno tutti per scontato che zio Tom e gli altri siano schiavi….perchè? da cosa lo si deduce??? Solo perché c'è la stessa attrice di Via col vento??? Secondo questo ragionamento tutti i film con Vivien Leigh sono ambientati durante la guerra di secessione!!!???…ah no certo lei è bianca...

Danno tutti chi? Qui in questa discussione nessuno lo ha fatto.

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
Walt Disney in persona dichiarò che il film è ambientato quando la schiavitù era già stata abolita, in effetti non c'è niente che ci faccia pensare che siano schiavi!

Infatti il punto è proprio questo, e cioè che i neri non schiavi nel sud, nei fatti hanno continuato ad esserlo fino a molto più tardi, ma se ha letto, seguito e capito la discussione è inutile ribadirlo.

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
I personaggi cantano perché è un musical! Anche Biancaneve canta…ah no certo lei è bianca può farlo senza polemiche
Anche in 12 anni schiavo e ne "il colore viola" i neri cantano semplicemente perché è vero! Per fortuna oserei dire, altrimenti non avremmo la musica jazz!!

Visto che dici di aver letto e capito, ti pare che il problema da me sollevato (a già non ti riferivi a me, quindi magari dimmi qual è l'intervento che avevi in mente) fosse quello del canto tout court? O che forse quel canto allegro e spensierato mal si adattata alla situazione? Perché ne "il colore viola" i neri non zampettano allegri qua e là.

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:20) *
Mi riferisco in generale a tutta la polemica che questo film ha suscitato dal giorno in cui è uscito al cinema, un'assurdità secondo me.

Allora forse avresti dovuto specificarlo e non dare dei "matti a tutti" e poi dirmi che avevo un ego smisurato quando ti rispondo. Ti pare?
Va bene tutto ma nella mente dell'altro ancora non so leggere.
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LucaDopp
messaggio 11/3/2015, 23:40
Messaggio #26


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CITAZIONE (brigo @ 11/3/2015, 21:15) *
Allora censuriamo anche "Via col vento" e "Tom e Jerry", va'.

Infatti i corti di Tom e Jerry nel corso degli anni hanno subito diverse modifiche e tagli (da noi non sono mai usciti in home video integralmente), e pochi anni fa negli USA hanno abolito il volume 2 della Golden Collection perché i fan hanno scoperto che non conteneva due corti censurati da sempre. E anche qui si tratta di autocensura, in quanto le censure sono sempre state effettuate dai detentori dei diritti. Questo ovviamente non accade con Via col vento, poiché non è un film per bambini. Mi sembrava che quanto detto da Chipko fosse abbastanza chiaro...

A proposito, chi conosce abbastanza bene i Looney Tunes dovrebbe sapere cosa sono i Censored Eleven. Ebbene, si tratta di casi ancora più "gravi" di quello del film Disney, dato che quegli 11 corti non vengono trasmessi in TV o distribuiti in qualunque modo (in via ufficiale, s'intende) dal 1968...
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winnie & pimpi
messaggio 11/3/2015, 23:52
Messaggio #27


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CITAZIONE (chipko @ 12/3/2015, 1:35) *
Chi in questa discussione ha detto che era un film razzista?

Quali congetture, visto che non parlavi delle mie, delle congetture di chi stavi parlando?

Danno tutti chi? Qui in questa discussione nessuno lo ha fatto.

Ma infatti non me la sono presa con nessun utente, sei tu che inventi le cose! Altrimenti li avrei citati Roftl.gif Roftl.gif

Mi riferisco naturalmente a tutte le polemiche uscite sui giornali, quelle delle comunità afro-americane, alle recensioni di alcuni critici...
cose dette all'inizio del topic
riporto cmq quanto scritto su Wikipedia, che mi sembra interessante

The film has received much critical attention for its handling of race. Cultural historian Jason Sperb describes the film as "one of Hollywood's most resiliently offensive racist texts",[33] noting as Gabler, Stephen Watts and Thomas Cripps all had previously, the film's appearance in the wake of the Double V Campaign during World War II ("victory over fascism abroad, victory over racism at home".)

Early in the film's production, there was concern that the material would encounter controversy. Disney publicist Vern Caldwell wrote to producer Perce Pearce that "the negro situation is a dangerous one. Between the negro haters and the negro lovers there are many chances to run afoul of situations that could run the gamut all the way from the nasty to the controversial."[3]

When the film was first released, Walter Francis White, the executive secretary of the National Association for the Advancement of Colored People (NAACP), telegraphed major newspapers around the country with the following statement, erroneously claiming that the film depicted an antebellum setting:

The National Association for the Advancement of Colored People recognizes in "Song of the South" remarkable artistic merit in the music and in the combination of living actors and the cartoon technique. It regrets, however, that in an effort neither to offend audiences in the north or south, the production helps to perpetuate a dangerously glorified picture of slavery. Making use of the beautiful Uncle Remus folklore, "Song of the South" unfortunately gives the impression of an idyllic master-slave relationship which is a distortion of the facts.[7]

White however had not yet seen the film; his statement was based on memos he received from two NAACP staff members - Norma Jensen and Hope Springarn - who attended a press screening on November 20, 1946. Jensen had written that the film was "so artistically beautiful that it is difficult to be provoked over the clichés" but that it contained "all the clichés in the book", mentioning that she felt scenes like blacks singing traditional black songs were offensive as a stereotype. Springarn listed several things she found objectionable from the film, including the Negro dialect.[7]

"Both Jensen and Springarn were also confused" by the film's Reconstruction setting, states Jim Hill Media, writing that "It was something that also confused other reviewers who from the tone of the film and the type of similar recent Hollywood movies [Gone with the Wind; Jezebel] assumed it must also be set during the time of slavery." Based on the Jensen and Springarn memos, White released the "official position" of the NAACP in a telegram that was widely quoted in newspapers.[34] The New York Times' Bosley Crowther, mentioned above, made a similar assumption, writing that the movie was a "travesty on the antebellum South."[35]

In the same vein, Time magazine, although it praised the film, also cautioned that it was "bound to land its maker in hot water", because the character of Uncle Remus was "bound to enrage all educated Negroes and a number of damyankees".[36] Adam Clayton Powell, Jr., a congressman from Harlem, branded the film an "insult to American minorities [and] everything that America as a whole stands for."[37] The National Negro Congress set up picket lines in theaters in the big cities where the film played, with its protesters holding signs that read "Song of the South is an insult to the Negro people" and, lampooning "Jingle Bells", chanted: "Disney tells, Disney tells/lies about the South."[37] Jewish newspaper B'nai B'rith Messenger of Los Angeles considered the film to be "tall[ying] with the reputation that Disney is making for himself as an arch-reactionary".

