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> Wonder Woman, Warner Bros./DC Comics
veu
messaggio 15/10/2016, 13:26
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Da Badtaste:

Wonder Woman: Diane Nelson, presidente della DC Entertainment, elogia il lavoro di Gal Gadot

Nel corso di un’intervista concessa a Variety, la presidente della DC Entertainment Diane Nelson ha lodato la performance di Gal Gadot nel ruolo di Wonder Woman nell’Universo Cinematografico DC Comics, in particolar modo nell’ultimo film di Patty Jenkins. Circa l’apparizione in Batman v Superman: Dawn of Justice, Nelson ha dichiarato:
È una riprova dell’abilità di Zack Snyder nel casting. Credo che Gal abbia abbracciato il ruolo in maniera splendida, e ne abbiamo avuto riprova dalle reazioni del pubblico alla sua apparizione sul grande schermo. La gente applaudiva, anche solo guardando i trailer. Lei e il Batman di Ben Affleck credo siano state due delle parti più interessanti del film. Wonder Woman è uno dei membri fondatori della Justice League, e ha un’importanza enorme. Non è semplicemente una spalla, è un’eroina a tutto tondo. Ha una natura divina, superoistica, ed è lì con gli uomini da moltissimo tempo.

Riguardo l’approccio del film di Patty Jenkins, Nelson ha parlato del cosiddetto stile dark e pessimistico che sarebbe imposto dallo studio:

C’è questa idea errata che la DC o la Warner abbiano deliberatamente imposto a tutti di fare film dark o di stampo pessimistico. Non è questo il caso. I fan DC sanno benissimo che ci sono personaggi più oscuri, come Batman, ma anche altri, proprio come Wonder Woman, che trasudano speranza e ottimismo. Dunque, anche il film rifletterà questi valori.


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veu
messaggio 15/10/2016, 13:27
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Da Badtaste:

Wonder Woman: ecco la parodia animata del trailer mostrato al Comic-Con

ArtSpear Entertainment ha dato vita ad una esilarante video parodia animata del trailer di Wonder Woman, cinecomic DC diretto Patty Jenkins basato sulla celebre principessa delle Amazzoni.
Lo potete vedere qui sotto:


Video


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veu
messaggio 15/10/2016, 13:28
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Da Badtaste:

Wonder Woman: ecco le statuette di Steve Trevor e di Diana Prince firmate dalla DC Collectibles

In occasione del NYCC la DC Collectibles ha diffuso in rete le prime immagini ufficiali di alcune statuette legate a Wonder Woman, il cinecomic Warner/DC in uscita nelle sale il prossimo anno.
Le statue, che potete vedere qui sotto, ripropongono le fattezze di Steve Trevor (Chris Pine) e di Diana Prince/Wonder Woman (Gal Gadot):








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veu
messaggio 13/6/2017, 21:07
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Da EW:

Wonder Woman writer explains how The Little Mermaid influenced new film
Plus, 1978’s ‘Superman’

To read more on Wonder Woman, pick up the new issue of Entertainment Weekly on stands Friday, or buy it here. Don’t forget to subscribe for more exclusive interviews and photos, only in EW.

Wonder Woman screenwriter, comic book author, and frequent Shondaland scribe and showrunner Allan Heinberg was brought into Warner Bros. in January 2015 to help producer Zack Snyder craft a new version of the heroine’s standalone movie.

Heinberg, whose unique background includes writing both comic books and romantic dramas, seemed to have the perfect combination of skills for bringing Wonder Woman to the screen, and he had a very specific pitch on how to do it.

“The story as I see it is The Little Mermaid, specifically Disney’s incarnation,” he says. “This is a woman who has been raised in a very protective, sheltered life, she’s curious about what life is like outside and she wants to have her own experience. She wants to be where the people are.”

Heinberg, who worked closely with Snyder, producer Geoff Johns, and director Patty Jenkins for eight months before leaving the project to work on the final season of ABC’s The Catch, saw the film as having a lighter tone then the previous DC superhero movies. “When you have two alphas who fall in love, that’s a lot of fun, that push and pull,” he says.

But The Little Mermaid isn’t the only cinematic antecedent fueling Wonder Woman. For the fish-out-of-water aspect to her tale, the creators looked to another mermaid for inspiration, specifically Daryl Hannah in Splash. Says Johns, “There is a drop of Splash in it when it comes to the observations she has about our world. Some are light and fun. Some are poignant. But she’s pointing out things that are absolutely true.”

Aquatic women weren’t the only source material for this epic adventure. Jenkins, a huge fan of the original 1978 Superman film starring Christopher Reeve, wanted to make a movie that had a similar emotional undercurrent to the one that moved her so significantly when she was a kid.

