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> La Storia Infinita
veu
messaggio 2/1/2007, 0:21
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Ecco il testo della colonnna sonora de "La Storia Infinita":

La Storia Infinita cantata da Limahl:

Turn around, look at what you see
In her face, the mirror of your dreams
Make believe I'm everywhere, hidden in the lines
Written on the pages is the answer to our neverending story
Reach the stars, fly a fantasy
Dream a dream, and what you see will be
Lives that keep their secrets will unfold behind the clouds
And there upon the rainbow is the answer to our neverending story

Show no fear, for she may fade away
In your hand, the birth of a new day
Lives that keep their secrets will unfold behind the clouds
And there upon the rainbow is the answer to our neverending story


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chrykee
messaggio 2/1/2007, 3:53
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Gli anni passano.. ma questa canzone mi mette sempre e ancora i brividi e un senso di libertà che tante altre canzoni non riescono con gli anni a farti riprovare...è la tipica canzone che ti fa "vivere" ad altre "velocità"con il vento che ti scompiglia i capelli biggrin.gif biggrin.gif un piccolo capolavoro musicale che non passa mai di moda,
qui sotto troverete il video di Limahl con tipico look "graffiante" del 1984 e la traduzione del testo,che dire.. semplicemente magico!!
questo film come flashdance,il tempo delle mele,footloose e tanti altri fu un evento mediatico, si facevano le file enormi per vederli e rivederli :saluto:

*........*........*........*........*........*........*........*........*

http://www.youtube.com/watch?v=3khTntOxX-k

*........*........*........*........*........*........*........*........*

<span style='font-size:14pt;line-height:100%'>LA STORIA INFINITA</span>

Voltati
Osserva quello che vedi
Nel suo viso
Lo specchio dei tuoi sogni
Fa' credere che io sia dappertutto
Nascosta tra le righe
E scritta sulle pagine
È la risposta a una storia infinita

Raggiungi le stelle
Vola sulla fantasia
Sogna un sogno
E quello che vedi ci sarà
Le rime che nascondono il loro segreti
Si sveleranno dietro le nubi
E là sull'arcobaleno
C'è la risposta a una storia infinita, infinita

Non mostrare paura
O lei si potrebbe sparire
Nelle tue mani
La nascita di un nuovo giorno

Le rime che nascondono i loro segreti
Si sveleranno dietro alle nubi
E là sull'arcobaleno
C'è la risposta a una storia infinita
Storia infinita
*........*........*........*........*........*........*........*........*
http://www.cinemedioevo.net/Film/PS/storinfin1-01.jpg
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veu
messaggio 1/9/2016, 21:43
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Ragazzi, recuperiamo questo topic ormai di quasi 10 anni fa per segnalarvi che ricorre oggi l'anniversario dei 37 anni della pubblicazione del libro La Storia Infinita di Michael Ende, pubblicato a Stoccarda nel 1979 in una versione con duplice inchiostro (rosso per la parte della realtà e verde per la parte ambientata a Fantasia). Dobbiamo ancora prendere la versione con inchiostro verde e rosso, l'avevamo vista tanti tanti anni fa e poi ne avevamo preso una economica per leggerlo ma quella con inchiostro verde e rosso merita troppo.

La Storia Infinita è uno di quei romanzi che vanno assolutamente letti almeno una volta nella vita. Ha segnato generazioni e ancor oggi è sempre attuale. Dobbiamo smettere di sognare perché attorno a noi ci sono ogni volta catastrofi o sciagure o male o indifferenza? no, il romanzo ci fa capire che finchè c'è anche un piccolo granello di speranza non si verrà mai sconfitti dalle avversità.
Leggetelo che vale la pena. e in fondo in fondo ognuno ha la propria storia infinita...

Google ha dedicato alcuni doodle alla Storia Infinita.