At the same time, however, some black press had mixed reactions on what they thought of Song of the South. While Richard B. Dier in The Afro-American was "thoroughly disgusted" by the film for being "as vicious a piece of propaganda for white supremacy as Hollywood ever produced," Herman Hill in The Pittsburgh Courier felt that Song of the South would "prove of inestimable goodwill in the furthering of interracial relations", and considered criticisms of the film to be "unadulterated hogwash symptomatic of the unfortunate racial neurosis that seems to be gripping so many of our humorless brethren these days."[38]

The Disney Company has stated that, like Harris' book, the film takes place after the American Civil War and that all the African American characters in the movie are no longer slaves.[16] The Hays Office had asked Disney to "be certain that the frontispiece of the book mentioned establishes the date in the 1870s"; however, the final film carried no such statement.[7]


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Shirleyno01
messaggio 11/3/2015, 23:53
Messaggio #28


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CITAZIONE (brigo @ 11/3/2015, 22:15) *
Per quanto legitttime siano le motivazioni, abbraccio in toto il pensiero di Scrooge, sia riguardo la censura che non dovrebbe MAI essere giustificata e/o permessa, sia riguardo la mediocrità ammiccante di pellicole recenti che affrontano tali tematiche.
E mi permetto di aggiungere che, a differenza di quanto si diceva su "Taron" in un altro topic, "I racconti dello zio Tom" ha davvero vinto un Oscar.
Allora censuriamo anche "Via col vento" e "Tom e Jerry", va'.

clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:34) *
mi sembrano tutti impazziti!…mah!

QUESTO E' CHIARAMENTE UN FILM CONTRO IL RAZZISMO assolutamente da far vedere a chiunque.

Tutte ste congetture sono idee che nascono da pregiudizi razzisti che non hanno niente a che fare col film!!!
Danno tutti per scontato che zio Tom e gli altri siano schiavi….perchè? da cosa lo si deduce??? Solo perché c'è la stessa attrice di Via col vento??? Secondo questo ragionamento tutti i film con Vivien Leigh sono ambientati durante la guerra di secessione!!!???…ah no certo lei è bianca...
Walt Disney in persona dichiarò che il film è ambientato quando la schiavitù era già stata abolita, in effetti non c'è niente che ci faccia pensare che siano schiavi!
I personaggi cantano perché è un musical! Anche Biancaneve canta…ah no certo lei è bianca può farlo senza polemiche
Anche in 12 anni schiavo e ne "il colore viola" i neri cantano semplicemente perché è vero! Per fortuna oserei dire, altrimenti non avremmo la musica jazz!
Io il film l'ho visto in inglese e i neri parlano in maniera molto realistica, solo con uno slang più popolare perché si tratta di gente povera, lo stesso identico modo di parlare che sento qui a Londra! La storpiatura della voce è solo un problema del doppiaggio razzista italiano.
Per il resto non si vede nessun rapporto di amicizia o di uguaglianza verso i neri, mi sembra evidente il distacco e credo che anche il mostrare in modo così palese la differenza tra la villa e le capanne funzioni molto come denuncia sociale. E' chiaro che il rapporto tra il bambino protagonista, il suo amico nero e lo zio Tom è una dichiarazione molto forte contro il razzismo e il classismo.

Il film dimostra in maniera molta chiara come le differenze di classe e di razza siano una stupida invenzione degli adulti che porta solo all'infelicità. Walt ci dimostra che solo con la mente pulita e innocente come quella di un bambino si possono superare queste stupide convenzioni. E non posso che dargli ragione, da bambini vedevamo solo due bambini che giocavano insieme felici, ora, da adulti, vediamo un bambino ricco e bianco che gioca con uno straccione negro!
Passano gli anni ma Walt è sempre un passo avanti!

clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif Un applauso enorme anche a te!!! Comunque secondo me "I racconti dello zio Tom" va distribuito assolutamente anche perchè tutte 'ste congetture sulla realtà storica ecc. mi sembrano assurde wacko.gif !!! Cosa ci dev'essere di realistico in un film che parla di uno schiavo nero che interloquisce con un coniglio parlante???
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chipko
messaggio 12/3/2015, 0:14
Messaggio #29


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CITAZIONE (Shirleyno01 @ 11/3/2015, 23:53) *
Comunque secondo me "I racconti dello zio Tom" va distribuito assolutamente anche perchè tutte 'ste congetture sulla realtà storica ecc. mi sembrano assurde wacko.gif !!!

Ma di quali congetture state parlando? Perché io non ho visto fare da nessuno alcuna congettura. La realtà storica non è una congettura. Che i neri fino al 1964 non potessero votare nel sud è un dato di fatto, che il loro lavoro fosse sottopagato è un dato di fatto, che ci fosse un'enorme resistenza al loro ingresso nel mondo dell'istruzione è un dato di fatto, che le uccisioni dei neri da parte dei bianchi fosse lasciata impunita è un dato di fatto, che la loro condizione di schiavitù nel sud di fatto fosse proseguita molto dopo la guerra di secessione nei fatti è un dato di fatto. Che il film è del 1946 è un dato di fatto, la realtà dei neri prendendo in considerazione qualsiasi periodo storico, prima o dopo la guerra di secessione, non era certo quella mostrata nel film.

CITAZIONE (Shirleyno01 @ 11/3/2015, 23:53) *
Cosa ci dev'essere di realistico in un film che parla di uno schiavo nero che interloquisce con un coniglio parlante???

Hai ragione! Allora faremo un bel cartone animato su Adolf Hitler in cui risulterà un simpatico e amabile ometto con i baffetti e lo faremo parlare con un simpatico cagnolino. E a tutti quelli che stupidamente oseranno protestare diremo loro "Che c'è di male? È ovvio che non c'è nulla di reale, non vedete che Hitler discorre con un cagnolino parlante?"

Sono senza parole.

