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> Oceania aka Moana, Walt Disney Animation Studios
-Scrooge McDuck-
messaggio 5/1/2016, 1:24
Messaggio #1105





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CITAZIONE (Grrodon @ 4/1/2016, 23:58) *
Apertura, gente.

QUOTO TUTTO!

Non mi pare che dopo "The Artist" siano tornati a fare film muti in bianco e nero, o dopo "Django" Hollywood sia corsa alla produzione di film western.
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brigo
messaggio 5/1/2016, 2:50
Messaggio #1106


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CITAZIONE (Scrooge McDuck @ 5/1/2016, 1:24) *
Non mi pare che dopo "The Artist" siano tornati a fare film muti in bianco e nero, o dopo "Django" Hollywood sia corsa alla produzione di film western.

Appunto, un 2D una volta al mille non ucciderebbe nessuno.
Ma non basta che il film sia in 2D per fare contente le persone. The artist e Django non si reggono solo sulla tecnica, bensì anche su sceneggiature solide come la roccia. Cosa che nell'animazione Disney non si vede da diverso tempo (e quando si è vista, è stato sempre in modo discontinuo).

Comunque, tanto per chiarire, non mi si prenda per un purista dell'animazione in due dimensioni: se un prodotto è valido, indipendentemente dalla tecnica, sono in grado di saperlo apprezzare. E non ho vergogna alcuna nell'affermare che alcuni titoli in 3D li preferisco ad alcuni titoli in 2D.
Per esempio, rivedo più volentieri un "Rapunzel" che un "Atlantis".
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LucaDopp
messaggio 5/1/2016, 2:58
Messaggio #1107


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CITAZIONE (brigo @ 5/1/2016, 2:50) *
E non ho vergogna alcuna nell'affermare che alcuni titoli in 3D li preferisco ad alcuni titoli in 2D.

Se è per questo, secondo me Nightmare Before Christmas è migliore di qualsiasi Classico Disney sia uscito negli ultimi 65 anni, fiaba o non fiaba, 2D o 3D.
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veu
messaggio 5/1/2016, 13:04
Messaggio #1108


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Un po' di riflessioni...
al di là della tecnica (che è vero, il 2D è comunque migliore anni luce della CGI che invecchia di più, inutile negarlo e inutile fasciarsi gli occhi, sarà che la CGI è ancora relativamente agli albori rispetto al 2D che opera da quasi cent'anni ormai), le storie sono troppo "moderne" e perdono un po' di classicismo... e oltre a questo crediamo che non vi siano storie universali o comunque fatte passare per tali dalla stessa Disney... e in questo discorso rientra anche la prossima Moana a cui il topic è dedicato.

Prendiamo ad esempio due film dell'era 2D (in due epoche diverse) e quelli dell'era CGI...

Cenerentola (anni 50) e La Bella e la Bestia (anni 90) con Rapunzel e Frozen... la differenza tra questi è abissale, ma non a livello di sceneggiatura o tecnica visiva (che ovviamente quelle di oggi sono più moderne ma già negli anni 50 erano diverse da quelle degli anni 30 così come nel 90 si aveva un modo diverso di raccontare le storie rispetto agli anni 30 o 50)... non parliamo dell'animazione che è del tutto differente... parliamo invece delle storie...
Cenerentola o La Bella e la Bestia sono famosissime, certo miliardi di volte di più di una Raperonzolo (e questo lo si sapeva fin dall'inizio) questo perché di una Raperonzolo non esistono adattamenti a film (ce n'è solo uno ed è ristretto al solo mercato tedesco e nemmeno esportato) mentre di Cenerentola o La Bella e la Bestia di adattamenti ce ne sono a miliardi in tutto il mondo (alcuni belli alcuni trash è vero ma ce ne sono miliardi). Aggiungiamo poi che Raperonzolo non ha una storia che abbia tanta presa sul pubblico (di fatto è una fiabetta qualunque, intercambiabile con un'altra non è che senza una Raperonzolo il panorama fiabesco si senta chissà che mancanza, siamo onesti). Se a ciò aggiungiamo che poi la Disney ripropone ogni tot anni sempre e solo Cenerentola o La Bella e la Bestia tra sequel, midquel, franchise dei Descendants dove guarda caso il protagonista è il figlio di Belle (e i figli di Raperonzolo, per fare un esempio - ma potremmo tranquillamente anche dire quelli di Tiana - restando nell'era "moderna", nemmeno ci sono, concepiti come idea sì ma eliminati per mettere il figlio di Cenerentola al posto come avevamo supposto sin dall'annuncio del film), remake in live action di entrambe, Belle è pure coprotagonista della serie tv C'era una volta (sebbene come telefilm, vuoi per la valenza più adulta è un po' a parte rispetto all'universo disneyano conosciuto e destinato ai bambini), mentre in Into the Woods la protagonista è Cenerentola (e in quest'ultimo film una Raperonzolo è relegata a tre scene in croce, senza nessuna incisività)...