“One of the most definitive moments of my life was seeing Superman for the first time,” said Jenkins last year on the set. “It was life-changing. I remember seeing it so clearly. I was 7 years old and it was stunning. It was the most beautiful movie. I cried. What Star Wars was for a lot of people — that’s what Superman was to me.”

More than the aquatic fish-out-of-water tales, Superman was the overarching guide for Wonder Woman. “Superman is an emotional, powerful and uplifting film,” says Johns. “We set out to make something that was emotional and true to that spirit, but with all the qualities of Wonder Woman: love, peace and compassion.”

One June 2, you can see if they succeeded.


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Da MangaForever:

Wonder Woman: gli sceneggiatori si sono ispirati a La Sirenetta della Disney

Intervistato da Entertainment Weekly, Allan Heinberg, sceneggiatore di Wonder Woman, ha dichiarato: “La storia è la stessa de La Sirenetta, in particolar quella della Disney. Diana è cresciuta in un ambiente molto protettivo ed isolato. E’ incuriosita dalla vita all’esterno e vuole avere le sue esperienze. Vuole stare in mezzo alla gente.”

Wonder Woman arriverà nei cinema di tutto il mondo la prossima estate, quando Gal Gadot tornerà a vestire i panni del famoso personaggio in questa epica avventura di azione diretta da Patty Jenkins. Prima ancora d’essere Wonder Woman, lei era Diana, principessa delle Amazzoni, cresciuta su un’isola paradisiaca al riparo dal mondo esterno e allenatasi per diventare una guerriera invincibile. L’arrivo di un pilota americano, schiantatosi sulle coste e il suo racconto riguardo al violento conflitto che si sta scatenando oltre quei confini, inducono Diana a lasciare la propria casa, convinta di poter fermare la minaccia. Combattendo al fianco degli esseri umani in una guerra che porrà fine a tutte le guerre, lei scoprirà i suoi poteri e… il suo vero destino.

Gal Gadot ha esordito nel ruolo di Wonder Woman in Batman v Superman: Dawn of Justice e tornerà nei due film sulla Justice League.


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veu
messaggio 13/6/2017, 21:08
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Traduzione da Il Quotidiano:

Wonder Woman, perché il film è influenzato da La sirenetta
'La sirenetta' e 'Splash – Una sirena a Manhattan' hanno influenzato il futuro 'Wonder Woman', che deve molto anche al primo 'Superman': ecco perché

Se a partire dall'1 giugno potremo ammirare nelle sale italiane 'Wonder Woman', il merito è anche di un paio di sirene: lo sceneggiatore Allan Heinberg ha infatti rivelato che, fra le principali fonti di ispirazione, hanno avuto un ruolo fondamentale i film 'La sirenetta' (1989) e 'Splash – Una sirena a Manhattan' (1984).

PERCHÉ LA SIRENETTA?
Intervistato dai giornalisti del magazine Entertainment Weekly, Allan Heinberg ha detto che le similitudini con il film di Walt Disney Pictures si spiegano in questo modo: "Esattamente come la sirenetta Ariel, anche Wonder Woman è cresciuta in un ambiente molto protettivo, ovattato, isolato dal resto del mondo. Ed esattamente come lei è straordinariamente curiosa di sapere com'è la vita al di fuori del proprio mondo: vuole fare le proprie esperienze e vuole stare in mezzo alle persone".

PERCHÉ SPLASH?
Una seconda fonte di ispirazione è stato il film con Tom Hanks e Daryl Hannah, soprattutto quando si è trattato di raccontare il punto di vista di Wonder Woman sul mondo degli umani: "Come faceva la sirena di 'Splash', anche in questo caso la nostra protagonista rappresenta uno sguardo fresco ed originale sul nostro mondo. Alcune sue osservazioni sono leggere e divertenti, altre sono decisamente più serie, ma tutte sono assolutamente vere e oneste".

LE ALTRE INFLUENZE: SUPERMAN
Entertainment Weekly ha intercettato anche la regista Patty Jenkins, che a proposito di influenze ha citato il 'Superman' interpretato da Christopher Reeve, quello uscito nel 1978. Quando si è messa al lavoro su 'Wonder Woman', la Jenkins si è riproposta di ricreare le medesime caratteristiche che l'avevano colpita quando da piccola aveva guardato il primo 'Superman': "È un film emozionante, potente ed edificante e ho voluto provare a realizzare una pellicola che facesse proprio quello spirito, ma con tutte le qualità di Wonder Woman, cioè amore, pace e compassione".

L'1 giugno, giorno del debutto nelle sale italiane, scopriremo se 'Wonder Woman' ha portato su grande schermo tutte le intenzioni che hanno animato la lavorazione.