Ragazzi resto davvero basito, a me non interessa il tifo, interessa ragionare sulle cose, io 10 anni fa avrei scritto le vostre stesse cose di molti di voi, avrei usato le stesse parole di Nun "liberi impiegati", poi si cresce e si vedono le cose da un'altra prospettiva (non necessariamente per merito proprio, a volte capita e basta). Prima di pensare che tutto il mondo americano sia ammattito forse sarebbe il caso di chiedersi perché questo film abbia generato tante polemiche prima di bollarle come insensate (altrimenti si fa stadio e basta), la discussione l'ho iniziata con questo intento.
Le frasi fatte "no alla censura" (voi siete o no con quei giudici olandesi? perché o la censura è sempre sbagliata o si deve ragionare sul come, quando e perché applicarla) lasciano il tempo che trovano.
Poi se secondo voi è giusto che esista una lobby propedofilia e che sia giusto permetterle di sostenere la sua propaganda (la liberalizzazione del sesso con i minori) in quanto ognuno ha diritto di parola è un'altra cosa, prendo atto dell'inconciliabilità delle vedute di pensiero. Accetto meno chi fa finta che io non abbia fatto la domanda e continua a fare l'applauso a chi dice "no alla censura" senza rispondere alla domanda. Abbiate almeno il coraggio delle vostre posizioni wink.gif

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:52) *
Ma infatti non me la sono presa con nessun utente, sei tu che inventi le cose! Altrimenti li avrei citati Roftl.gif Roftl.gif

Mettiti d'accordo con te stesso

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 22:34) *
mi sembrano tutti impazziti!…mah!

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 23:52) *
Mi riferisco naturalmente a tutte le polemiche uscite sui giornali, quelle delle comunità afro-americane, alle recensioni di alcuni critici...
cose dette all'inizio del topic

Scusa, mi sono riletto la discussione e nessuno ha mai menzionato quelle polemiche, se vuoi ne parliamo adesso.
La mia opinione su quelle critiche è che sono debolucce, non le riterrei sufficientemente valide oggi, anche perché lì si dice che la figura del nero è stereotipata, ma alla fine ogni figura è stereotipata: la bionda, l'ebreo, il secchione. Non a caso ho pensato che le vere ragioni potessero essere altre e diverse oggi.
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Princesse Sophie
messaggio 12/3/2015, 0:39
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Senza voler far polemiche contro nessuno ecco il mio pensiero:

A mio parere dimenticarsi che esista al punto da non distribuirlo nemmeno per chi studia cinema è assurdo. È un film figlio della sua epoca e chi vedendolo non lo considera così (nessuno qua dentro per fortuna) semplicemente non usa il cervello allo stesso livello di chi prende Arancia Meccanica come un inno alla violenza e ce ne sono ancora troppi...mondo triste...
Credo sia sempre importante sottolineare l'intenzione dell'autore e contestualizzare l'epoca in cui è stato prodotto, il messaggio di base è buono e adatto ai bambini, il contorno, le mancanze e le "colpe" dovute all'epoca in cui è stato girato dovranno essere genitori ed educatori a scuola a spiegarle, come fece mia madre quando mi fece vedere Via Col Vento appena uscita dalle elementari.
Io non vivo in america, posso capire che là la questione sia ancora una ferita aperta, per quanto dal mio punto di vista non vedo cose particolarmente offensive in questo film, se credono sia meglio aspettare tempi più maturi (verranno mai? Boh) in cui la gente possa capire che tipo di film è ok...aspettare però, non chiuderlo a chiave in soffitta. Almeno far si che chi studia possa averlo a disposizione, tanto lo è già tramite pirateria, non è che nessuno lo conosca...semmai la cosa come (scusate, non ricordo chi) è stato già detto incuriosisce di più la gente attirata dall'idea del film "maledetto", come è stato per Taron.


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chipko
messaggio 12/3/2015, 0:51
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CITAZIONE (Princesse Sophie @ 12/3/2015, 0:39) *
Senza voler far polemiche contro nessuno ecco il mio pensiero:

A mio parere dimenticarsi che esista al punto da non distribuirlo nemmeno per chi studia cinema è assurdo. È un film figlio della sua epoca e chi vedendolo non lo considera così (nessuno qua dentro per fortuna) semplicemente non usa il cervello allo stesso livello di chi prende Arancia Meccanica come un inno alla violenza e ce ne sono ancora troppi...mondo triste...
Credo sia sempre importante sottolineare l'intenzione dell'autore e contestualizzare l'epoca in cui è stato prodotto, il messaggio di base è buono e adatto ai bambini, il contorno, le mancanze e le "colpe" dovute all'epoca in cui è stato girato dovranno essere genitori ed educatori a scuola a spiegarle, come fece mia madre quando mi fece vedere Via Col Vento appena uscita dalle elementari.
Io non vivo in america, posso capire che là la questione sia ancora una ferita aperta, per quanto dal mio punto di vista non vedo cose particolarmente offensive in questo film, se credono sia meglio aspettare tempi più maturi (verranno mai? Boh) in cui la gente possa capire che tipo di film è ok...aspettare però, non chiuderlo a chiave in soffitta. Almeno far si che chi studia possa averlo a disposizione, tanto lo è già tramite pirateria, non è che nessuno lo conosca...semmai la cosa come (scusate, non ricordo chi) è stato già detto incuriosisce di più la gente attirata dall'idea del film "maledetto", come è stato per Taron.

Assolutamente d'accordo. È un film che se rieditato, oggi, non può essere visto così com'è. Va spiegato, forse soprattutto in Europa.
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Princesse Sophie
messaggio 12/3/2015, 9:48
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Ecco... tramite contenuti speciali come è stato per Arancia però, non tramite cartelli iniziali o cosa.


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brigo
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CITAZIONE (chipko @ 11/3/2015, 21:52) *
Ma voi quindi dareste davvero ragione a questi giudici?
Se sì, ok, registro la differenza e di pensiero.