come può affermarsi una Rapunzel se come fiaba è già deboluccia di suo, adattamenti non vi sono e il metro di paragone sono sempre Cenerentola o La Bella e la Bestia (che con i loro adattamenti e pubblicità la fanno sempre da padrone)? impossibile. anche per le giovani leve è così, nonostante magari abbiano un legame maggiore ai nuovi film disneyani rispetto a chi è della generazione precedente. I fattori sono diversi:
1- impossibilità da parte del pubblico di legarsi a storie che già di base troppo deboli (Rapunzel o gli altri film dal 2000 in poi non hanno temi e forza dei predecessori degli anni '50 o '90, questa cosa va detta)
2 - nessuna radicalizzazione della storia nelle varie culture, è una storia che è troppo poco nota e senza incisività: se guardate le varianti di una Rapunzel sono pochissime, a differenza di quelle di una Cenerentola o di una Bella e la Bestia, di cui per quest'ultima una di esse è stata adattata dalla Disney stessa e dallo stesso team creativo di Belle (ovviamente stiamo parlando del Gobbo di Notre Dame che è comunque la stessa cosa della Bella e la Bestia, più adulta ma la trama è quella inutile negarlo). Lo stesso discorso può formularsi per qualunque film in CGI (che sono per lo più filmetti leggeri e senza pretese) passati, presenti e pure futuri (intendiamo quelli ormai noti e annunciati, non possiamo parlare di qui all'anno 2100).
3 - uscita dei film in un'epoca di "crisi" dove ogni anno non si sa cosa vogliono fare, non c'è una formula per fare i film, nessuna possibilità di creazione di un modo di fare che sia un'impronta del film, una firma (gli anni 90 erano diversi, ogni film era comunque simile, aveva delle note comuni in fatto di temi di fondo, non solo a livello di animazione, il contrario di oggi dove le animazioni saranno riciclate, i temi non hanno forza, ripropongono sempre la coppia in viaggio che alla lunga stufa)
4 - la CGI è un genere per filmetti commediole e senza pretese, lo è sempre stato e sempre lo sarà, il 2D è la tecnica aulica. Questa cosa ormai è risaputa e non cambierà (almeno per ora), non potendo pensare a un film in CGI aulico che comunque anche se fosse concepito dagli artisti (cosa su cui oggi comunque abbiamo dei dubbi) sarebbe stroncato dalle scelte imprenditoriali della Company (ma qui apriremmo un lunghissimo discorso che non finirebbe più).

Frozen basato sulla Regina delle nevi è già più forte come storia (e il successo mondiale è dovuto anche al fatto che La Regina delle Nevi ha un maggior appeal di altre storie come Raperonzolo o Il Principe Ranocchio), vuoi perchè più matura vuoi perché più nota a causa dei vari adattamenti che sono stati in passato fatti, vuoi perché la Disney per ora l'ha mantenuta come storia, per ora perché poi bisogna vedere cosa accadrà in futuro ma per ora Frozen funziona alla grande, non si può negare, certo per vedere se saprà imporsi ma certo ha più carte per farlo che non Rapunzel o La Principessa e il ranocchio. Certo il difetto è che La Regina delle nevi non ha varianti trattandosi di una storia originale inventata da Andersen ed è destinata in futuro ad esaurirsi pure questa, però per ora funziona, se sarà solo un momento o si manterrà bisognerà vedere, certo non aspettatevi dalla Regina delle Nevi di essere una sorta di Bella e la Bestia o Cenerentola. Il successo potrà averlo ma non sappiamo se la Disney, passato il periodo di fortuna, la sfrutterà per non farla dimenticare né se nei paesi in cui non esistono varianti del racconto manterrà comunque una radicalizzazione o meno...

