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> La fine dell'Animazione Tradizionale?
LucaDopp
messaggio 28/9/2016, 22:22
Messaggio #481


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CITAZIONE (Angelo1985 @ 28/9/2016, 21:46) *
Un certo Don Bluth ti dice niente? Perchè forse invece di lamentarti dei soliti discorsi...

Se Logan è dell'88 presumo si riferisca al periodo in cui l'accoppiata Bluth-Goldman infilava un flop dietro l'altro, a parte Anastasia (che infatti viene spesso confuso per un film Disney). In precedenza il solo Bluth con Fievel e Alla ricerca della valle incantata aveva diretto due film anche più disneyani di quelli che la Disney stessa produceva in quel periodo. Quindi non prendiamoci in giro, se negli anni '90 la qualità (comunque indiscutibile) dei film Disney spiccava tanto era perché la concorrenza praticamente non esisteva.

CITAZIONE (Angelo1985 @ 28/9/2016, 21:46) *
Ah, e in riferimento a Lasseter, Tiana era praticamente in post-produzione, non aveva senso fermarlo e poi (parere personale che si ricollega alle opinioni tra me e Grrodon) secondo me è pure servito per mandarlo al macello e dire "c'ho provato, non va".
Quindi che gli vada detto grazie x Tiana e Pooh, proprio no....

Solite falsità mischiate con nonsense. Io sicuramente lo ringrazio per altri due ottimi film in 2D che senza di lui nemmeno ci sarebbero stati (ti ricordo che il settore 2D era stato smantellato nel 2004), tu fai un po' come ti pare.
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Grrodon
messaggio 28/9/2016, 23:27
Messaggio #482


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CITAZIONE (Angelo1985 @ 28/9/2016, 21:46) *
Ah, e in riferimento a Lasseter, Tiana era praticamente in post-produzione, non aveva senso fermarlo

Non è così. La Principessa e il Ranocchio è stato il primo progetto messo in piedi da zero da Lasseter.


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Logan232
messaggio 29/9/2016, 20:35
Messaggio #483


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Ti sbagli su tutta la linea LucaDopp. Non c'erano solo i film di Don Bluth, che comunque vedevo tutti (avendo avuto la fortuna di avere Tele + da quando era via cavo e quindi trasmetteva ogni film d'animazione che veniva prodotto in sintesi), ma anche "L'incantesimo del lago", "La spada magica", "Ferngully" e potrei ancora andare avanti.
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LucaDopp
messaggio 29/9/2016, 23:57
Messaggio #484


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CITAZIONE (Logan232 @ 29/9/2016, 21:35) *
Ti sbagli su tutta la linea LucaDopp. Non c'erano solo i film di Don Bluth, che comunque vedevo tutti (avendo avuto la fortuna di avere Tele + da quando era via cavo e quindi trasmetteva ogni film d'animazione che veniva prodotto in sintesi), ma anche "L'incantesimo del lago", "La spada magica", "Ferngully" e potrei ancora andare avanti.

Altri film mediocri che non facevano un soldo, quando quelli di oggi sono spesso ottimi prodotti che incassano cinque volte il loro budget. Il mio discorso non cambia, qualità e appeal dei film della "concorrenza" dell'epoca non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli di oggi (senza contare la quantità, che già di per sé è un fattore determinante). Nel '92 uscì un articolo di USA Today in cui si faceva notare che sommando gli incassi di Ferngully e di altri cinque film d'animazione non Disney di quell'anno non si raggiungeva un terzo dell'incasso de "La bella e la bestia". Oggi i film della Illumination con 75 milioni di budget incassano un miliardo.
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Angelo1985
messaggio 30/9/2016, 18:34
Messaggio #485


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CITAZIONE (Grrodon @ 29/9/2016, 0:27) *
Non è così. La Principessa e il Ranocchio è stato il primo progetto messo in piedi da zero da Lasseter.

Devo aver confuso gli anni mi sa, ricordavo Lasseter fosse arrivato nel 2008.
Per me resta cmq la totale malafede, a lui è convenuto troppo quel flop.