Permettere la censura significa annullare una voce, una voce che ha comunque diritto di essere espressa. Se poi questa voce inneggia a cose abiette, è compito di chi legge/guarda/ascolta riuscire a porsi in modo critico a tale voce.
Per esempio, non conoscevo questa vicenda dell'Olanda: se ci fosse stata la censura, sarebbe andato tutto torbidamente insabbiato, ma invece in questo modo se ne è parlato, e ritengo di avere abbastanza giustizio per farmi un'opinione al riguardo.
Pensiamo anche alla blasfemia di Charlie Hebdo: io non sono mai stato portatore del messaggio "Je suis Charlie" perchè ritengo offensivo e blasfemo il loro umorismo. Ma non per questo ho ritenuto meno grave ciò che è successo. Così come ritengo che il messaggio di Charlie, per quanto io sia contrario sul cosa e sul come, debba aver diritto di essere espresso nella sua potenza dissacratoria.
Essere contrari alla censura non vuol dire che si debba pensarla necessariamente come indicato dal pensiero o nel messaggio che si vuole veicolare,e non vuol dire nemmeno accettare la metodologia di tale divulgazione di pensiero. Ma significa dover dare la possibilità di conoscere una realtà che, per quanto deviata sia, rimane comunque una realtà.
Quindi a questo punto credo di pensarla diversamente da te.

CITAZIONE (chipko @ 11/3/2015, 21:52) *
Bè 12 anni schiavo ne ha avuti 3, ma non credo che sia questo il criterio, io i "racconti dello zio Tom" lo trovo un bel film, per l'epoca, non ne nego il valore intrinseco. A ben vedere non è un film censurato, è un film che si è ritenuto non ristampare, nessuno ha imposto niente alla Disney (nessuna autorità esterna). La scelta è fatta in autonomia, e la scelta è corretta, perché sarebbe per la casa di produzione un boomerag e un danno di immagine rieditare oggi questo film.

Be' sì, il mio ricordare l'Oscar sta a significare che è ancora più difficile cercare di cancellare un qualcosa che abbia ricevuto la massima onoreficenza nel suo àmbito, non volevo innescare una gara fra chi vinse più statuette.
Comunque, ripeto, fare finta semplicemente che non ci sia, o che non ci sia mai stato, lo ritengo un atto di profonda vigliaccheria (vorrei scrivere anche ipocrisia, ma chi può dirlo con certezza?).
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Capitano Amelia
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OT.:
CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 9:54) *
io non sono mai stato portatore del messaggio "Je suis Charlie"

Io ammetto di esserlo stata all'inizio ma poi ho smesso dacchè notai una strumentalizzazione della vicenda da parte di certa gente che conosco che più che il sostegno verso la libertà di espressione volevano lanciare il messaggio del disprezzo nei confronti di chi o non è cristiano o non è bianco (compresi alcuni cristiani che però sono neri). E poi nei giorni precedenti è stata uccisa un altra persona per ciò che diceva però qua in Italia gli stanno dedicando meno visibilità mediatica rispetto alla strage del 7 gennaio; chissà perchè per Charlie scesero quasi tutti i politici più importanti dell'Occidente in marcia ed ora niente in tal senso... rolleyes.gif Spero di non essere fraintesa, non voglio dire che non vanno ricordati questi morti ma che la strumentalizzazione non va mai messa in mezzo. So di piombare come un tonto in una cosa che non c'entra nulla ma mi premeva di esprimere questo mio pensiero per quanto sappia che ci possa essere qualcuno che non sarà d'accordo; so di essere impulsiva.

P.S.: Purtroppo non posso partecipare alla vera discussione dacchè non ho mai avuto modo di visionare "I racconti dello zio Tom" e io non posso dare un giudizio verso ciò che non conosco anche per una questione di onestà intellettuale.


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Grazie Simba !

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chipko
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CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 9:54) *
Permettere la censura significa annullare una voce, una voce che ha comunque diritto di essere espressa. Se poi questa voce inneggia a cose abiette, è compito di chi legge/guarda/ascolta riuscire a porsi in modo critico a tale voce.
Per esempio, non conoscevo questa vicenda dell'Olanda: se ci fosse stata la censura, sarebbe andato tutto torbidamente insabbiato, ma invece in questo modo se ne è parlato, e ritengo di avere abbastanza giustizio per farmi un'opinione al riguardo.
Pensiamo anche alla blasfemia di Charlie Hebdo: io non sono mai stato portatore del messaggio "Je suis Charlie" perchè ritengo offensivo e blasfemo il loro umorismo. Ma non per questo ho ritenuto meno grave ciò che è successo. Così come ritengo che il messaggio di Charlie, per quanto io sia contrario sul cosa e sul come, debba aver diritto di essere espresso nella sua potenza dissacratoria.
Essere contrari alla censura non vuol dire che si debba pensarla necessariamente come indicato dal pensiero o nel messaggio che si vuole veicolare,e non vuol dire nemmeno accettare la metodologia di tale divulgazione di pensiero. Ma significa dover dare la possibilità di conoscere una realtà che, per quanto deviata sia, rimane comunque una realtà.
Quindi a questo punto credo di pensarla diversamente da te.