Poi altro aspetto che conta è come vengono riproposte le storie perché dopo un po' vanno riproposte... perché Biancaneve oggi non ha la presa di Cenerentola o Belle? mica perché è più antiquata (perché considerando le storie forse Cenerentola è ancora più antiquata e passiva di Biancaneve, se analizziamo i reciproci film, e ha pure meno spazio scenico che le è ritagliato dai topolini così come per Aurora dalle fate). Non è così. La causa è da ricercarsi nel fatto che a partire dal 2000 Biancaneve è stata giocata male dalla Disney. Se guardiamo, il sequel per modernizzarla non l'ha fatto (ok i sequel erano quello che erano, odiati per lo più ma comunque servivano sempre per modernizzare storie del passato), i remake nemmeno (se li è lasciati sfuggire e prendere da altre case di produzione, che tra l'altro li hanno fatti bene ma proprio perché di altre case di produzione Biancaneve è stata meno pubblicizzata sul mercato dalla Disney per i propri prodotti ovviamente, forse voleva evitare di scontrarsi con altre case ed evitare di andare a pubblicizzare film altrui che ci sta come cosa, ma alla fin fine Biancaneve è agli ultimi posti delle fiabe o principesse più note, se escludiamo le famose 4 ultime in lista: Mulan, Jasmine, Tiana e Pocahontas riportate nell'ordine di pubblicizzazione, è vero più sul mercato principesco che comunque la fa da padroni inutile negarlo), ok Biancaneve c'è in C'era una volta ma il telefilm ha un aspetto più adulto ed è un po' un programma a sé e a parte rispetto all'universo su cui la Disney punta maggiormente così il personaggio disneyano di Biancaneve (quella iconografica, quella che dovrebbe essere la versione più nota della fiaba, non quella di C'era una volta per capirci) è purtroppo molto meno presente.
Questo discorso è vero, tocca aspetti commerciali che dovrebbero essere lasciati a parte ma dei quali, per un'analisi contestualizzata alla situazione odierna non si può purtroppo prescindere (e andrebbe sviscerato meglio, ce ne rendiamo conto, abbiamo solo riportato alcuni tratti della questione).
Attendiamo commenti.


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Voi veu avete ragione, ma credo che le questioni siano due, a parte il discorso visivo 2D/CGI: un conto è la storia, quindi il punto di partenza, la fiaba, il racconto originale, il fumetto, la leggenda del Pacifico; un conto è il registro che a questa storia si vuol dare.
Come detto, Frozen vive di questo eterno sbilanciamento tra il serio e il faceto che non lascia trasparire quel senso di classico e di aulico che si pretenderebbe da una fiaba: il duca che balla e il cazzotto di Anna, così come le faccette continue anche della stessa (con la bavina alla bocca prima di svegliarsi) rendono indubbiamente più umani, più moderni e più bla bla, ma in realtà allontanano totalmente lo spettatore da quello che sta guardando.
E un conto è la sospensione della incredulità (come per esempio per le sequenze cantate, stile musical), un conto è stare a guardare una principessa che da un pugno al cattivo di turno, addirittura da farlo cadere in mare! Nella Norvegia nobile del XIX secolo!
Quello che dico è che non basta il punto di partenza, sia fiaba o meno, ma come la racconti che fa la differenza, il problema è che ci siamo convinti da Shreck in poi, che il dissacrante dovesse essere l'ingrediente dei film, che il film aulico non serva se puoi mandare un minimo di messaggio semplicemente farcito con qualche risata; così il messaggio arriva (ma dubito resti, basta guardare il finale di Frozen "l'amore scioglie il ghiaccio"!), ma l'importante è che sia commerciale, dissacrante il più possibile, moderno, con le faccette, non importa dal contesto, il registro da usare, sia per Rapunzel, Ralph, Frozen, Hero 6, deve essere sempre il medesimo.
Voi come definite queste storie? Robin Hood era un'avventura, Aurora un drammatico (anche se con momenti leggeri) conflitto tra bene e male, Oliver un action movie urbano, e in ciascuno si riesce a capire la differenza stilistica dei registri, del tono; Rapunzel potrebbe tranquillamente stare nel XIX secolo norvegese insieme ad Anna, Flynn fa le stesse faccette della controparte in volpe di Zootopia, la Moana del video potrebbe prendere un caffè con Elsa nel suo castello ghiacciato, Ralph potrebbe essere il compare di Hiro al posto del coso bianco.

Non c'è più differenza, cambiano i settings, ma anche le storie più diverse ab origine risultano per essere uguali tra loro: è il tono, il registro che fa il film, a prescindere da quelle che sono poi le scelte di sceneggiatura intesa come sviluppo degli eventi o lo stile visivo.

Potrebbero anche trasporre la Bibbia come i racconti di Calvino, non cambierebbe nulla, storie famose per famose, ad oggi risulterebbero uguali e interscambiabili, cambia solo la percezione degli utenti che possono sentirsi (per cultura) più o meno legati al soggetto.

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Princesse Sophie
messaggio 5/1/2016, 13:44
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Veu, Bene! Riprendiamo sempre le stesse storie che tanto van bene quelle!
Sinceramente io sono a favore di provare cose nuove e di rivedere Biancaneve sullo schermo piccolo o grande che sia non me ne può importare di meno come di rivedere Ariel in quegli obbrobri di sequel e prequel o altre principesse o persino di altri prodotti che a suo tempo mi erano anche piaciuti ma di cui di certo si poteva fare a meno e mi chiedo perché si debbano andare a guardare adattamenti precedenti di una storia per capire se ne verrà fuori un buon prodotto o un passo falso. Raperonzolo non è poi così sconosciuta, la conoscevamo in tantissimi quando ero più piccola ed è riportata in molti libri di fiabe per bambini. Poi dimenticate il film di Barbie che all'epoca alle bambine piaceva e tanto anche, io ero alle elementari quando è arrivato in tv e a scuola il giorno dopo non parlavamo d'altro.
Cenerentola ha varianti ma alla lunga è la solita minestra tanto quanto le altre. L'unica "pecca" di storie come Raperonzolo e il Principe Rana è di avere storie più semplici (al contrario di Cenere in cui hai l'appiglio delle tre notti o Biancaneve e la Bella in cui hai tempi e appigli da sviluppare come preferisci) ma allo stesso tempo non la chiamerei pecca perché da la possibilità di creare sempre cose nuove. È una base totalmente da plasmare ed è solo positivo.

