La Bella e la Bestia, Disney Live Action |
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La Bella e la Bestia, Disney Live Action |
9/3/2017, 15:48
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#1
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Advanced Member Gruppo: Utente Messaggi: 495 Thanks: * Iscritto il: 26/8/2009 |
Riporto qui il link della mia recensione del remake de La Bella e la Bestia, per Amazing Cinema.
Rifacimento fedele del classico con qualche interessante novità come le canzoni inedite. Notevole il dispiegamento del cast originale. Un film che vive del successo dell'originale ma è piacevole nella sua rielaborazione in chiave moderna. Da cercare in lingua originale. |
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17/3/2017, 11:26
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#2
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Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 9.479 Thanks: * Iscritto il: 8/11/2009 Da: Cn |
All’uscita di una nuova trasposizione live-action di un Classico animato, bisogna almeno riconoscere alla Disney l’aver cambiato approccio di film in film, essendo a volte più fedele al materiale d’origine (il romanzo de Il Libro della Giungla), a volte reinterpretando liberamente (Cenerentola), altre ancora riscrivendo e ampliando gli universi narrativi (Alice, Maleficent e Elliott), con risultati però molto differenti tra loro, oscillanti fra il piacevole e l’obbriobroso. È verso quest’ultimo estremo che si colloca La Bella e la Bestia, che di fatto è una copia carbone mal riuscita del film del 1991.
Considerato che questo film cerca di ricalcare al massimo la sceneggiatura originale, si dovrebbe commentare ogni singolo scostamento. Alcuni sono ben pensati, al fine di colmare alcune incongruità come il passare delle stagioni. Altri sono inutili se non seccanti, come la volontà completista di giustificare l’assenza della madre di Belle, dei genitori della Bestia e addirittura del padre di Chicco. Si prenda, ad esempio, il prologo: è stata mantenuta la voce narrante, ma allo stesso tempo la scena è stata girata in toto, non ricorrendo a stilizzazioni (tipo le vetrate). Il risultato è monco, in quanto vediamo, ad esempio, il principe supplicare la fata senza dialogo (se non sbaglio non apre nemmeno la bocca), con la sua voce “coperta” dal narratore fuori campo. A mio avviso, in questo modo la recitazione perde molta della sua forza; forse era più sensato fare un prologo narrato tramite immagini magari animate oppure girarlo con i dialoghi, non generare un mix. Altro dettaglio rilevante, sparisce l’effetto sorpresa della rivelazione dell’aspetto del principe e dei cortigiani, che nel film d’animazione era perfettamente confezionato per il climax finale, mentre ora ci si rinuncia fin da subito. Qui mi fermo, ma tutto il resto del metraggio potrebbe essere destrutturato come ho fatto per il prologo, andando a evidenziare come molte scelte indeboliscono significativamente la sceneggiatura e la messa in scena. Posto che la recitazione andrà giudicata in inglese, Emma Watson non mi è piaciuta, in particolare pensando alle sue espressioni durante Stia con Noi e alla morte della Bestia. Peccato perché nella prima canzone, Belle, se l’è cavata piuttosto bene. Luke Evans porta una grande somiglianza fisica con Gaston e tutto sommato il suo personaggo è ben sviluppato; credo che il suo atteggiamento verso Maurice (prima accetta di seguirlo, poi lo vuole morto) sia un’ottima modifica. Risulta un po’ penalizzato dalla voce italiana non grave quanto quella del ’91. Le Tont è piuttosto inutile, dovrebbe essere la spalla comica, ma non fa mai ridere. Kevin Kline è un ottimo Maurice, personaggio anch’esso meglio approfondito in modo positivo. Per me è il miglior attore del cast. La Bestia, a parte la voce (quella del ’91 è inarrivabile), non convince appieno in cgi ed appare un po’ goffo nella scena del ballo per via delle gambe caprine. Capitolo colonna sonora. Su ciò che è ripreso pari pari nulla da eccepire. Le nuove canzoni, invece, sono inspiegabili. A parte il fatto che siano tutt’altro che memorabili (Evermore mi ricorda più i temi musicali di Les Mirables che della Bella e la Bestia), sono perlopiù brevi e prendono il posto di canzoni già esistenzi nel musical teatrale: di fatto How Does a Moment Last Forever, Days in the Sun e Evermore rimpiazzano (senza motivo) No Matter What, Human Again e If I Can't Love Her. È poi una vera tortura che Menken abbia inserito il tema di Home quando Belle è nella sua stanza; in quei momenti pregavo che partisse la canzone intera. Non capisco questo distacco dal musical quando l’idea degli oggetti incantati che si trasformano progressivamente sia stata invece ripresa proprio da lì. Lo stile rococò delle scenografie e dei costumi non corrisponde ai miei gusti estetici (preferisco il neoclassico di Cenerentola), ma ammetto che il castello abbia una buona dose di fascino. Lato fotografia, dà da pensare come il movimento di camera nella scena del ballo del 1991 sia molto più dinamico e spettacolare rispetto alla sua replica 26 anni dopo. Insomma, a differenza di Maleficent e simili, La Bella e la Bestia non si può proprio giudicare a sé stante, senza confrontarlo con il film che intende non solo imitare o a cui ispirarsi, ma proprio copiare. In quest’ottica, risulta un mero esercizio di stile realizzato da mestieranti lontani anni luce dalle capacità del team creativo del 1991. Voto: 5 |
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