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Logan232
messaggio 30/9/2016, 20:59
Messaggio #486


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CITAZIONE (LucaDopp @ 30/9/2016, 0:57) *
Altri film mediocri che non facevano un soldo, quando quelli di oggi sono spesso ottimi prodotti che incassano cinque volte il loro budget. Il mio discorso non cambia, qualità e appeal dei film della "concorrenza" dell'epoca non sono neanche lontanamente paragonabili a quelli di oggi (senza contare la quantità, che già di per sé è un fattore determinante). Nel '92 uscì un articolo di USA Today in cui si faceva notare che sommando gli incassi di Ferngully e di altri cinque film d'animazione non Disney di quell'anno non si raggiungeva un terzo dell'incasso de "La bella e la bestia". Oggi i film della Illumination con 75 milioni di budget incassano un miliardo.

Non per attizzare flame, ma mi sembra che tu ogni volta salti di palo in frasca piuttosto che scusarti per aver commesso un errore. Non si stava parlando di incassi, si parlava del fatto che l'attenzione e la cura che la Disney metteva nei suoi film animati in 2D me li faceva riconoscere sempre dagli altri della concorrenza quando li vedevo da bambino. Tu hai replicato che non esisteva concorrenza, io ti ho fatto degli esempi e ora tu mi parli di incassi. Capisci che non c'è nesso logico per una vera discussione costruttiva, ma solo l'apparente intenzione di dover fare il bastian contrario a tutti i costi? Pensaci wink.gif
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LucaDopp
messaggio 2/10/2016, 16:53
Messaggio #487


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CITAZIONE (Logan232 @ 30/9/2016, 21:59) *
Non per attizzare flame, ma mi sembra che tu ogni volta salti di palo in frasca piuttosto che scusarti per aver commesso un errore. Non si stava parlando di incassi, si parlava del fatto che l'attenzione e la cura che la Disney metteva nei suoi film animati in 2D me li faceva riconoscere sempre dagli altri della concorrenza quando li vedevo da bambino. Tu hai replicato che non esisteva concorrenza, io ti ho fatto degli esempi e ora tu mi parli di incassi. Capisci che non c'è nesso logico per una vera discussione costruttiva, ma solo l'apparente intenzione di dover fare il bastian contrario a tutti i costi? Pensaci wink.gif

Provo a spiegarmi più semplicemente senza tirare in ballo gli incassi: è normale che tu riconoscessi i film Disney dalla concorrenza dato che erano fatti bene mentre quelli "rivali", oltre a essere pochi, nel migliore dei casi erano mediocri. Oggi non è più così, negli USA escono una decina di film d'animazione l'anno e per un Classico Disney realizzato bene (perché di sicuro sono generalmente migliori di quelli di 10-15 anni fa) ci sono almeno due film rivali altrettanto buoni che escono nello stesso anno e che magari hanno avuto una buona idea prima che l'avesse la Disney, cosa che prima non succedeva mai. Questo per dire che non puoi paragonare l'epoca attuale a quella del Rinascimento senza considerare che sono passati 20-25 anni e che il mercato è completamente diverso (la stessa cosa praticamente l'aveva scritta Chipko due pagine addietro).
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Logan232
messaggio 2/10/2016, 17:37
Messaggio #488


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Mh, questo é già qualcosa su cui si può discutere. Io non ritengo ci siano tutti questi film "migliori" della Disney, allo stato attuale; i Pixar realmente validi iniziano ad essere uno ogni 3 anni, DreamWorks ormai va avanti a suon di franchise (a me piacciono quelli di "Kung Fu Panda" e "Dragon Trainer", ma solo perché mantengono una forte mano autoriale di episodio in episodio, cosa che non accade, ad esempio, con "Ice Age" che vengono di volta in volta scritti e diretti da diversi autori), Illumination e Blue Sky idem. A parte gli sporadici titoli come "Book of Life", "Song of the Sea" e qualche film giapponese, ci sono i titoli della Laika che hanno un certo valore, ma anche quelli non é che vengano riuscitissimi al 100% (a parte il capostipite "Coraline"); "ergo" in tal senso mi sembra che la situazione non sia tanto dissimile dagli anni '90, con la differenza che, rispetto ad allora, la Disney si è un pò persa ed uniformata motivo per cui Dory, Zootopia e Pets, alla fin fine, sembrano tutti film figli dei stessi genitori (anche se, agli occhi di appassionati come noi, ovviamente non é così). Secondo me é un peccato.
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veu
messaggio 2/10/2016, 23:15
Messaggio #489