E comunque una storia può piacere anche se totalmente nuova, vedete le storie pixar che hanno molto successo eppure non sfruttano chissà quali lavori precedenti. Quindi per me il discorso che avete fatto non sussiste più di tanto. Opinione mia s'intende.

Angelo il fatto è anche che ogni film è figlio della sua epoca e gli stili cambiano col tempo. Mi piacerebbe vedere qualche momento leggero in meno, ma l'anda è questa e la Disney è un autrice che fa il suo lavoro come vuole. E come tanti autori dice così è, se non vi piace cambiate canale...non che sia d'accordo a prescindere con le sue azioni capiamoci. Ora va passare il messaggio in chiave leggera, in futuro avremo si spera qualcosa di più serio...è già tanto direi non avere solo commedie alla Shrek, Hercules o Le follie...


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veu
messaggio 5/1/2016, 14:27
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Sophie, Raperonzolo non è così conosciuta, in Francia per esempio non lo è, stessa cosa nei paesi dell'Est dove invece è conosciuta Zlatoslaska (la ragazza con i capelli d'oro che non è nemmeno una variante di Raperonzolo!), e difatti per pubblicizzare l'eroina disneyana o dreamworksana di Shrek hanno fatto riferimento a Zlatovlaska (salvo che poi nessuno la riconosceva nella versione Disney proprio perché un altro racconto che da loro non esiste).
è questo che secondo noi rileva: avere una storia che sia universalmente nota e Raperonzolo (così come Moana o Big Hero 6) non lo è.
la pecca di essere troppo semplice c'è ed è vera, nella fiaba originale la principessa non fa niente! ma proprio nessuno fa niente nella fiaba originale a parte la strega che rapisce e muove la storia.
il fatto della pubblicità e del riproporre le storie, volenti o nolenti è quello che serve così come vedere se ci sono varianti in altre culture (perché se non ci sono non è una storia che ha presa sul pubblico universale) e se ci sono adattamenti cinematografici precedenti è un indice per dire se la storia può avere appeal sul pubblico... se non ci sono è perché è una storia che alla gente non interessa, inutile negarlo. E Raperonzolo è una di quelle.
non diciamo che è una brutta storia, non sarà tra le migliori ma brutta non è, certo c'è di meglio.

Angelo, il tono dei film di oggi fa schifo è vero, però ormai la gente vuole quello, c'è questo venir meno della cultura, ma oltre alla comicità di oggi (il Duca di Frozen o il vecchio di Rapunzel) pure nella Bella e la Bestia ci stava il tipo che diventa un travestito e la cosa ci diede molto fastidio, ridicola e tutto eppure non è stata tanto odiata come la comicità moderna...
noi in tutta onestà siamo stufi della Disney, è senza ritorno, e siamo anche stufi che oggi la Disney sia solo e sempre Cenerentola o La Bella e la Bestia o la Disney anni 90... davvero pensiamo che non seguiremo più la Disney perché ci ha scocciato (e la prova della nostra poca presenza sul forum da un anno a questa parte lo conferma).


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Princesse Sophie
messaggio 5/1/2016, 14:40
Messaggio #1112


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Io non sono comunque d'accordo, soprattutto perché tante storie originali o semisconosciute hanno fatto successo negli anni e Moana ha le stesse carte da giocare...pochi istanti animati e due foto non sono un film. E poi se dovessero basarsi su attamenti precedenti per scegliere le storie allora tanto vale rieditare La bella e la bestia o Cenerentola all'infinito e addio...niente novità e rivediamo le stesse storie prodotte venti volte da quindici case diverse.


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messaggio 5/1/2016, 14:49
Messaggio #1113


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CITAZIONE (veu @ 5/1/2016, 14:27) *
è questo che secondo noi rileva: avere una storia che sia universalmente nota e Raperonzolo (così come Moana o Big Hero 6) non lo è.