Forse, no. In realtà comprendo e in buona parte condivido quello che hai scritto (soprattutto per il tatto e il modo in cui l'hai scritto). Io credo che il diritto di parola e la libertà di espressione sia un valore importantissimo, ma non credo che si possa mettere al di sopra del rispetto che pure è dovuto agli altri. L'offesa, l'insulto credo siano cose da non tollerare, soprattutto se questi hanno delle ripercussioni gravose nell'altro. In questo forum, ad esempio, io non ti posso insultare, se io ti dicessi "brutto figlio di censored.gif" Pan e qualsiasi altro moderatore interverrebbe più che giustamente e cancellerebbe il prima possibile la mia offesa. Certo è una questione complicatissima, perché non sempre è facile trovare un giusto punto di equilibrio fra il diritto di dire cose spiacevoli per rendere onore alla verità e l'usare quel diritto per mascherare un attacco violento (la violenza non è solo fisica) e deliberato ad una persona o ad un credo. Il divieto di riformare il partito fascista e nazista credo sia un ottimo divieto, posso anche dare occasionalmente voce ai questi nuovi neonazisti o neofascisti, ma il permettere loro di ricostituirsi è un altra cosa. Noi oggi diamo per scontato molte cose, sia io che te, come chiunque qui nel forum, troveremmo ridicola l'idea che una lobby pro-pedofilia possa conquistare il pensiero comune, ma questo è peccare di ottimismo. Di recente, in un forum politico, mi sono trovato a fare degli esempi sui limiti della libertà umana, spiegando che esistono i così detti "beni indisponibili" (come la propria persona) e che è bene che restino tali. L'esempio che lì riportavo riguardava la vendita di organi, e facevo notare che fra chi vende e chi acquista l'organo non c'è una parità di potere (economico) e che quindi chi vende non è in realtà parimenti libero a chi compra. Io pensavo di star facendo dei casi limite, degli esempi estremi, salvo poi scoprire che in America il dibattito sulla compravendita degli organi è in realtà molto avanti e ha esponenti come il New York Times come organo di bandiera. Il tutto incomincia sempre nel solito modo "da qualche parte è legale (in questo caso in India), quindi perché non renderlo legale anche da noi?". Questo procedimento ha funzionato su tutto, che cosa ti fa credere che il tabù della pedofilia sia diverso dagli altri? Ci sono già "amabili" disquisizioni accademiche in merito. Come già ci sono testi di etica che discutono amabilmente dell'aborto post nascita (ovvero si parla di legalizzare l'omicidio del neonato anche dopo che egli è stato partorito) e in alcune facoltà di medicina americane si fanno preventivamente firmare gli studenti una petizione in cui devono dichiarare di non essere contrari a queste idee. La storia insegna che chi detiene il potere ha la facoltà di cambiare l'opinione delle masse, per cui è per me un bene maggiore che il potere attuale prevenga e ostacoli il formarsi di un potere antagonista ad una certa visione della vita. Si può e si deve parlare della pedofilia, ma permetterla di fare propaganda, di entrare in gruppi di potere, di finanza e di informazione che un domani potranno cambiare le leggi vigenti sarebbe una mossa a mio avviso sciocca e pericolosa.
Il grigio è OT (più o meno)

CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 9:54) *
Be' sì, il mio ricordare l'Oscar sta a significare che è ancora più difficile cercare di cancellare un qualcosa che abbia ricevuto la massima onoreficenza nel suo àmbito, non volevo innescare una gara fra chi vinse più statuette.
Comunque, ripeto, fare finta semplicemente che non ci sia, o che non ci sia mai stato, lo ritengo un atto di profonda vigliaccheria (vorrei scrivere anche ipocrisia, ma chi può dirlo con certezza?).

Concordo, anche se credo che nessuno potrà mai cancellarlo dalla storia. La mia firma è un esempio di cose che i libri di storia sono riusciti a cancellare benissimo.
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Princesse Sophie
messaggio 12/3/2015, 12:10
Messaggio #36


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CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 9:54) *
Essere contrari alla censura non vuol dire che si debba pensarla necessariamente come indicato dal pensiero o nel messaggio che si vuole veicolare,e non vuol dire nemmeno accettare la metodologia di tale divulgazione di pensiero. Ma significa dover dare la possibilità di conoscere una realtà che, per quanto deviata sia, rimane comunque una realtà.
Quindi a questo punto credo di pensarla diversamente da te.

Comunque, ripeto, fare finta semplicemente che non ci sia, o che non ci sia mai stato, lo ritengo un atto di profonda vigliaccheria (vorrei scrivere anche ipocrisia, ma chi può dirlo con certezza?).

E sono daccordo.
È un po' quello che intendevo dicendo che bosogna contestualizzare e usare il cervello quando si guardano certi film. Nel caso dell'Olanda però per me si va a toccare i bambini che non sono in grado di difendersi e dire no a me non lo fai, perché non c'è sicurezza che la pedofilia non lasci quelle quattro mura e che un bambino non vi entri in qualche modo, quindi lasciare aperto il club lo trovo una grave offesa all'infanzia e al bambino come persona. Se mi parli di diciottenni è un conto, ma minorenni no. Però è buona cosa che la notizia sia uscita, che se ne sia parlato e che si venga a sapere che esiste anche questa realtà, per quanto a me faccia schifo.
Resto però del parere che ci debba essere libertà espressiva quando non mi tocca chi non è in grado di raportarcisi. Nel caso delle vignette di Charlie si presuppone che gli adulti siano in grado di ignorare e non scatenare una guerra per dei disegni. Se mi facessero una vignetta su Gesù ovviamente non mi farebbe piacere ma non vado a minacciarli di morte perché a me non sta bene o divento solo ipocrita verso la mia fede. Io vivo nella mia fede, se vogliono essere blasfemi se le conseguenze sono tutte loro, il libero arbitrio ce l'hanno per un motivo.

Nascondere lo zio Tom forse si, è una vigliaccheria, non vivo in america e posso rendermi conto fino ad un certo punto della situazione. Resta il fatto che a fingere che non esista non si fa altro che attirare l'attenzioneun prodotto che in ogni caso tanto sconosciuto non è e ottenere l'effetto contrario di quello che volevano. Comincino intanto a renderlo disponibile, poi con calma, quando credono preparino un'edizione adeguata e lo pubblichino, non va bene chiuderlo in soffitta...


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brigo
messaggio 12/3/2015, 12:35
Messaggio #37


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Vedi chipko, io non dico che il tuo discorso non abbia senso, così come tu dici che il mio non sia completamente incomprensibile (per quanto non condivisibile).
In effetti in questo caso ammetto di peccare di ottimismo (una cosa che, per assurdo, ho imparato proprio dalla Disney), fino quasi a rasentare o un'eccessiva ingenuità, o una totale mancanza di coscienza (della realtà).

Ritengo comunque che tra il ciò che si dice, e il dirlo, ci sia spesso differenza. Così come ci sono cose che- secondo me, pur con ripugnanza- è legittimo poter dire, ma che debbano inderogabilmente venir punite qualora- e solo allora- vengano messe in atto. In poche parole, io credo che il problema non sia dire qualcosa di aberrante, quanto piuttosto il crederci o, peggio ancora, compierlo.
E' una forma di ipocrisia anche questa? Non lo nego. Ma non si può censurare il "Mein Kampf" (che non ho letto) perchè lo si ritiene foriero di idee deplorevoli.
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chipko
messaggio 12/3/2015, 13:04
Messaggio #38


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CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 12:35) *
In poche parole, io credo che il problema non sia dire qualcosa di aberrante, quanto piuttosto il crederci o, peggio ancora, compierlo.