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Scusate ma dire che Anastasia sia un film minore non è proprio vero. Tant'è che nel 1998 (all'uscita di Anastasia), la Disney reduce dei bassi incassi di Hercules era terrorizzata e dovette schierare una riedizione nei cinema del Re Leone e la Sirenetta pensando pure di rieditare al cinema anche Aladdin perché Anastasia mieteva vittime e molte teste stavano per cadere in Disney...
che poi Anastasia era talmente osannato anche a livello di critica che molti pensarono fosse Disney dato che come qualità nulla aveva da invidiare a nessuno dei film Disney del Rinascimento...
e non dimentichiamoci del Principe d'Egitto che sconfisse la Disney su tutti i fronti (e la Disney aveva un gran cavallo di battaglia, Mulan, per la fine del 1998)...

concorrenza c'era, poca è vero, soprattutto nel primo periodo (Aladdin in Europa si dovette già scontrare con Pollicina e L'incantesimo del lago).
la Disney all'epoca aveva un "savoir faire" maggiore e migliore... ora la Disney è una casa come tante, né più né meno di una Pixar, di una Dreamworks o una BlueSky o una Laika... non detta regole, le subisce passivamente, non osa, anzi ha paura di osare e le sceneggiature sono fiacche, mosce e tutte uguali a se stesse, i film sono pressoché intercambiabili. una volta invece riuscivi a distinguerli.
il vero problema (a parte l'abbandono del 2D su sui non si può più far nulla) sono le sceneggiature e su quelle invece dovrebbero intervenire e molto.

che prima o poi Pixar e Disney si fondano può essere, del resto se una volta la Disney dei Classici li adattava (da qui il nome Classici, adattamenti di storie note) ora come ora non è più così, si tende a soggetti originali (per lo più infarciti di gag risibili e fini a loro stesse) e si tende a fare film molto più Pixariani, quindi sì secondo noi si tornerà ad essere un unico studio.


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Colosso
messaggio 4/10/2016, 21:48
Messaggio #490


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CITAZIONE (Angelo1985 @ 30/9/2016, 19:34) *
Devo aver confuso gli anni mi sa, ricordavo Lasseter fosse arrivato nel 2008.
Per me resta cmq la totale malafede, a lui è convenuto troppo quel flop.

Ma poi è giusto definirlo un flop? Ha incassato 260 milioni da un budget di 50, è stato il primo vero successo di tutti gli anni 2000 ed ha avviato il nuovo Rinascimento Disney dopo gli anni bui. In pratica è stato come l'Oliver e Company prima del grande campione d'incassi La sirenetta.
Se poi non ha incassato ancora di più sappiamo bene che l'unico vero motivo non è l'animazione tradizionale ma il "Principessa" nel titolo che lo ha fatto etichettare come film adatto solo alle bambine.
Il vero uccisore dell'animazione 2D si può definire il sequel di Winnie Pooh, quello sì un flop enorme (solo 44 milioni di incassi contro 30 di budget), ma al posto suo vedo sempre accusato ingiustamente il film di Tiana...
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messaggio 4/10/2016, 22:06
Messaggio #491


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CITAZIONE (Colosso @ 4/10/2016, 22:48) *
Ma poi è giusto definirlo un flop? Ha incassato 260 milioni da un budget di 50, è stato il primo vero successo di tutti gli anni 2000 ed ha avviato il nuovo Rinascimento Disney dopo gli anni bui. In pratica è stato come l'Oliver e Company prima del grande campione d'incassi La sirenetta.
Se poi non ha incassato ancora di più sappiamo bene che l'unico vero motivo non è l'animazione tradizionale ma il "Principessa" nel titolo che lo ha fatto etichettare come film adatto solo alle bambine.
Il vero uccisore dell'animazione 2D si può definire il sequel di Winnie Pooh, quello sì un flop enorme (solo 44 milioni di incassi contro 30 di budget), ma al posto suo vedo sempre accusato ingiustamente il film di Tiana...