Ma rileva cosa? Dumbo è tratto da un prototipo (!) di un libro giocattolo (e nonostante questo salvò la Disney dal disastro), Bambi da un romanzo di vent'anni prima, Lilli e il vagabondo da un racconto apparso nel Cosmopilitan, La carica dei 101 da un romanzo di 5 anni prima, e potrei andare avanti ad elencare degli ottimi Classici tratti da storie sconosciute ai più. Ma credete davvero a quello che scrivete?
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messaggio 5/1/2016, 15:21
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LucaDopp, ma secondo te Raperonzolo, Dumbo, Bambi, Lilli e la Carica dei 101 sono storie note quanto Cenerentola o La Bella e la Bestia? universalmente note, non solo in versione disneyana... in tutta onestà (a parte Raperonzolo che è presente nelle collezioni di fiabe dei Grimm) non abbiamo visto UN SOLO libro che le tratti in versione NON disneyana...

CITAZIONE (Princesse Sophie @ 5/1/2016, 14:40) *
Io non sono comunque daccordo, soprattutto perché tante storie originali o semisconosciute hanno fatto successo negli anni e Moana ha le stesse carte da giocare...pochi istanti animati e due foto non sono un film. E poi se dovessero basarsi su attamenti precedenti per scegliere le storie allora tanto vale rieditare La bella e la bestia o Cenerentola all'infinito e addio...niente novità e rivediamo le stesse storie prodotte venti volte da quindici case diverse.

Perché non lo stanno facendo forse?


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messaggio 5/1/2016, 15:28
Messaggio #1115


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Non dipende certo dal soggetto di partenza se un film sarà buono o no, no di certo... infatti Dumbo e Lilli sono stupendi, non hanno nulla da invidiare ai film tratti da celeberrime fiabe, sono tratti da opere misconosciute e hanno riscosso grande successo, no non è questo il punto.
Ciò che stona nei classici moderni è, come scriveva Angelo, il fatto che non c'è una linearità nello svolgimento, si salta da una situazione di un certo tipo ad un'altra senza far capire allo spettatore che cosa sta veramente guardando... un film comico o un film più importante? Cioè in un film Disney la comicità ci sta ovviamente, questo lo si vede in quasi tutti i classici ma esistono diversi tipi di comicità, quella garbata e quella demenziale e quest'ultima in un classico Disney stona non poco.
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LucaDopp
messaggio 5/1/2016, 15:59
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CITAZIONE (veu @ 5/1/2016, 15:21) *
LucaDopp, ma secondo te Raperonzolo, Dumbo, Bambi, Lilli e la Carica dei 101 sono storie note quanto Cenerentola o La Bella e la Bestia? universalmente note, non solo in versione disneyana... in tutta onestà (a parte Raperonzolo che è presente nelle collezioni di fiabe dei Grimm) non abbiamo visto UN SOLO libro che le tratti in versione NON disneyana...

Questo l'ho detto anch'io, sempre che abbiate capito il significato di "tratti da storie sconosciute ai più". Ma non ho proprio afferrato il vostro punto. Cosa cambia se un film è tratto o no da una storia nota? Il re leone non adatta un bel niente eppure ha avuto un successo enorme, e quindi? Davvero non capisco dove vogliate arrivare.
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brigo
messaggio 5/1/2016, 16:37
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CITAZIONE (LucaDopp @ 5/1/2016, 15:59) *
Il re leone non adatta un bel niente

Amleto..
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LucaDopp
messaggio 5/1/2016, 17:05
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CITAZIONE (brigo @ 5/1/2016, 16:37) *
Amleto..

Forse è stato influenzato dall'Amleto, ma non è un adattamento in senso stretto altrimenti l'avrebbero citato nei titoli di coda, e di certo non è stato promosso come tale.
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Princesse Sophie
messaggio 5/1/2016, 17:46
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CITAZIONE (veu @ 5/1/2016, 15:22) *
perché non lo stanno facendo forse?

No! Moana non lo è, Frozen neanche, o Ralph o Rapunzel o Brave o la principessa e il ranocchio, le altre pixar che non tutti siano stato dei successoni astronomici è vero, ma meglio aria fresca di venti Belle e trenta Cenere che alla fine sono tutte uguali! Quella è una commercialata e basta...rieditano ok ma non solo...scusate ma col vostro metro di giudizio non avremmo altro


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brigo
messaggio 5/1/2016, 18:28
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CITAZIONE (LucaDopp @ 5/1/2016, 17:05) *
Forse è stato influenzato dall'Amleto, ma non è un adattamento in senso stretto altrimenti l'avrebbero citato nei titoli di coda, e di certo non è stato promosso come tale.

Non l'avranno citato per problemi di copyright, così come Aladdin si ritrova con una "D" in più nel nome. Ma la storia quella è. rolleyes.gif
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LucaDopp
messaggio 5/1/2016, 18:39
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CITAZIONE (brigo @ 5/1/2016, 18:28) *
Non l'avranno citato per problemi di copyright, così come Aladdin si ritrova con una "D" in più nel nome. Ma la storia quella è. rolleyes.gif

Veramente Aladdin è da sempre il nome inglese di Aladino, e dubito seriamente che l'Amleto sia sotto copyright... Comunque anche Zootropolis non è basato su nulla, ma lì nessuno ha rotto le scatole.
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brigo
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CITAZIONE (LucaDopp @ 5/1/2016, 18:39) *
Veramente Aladdin è da sempre il nome inglese di Aladino, e dubito seriamente che l'Amleto sia sotto copyright...