Sai mi è venuto in mente una puntata di tanto tempo fa di passaparola di Travaglio, in cui il giornalista diceva "che male c'è a odiare Berlusconi?" "che male c'e nel desiderare che muoia?" "che reato è dire che lo odio e sperare che muoia?" "sono solo parole".
Trovavo veramente incredibile di come piccola fosse la coscienza di quell'uomo (che tutto è fuorché stupido o ignorante). In fondo Ghandi, Martin Luther King, e sebbene in maniera diversa, Gesù, non hanno "solo" parlato? Se le parole buone possono trasformare gli uomini e l'umanità rendendola un posto migliore come si può credere che le parole malvagie non abbiano lo stesso potere girato al contrario? È un peccato di ingenuità.

CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 12:35) *
E' una forma di ipocrisia anche questa? Non lo nego. Ma non si può censurare il "Mein Kampf" (che non ho letto) perchè lo si ritiene foriero di idee deplorevoli.

Non credo che la tua sia ipocrisia (non mi sembri proprio il tipo), credo che la tua sia la posizione ottimista di Rosseau quando scrisse il mito del buon selvaggio, che in qualche modo rinnega o dimentica il male insito nel cuore dell'uomo. Se ti interessa, ti consiglio di leggere la banalità del male di Hanna Arendt (di recente vi hanno fatto anche un film), sicuramente vi troverai materiale degno della tua intelligenza.
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brigo
messaggio 12/3/2015, 13:46
Messaggio #39


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CITAZIONE (chipko @ 12/3/2015, 13:04) *
Se ti interessa, ti consiglio di leggere la banalità del male di Hanna Arendt

Provvederò a recuperarlo.
Comunque, ritornando un po' più direttamente nei 'binari' della discussione, forse proporre "I racconti dello zio Tom" in vendita, e quindi disponibile alle masse senza discernimento, può essere prematuro.
Ma una qualche disponibilità di reperimento, magari per studio, spero possa essere auspicabile e quanto prima fattibile.
A tal proposito: qualcuno sa se sia stato restaurato digitalmente?
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chipko
messaggio 12/3/2015, 13:54
Messaggio #40


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CITAZIONE (brigo @ 12/3/2015, 13:46) *
A tal proposito: qualcuno sa se sia stato restaurato digitalmente?

Sì, ora non mi ricordo se lo disse Nun o Pan o altri, comunque ricordo che era una fonte autorevole del forum. Il restauro fu affidato alla Lowry, e quando se ne parlò all'epoca, molti di noi esultarono (me compreso) perché pensavamo che il restauro significasse "ri-edizione in vista". Invece, non ricordo chi, mi pare che si nominò Lasseter (ma potrei dire una castroneria colossale), il quale disse che sì il restauro si stava facendo ma che non era previsto né a breve né a lungo termine una nuova edizione. Era una discussione di qualche anno fa.
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LucaDopp
messaggio 12/3/2015, 14:37
Messaggio #41


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Se non sbaglio è stato Bob Iger in persona a vietarne la riedizione, non credo che Lasseter abbia voce in capitolo. Quindi, almeno fino al 2018 (la fine del suo mandato), sarà impossibile vedere una versione restaurata di questo film.
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brigo
messaggio 12/3/2015, 15:38
Messaggio #42


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Bene, l'importante è che lo abbiano fatto!
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-Scrooge McDuck-
messaggio 13/3/2015, 10:10
Messaggio #43





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CITAZIONE (chipko @ 11/3/2015, 21:43) *
Tu difenderesti un ipotetico film che volesse promuovere come giusta l'idea che gli omosessuali andassero sterminati o sterilizzati? O ti adopereresti per boicottare un film del genere? Permetteresti ad sostenitore del negazionismo di tenere un discorso da una cattedra universitaria? Io credo che la vera libertà sia esercitata dove vi sono anche dei limiti, l'assenza di limite non è libertà e anarchia (ovviamente non parlo qui del film in questione ma in generale).

Tralasciando gli ennesimi commenti su BH6 coi quali, non so, cerchi forse di screditare il mio gusto ( rolleyes.gif ), rispondo a quanto quotato dicendoti che sì, io difenderei (e difenderò SEMPRE), qualsiasi opera di audiovisivo, a prescindere dal contenuto. Io studio cinema e se dovessimo muovere le stesse obiezioni che tu muovi a "I racconti dello Zio Tom" hai idea di quanti film dovremmo mettere al bando? Sarebbe un po' come se in Italia non si proiettassero più i materiali dell'Istituto Luce. Perché? Perché c'era Mussolini. wacko.gif
Allora la frittata si capovolgerebbe e diventeresti tu il negazionista post-6-1111346575.gif eheheh.gif

Ora, non è forse un esempio adatto perché prima di tutto estremo, per di più io sono tra quelli che non reputa razzista questo film, quindi forse non è nemmeno appropriato, ma tu, tanto per dire, impediresti la stampa del Mein Kampf? Se non lo stampassi più e non lo rendessi fruibile a nessuno per vie traverse (internet, ecc.), non pensi che faresti un torto alla storia? Se lasciassi a disposizione solo quelle copie disponibili, che col tempo inevitabilmente verranno logorate e andranno perdute? Se tu ne sei il solo, lecito detentore e decidi di non ripubblicarlo, non pensi che il tuo gesto sia un atto di ostracismo culturale verso gli altri, che non impareranno mai nulla, a cui non verrà insegnato che cos'era, che non potranno documentarsi in autonomia, come è giusto che sia.
Tu magari lo farai spinto dai migliori propositi, ma non pensi che sia un'ingiustizia?

Primo Levi affermava: "Meditate che questo è stato: vi comando queste parole, scolpitele nel vostro cuore". Lo trovo un insegnamento adatto a tutto ciò che è passato e che, in un qualche modo, cerca di ritornare. Non è giusto eliminare, dimenticare o cercare di cancellare qualcosa c'è stato. È la scelta più vigliacca, sia per atrocità che per ambiti più "leggeri" come la riedizione di un film in DVD.

Come è stato detto, e condivido, la cosa migliore sarebbe quella di riproporre i DVD con un commento audio introduttivo (come tra l'altro è già stato fatto nei Disney Treasure), spiegando il contesto socio-culturale.
Fingere di non aver mai fatto questo film è quanto di più stupido si possa fare, secondo me.