Il budget era di 105 milioni


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LucaDopp
messaggio 4/10/2016, 23:03
Messaggio #492


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CITAZIONE (veu @ 3/10/2016, 0:15) *
Scusate ma dire che Anastasia sia un film minore non è proprio vero. Tant'è che nel 1998 (all'uscita di Anastasia), la Disney reduce dei bassi incassi di Hercules era terrorizzata e dovette schierare una riedizione nei cinema del Re Leone e la Sirenetta pensando pure di rieditare al cinema anche Aladdin perché Anastasia mieteva vittime e molte teste stavano per cadere in Disney...
che poi Anastasia era talmente osannato anche a livello di critica che molti pensarono fosse Disney dato che come qualità nulla aveva da invidiare a nessuno dei film Disney del Rinascimento...
e non dimentichiamoci del Principe d'Egitto che sconfisse la Disney su tutti i fronti (e la Disney aveva un gran cavallo di battaglia, Mulan, per la fine del 1998)...

concorrenza c'era, poca è vero, soprattutto nel primo periodo (Aladdin in Europa si dovette già scontrare con Pollicina e L'incantesimo del lago).
la Disney all'epoca aveva un "savoir faire" maggiore e migliore... ora la Disney è una casa come tante, né più né meno di una Pixar, di una Dreamworks o una BlueSky o una Laika... non detta regole, le subisce passivamente, non osa, anzi ha paura di osare e le sceneggiature sono fiacche, mosce e tutte uguali a se stesse, i film sono pressoché intercambiabili. una volta invece riuscivi a distinguerli.
il vero problema (a parte l'abbandono del 2D su sui non si può più far nulla) sono le sceneggiature e su quelle invece dovrebbero intervenire e molto.

Beh io non ho mai detto che Anastasia sia un film minore, anzi è proprio da allora che la Disney iniziò a ricevere concorrenza da parte di altri studi d'animazione. Quello che oggi la rende una casa come tante è proprio il fatto che ce ne sono tante come lei, e che la crisi nei primi anni 2000 l'ha portata ad imitare gli avversari. Inoltre quasi tutti quegli animatori che erano stati addestrati dai Nine Old Men sono oggi sostituiti da gente altrettanto brava nel proprio lavoro ma la cui carriera in Disney è iniziata con Chicken Little quando va bene. Ho dato un'occhiata ai supervisori all'animazione di Oceania, e nella maggior parte dei casi sono capitati alla Disney dopo aver lavorato a L'era glaciale 3, Boog e Elliot 2 o Hotel Transylvania. Non c'è da stupirsi che poi i film si somiglino.
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brigo
messaggio 4/10/2016, 23:13
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Infatti il 'grande' problema è quello evidenziato da LucaDopp: Disney sta perdendo identità, perché non esiste più una vera e propria squadra stabile.
C'è gente che ad ogni nuovo film d'animazione passa tranquillamente da una casa di produzione all'altra, non più omologandosi al nuovo ambiente che trova, ma portando sempre con sé la precedente esperienza avuta in altri studi, accumulando, accumulando e accumulando.
Non è un fenomeno nuovo, parliamoci chiaro: già dai tempi di Disney ci fu chi abbandonò, chi ritornò, chi si aggiunse, ecc... Ma il fenomeno, allo stato attuale delle cose, è estremamente preoccupante.
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Angelo1985
messaggio 6/10/2016, 20:09
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Certo! Tanto "l'arte" richiesta è quella di saper girare il mouse, magari con gli sfondi e i settings dei personaggi già fatti, un po' stile "gira la moda", vecchio gioco anni '80....
Dov'è il disegno unico di Earle? E lo stile di Ken Anderson? Dov'è Glen Keane? E Deja?
Dai su...un po' di onestà intellettuale...

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Bristow
messaggio 8/10/2016, 11:03
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CITAZIONE (Angelo1985 @ 6/10/2016, 21:09) *
Certo! Tanto "l'arte" richiesta è quella di saper girare il mouse, magari con gli sfondi e i settings dei personaggi già fatti, un po' stile "gira la moda", vecchio gioco anni '80....
Dov'è il disegno unico di Earle? E lo stile di Ken Anderson? Dov'è Glen Keane? E Deja?
Dai su...un po' di onestà intellettuale...