Resta il fatto che nei titoli del film nessuno cita nè "Le mille e una notte", nè una qualche fonte letteraria del racconto, ma non vuol dire che l'ispirazione alla favola orientale non ci sia.
E poi lo sappiamo che le 'ispirazioni' dei film Disney sono più o meno libere rispetto agli originali.
Comunque stiamo andando alla deriva rispetto all'argomento del topic. Roftl.gif
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Angelo1985
messaggio 5/1/2016, 19:49
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Ripeto, non c'entra niente la fonte originale, anche perchè lo stesso Walt durante la sua vita, in 3 decenni di lungometraggi animati, di fiabe ne ha trasposte 3, dico 3, mica 10: Biancaneve, Cenerentola e Aurora.
Il resto (di quelli prodotto da lui direttamente) sono tutti racconti della letteratura inglese (non fiabe) come Alice o Peter Pan, la tradizione epica inglese di Artù, Pinocchio già famoso alla fine del XIX secolo, e alcuni racconti molto moderni all'epoca come Bambi o Dumbo.
Eppure tutti questi film, che ripeto NON sono fiabe, non godevano certo della popolarità che invece poi hanno avuto i film, non tutti almeno; eppure il successo è arrivato e ad oggi sono considerati universali.
Ma non c'entra la fonte, c'entra al contrario il tono, il registro. Stessa cosa nel Rinascimento, Ariel e Belle erano fiabe, il resto no, eppure hanno in comune una grandissima popolarità, quanti di voi prima conoscevano la leggenda cinese di Mulan? Nessuno!

Idem con Moana, che rappresenta un po' la Mulan di questo decennio; ma cos'è che davvero si teme? E' il fatto che ormai, a prescindere dalla fonte, si sia persa l'idea o meglio l'arte (anche in senso visivo secondo me e pochi altri) di raccontare una storia senza per forza scendere al compromesso dell'humor a tutti i costi, SOPRATTUTTO se il film in questione è una fiaba, magari ambientata tra castelli e ambientazioni medioevali.

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Crediamo che il nostro discorso sia stato un po' equivocato...

Proviamo a chiarirlo... e vedere se riusciamo a spiegarci... non abbiamo detto che non devono trarre film da storie poco note oppure fare storie originali, ci mancherebbe altro! ciò che vogliamo dire è che se vogliono fare storie "boom" usando un linguaggio gergale utilizzato dai giovani e meno giovani ma che ora come ora sembra faccia trend che significa storie con il botto e che in partenza si sa già che saranno successoni, devono andare a prendere storie note alla più parte, con già numerosi adattamenti... almeno sanno già che volenti o nolenti il pubblico le vedrà...

poi ovvio che il registro del film deve essere aulico ma purtroppo ormai l'aulicità di una Bella Addormentata nel bosco ce la possiamo scordare, nonostante sia il film tenuto più in considerazione all'interno degli studi per via dell'arte che emerge, ma parlando via chat con un artista della Disney avevamo proprio sentito dire che proprio l'aulicità di film come la Bella Addormentata ormai fa paura perché il pubblico (soprattutto americano) non ha la voglia di vedere un film culturalmente elevato proprio perché troppo lontano dalla loro mentalità (Francia e Giappone invece farebbero a fila per un film aulico, il resto dell'Europa invece si accontenta di ciò che gli propongono, che siano di alto o basso livello poco importa, intanto alla fine sono i bambini i fruitori dell'animazione) ed è per questo motivo che se anche in ipotesi può essere pensato un film di tale livello poi non giungerà mai a realizzazione (sono 50 anni che si discute, non l'hanno fatto negli anni 90 dove comunque ciò che toccava la Disney era oro, figuriamoci adesso che comunque non sale nemmeno ancora ai livelli di un bronzo misto ferro...)

che oggi generalmente i film stonano è vero, noi è dal 2000 che diciamo che fanno solo boiate per lo più (con rare eccezioni, è vero ma sono comunque rare)... e se dobbiamo essere sinceri preferiamo mille volte una Rapunzel o Frozen o Tiana piuttosto che una schifezza alla Atlantis per dirla tutta

Il Re Leone è tratto da Amleto, fu pubblicizzato come il nuovo Amleto...
Bolt o Chicken Little o i Robinson o Zootopia o Moana o Ralph come sono pubblicizzati? (sempre che possano essere paragonati al Re Leone ovvio, che poi la comicità demenziale e volgare è nata proprio dal Re Leone più ancora che dal tanto odiato Shrek dreamworksiano, nonostante si tenda sempre a giustificare la Disney e affossare la Dreamworks che tra l'altro non ha fatto né meno né più di ciò che la Disney stessa aveva sdoganato ai primi anni 90)

Che poi nel Re Leone non sia indicato "tratto da Amleto" è la stessa cosa che in Aladdin ove non è riportato "tratto dalla novella delle Mille e una notte" o in Pocahontas "tratto da un fatto di storia" o nel Gobbo di Notre Dame "tratto dal romanzo di Victor Hugo" (situazione che in Francia fece scoppiare al tempo una forte polemica)...

la fonte è importante, l'adattamento pure...

