Il Principe Nero di Hollywood |
Benvenuto Visitatore ( Log In | Registrati )
Il Principe Nero di Hollywood |
21/9/2005, 22:29
Messaggio
#1
|
|
Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 2.176 Thanks: * Iscritto il: 10/9/2004 Da: Punta Marina Terme (RA) |
Qualcuno di voi ha letto questa biografia di Walt? Io la sto leggendo adesso e sono arrivato all'uscita di Biancaneve e sono arrivato a una conclusione: io e Walt abbiamo lo stesso identico carattere, mi riconosco nelle sue gesta perchè è quello che farei io nei suoi panni, considerando la sua istruzione e la sua situazione familiare si intende, io non ho niente contro gli ebrei! Penso che Eliot abbia scritto questa biografia per sconvolgere il pubblico mostrando un Walt Disney nel suo lato oscuro, beh mi ha sconvolto! Mi ha sconvolto scoprire che Disney era una persona timida e ingenua come lo sono io, che si crea un mondo tutto suo infantile e di innocenza, tutto ciò nonostante i suoi errori non fa che accrescere la mia passione verso quest'uomo ora più che mai umanizzato. Credo però che il peggio debba ancora venire quindi aspetto di finire il libro per dare il mio parere finale, intanto aspetto i vostri di pareri!
|
|
|
21/9/2005, 23:45
Messaggio
#2
|
|
Advanced Member Gruppo: Utente Messaggi: 266 Thanks: * Iscritto il: 16/9/2005 |
L'ho letto anche io. finalmente un autore che ha trovato il coraggio di descrivere il lato umano di un uomo fin troppo divinizzato. si comprende molto di più come tutti i film ed i lungometraggi di animazione usciti durante la sua vita abbiano un forte marchio autoriale, quindi considerabili alla stregua dei film di Hitchcok e Stanley Kubrik. il trasformarsi dell'eroe, la perdita dell'innocenza pur conservando un cuore puro, la paura e l'eventualità di perdere i propri punti di riferimento ( primo tra tutti i genitori. Ogni personaggio Disney è orfano o lo diventa, o perde all'improvviso la figura materna. Questi canoni pervadono tutti i primi lungometraggi di animazione della Disney, rendendoli eterni e malinconici al tempo stesso. Un bel libro che ci fa notare come nella vita di e della Disney non sempre tutto sia stato rose e fiori. Certe volte, lo dice anche l'autore del libro, Disney era stato troppo avanti rispetto ai suoi tempi. Alcuni suoi classici ancora oggi non hanno esaurito il suo potenziale di eversività e di lirismo ( vedi la scelta di mostrare fuori scena la morte della madre di Bambi, sconvolge ancora adesso sia i grandi che i piccini. Scena più volte imitata ma mai eguagliata.)
Certi viaggi conducono piuttosto ad un destino che ad una destinazione
|
|
|
22/9/2005, 13:48
Messaggio
#3
|
|
Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 4.664 Thanks: * Iscritto il: 30/7/2004 Da: Atessa |
letto anche io.Fino a quel punto non è niente poi vedi....
pero non è che mi sia fregato tanto sapere cosa disney ha fatto il giorno del suo 18 compleanno.ma poi con chi????mica con una..... no....non può essere. |
|
|
22/9/2005, 16:33
Messaggio
#4
|
|
Advanced Member Gruppo: Utente Messaggi: 485 Thanks: * Iscritto il: 7/8/2005 |
L'ho letto ai tempi della prima uscita, e l'ho riletto in seguito.
Il Disney cattivo, che la stampa proponeva quando si parlava di questo libro e la stessa copertina metteva in gioco, non c'è. O meglio, Walt Disney non è considerato un mostro in nessun caso. Ci sono ombre sulla sua vita, ma sono certo che se qualcuno scrivesse la nostra biografia, avremmo anche noi le nostre ombre. Disney non era un santo e aveva i suoi difetti (pensa un po'!). Disney sapeva essere vendicativo e, di contro, eternamente grato a chi, per esempio, non aveva scioperato nel 1940. Disney antisindacale? Anche senza tirare in ballo l'elemento del periodo in cui visse, siete in grado di citare un dirigente d'azienda sindacalista? (Quelli che lo sono solo a parole non contano, eh? ). Se l'obbiettivo di Marc Eliot era distruggere il mito Disney, come qualcuno scrisse all'epoca, con me ha fallito miseramente! Il Walt Disney imperfetto mi piace più di quello perfetto. Ovviamente le notizie del libro devono integrarsi alle cose che già sappiamo, e lo fanno alla grande, secondo me. E comunque, nelal prefazione Eliot precisa che Walt Disney era un'artista, e nascondere la sua vita, o parte di essa, significa travisare la sua arte. Che cos'è una cena senza un po' di... musica?
|
|
|
22/9/2005, 16:38
Messaggio
#5
|
|
Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 2.325 Thanks: * Iscritto il: 7/9/2004 Da: Pescara |
La mia assenza dal forum non mi ha fatto accorgere della presenza di Lumière ... Ciao anche tu sei riuscito a scappare dal castello della Bestia??
|
|
|
23/9/2005, 9:37
Messaggio
#6
|
|
Gold Member Gruppo: Utente Messaggi: 2.176 Thanks: * Iscritto il: 10/9/2004 Da: Punta Marina Terme (RA) |
CITAZIONE (Lumiére @ 22/9/2005, 17:33) L'ho letto ai tempi della prima uscita, e l'ho riletto in seguito. Il Disney cattivo, che la stampa proponeva quando si parlava di questo libro e la stessa copertina metteva in gioco, non c'è. O meglio, Walt Disney non è considerato un mostro in nessun caso. Ci sono ombre sulla sua vita, ma sono certo che se qualcuno scrivesse la nostra biografia, avremmo anche noi le nostre ombre. Disney non era un santo e aveva i suoi difetti (pensa un po'!). Disney sapeva essere vendicativo e, di contro, eternamente grato a chi, per esempio, non aveva scioperato nel 1940. Disney antisindacale? Anche senza tirare in ballo l'elemento del periodo in cui visse, siete in grado di citare un dirigente d'azienda sindacalista? (Quelli che lo sono solo a parole non contano, eh? ). Se l'obbiettivo di Marc Eliot era distruggere il mito Disney, come qualcuno scrisse all'epoca, con me ha fallito miseramente! Il Walt Disney imperfetto mi piace più di quello perfetto. Ovviamente le notizie del libro devono integrarsi alle cose che già sappiamo, e lo fanno alla grande, secondo me. E comunque, nelal prefazione Eliot precisa che Walt Disney era un'artista, e nascondere la sua vita, o parte di essa, significa travisare la sua arte. Concordo in pieno con te! |
|
|
Versione Lo-Fi | Oggi è il: 16/4/2024, 21:41 |