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Bravo Angelo! Ma di quale arte parliamo più ormai? Si ostinano ad osannare una procedura (la CGI) che al massimo può definirsi tecnica... dry.gif
Ritengo cmq che l'identità disney si sia persa nel momento in cui è MORTO, anzi è stato fatto morire il disegno a mano. Perchè la Disney è NATA così!
E' vero che anche tra gli anni 80-2000 ci son state anche sceneggiature e film minori, ma quantomeno restava il valore artistico di quei film che uscivano dopo anni di sacrificio e arte...
guardate un pò i dietro le quinte dei film animati, e poi guardate quelli oggi con un mouse in mano... ditemi quanti di voi si ricordano i nomi di quelli che lavorano al pc in casa Disney oggi??? Prima conoscevamo i Nine Old Men, poi Keane o Deja... oggi chi c'è...? mad.gif
la differenza sta proprio lì... non tanto negli incassi minori del 2D o i flop di Winnie e Tiana... quelle sono scuse... dry.gif dry.gif

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LucaDopp
messaggio 8/10/2016, 15:46
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CITAZIONE (Bristow @ 8/10/2016, 12:03) *
E' vero che anche tra gli anni 80-2000 ci son state anche sceneggiature e film minori, ma quantomeno restava il valore artistico di quei film che uscivano dopo anni di sacrificio e arte...

Sì, tipo Robin Hood prodotto in un paio d'anni con quattro soldi e mille ricicli. E per me Atlantis e Mucche alla riscossa non sono arte ma mediocrità, poco mi importa che siano in 2D se oltre ad avere una sceneggiatura pessima hanno personaggi caratterizzati e disegnati male. Questa storia dell'arte a prescindere ha un po' stufato.
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Angelo1985
messaggio 8/10/2016, 16:00
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CITAZIONE (LucaDopp @ 8/10/2016, 16:46) *
Sì, tipo Robin Hood prodotto in un paio d'anni con quattro soldi e mille ricicli. E per me Atlantis e Mucche alla riscossa non sono arte ma mediocrità, poco mi importa che siano in 2D se oltre ad avere una sceneggiatura pessima hanno personaggi caratterizzati e disegnati male. Questa storia dell'arte a prescindere ha un po' stufato.

Invece dell'arte coi settings di sfondi e personaggi da riutilizzare in toto per i capitoli 3,4,5 e 6 (Frozen infinity) bisogna esser contenti?
E chi sono gli artisti WDAS oggi? Chi? Qualcuno sa trovarmi una Mary Blair?
Bristow ha ragione, i nine old men, la generazione Rinascimento...poi? Fatemi un nome senza andare su wikipedia...
Ma dai su....

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caninlegend
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Corey Loftis (Zootropolis) piaccia o no è innegabile che quel film abbia un character design spettacolare! Penso che il discorso di Luca volesse significare che non bisogna mai giudicare l'animazione tradizionale come arte a prescindere (comunque Robin Hood è bellissimo!) neanche Pocahontas eccelleva in character design, i volti sono troppo spigolosi, ma convengo nel dire che i volti femminili in CGI si assomigliano un po' tutti.
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Logan232
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Sono film di valore proprio perché animati con una tecnica che richiedeva molto più impegno e dedizione da chi ci lavorava; "Pocahontas" avrà i tratti spigolosi, ma é una scelta stilistica che non ne intacca per nulla l'alto valore artistico (per dire, la scena alle cascate dell'incontro tra Poca e John), "Atlantis" é un Capolavoro di disegni e animazioni (lo stile é decisamente diverso dagli altri film Disney, ma merita e anche tanto) e infine "Mucche" sarà anche un filmetto scialbo, ma ha degli sfondi e delle animazioni caratterizzate eccellenti come al solito. "Robin Hood" é vero che é stato fatto in economia, ma se quello era il risultato di un lavoro in economia, datemi 100.000 volte "Robin Hood" piuttosto che un "Bolt".