Eccoli: Click

E qui un articolo che celebra l'anniversario:

Dal sito Focus:

La "storia" della storia infinita che oggi compie 37 anni

La "storia" de "La storia infinita", pubblicata il 1 settembre 1979. Un classico della letteratura per ragazzi che insegna molto sul potere della fantasia. In modo anche "scientifico".

Chi non ha letto da bambino (o anche da adolescente) La storia infinita oppure ha visto il film omonimo tratto dal libro? Probabilmente pochi e nel caso, quei pochi possono colmare la lacuna qui o ancora meglio correre in libreria per acquistare e leggere il volume o l'ebook.

Per tutti gli altri, il doodle di oggi che celebra il 37° anniversario della pubblicazione del romanzo dello scrittore tedesco Michael Ende, è un affettuoso ricordo di un libro che probabilmente li ha aiutati a uscire definitivamente dalla fanciullezza, per avventurarsi nel difficile mondo dell’adolescenza. Come? Facendogli prendere coscienza di tante dinamiche del mondo reale, che nel libro sono presentate con metafore del fantastico.

La storia infinita tuttavia è molto più di un libro per ragazzi. È un inno alla fantasia, alla capacità di inventare e raccontare storie. Ha venduto oltre 10 milioni di copie nel mondo, è stato tradotto in 40 lingue e ha ispirato tre film tra i quali il più famoso (e bello) è quello del 1984, diretto da Wolfgang Petersen.

La trama della storia infinita in breve. La storia infinita è un metaromanzo, ovvero un "libro nel libro". Al centro del romanzo c'è Fantàsia, un mondo magico creato dall’immaginazione generatrice di cui sono capaci gli umani.

Il protagonista è un bambino, Bastiano: legge un libro, La storia infinita, che racconta di Fantàsia, minacciata dal Nulla; anche la sua imperatrice è malata. A cercare la salvezza è inviato un ragazzo, Atreiu. Seguendo le sue avventure, Bastiano “entra” nella storia salvando Fantàsia e l’imperatrice.

Il romanzo continua con le avventure di Bastiano, giunto a Fantàsia: può realizzare tutti i suoi desideri, creando storie nel mondo fantastico. Preso da un delirio di potere, cerca di diventare imperatore e perde i suoi ricordi: senza, non potrà ritornare nella sua dimensione. Avrà però l’amicizia e l’aiuto di Atreiu, che conserva i suoi ricordi; alla fine, Bastiano torna al suo mondo. Ma non è più uguale a se stesso.

Estetica
. Ende intraprese la stesura del libro nel 1977, ma non riuscì a completarlo nei tempi previsti dall'editore. Come dichiarò lo stesso autore:

Il libro sarebbe dovuto uscire già un anno prima. L'editore aveva organizzato le stampe, la carta era già pronta e mi chiamava continuamente per chiedermi; "Quando me lo consegnerai finalmente?", e io dovevo sempre rispondere: "Non posso darti niente, Bastiano non torna più indietro. Cosa devo fare? Devo aspettare il momento giusto, quando emergerà dal personaggio stesso la necessità di ritornare"

Alla fine, nel 1979, il manoscritto venne consegnato e pubblicato il 1 settembre. Per rendere più chiaro il piano narrativo in cui si svolge la storia, Ende fece stampare il libro in due colori: in rosso le parti ambientate nel mondo degli uomini; in verde acqua quelle ambientate nel regno di Fantàsia.

Non è un libro fantasy. La storia infinita di Michael Ende è un capolavoro della letteratura fantastica, ma non si può dire che sia un fantasy propriamente inteso. È vero, ha molte caratteristiche del genere: ci sono molte razze non umane, le storie del mondo alternativo sono più importanti di quelle del mondo attuale, cioè del “mondo normale”. Ma non può considerarsi di questa categoria soprattutto perché il mondo di Fantàsia, il mondo del fantastico in cui si svolge principalmente la narrativa di Ende, non potrebbe esistere senza il mondo attuale (il “nostro” mondo).