CITAZIONE (winnie & pimpi @ 11/3/2015, 22:34) *
Il film dimostra in maniera molta chiara come le differenze di classe e di razza siano una stupida invenzione degli adulti che porta solo all'infelicità. Walt ci dimostra che solo con la mente pulita e innocente come quella di un bambino si possono superare queste stupide convenzioni. E non posso che dargli ragione, da bambini vedevamo solo due bambini che giocavano insieme felici, ora, da adulti, vediamo un bambino ricco e bianco che gioca con uno straccione negro!
Passano gli anni ma Walt è sempre un passo avanti!

clapclap.gif clapclap.gif

CITAZIONE (Capitano Amelia @ 12/3/2015, 11:38) *
P.S.: Purtroppo non posso partecipare alla vera discussione dacchè non ho mai avuto modo di visionare "I racconti dello zio Tom" e io non posso dare un giudizio verso ciò che non conosco anche per una questione di onestà intellettuale.

E non sei l'unica Marta. Proprio per questo io sono CONTRO al boicottaggio di questo (COME DI OGNI ALTRO) film. Boicottare e impedirne la visione significa IMPORRE uno stato di ignoranza alle persone.

Perché poi io per vederlo devo ricorrere a torrent o streaming farlocchi? La trovo una cosa di una ambiguità talmente italiana non ristampare un film in DVD quando le versioni pirata circolano liberamente. Della serie, facciamo la legge ma troviamo l'imbroglio.
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winnie & pimpi
messaggio 13/3/2015, 10:39
Messaggio #44


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CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 11:10) *
io difenderei (e difenderò SEMPRE), qualsiasi opera di audiovisivo, a prescindere dal contenuto. Io studio cinema e se dovessimo muovere le stesse obiezioni che tu muovi a "I racconti dello Zio Tom" hai idea di quanti film dovremmo mettere al bando? Sarebbe un po' come se in Italia non si proiettassero più i materiali dell'Istituto Luce. Perché? Perché c'era Mussolini. wacko.gif
Allora la frittata si capovolgerebbe e diventeresti tu il negazionista post-6-1111346575.gif eheheh.gif

Ora, non è forse un esempio adatto perché prima di tutto estremo, per di più io sono tra quelli che non reputa razzista questo film, quindi forse non è nemmeno appropriato, ma tu, tanto per dire, impediresti la stampa del Mein Kampf? Se non lo stampassi più e non lo rendessi fruibile a nessuno per vie traverse (internet, ecc.), non pensi che faresti un torto alla storia? Se lasciassi a disposizione solo quelle copie disponibili, che col tempo inevitabilmente verranno logorate e andranno perdute? Se tu ne sei il solo, lecito detentore e decidi di non ripubblicarlo, non pensi che il tuo gesto sia un atto di ostracismo culturale verso gli altri, che non impareranno mai nulla, a cui non verrà insegnato che cos'era, che non potranno documentarsi in autonomia, come è giusto che sia.
Tu magari lo farai spinto dai migliori propositi, ma non pensi che sia un'ingiustizia?

Esatto! wink.gif seguendo lo stesso ragionamento bisognerebbe allora vietare la storia dell'arte nelle scuole. Infatti per il 90% si tratta di arte sacra che può essere considerata "negazionista" per i cristiani perché mostra una sacra famiglia di razza "ariana" e di ceto sociale medio o alto, o diseducativa per chi crede in un'altra religione o è ateo. Per non parlare della quantità di nudi Roftl.gif


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chipko
messaggio 13/3/2015, 11:11
Messaggio #45


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CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 10:10) *
Tralasciando gli ennesimi commenti su BH6 coi quali, non so, cerchi forse di screditare il mio gusto ( rolleyes.gif ),

No tranquillo, anche perché a parte in questi due casi specifici mi ritrovo con quello che scrivi.

CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 10:10) *
rispondo a quanto quotato dicendoti che sì, io difenderei (e difenderò SEMPRE), qualsiasi opera di audiovisivo, a prescindere dal contenuto. Io studio cinema e se dovessimo muovere le stesse obiezioni che tu muovi a "I racconti dello Zio Tom" hai idea di quanti film dovremmo mettere al bando? Sarebbe un po' come se in Italia non si proiettassero più i materiali dell'Istituto Luce. Perché? Perché c'era Mussolini. wacko.gif
Allora la frittata si capovolgerebbe e diventeresti tu il negazionista post-6-1111346575.gif eheheh.gif

Ma sei sicuro di aver capito il mio punto di vista?

CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 10:10) *
Ora, non è forse un esempio adatto perché prima di tutto estremo, per di più io sono tra quelli che non reputa razzista questo film

Nemmeno io. Per questo mi chiedo se hai capito il mio punto di vista.

CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 10:10) *
, quindi forse non è nemmeno appropriato, ma tu, tanto per dire, impediresti la stampa del Mein Kampf? Se non lo stampassi più e non lo rendessi fruibile a nessuno per vie traverse (internet, ecc.), non pensi che faresti un torto alla storia? Se lasciassi a disposizione solo quelle copie disponibili, che col tempo inevitabilmente verranno logorate e andranno perdute? Se tu ne sei il solo, lecito detentore e decidi di non ripubblicarlo, non pensi che il tuo gesto sia un atto di ostracismo culturale verso gli altri, che non impareranno mai nulla, a cui non verrà insegnato che cos'era, che non potranno documentarsi in autonomia, come è giusto che sia.
Tu magari lo farai spinto dai migliori propositi, ma non pensi che sia un'ingiustizia?