L'arte della Disney é sempre stata autoriale proprio perché proveniva da autori e artisti che sicuramente lavoravano su commissione, ma apportando sempre il loro contributo personale imparato dai migliori ed esercitato col massimo dispiego di mezzi possibile; col totale sopravvento della CGI la verità è che oramai i WDAS sono un coacervo di tecnici free lance, che aprono cartelle e programmano modelli. Non voglio sminuire l'enorme lavoro che l'animazione CGI comporta per carità, sono dei mostri quelli che se ne occupano che passano 18 ore davanti al pc ad animare ogni pulviscolo dell'aria, però è vero che, alla fine, di quei film non ti resta davvero quasi niente.
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CITAZIONE (Bristow @ 8/10/2016, 12:03) *
Bravo Angelo! Ma di quale arte parliamo più ormai? Si ostinano ad osannare una procedura (la CGI) che al massimo può definirsi tecnica... dry.gif
Ritengo cmq che l'identità disney si sia persa nel momento in cui è MORTO, anzi è stato fatto morire il disegno a mano. Perchè la Disney è NATA così!

Posto che questi discorsi mi fanno sempre un po' sorridere, come se per decidere cosa sia arte o meno bastasse il criterio del mezzo con cui è stata fatta.
Per Platone anche la scultura e la pittura non erano arte ma semplice tecné, eppure nessuno di noi si sognerebbe di dire che la "Venere di Milo" non è arte.

I fondali della Bella Addormentata credo sia il punto più alto toccato dall'animazione tradizionale, eppure non li paragono certo a Caravaggio.

Alla fine, oggi come oggi, diversamente dal passato, nessun discorso pare più aleatorio di quello che cerca di capire cosa sia arte e cosa non lo sia, se non altro per via dell'estremo relativismo imperante che impedisce ai vari interlocutori di trovare delle basi comuni per fondare un discorso universalmente inteso.

Pertanto il discorso è destinato ad apparire come una serie di argomentazioni, più o meno dotte, ma sempre soggettive, l'arte, intesa come istituzione universalmente riconosciuta, è figlia del tempo, quindi solo il tempo potrà dirici che cosa all'interno dell'animazione passerà e sarà trattenuto e cosa no.
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A me Zootropolis, Ralph e Rapunzel hanno lasciato qualcosa e concordo col discorso di Chipko.
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brigo
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A me piace vedere la matita sul grande schermo, ma pensare alla CGI come a qualcosa che non comporti un minimo sforzo da parte di chi vi si dedica mi sembra un discorso semplicistico, partigiano e alquanto ottuso, ergo non credibile.
Anch'io vorrei della matita al cinema, ma ciò non significa che tutto ciò che viene realizzato in pixel sia merda assoluta.
Lasciamo da parte i nostri sentimenti di fanciulli e pensiamo un po' più in oggettiva: la strada giusta sarebbe nell'alternare le due tecniche e non nell'eliminarne una a favore dell'altra, mi sembra equo e democratico dal momento che c'è chi apprezza l'una, chi apprezza l'altra, e chi le apprezza entrambe.
Questo ovviamente non vuol dire che accetto il comportamento della Disney attuale, mono direzionale, ma non vuol dire neanche che tutto ciò che realizzano oggi mi faccia schifo a prescindere.
Un po' più di lucidità non guasterebbe da parte di un certo pubblico.
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CITAZIONE (brigo @ 9/10/2016, 14:37) *
A me piace vedere la matita sul grande schermo, ma pensare alla CGI come a qualcosa che non comporti un minimo sforzo da parte di chi vi si dedica mi sembra un discorso semplicistico, partigiano e alquanto ottuso, ergo non credibile.
Anch'io vorrei della matita al cinema, ma ciò non significa che tutto ciò che viene realizzato in pixel sia merda assoluta.
Lasciamo da parte i nostri sentimenti di fanciulli e pensiamo un po' più in oggettiva: la strada giusta sarebbe nell'alternare le due tecniche e non nell'eliminarne una a favore dell'altra, mi sembra equo e democratico dal momento che c'è chi apprezza l'una, chi apprezza l'altra, e chi le apprezza entrambe.
Questo ovviamente non vuol dire che accetto il comportamento della Disney attuale, mono direzionale, ma non vuol dire neanche che tutto ciò che realizzano oggi mi faccia schifo a prescindere.
Un po' più di lucidità non guasterebbe da parte di un certo pubblico.