La storia infinita non è neanche una favola moderna o un romanzo gotico. È un romanzo unico.

L'adattamento cinematografico. L'enorme e repentino successo del libro non passò inosservato: l'industria cinematografica dopo solo un anno dalla pubblicazione ne acquistò i diritti per farne un film.

Il progetto venne affidato al regista Wolfgang Petersen che si distanziò considerevolmente dall'originale di Ende. Ma nel 1984, quando uscì La storia infinita trasposizione della prima parte del romanzo — corrispondente al viaggio di Atreiu —, Ende non si riconobbe nel prodotto cinematografico, cercò di bloccarne la distribuzione, fece causa ai produttori, chiedendo la cancellazione del suo nome, ma perse. Come racconta Morandini nel suo celebre Dizionario dei film, Ende furioso dopo aver visto il film disse «auguro la peste ai produttori. M'hanno ingannato. Quello che mi hanno fatto è una sozzura a livello umano, un tradimento a quello artistico».

Le ali della mente. Ma che cos’hanno in comune La storia infinita, i giochi dell’infanzia e i sogni a occhi a aperti? La fantasia che è la vera protagonista del libro e motore della nostra mente. Potente strumento che ci proietta in mondi inesistenti dove tutto è possibile, o ci fa vedere come risolvere problemi. Di quanto sia importante la fantasia, ne parliamo in questo articolo tratto da Focus. Vale la pena leggerlo.


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messaggio 2/9/2016, 14:47
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Io ho il libro con la parte scritta in verde e rosso. smile.gif Era di mia zia quando era ragazzina...


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Fra X
messaggio 20/10/2016, 18:16
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Visto e rivisto il film dell'84! Devo dire che però non mi aveva mai molto attratto il romanzo! Solo qualche anno fa l'ho letto e... mi è molto piaciuto! Veramente affascinante e molto profondo! Tra avventura e drammaticità, si snodano due storie che convergono in maniera incredibile e suggestiva! I personaggi, anche quelli che compaiono poco, sono davvero ben caratterizzati! clapclap.gif clapclap.gif clapclap.gif Grandi Atreiu e Falkor o Fukur, ma anche un personaggio malvagio come Gmor per cui un po' di pena la si prova!
Molto bello ed interessante poi il fatto che l'imperatrice nella seconda parte non compaia più anche se rimane una figura centrale della vicenda!
Di Ende ho letto anche Momo, davvero bello anche questo! happy.gif Giusto qualche giorno fa mi è capitato, mentre cercavo altro, un bell'articolo dedicato allo scrittore poco dopo la sua scomparsa:

http://www.archiviolastampa.it/component/o..._0015_10639606/
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veu
messaggio 20/10/2016, 23:01
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FraX, il libro è ancora più bello del film!

Momo è un altro racconto bellissimo di Ende anche se il libro non l'abbiamo ancora letto (o meglio ne avevamo letto alcuni trafiletti su un'antologia ma non l'abbiamo mai letto in versione integrale). Avevamo visto il film in tv (il live action degli anni 80 o 90) e ci era piaciuto da morire... se non l'hai visto, lo devi recuperare di sicuro, merita davvero.


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Fra X
messaggio 24/10/2016, 16:25
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CITAZIONE (veu @ 21/10/2016, 0:01) *
se non l'hai visto, lo devi recuperare di sicuro, merita davvero.

Se intendete quello con John Huston, Ninetto Davoli e Leopoldo Trieste l'ho visto di recente. M'è piaciuto così come il film di D'Alò, ma in entrambi trovo che manchi qualcosa. Soprattutto sbaglio o non viene messa in risalto la capacità di Momo di saper ascoltare le persone?
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veu
messaggio 16/4/2017, 11:46
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Qui segnaliamo un'intervista a Tami Stronach, l'infanta imperatrice del primo film:

Dal sito Yahoo

L'Infanta Imperatrice di 'La Storia Infinita', Tami Stronach, ci svela i dietro le quinte di questo film fantasy anni '80