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Da MondoFox:

Wonder Woman ha una particolare musa ispiratrice: La Sirenetta

Lo sceneggiatore Allan Heinberg racconta: "Ci ho visto molto del film Disney La Sirenetta in Wonder Woman".

Lo sceneggiatore di Wonder Woman, Allan Heinberg, ha raccontato ad Entertainment Weekly del ruolo avuto dal film Disney La Sirenetta sulla scrittura del nuovo film Warner Bros.

L'influenza de La Sirenetta è stata infatti essenziale per creare un nuovo aspetto dell'eroina. Come rivela Heinberg, il produttore Zack Snyder voleva che il personaggio di Diana Prince (interpretata nel film da Gal Gadot) avesse una nuova immagine, indipendente dai fumetti.

Gal Gadot nelle vesti di Diana Prince/Wonder Woman nel nuovo film Warner Bros
Heinberg conosce bene la scrittura dei fumetti e dei drammi romantici (tra le altre cose, è anche lo showrunner di The Catch), e aveva un'idea molto precisa su come farlo:

[In Wonder Woman] ho visto un'incarnazione del film Disney La Sirenetta. [Diana] è una donna che è stata cresciuta sotto un'ala protettiva, è curiosa di come sia la vita fuori e vuole avere una propria esperienza. Vuole essere come gli altri.

In effetti, vista da questa prospettiva, le analogie tra i due film sono facili da individuare. Ma La Sirenetta non è l'unica fonte d'ispirazione per il film con Gal Gadot. Il fascino delle donne d'acqua ha indubbiamente sedotto tutto il team di Wonder Woman. E il produttore esecutivo Geoff Johns cita un'altra fonte d'ispirazione, un film del 1984 con Daryl Hannah, Splash - Una sirena a Manhattan:

C'è anche una goccia di Splash - Una sirena a Manhattan per come [Diana] vede il nostro mondo. A volte leggero e divertente. A volte affascinante. Però lei mette in evidenza cose assolutamente vere.

L'influenza di Superman sul progetto

Tra le fonti ispiratrici di Wonder Woman non ci sono solo "donne acquatiche". La regista Patty Jenkins (Monster) è una grande fan del Superman del 1978 con Christopher Reeve, e ha voluto fare un film emozionante come quello che vedeva quando era bambina.

Uno dei momenti più significativi della mia vita è stato vedere Superman per la prima volta. Mi ha cambiato la vita. Ricordo bene quando l'ho visto. Avevo sette anni ed era incredibile. Era il film più bello. Ho pianto. Quello che Star Wars era per molta gente, Superman lo era per me.

E anche Johns conferma la passione e le influenze derivate dal film con Christopher Reeve:

Superman era un film emotivo, potente e maestoso. Abbiamo cominciato a fare qualcosa che fosse emotivamente fedele a questo spirito, ma con tutte le qualità di Wonder Woman: l'amore, la pace e la compassione.

Per l'intero cast, dunque, Wonder Woman è stato più di un film ispirato ai fumetti. È stata un'esperienza emotivamente forte, in grado di riportargli alla mente indelebili ricordi d'infanzia.


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veu
messaggio 13/6/2017, 21:11
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Da Movieplayer:

WONDER WOMAN È L’AMBASCIATRICE DI UNA RAPPRESENTAZIONE FEMMINILE IN CONTINUA EVOLUZIONE

01 giugno 2017 Con l'uscita al cinema della Wonder Woman intepretata da Gal Gadot, vi proponiamo una riflessione sulle novità che questo personaggio ha apportato nella rappresentazione della femminilità supereroistica sul grande schermo.

Nell'anno in cui Sofia Coppola diviene la seconda donna della storia a essere premiata a Cannes per la migliore regia, e nell'anno in cui in tv escono show come Feud, Big Little Lies - Piccole grandi bugie e The Handmaid's Tale, la rappresentazione femminile esplode nel cinema dei grandi numeri con Wonder Woman che, fatta eccezione per i mediocri se non orrendi Catwoman ed Elektra, è la prima supereroina dei nuovi universi narrativi Marvel e Dc Comics a essere onorata da un film interamente suo. Così - che lo si voglia o meno - la Principessa delle Amazzoni nel 2017 fa fede al Dna del suo personaggio e catalizza un cambiamento, diventa ambasciatrice di uguaglianza perché come le sue controparti maschili guarda, desidera, fallisce e vince.