Aggiungo (sebbene conscio che anche questa valutazione può essere tacciata di essere soggettiva)

L'arte secolarmente intesa, visto che molti stanno tirando in ballo il concetto problematico di arte, ha sempre avuto a che fare con l'estetica (la teoria che definisce il "bello").
In teoria "il bello", ha certo a che fare con una certa dose di soggettività, ma è, o dovrebbe, essere sottratta alla categoria della "democraticità". "Prova" nè il fatto che, al di là delle infinite soggettività che sempre sono esistite, ogni epoca ci ha consegnato dei particolari canoni di bellezza.
Quindi "il bello" è un qualche cosa che è una via di mezzo tra "l'idea eterna scolpita nell'iperuranio" e "l'elaborazione umana mediata dalla cultura".

Ora, il problema, è che nel 900, l'arte ha, secondo me, perso gran parte di questa tensione al bello. Per cui l'artista non fa arte con un fine primariamente estetico, ma fa arte con un fine primariamente lucrativo.

In poche parole, alla Disney, e a qualunque altra casa cinematografica esclusa qualche rara eccezione che sempre esiste, non interessa "fare arte", interessa fare business. Se senza matita io ottengo più guadagno elimino la matita, perché l'obiettivo primario della Disney è fare utile.

I prodotti Disney, come la maggior parte dei prodotti cinematografici e dedicati all'entertaiment sono prodotti di consumo e di massa. Questo, non significa che automaticamente, tali prodotti siano di "scarsa qualità", e non significa che essi non possano avere comunque un impatto più o meno rilevante e più o meno positvo o negativo sulle nostre vite (al pari di tantissimi altri prodotti di massa).

C'è chi si arrabbia di fronte a questo tipo di ragionamenti, eppure l'evidenza incontestabile è che questi prodotti hanno come target medio la famiglia con bambini al seguito che cerca di evadere il sabato o la domenica pomeriggio dalla routine quotidiana e non Sgarbi.
E quando questi prodotti escono in dvd e bd non sono acquistati con finalità estetico-educative (il che non esclude che tali prodotti possano cmq avere tali caratteristiche), ma per poter piazzare i figli davanti al televisore di modo che stiano tranquilli mentre la Mamma (o il Papà, o la babysitter) di turno possa finire di fare le pulizie in casa o preparare la cena.

Chi, al contrario, vuole davvero educare i propri figli a particolari sensibilità artistiche invece che lasciare il figlio a "reincretinirsi" davanti al tv (scelta obbligata per moltissimi genitori) tenderà a iscriverli piuttosto ad un corso di pittura. Sarà un caso, ma i genitori che, per una serie di circostanze fortuite, riescono a seguire molto i loro figli tendono a limitare il più possibile l'uso della televisione, anche perché non mi è ancora capitato di sentir dire a qualche educatore, pedagogista, maestra o professore di "piazzare" il figlio davanti alla tv per fare in modo di sviluppare le sue doti.

Messaggio modificato da chipko il 10/10/2016, 0:51
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Angelo1985
messaggio 9/10/2016, 19:21
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Che pesantezza Enrico, scusami te lo dico col cuore....
E che pesantezza questa saccenza verso il certo pubblico: gente, uno sfondo che viene archiviato sul pc e riutilizzato paro paro per il film successivo, non è arte, è riciclo, ma non come nella tecnica xerox nella quale cmq dovevano disegnare Lady Cocca, no no, lo sfondo è proprio quello, fatto, salvato, copiato e incollato "avanti il prossimo".
E poi cosa c'entra l'arte dei quadri, è ovvio che stiamo parlando di un senso artistico esclusivamente nell'ambito dell'animazione, cosa c'entra Caravaggio? Boh!

L'alternanza? Francamente anche no, bastava lasciare a ciascuno le proprie competenze, Pixar CGI e WDAS in 2D, invece di avere due studi che praticamente fanno la stessa cosa (perchè sì, se scambi Hero 6 con tra i due studi praticamente non cambia nulla).

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