La Storia Infinita è uno di quei film fantasy “dark” degli anni ’80 in grado di rendere nostalgici un’intera generazione di odierni genitori, sebbene siano terrorizzati all’idea di farlo vedere ai loro figli. Tami Stronach, interprete dell’Infanta Imperatrice, è una di questi genitori. A 10 anni, Stronach era una dei tre piccoli protagonisti del film diretto da Wolfgang Petersen nel 1984, prodotto e girato in Germania. La Storia Infinita narra la storia-nella-storia di Bastian (Barret Oliver), un ragazzino di 10 anni emarginato da tutti, che scopre un libro magico sul giovane guerriero Atreyu (Noah Hathaway), che deve salvare il suo regno di Fantasia da una forza malefica chiamata “il Nulla”. Man mano che la sua lettura prosegue, Bastian diventa sempre più parte attiva nella storia fino al momento culminante, in cui l’Infanta Imperatrice di Fantasia (Stronach) supplica direttamente Bastian di salvare e ricostruire il regno.

Sebbene appaia solo verso la fine del film, il memorabile personaggio interpretato da Stronach è apparso moltissimo nel materiale promozionale di questo successo mondiale, e la piccola attrice ha trovato difficile gestire la sua improvvisa celebrità. In seguito, Stronach ha del tutto interrotto la carriera cinematografica, per diventare una ballerina professionista. In seguito alla nascita di sua figlia, si è lanciata in una nuova avventura insieme a suo marito: Paper Canoe Company, una compagnia teatrale per bambini, con sede a Brooklyn. Per la prima volta dai tempi di La Storia Infinita, Stronach sta di nuovo lavorando con dei pupazzi e stimolando la fantasia dei più piccoli.

“Tutto quello che sto facendo ora, in qualche strano modo, ha dei legami con l’esperienza incredibilmente significativa avuta in La storia infinita”, dice Stronach. Potrebbe addirittura far vedere il film a sua figlia uno di questi giorni. Yahoo Movies ha intervistato Stronach, ora quarantaquattrenne – che sta anche tornando al mondo del cinema partecipando al film indipendente Ultra Low, in fase di produzione – a riguardo della sua esperienza nelle riprese di La Storia Infinita, del potente messaggio lanciato dall’Infanta Imperatrice e di come abbia gestito il suo rapporto col film e i suoi fan.

Yahoo Movies: Sono cresciuta guardando La Storia Infinita, e ricordo di aver pensato, “In questo film c’è una ragazzina, ed è la più bella del mondo.”
Tami Stronach: Grazie! [Ride] Devi sapere che fui quasi scartata dalla parte, perché secondo Wolfgang non ero abbastanza carina.

Davvero?
Sì! Be’, per la verità era la mia prima audizione, e ci andai abbastanza trasandata perché non ero affatto una ragazzina di Hollywood, quindi non sapevo affatto come funzionasse. Mi presentai non del tutto struccata e avevo un makeup grasso perché avevo appena interpretato un maialino in una recita. E lui disse, “Questa ragazzina è brava ,a non mi sembra molto… come dire… adatta come imperatrice?”

Hai girato La Storia Infinita giusto nel periodo degli anni ’80 in cui gli effetti speciali concreti erano ormai davvero notevoli, poco prima del trionfo degli effetti digitali, quindi i set avevano davvero l’aspetto che si vede nel film.
Esattamente. I set erano interamente realizzati a mano. Qualche persona metteva fisicamente le piume in un posto e il fango in un altro, e penso che la cosa si percepisca. Per qualche motivo, all’epoca non capivo appieno quanto questo lavoro fosse straordinario, perché quando sei piccolo per certi versi dai per scontata la tua esperienza del mondo. Ma sì, c’era questo enorme tendone da circo contenente le Paludi della Tristezza, in cui ricordo di essere entrata. Ed era una cosa folle: all’interno di questo immenso tendone, il fango mi arrivava alla vita, era davvero altissimo. Raggiungere i cameraman era faticosissimo. E quando attivavano la macchina della nebbia, non si vedeva più il tendone intorno, tutto diventava sul serio una palude senza fine.