L'archetipo e il privilegio

Conosciamo Diana bambina, con una zia e una mamma che l'hanno allevata tra l'amore e la guerra; la osserviamo, seppure per poco tempo, crescere e apprendiamo che vuole superare i confini del suo mondo. Così, quando Themyscira viene penetrata più o meno letteralmente da Steve Trevor, la identifichiamo in modo inconscio con la Sirenetta archetipica di Andersen: salva un uomo dalle acque, si lascia rapire con consapevolezza dal suo fascino e decide di varcare la soglia. Da adolescente diventa donna, sfida le perplessità materne e mette piede in una società che non riconosce ma soprattutto che non la riconosce. Deve cominciare daccapo. Il privilegio di figlia e principessa che fino a quel momento era quasi sentito come un peso diventa occasione di rivendicazione continua, perché lontana dall'isola fatata la protagonista deve combattere di continuo per l'affermazione della sua identità. Si incazza, non indietreggia, mostra carattere e intelligenza pur mancando per tutto il tempo di flessibilità (la sua lezione finale sarà proprio questa: adattarsi).

"Le donne" non esistono perché ogni donna è se stessa, persino Wonder Woman

Eppure la principessa delle Amazzoni creata da William M. Marston - tale è, e tale rimane sempre - non è mai "le donne": è se stessa. Il film di Jenkins schiva come un proiettile il trappolone del messaggio urbi et orbi costruendo il personaggio in due modi. Da un lato si serve delle contraddizioni: non femme fatale e non monaca, scopriamo che Diana non disprezza il sesso con gli uomini anzi ha letto una serie di volumi con la curiosità morbosa propria di molte bambine; che essere bella le piace, ma ancora di più le piace indossare abiti che la rappresentino; che vuole salvare l'umanità ma si sconvolge e commuove per il sapore di un gelato; che parla dodici lingue ma la nozione di contegno rispetto al contesto le è aliena. Dall'altro lato Wonder Woman è scolpita dalla dialettica con il (buon) comprimario maschile Steve Trevor: è attraverso ciascuna delle scene in sua compagnia che entriamo in contatto con le molte sfaccettature, o contraddizioni di cui sopra, della supereroina. L'amore tra i due è fertile dal punto di vista narrativo e anche emotivo; del resto non si vede perché alla donna forte debba essere sottratta la componente sentimentale in nome di non si sa quale misteriosa forza. Un diktat che sembra più avere a che fare con la visione maschile di un fantomatico femminismo duro e puro che altro.

Ed è essendo se stessa senza sovraccaricarsi di significati ecumenici e grottescamente eversivi che Wonder Woman riesce a essere un veicolo efficace per ogni ragionamento su una rappresentazione evoluta che possa basarsi, appunto, sulla realtà: né "cazzuta" né uterina, né puttana né pura, né infallibile né idiota questa particolare donna è iconica solo nella misura in cui è felicemente controversa, solo nella misura in cui dentro di lei coesistono istanze non conciliabili all'apparenza. È qui che il film riesce, in questa precisa dimensione. Tanto che al netto delle imperfezioni della pellicola, non è possibile minimizzarne la portata storica.

Un passo avanti da non ridicolizzare

Un giorno il ritratto di questa creatura insicura e celestiale forse ci sembrerà primitivo (speriamo, almeno, di arrivare a quel punto); intanto è un passo avanti epocale. Il film di Jenkins poteva avere come protagonista Superman con le tette ma non è stato così; poteva avere una piccola bellissima ma piatta dea e invece ha restituito alle platee una femmina tutto sommato tridimensionale, divisa tra la favola e la politica. Di nuovo: ragioniamo sui buchi di sceneggiatura quanto ci pare ma non declassiamo Wonder Woman alla sola vivisezione da salotto perché vorrebbe dire ignorare l'elefante nella stanza. È la prima supereroina su grande schermo ed è una persona, non un pezzo di cartone, non uno stock character. Vittoria. E che dal suo male orchestrato universo cinematografico discendano non una, non dieci ma cento guerriere a tutto tondo, lontane dagli stereotipi e dalle prese di posizioni monolitiche di chi decide a tavolino quel che una donna - o una supereroina - dovrebbe essere.


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Rowena84
messaggio 20/6/2017, 18:13
Messaggio #55


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L'ho visto e lo consiglio a tutti, molto bello. Le influenze Disney si sentono tutte, da Diana bambina che fa faccine adorabili al salvataggio nell'acqua di Trevor, alla protagonista che è forte ma non sente il bisogno di raparsi la capa a zero o nascondere le proprie emozioni


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CostanzaM
messaggio 20/6/2017, 21:21
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CITAZIONE (Rowena84 @ 20/6/2017, 19:13) *
L'ho visto e lo consiglio a tutti, molto bello. Le influenze Disney si sentono tutte, da Diana bambina che fa faccine adorabili al salvataggio nell'acqua di Trevor, alla protagonista che è forte ma non sente il bisogno di raparsi la capa a zero o nascondere le proprie emozioni

Confermo! Splendido film!!!

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