è questo ciò che manca oggi: una storia universale... e Moana non lo è così come non lo sono state nessuna di quelle realizzate sino ad oggi (a partire dagli anni 2000) né di quelle a venire.

Angelo, Moana NON è Mulan... NON è Pocahontas... Moana NON ha una storia base a cui ricondursi, NON ha le caratteristiche delle precedenti perché
1- è una Lilo di qualche anno in più
2- è più una Merida (storia originale, ispirazione a racconti, guazzabuglio generale)
3- non è tratta da alcuna fonte originale né è un personaggio storico (figuriamoci se la Disney di oggi va a scomodare la storia, piuttosto fa un nuovo film sui videogames ma la cultura la lascia proprio da parte)
4- è e sarà sempre una commedia avventurosa alla Brave, Atlantis con un tono dei film del 2000, un film di "genere" e certo non aulico.


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LucaDopp
messaggio 5/1/2016, 21:43
Messaggio #1125


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CITAZIONE (Angelo1985 @ 5/1/2016, 19:49) *
Idem con Moana, che rappresenta un po' la Mulan di questo decennio; ma cos'è che davvero si teme? E' il fatto che ormai, a prescindere dalla fonte, si sia persa l'idea o meglio l'arte (anche in senso visivo secondo me e pochi altri) di raccontare una storia senza per forza scendere al compromesso dell'humor a tutti i costi, SOPRATTUTTO se il film in questione è una fiaba, magari ambientata tra castelli e ambientazioni medioevali.

Ok, che i film d'animazione americani ora siano molto più improntati sull'umorismo è comprovato, oggi nessuno si metterebbe a fare un film come Il gobbo di Notre Dame o Il principe d'Egitto. Ma questo non è un'esclusiva della Disney, ormai da Shrek in poi è così per tutti. Bisogna rendersi conto che oggi è così, vent'anni fa no, tra altri 10-20 magari nemmeno. La Disney di oggi è quanto di più commerciale esista, e quindi segue le mode e i gusti del pubblico. Se volete film d'animazione d'essai guardate quelli francesi o giapponesi.
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brigo
messaggio 5/1/2016, 22:00
Messaggio #1126


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CITAZIONE (LucaDopp @ 5/1/2016, 21:43) *
Se volete film d'animazione d'essai guardate quelli francesi o giapponesi.

Concordo. Dio benedica Chomet.
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winnie & pimpi
messaggio 5/1/2016, 22:20
Messaggio #1127


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CITAZIONE (Angelo1985 @ 5/1/2016, 14:42) *
Voi veu avete ragione, ma credo che le questioni siano due, a parte il discorso visivo 2D/CGI: un conto è la storia, quindi il punto di partenza, la fiaba, il racconto originale, il fumetto, la leggenda del Pacifico; un conto è il registro che a questa storia si vuol dare.
Come detto, Frozen vive di questo eterno sbilanciamento tra il serio e il faceto che non lascia trasparire quel senso di classico e di aulico che si pretenderebbe da una fiaba: il duca che balla e il cazzotto di Anna, così come le faccette continue anche della stessa (con la bavina alla bocca prima di svegliarsi) rendono indubbiamente più umani, più moderni e più bla bla, ma in realtà allontanano totalmente lo spettatore da quello che sta guardando.
E un conto è la sospensione della incredulità (come per esempio per le sequenze cantate, stile musical), un conto è stare a guardare una principessa che da un pugno al cattivo di turno, addirittura da farlo cadere in mare! Nella Norvegia nobile del XIX secolo!
Quello che dico è che non basta il punto di partenza, sia fiaba o meno, ma come la racconti che fa la differenza, il problema è che ci siamo convinti da Shreck in poi, che il dissacrante dovesse essere l'ingrediente dei film, che il film aulico non serva se puoi mandare un minimo di messaggio semplicemente farcito con qualche risata; così il messaggio arriva (ma dubito resti, basta guardare il finale di Frozen "l'amore scioglie il ghiaccio"!), ma l'importante è che sia commerciale, dissacrante il più possibile, moderno, con le faccette, non importa dal contesto, il registro da usare, sia per Rapunzel, Ralph, Frozen, Hero 6, deve essere sempre il medesimo.
Voi come definite queste storie? Robin Hood era un'avventura, Aurora un drammatico (anche se con momenti leggeri) conflitto tra bene e male, Oliver un action movie urbano, e in ciascuno si riesce a capire la differenza stilistica dei registri, del tono; Rapunzel potrebbe tranquillamente stare nel XIX secolo norvegese insieme ad Anna, Flynn fa le stesse faccette della controparte in volpe di Zootopia, la Moana del video potrebbe prendere un caffè con Elsa nel suo castello ghiacciato, Ralph potrebbe essere il compare di Hiro al posto del coso bianco.