Un momento, l’Imperatrice non appare nelle Paludi della Tristezza!
No, ero lì solo a guardare. Ci andai per assistere alla ripresa di Atreyu che viene cacciato a colpi di starnuto da Morla, la tartaruga. Grazie a Dio non assistetti alla scena in cui il cavallo affonda nelle Paludi della Tristezza, perché forse non sarebbe stato opportuno che la vedessi in quel momento. [Ride] Probabilmente avrei creato problemi mettendomi a gridare, “Basta! Fermate le riprese!”

Com’era il set della Torre d’Avorio?
La Torre d’Avorio fu realizzata in uno studio di registrazione sonora; era un po’ diverso dall’enorme tendone della Paludi della Tristezza, e anche da quello che ospitava il Mordiroccia, il pipistrello e altri personaggi. Erano tutti in un altro bellissimo tendone all’aperto. Il mio set invece si trovava all’interno di un edificio ed era un po’ più piccolo, con il letto al centro e le pareti di colore bianco perlaceo. Non ho mai visto l’esterno della Torre d’Avorio, era come se fossi all’interno di un’ostrica. Una bellissima stanza opalescente con al centro un lettone simile a un’enorme torta.

Non hai partecipato a scene con pupazzi animati; hai avuto comunque modo di vedere i burattinai all’opera?
Certo che sì! Mi interessava tantissimo, nonostante non fosse così facile perché ero piccola. Da adulta, probabilmente sarei potuta entrare e uscire dai set senza dare troppo nell’occhio. Dovevo sempre chiedere il permesso per andare sui set, promettendo che non avrei aperto bocca. [Ride] E sono andata sui set un sacco di volte, perché era divertentissimo vedere i burattinai al lavoro. È divertente; non ho mai avuto nulla a che fare coi burattini [da adulta] perché per tanto tempo sono stata molto coinvolta dalla danza. Ma adesso, tornando al teatro, ho la sensazione che quell’esperienza abbia avuto un impatto su di me, che in qualche modo abbia lasciato un’impressione indelebile nella mia mente. E stranamente, credo che la danza possa essere un allenamento eccellente per lavorare coi burattini, perché entrambe queste arti hanno in comune l’estrema precisione dei movimenti.

All’epoca, quanto hai percepito del peso emotivo della trama, quando eri un’attrice di 11 anni? Riguardando le scene ora che sono mamma, mi trovo davvero a disagio a vedere questa ragazzina così sofferente, sebbene si sappia che il personaggio abbia in realtà centinaia di anni. Nel film piangi inquadrata in primo piano!
Ero una ragazzina molto sensibile. Farmi piangere era davvero molto facile. Bastava dirmi una cosa del tipo, “Una tartaruga in Cambogia ha una spina nella zampa”, e iniziavo a piangere a fiumi. Ero fatta così! Penso che per me il teatro e il cinema siano stati una grande gioia e un enorme dono, perché sono degli ambiti in cui le emozioni sono apprezzate. Per certi versi, sentivo che nel mondo reale la mia natura quasi ipersensibile fosse un piccolo handicap, mentre nel teatro e nel cinema assumeva un grande valore. Ed era un bel sollievo. Era una fantastica liberazione capire che questa parte integrante di me avesse un valore in determinati contesti.

Quanto eri consapevole di stare interpretando il ruolo di un personaggio molto anziano?
Ne ero pienamente consapevole: nella mia mente, avevo 300 anni. Ero molto seria e avevo un blocchetto per gli appunti, cercavo di assumere al meglio la età fittizia e mi ripetevo in mente delle parole per assicurarmi di avere il giusto linguaggio del corpo. Presi molto seriamente l’intero progetto, perché era la mia passione e la mia gioia.