No che non ne impedirei la stampa, ma è molto diverso non impedire la stampa del Mein Kampf per tutte le ottime ragioni da te indicate, e permettere che la storia si ripeta. Se in Italia sorgesse uno che seriamente proponesse una nuova guerra razziale e che incitasse le folle ad ammazzare i rom o i neri o qualsiasi altra categoria, stai tranquillo che non ci penso due volte ad impedirgli di fare una propaganda del genere (proprio perché la storia dovrebbe avermi insegnato qualcosa). Esattamente come (non sto parlando di cose improbabili o che non capitano), i social e gli stati nazionali cancellano, denunciano e limitano la campagna dell'ISIS. Certo che le loro orribili idee sopravviverebbero comunque nella clandestinità, ma non pensi che farebbero molto più danno se potessero proclamarle su un loro canale in chiaro, magari accettato come normale in nome del pluralismo in Europa? Ma siamo matti? Io sono andato a leggermi Inspire, per capire con che gente abbiamo a che fare (ci sono le istruzioni per farti una bomba in casa e queste informazioni è bene che non sia nota al grande pubblico), questa rivista è proibita in UK e chi ne detiene copia sul proprio pc va in carcere. In Italia e in Francia non è proibito detenere tali copie (non andate a scaricarle senza usare un browser tipo tor che garantisce l'anonimato, sicuramente le varie intelligence tracciano gli ip che si collegano al sito). Questa rivista È BENE che sia clandestina, i danni che potrebbe fare se fosse in edicola sarebbero ENORMI. Non solo perché potrebbe instillare pessime idee (e pessime decisioni) in alcuni cittadini di religione musulmana, ma anche perché aizzerebbe l'odio dei cittadini non musulmani verso quelli musulmani, scatenerebbe in loro paura.
Per questo di dico, attento a non cadere in una ideologia al contrario. Anche io sono contro la censura, ma non senza se e senza ma. I senza se e i senza ma sono tipici di un modo di vedere che è ideologico, perché i se e i ma, esistono. Il bianco e il nero certamente esistono, ma anche il grigio il rosso e il viola.

CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 10:10) *
Fingere di non aver mai fatto questo film è quanto di più stupido si possa fare, secondo me.

Come se la cosa fosse possibile, è un fatto noto, basta digitarne il nome in Google per rendersene conto, non è certo questo un film che rischia di scomparire, ci sono film molto, ma molto, ma molto più difficile da reperire e importanti per uno che studia la storia del cinema. Come ad esempio la canzone dell'amore, primo film sonoro italiano, o l'edizione integrale di Cabiria, colossal muto italiano (si era parlato di un'edizione dopo il restauro ma chi l'ha più vista), non mi pare di avere visto molti (in giro per la rete) stracciarsi le vesti. Per lo zio tom c'è un sito dedicato che da anni manda avanti una petizione. Quindi io starei proprio tranquillo che il film non verrà dimenticato.

CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 13/3/2015, 10:10) *
E non sei l'unica Marta. Proprio per questo io sono CONTRO al boicottaggio di questo (COME DI OGNI ALTRO) film. Boicottare e impedirne la visione significa IMPORRE uno stato di ignoranza alle persone.
Perché poi io per vederlo devo ricorrere a torrent o streaming farlocchi? La trovo una cosa di una ambiguità talmente italiana non ristampare un film in DVD quando le versioni pirata circolano liberamente. Della serie, facciamo la legge ma troviamo l'imbroglio.

Perché la clandestinità fa da filtro, e imporre uno stato di ignoranza alle persone non è sempre un male. Le conoscenze per fabbricare un bomba atomica è bene che non siano così democratiche, personalmente sono molto felice che non sia un'informazione alla portata di tutti. Sembra che chi sostenga il tuo punto di vista pensi che le idee, siano qualcosa di neutro, che, prese di per se stesse non possano essere pericolose, perché tanto sono solo idee o opinioni, ma non è così. L'uomo poi agisce in base a queste idee. Non è un caso che è importante il processo di educazione, dove vengono fornite delle buone idee al bambino, cercando di non fargli assorbire le cattive idee. Tua mamma non ti ha mai detto, oltre che al classico "questo non si fa", "questo non si dice"?
Il "questo non si dice" non è censura? Allora vedi che alla base di tutti noi c'è già un censura, operata dai nostri genitori. Ti ricordo che censura di fatto significa valutazione, ogni genitori fa le proprie valutazioni, perché vorreste negare, in assoluto, questa prerogativa ad altri?

Messaggio modificato da chipko il 14/3/2015, 10:14
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Shirleyno01
messaggio 13/3/2015, 17:06
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Secondo me non c'è niente da spiegare ad un bambino su "I racconti dello zio Tom". Un bambino uno: non arriverebbe mai a capire che lo zio Tom è schiavo ma penserebbe solamente che lo zio Tom è un vecchietto di colore che racconta storie ai bimbi bianchi. Due: non mi pare che in questo film ci siano messaggi che incitano alla schiavitù, alla discriminazione razziale ed altri argomenti simili. E' giusto un film con un cantastorie nero e un coniglietto parlante. Non ci trovo chissà che di razzista. In ogni modo l'argomento di Hitler col cagnolino non c'entra niente. E poi a me un film del genere farebbe ridere, proprio perchè è fantasioso.

Messaggio modificato da Shirleyno01 il 1/5/2016, 0:45
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LucaDopp
messaggio 13/3/2015, 18:09
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CITAZIONE (Shirleyno01 @ 13/3/2015, 17:06) *
Secondo me non c'è niente da spiegare ad un bambino su "I racconti dello zio Tom". Un bambino uno: non arriverebbe mai a capire che lo zio Tom è schiavo ma penserebbe solamente che lo zio Tom è un vecchietto di colore che racconta storie ai bimbi bianchi. Due: non mi pare che in questo film ci siano messaggi che incitano alla schiavitù, alla discriminazione razziale ed altri argomenti simili. E' giusto un film con un cantastorie nero e un coniglietto parlante. Non ci trovo chissà che di razzista.

Ognuno ci legge ciò che vuole, ma il film è indubbiamente controverso perché altrimenti non avrebbe mai sollevato alcun polverone e non avrebbe mai fatto arrabbiare quelli della NAACP. Fra l'altro vorrei ricordare che il film è uscito in home video solo in Europa, America Latina e Asia. Negli USA non è mai uscito neanche in VHS.
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Shirleyno01
messaggio 13/3/2015, 18:20
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CITAZIONE (LucaDopp @ 13/3/2015, 19:09) *
Ognuno ci legge ciò che vuole, ma il film è indubbiamente controverso perché altrimenti non avrebbe mai sollevato alcun polverone e non avrebbe mai fatto arrabbiare quelli della NAACP.

Ma ormai i moralisti del politicamente corretto si arrabbiano per un nonnulla. Ogni pretesto è buono ormai per dire che un film o un cartone animato (quelli antichi, perchè i film moderni pieni di parolacce e volgarità e i cartoni imbecilli di oggi non li toccano dry.gif) è sessista, razzista o omofobo.
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