Non c'è più differenza, cambiano i settings, ma anche le storie più diverse ab origine risultano per essere uguali tra loro: è il tono, il registro che fa il film, a prescindere da quelle che sono poi le scelte di sceneggiatura intesa come sviluppo degli eventi o lo stile visivo.

Potrebbero anche trasporre la Bibbia come i racconti di Calvino, non cambierebbe nulla, storie famose per famose, ad oggi risulterebbero uguali e interscambiabili, cambia solo la percezione degli utenti che possono sentirsi (per cultura) più o meno legati al soggetto.

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Sono assolutamente d'accordo!
Lasciatemi aggiungere che anche nei film di Walt c'era molta comicità, forse tanta quanta ce n'è nei film recenti, ma era di buon livello e faceva (e fa tutt'ora) davvero ridere. Le ultime produzioni a volte sono davvero imbarazzanti, ma non perché volgari, ma perché le gag sono troppo stupide e per nulla divertenti, come quelle citate da Angelo!

A me piacerebbe che adattassero grandi storie, magari tratte dalla letteratura, come Jane Eyre, ma dato il modo in cui hanno deciso di fare i film oggi, meglio che li lascino a future generazioni o ad altri studi più capaci. Preferisco che sviluppino soggetti originali.
Con il 2d, almeno visivamente, c'era qualcosa di bello da vedere, ora con la CGI ci hanno tolto pure quello.
Moana sembra avere una bella storia, almeno per me, ma mi sembra di capire che ci sarà tanta stupidità imbarazzante, spero che raggiunga almeno il livello di Rapunzel e Frozen, di più non credo si possa sperare.


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Scissorhands
messaggio 7/1/2016, 20:25
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CITAZIONE (winnie & pimpi @ 4/1/2016, 21:19) *
Sono d'accordo su tutto tranne sul fatto che la CGI è più economica. E' vero che, una volta scolpito il modello, risparmi tantissimo sull'animazione, ma ci sono un sacco di altri costi aggiuntivi. Nel 2d, una volta disegnato lo sfondo, lo devi solo colorare, il che porta via al massimo 3 giorni. Con la CGI devi modellare tutti i singoli elementi che compaiono, anche inutili, inoltre il tutto va texturizzato e poi c'è il lighting, il rendering, il matte painting ecc…
Tant'è che Tiana è costato "solo" circa 100 milioni di dollari mentre quelli in CGI costano minimo 150 milioni.
Per il merchandising, la stessa Disney ha ammesso che piacciono molto di più i disegni in 2d rispetto a quelli tridimensionali, per questo realizzano diversi libri e prodotti con le versioni 2d di Rapunzel e Frozen. Perfino la nuova serie di Rapunzel sarà realizzata in 2d.

Però è vero che, in generale al cinema il 2d è considerato superato e quindi non hanno interesse a farlo.
L'unica speranza è che un'altro studio d'animazione realizzi un film in 2d di grande successo che spinga altri studi, e speriamo anche la Disney, a investire di nuovo sul 2d. Così come Coraline ha rilanciato la stop-motion.

Attenzione, Grrodon ha parlato di comodità produttiva non di risparmio economico... perché si è vero, ormai i film in CGI costano tanto quanto, se non di più dei film in 2D. Questo non perché i software siano costosi; ormai ci lavorano sempre più artisti e il tempo è sempre elevato (dai 3 ai 5 anni). Da li i costi di produzione alti. Ma, come diceva Grrodon, in tutto è molto più facilmente gestibile (una volta trovata la pipeline giusta) e permette roba prima impensabile a livello d fondali, folle etc...

CITAZIONE (Grrodon @ 4/1/2016, 23:58) *
Ecco perché dalla Disney non mi aspetto più alcuna buona filosofia produttiva. Però dal letame nascono i fior. E infatti se sei ricca e hai soldoni puoi permetterti di ingaggiare i migliori artisti sulla piazza per lavorare ai progetti che il consiglio d'amministrazione desidera vengano realizzati. E i salti allora è lì che possiamo individuarli, ovvero nei tocchi e nelle finezze innegabili che in molte loro opere sono ancora presenti. E' un ottimismo nel pessimismo, ma è qualcosa.

ahahahahah Questa me la segno...


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