Non tutte le interpretazioni di attori-bambini invecchiano bene, ma tu hai interpretato in modo molto convincente una ragazzina che in realtà è molto più grande. E penso di essermi immedesimata nella tua parte, perché ero una bambina che si sentiva più a suo agio col mondo degli adulti.
Non esistevano molti modelli del genere nei film. Spesso le ragazzine sono semplicemente carine e sottovalutate ai fini della trama. E penso che questo stia ormai cambiando, perché ci sono un sacco di ragazze eroine nei film odierni, ma non era così negli anni ’80.

Penso anche che [nel film] ci sia questa nozione di cosa sia il potere. Il potere dell’Imperatrice risiedeva nella saggezza, nella pazienza e nella compassione, quindi era di tipo diverso dalla semplice forza fisica. Ma allo stesso tempo era più potente di questa. E penso che questo concetto sia fantastico per comunicare questo alle ragazzine: “Esiste un modo in cui tu puoi essere davvero potente, mantenendo tutte le tue caratteristiche, perché hai il coraggio, la saggezza e la compassione. Non ti servono le mosse di karate”. Mi sento davvero fortunata ad avere avuto questo ruolo che in qualche modo ribaltava la nozione di potenza.

Comunichi con i tuoi fan mediante il tuo account Twitter @NeverendingTami. C’è stato un periodo in cui ha cercato di separarti da La Storia Infinita prima di tornare sui tuoi passi e gestire il tuo rapporto con i fan?
Assolutamente sì. Ho cercato di estraniarmene del tutto. Dopo aver finito le riprese, fummo totalmente sopraffatti dalla risposta del pubblico e mi sentivo stravolta ad essere diventata una celebrità a 11 anni. Non mi sentivo affatto a mio agio in questo ruolo! Mi piaceva tantissimo recitare, ma non la celebrità. Quindi mi sono trovata a dover fare una scelta complicata, perché le due cose sono collegate, e ho deciso di immergermi totalmente nella danza, pensando che se avessi voluto tornare a recitare da adulta, l’avrei fatto. Arrivata a New York in qualità di giovane ballerina, volevo scoprire se avrei trovato il mio posto nel mondo come Tami e non come un’ex baby attrice. Quindi non ne ho mai parlato, non ho mai tirato fuori l’argomento. Se lo faceva qualcun altro, abbozzavo un sorriso e cercavo di cambiare subito il soggetto del discorso.

Come sei tornata alla recitazione?
Con la nascita di mia figlia e della Paper Canoe Company, ho improvvisamente compreso come recitare abbia avuto un impatto determinante su di me, come abbia rappresentato un’esperienza meravigliosa, e che forse fosse arrivato il momento di impegnarmi di nuovo in questo campo. E pare che i fan di La Storia Infinita possano essere più interessati a Paper Canoe che non al teatro-danza. Quindi ho finito per andare al Comic-Con, perché l’idea di poter rivedere Noah [Hathaway] dopo 30 anni mi era sembrata davvero divertente. Ma lui poi non si è più presentato! [Ride]

È andata bene comunque, perché non avevo mai partecipato a un Comic-Con. Non sapevo nemmeno di cosa si trattasse! Di colpo mi sono trovata a pensare, “Oddio, c’è un sacco di gente che è ancora così affezionata al film”. È stata davvero un’occasione ottima per collegarmi alla gente… In qualche modo mi sentivo un po’ stupida a non esserci mai stata prima d’allora. E ho iniziato a capire quanto fossi fortunata, provando un’enorme gratitudine. È stato allora che ho aperto un account Twitter per iniziare a comunicare con i fan. In questa fase della mia vita, nei 40, non provo altro che un senso di legame condiviso sul fatto di aver partecipato a quel progetto e che sia piaciuto ad altre persone. E ora sto ricevendo dei copioni tramite posta, e qualche potenziale offerta cinematografica e televisiva, quindi sembra proprio che stia iniziando un nuovo capitolo della mia vita, in cui potrei recitare di nuovo.

Tua figlia ha già visto qualche scena di La Storia Infinita?
No, non ancora. È una vera fifona. È molto sensibile, di vecchio stampo. Mi assomiglia moltissimo e non fa che cantare e ballare tutto il giorno. Per il film sto aspettando che compia 8 anni, perché ne ha ancora 6 e ne rimarrebbe traumatizzata, correndo via gridando. [Ride] E invece voglio che si tratti di un’esperienza divertente e condivisa! Voglio che ne sia felice e non che dica una cosa tipo, “Non mi far vedere mai più questo film!” Sto aspettando ancora un po’. Nel frattempo ha già il pupazzetto del mio personaggio. In Germania li hanno prodotti per tutti i personaggi di La Storia Infinita, e ho preso una piccola Imperatrice per farci giocare mia figlia.

Ecco Tami Stronach oggi (è stupenda):

Click

PS: qualcuno trova i gadget del film usciti in Germania? sa dove possiamo vederli? siamo molto curiosi!


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messaggio 18/4/2017, 17:54
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Davvero un' intervista molto bella e simpatica! happy.gif Avevo letto una decina di anni fa che che aveva intrapreso una carriera nella danza! happy.gif
Riguardo il set, secondo me con la CGI una torre d' avorio così affascinante non l' avremmo. Poi boh!

CITAZIONE (veu @ 16/4/2017, 12:46) *
Ecco Tami Stronach oggi (è stupenda):

Click

Ah, però! w00t.gif
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brunhilde
messaggio 3/3/2018, 16:09
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Stavo frequentando le superiori. Innamorato.gif Un pomeriggio mia zia mi prestò un libro con la copertina di seta rossa (!!) e al centro due serpenti che si mordono la coda. Rimasi sorpresa quando vidi la stampa in rosso e in verde. Riuscivo tranquillamente a seguire i due piani della storia. E' uno di quei libri che non passano di moda, potresti leggerlo fra 20 anni ed essere ancora valido.
Rimasi molto delusa dal film dry.gif (posso capire l'autore), non solo per i tagli ma per le modifiche fatte alla storia. Avrei voluto comprare il libro, ma le successive ristampe avevano eliminato la scrittura bicolore e la copertina era telata e non più di seta not.gif

Messaggio modificato da brunhilde il 3/3/2018, 16:10


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messaggio 3/3/2018, 16:35
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CITAZIONE (brunhilde @ 3/3/2018, 16:09) *
Un pomeriggio mia zia mi prestò un libro con la copertina di seta rossa (!!) e al centro due serpenti che si mordono la coda. Rimasi sorpresa quando vidi la stampa in rosso e in verde.


Ah, però! ohmy.gif

Messaggio modificato da Fra X il 3/3/2018, 16:35
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veu
messaggio 3/3/2018, 22:02
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Brunhilde ma l'edizione bicolore con la copertina di seta è la primissima edizione della Longanesi del 1981? vorremmo troppo averla!


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brunhilde
messaggio 6/3/2018, 17:00
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CITAZIONE (veu @ 3/3/2018, 22:02) *
Brunhilde ma l'edizione bicolore con la copertina di seta è la primissima edizione della Longanesi del 1981? vorremmo troppo averla!


Sì è quella Innamorato.gif


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veu
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Andremo nelle vecchie librerie a cercare l'edizione Longanesi del 1981... Ci piacerebbe troppo trovarla, in ottimo stato di conservazione però


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brunhilde
messaggio 9/3/2018, 14:02
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CITAZIONE (veu @ 7/3/2018, 0:00) *
Andremo nelle vecchie librerie a cercare l'edizione Longanesi del 1981... Ci piacerebbe troppo trovarla, in ottimo stato di conservazione però


In giro sulla rete si dovrebbe trovare perché ho visto alcune foto.


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